Passo dopo passo

Capitolo 1: Pallina
 
Non appena Gohan entrò nel giardino sul retro della casa di Videl, Bee gli saltò addosso per salutarlo.
La ragazza, momentaneamente seduta sul verde prato con un libro in mano, rise nel vedere la scena.
Non era ancora abituato alle feste di Bee.
«Mi ha aperto la domestica» si sentì in dovere di informarla Gohan, non appena il suo sguardo si incrociò con quello della corvina.
«Non preoccuparti, l’avevo immaginato» lo rassicurò infatti lei con un sorriso.
Sentendosi ignorato e avendo ricevuto solo un paio di carezze dal ragazzo, il cagnolino sbuffò e si girò a guardare la corvina che era rimasta imbambolata a sorridere.
Drizzò d’un tratto le orecchie e corse più veloce che poteva verso la piccola fontana posta nel lato opposto del giardino.
«È andata bene la visita di tua madre stamattina?» chiese premurosamente Videl, alzandosi dopo aver posato il suo libro di Storia, e avvicinandosi al ragazzo.
Lui annuì. «Sì, era solo un controllo di routine, ma papà odia gli ospedali quindi l’ho accompagnata io» le spiegò, sorridendo al pensiero di suo padre che sbiancava visibilmente al solo pensiero di una siringa o di un medico. «Scusami se sono passato senza avvisarti, non volevo disturbare il tuo relax pomeridiano» la stuzzicò un po’.
«Stavo studiando storia guarda e inoltre so che in realtà sei venuto solo per avere i compiti che ci hanno assegnato oggi» ribatté lei con un sorriso divertito, mettendosi i pugni sui fianchi.
Il ragazzo si morse il labbro e si portò una mano alla nuca. «Effettivamente è uno dei motivi»
Videl ridacchiò divertita e, quando stava per avvicinarsi di più a lui, Bee saltò nuovamente addosso a Gohan, sputandogli sui piedi una pallina da tennis.
Il ragazzo lo guardò interdetto, poi punto lo sguardo su di lei, cercando di capire che cosa stesse succedendo.
«Vuole giocare» disse la ragazza, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Era la cosa più ovvia del mondo, chissà perché lui era rimasto imbambolato.
«Oh…» sussurrò lui, chinandosi a raccogliere la pallina gialla.
Bee scodinzolò felice, iniziando a saltare a destra e a sinistra, in attesa dell’azione del mezzo Saiyan.
«Gohan, vuole che gliela lanci da qualche parte, così può correre a prenderla e riportartela» gli disse Videl, vedendolo immobile a guardare l’oggetto che teneva in mano.
Gohan socchiuse le labbra e, dopo aver sorriso, fece come suggerito dalla ragazza, vedendo immediatamente il cagnolino fare le stesse identiche azioni precedentemente descritte da Videl.
«L’ha fatto davvero!» esclamò contento il ragazzo, lanciando nuovamente la pallina e guardando felice Bee correre a riprenderla.
«Non hai mai avuto un animale domestico scusa?» chiese tra il divertito e lo sconvolto, la ragazza.
Lui fece una smorfia. «Avevo un dinosauro, si chiamava Draghetto, ma mamma non mi ha mai permesso di tenerlo in casa» rispose con un borbottio, come se mentre lo raccontava cercasse di capire il perché di quel divieto da parte della madre.
Videl scosse la testa mentre sorrideva divertita.
Mai una volta che potesse raccontare un aneddoto da persona comune.
Chissà, magari un giorno in una casa tutta loro avrebbero potuto adottare un cagnolino.
… o un dinosauro.
































Angolo dell'autrice:
Salve a tutti!
Avevo voglia di scrivere qualche OS/Flash così a caso senza impegno.
Siccome non mi va di creare sempre storie nuove (e titoli nuovi perché sono pessima) ho deciso di creare questa raccolta.
Sarà aggiornata appunto sporadicamente, senza impegno, senza un filo logico.
Solo quando c'è quella voglia che mi prende di buttare giù qualcosa dal nulla ^^''
Spero vi piaccia questa piccola cosina qui e a presto!

-Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*