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Autore: MissHolly    30/05/2005    14 recensioni
Dopo la morte di Julse, Sam decide di portare avanti il sogno dell'amica presentandosi in prima persona davanti alla commissione della Julliard Dance Academy di New York.Questa FF racconta le sensazioni della ragazza durante questo provino e la determinazione che l'ha accompagna, rafforzata dalla consapevolezza che sta affrontando questa prova non solo per sè stessa.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Time For Dancing…

Quando è la danza che guida i passi…


 

Sam si fermò a guardare il nome dell’edificio scritto in eleganti caratteri dorati vicino al portone di ingresso.

“Julliard Dancing School”,diceva l’insegna.

Entrò dal portone e firmò.

Si fermò a guardare il luogo che la ossessionava dalla morte di Julse.

Nel periodo della kemia di Julse si era sentita incredibilmente impotente,non sapeva come avrebbe fatto quando la sua eroina non ci sarebbe stata più,e sforzo ancora più grande era stato dover scrivere al preside il motivo per cui,nonostante avesse passato i provini,doveva astenersi dal frequentare quella scuola.

Chiuse gli occhi e ripensò alla sua amica,al miracolo a cui assisteva ogni volta che ella danzava.

In quel periodo aveva capito cosa significava danzare,danzare sul serio.

In quel periodo aveva imparato a danzare col cuore e non con il corpo.

Chiamarono il suo nome,fece un respiro profondo ed entrò nell’aula,consegnando il nastro alla rappresentante della commissione.


 

La musica cominciò:lenta,triste,inesorabile.

E Sam si mise a danzare trasportata come da una forza ultraterrena,perché come succedeva sempre a Julse ora stava accadendo anche a lei,non era più lei stessa a guidare il proprio corpo,a guidare i propri passi,era la danza che li guidava.

“Ti ho fatto una promessa Julse…”si disse mentre esprimeva ciò che da due anni giaceva nel suo cuore,”…il giorno dopo la tua morte sono venuta al cimitero e ti ho promesso che avrei vissuto anche per te,che avrei danzato anche per te,perché solo la morte ti ha potuto fermare,hai vissuto fino in fondo ma non è bastato,perché tu eri così,perché niente ti bastava mai,e quindi io dovrò vivere al massimo per entrambe…tu mi ha insegnato cosa significa essere una ballerina,ed io realizzerò il tuo sogno,che adesso è anche il mio,ed entrerò in questa scuola…io ci riuscirò,perché adesso io non sono più sola,perché io sto danzando con te,perché sto finalmente riuscendo a esprimere ciò che sento con la danza…”smise di ballare e attese qualche secondo.

Respirò profondamente.

Si alzò.

“Può andare,cara…”le disse la rappresentante della commissione.

La commissione le sorrise.

Lei ricambiò il sorriso,perché da quel momento lei seppe di avercela fatta.

Ce l’aveva fatta,e uscendo da quel portone,seppe che non era l’ultima volta.


 

“Ce l’ho fatta,Julse.La danza mi ha guidato,e ho realizzato il nostro sogno.Verrò a vivere qui a New York…

E tu verrai con me.”


 

  
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