Crossover
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Autore: bic    25/09/2009    10 recensioni
Si avvicinarono lentamente, a fari spenti, ma si videro raggiungere ben presto da quello che senza ombra di dubbio era un essere soprannaturale: soprassediamo ora sulla descrizione fisica che tanto si sa che i vampiri sono tutti belli come statue di marmo, con gli occhi dorati ecc.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Telefilm
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato alle “Storie Assurde”, alle ragazze che non si arrendono alla mancanza di buon gusto e cercano di andare contro corrente, a tutte le questioni Femminili irrisolte, alle anti Mary Sue, alla Sorellanza online: a noi che non ci arrendiamo facilmente e che abbiamo sempre una gran voglia di ridere voi ragazze sapete a chi mi riferisco…

 

Crossover

 

On the road, notte

Era una notte buia e tempestosa, due giovani uomini sulla loro Chevy Impala nero lucente, stavano attraversando lo stato di Washington.

- Ma com’è possibile che non succeda mai niente di interessante a Palm Beach? Sembra che le creature più strane siano sempre attratte dai luoghi freddi e umidi, che palle.

- Finiscila di lamentarti Dean, sei riuscito a scappare dall’inferno, non avevi abbastanza caldo laggiù? – Rispose il fratello minore ridacchiando.

- Fottiti, sono io quello che fa le battute divertenti, tu sei quello impacciato, vedi di non dimenticarlo. A proposito, perché stiamo andando a… come diavolo si chiama quel posto da lupi?

- Forks, e ci stiamo andando perché ci sono stati degli strani avvistamenti di lupi giganti e sono stati trovati alcuni animali dissanguati.

Dean rimase in silenzio a riflettere, da che ricordava i Licantropi non si nutrivano di sangue, possibile che ci fossero anche dei Vampiri in quella zona?

Entrati in città trovarono un motel e decisero il piano d’azione.

 

Forks, mattina

I due fratelli si recarono alla locale stazione di polizia millantando credito come al solito.

- Siamo agenti della forestale, sono stati segnalati alcuni animali fuori controllo.

Il capo della polizia sembrava sospetto, sudava, gli tremava la voce, guardava in continuazione verso la sua auto.

Per sicurezza Dean gli lanciò addosso un po’ di acqua benedetta, questo parve farlo rinsavire un pochino e, sputacchiando, li cacciò fuori dalla stazione di polizia.

I due fratelli cominciarono così ad aggirarsi per la cittadina giungendo al negozio di articoli sportivi della famiglia Newman. Una signora sulla quarantina li intrattenne per un tutt’altro che trascurabile lasso di tempo, raccontando pettegolezzi di varia natura, finché Sam colse una frase che lo colpì: - Certo che quella Bella Swan è proprio fortunata, ha accalappiato lo scapolo più appetibile della città, secondo me mirava alla sua fortuna, hanno certe macchine i Cullen, dovreste vederle e poi il Dottor Cullen e i suoi figli, con quell’aspetto così aristocratico, sembrano venire da un’altra epoca, solo che sono sempre così pallidi anche per gente che abita a Forks è un po’ troppo.

I due acquistarono un paio di scarponi da trekking e poi tornarono alla loro Chevy Impala nero lucente.

- Dean, hai sentito?

- Quale parte, il fatto che questo è un angolo di paradiso oppure che la gente si preoccupa troppo per i grizzli oppure…

- Il capo della polizia non si chiama Swan?

- Sì, e allora?

- Allora sembra che sua figlia sia sposata con un tipo aristocratico, pallido, che sembra venire da un’altra epoca e per di più ricco.

- La ragazza ha fatto un terno al lotto?

- La ragazza ha trovato un vampiro.

- Dobbiamo scoprire se è ancora viva, magari è per quello che il capo della polizia era così preoccupato.

I due giovani montarono sulla loro Chevy Impala nero lucente come cavalieri senza macchia e senza paura a bordo di un bianco destriero e stavano per mettere in moto quando furono superati da una Porche gialla.

A Dean cadde la mascella sul tappetino della sua Chevy Impala nero lucente e Sam la raccolse, poi tentarono di stare dietro a quel gioiello su quattro ruote e lo videro sparire in una via laterale a qualche chilometro dalla città.

 

Via davanti a casa Cullen

Si avvicinarono lentamente, a fari spenti, ma si videro raggiungere ben presto da quello che senza ombra di dubbio era un essere soprannaturale: soprassediamo ora sulla descrizione fisica che tanto si sa che i vampiri sono tutti belli come statue di marmo, con gli occhi dorati ecc.

Nello specifico questo aveva i capelli color castano rossiccio, ma poeticamente si potrebbero definire bronzei.

- Vi siete persi? – Domandò gentilmente.

- Stiamo cercando la signorina Swan.

- Arrivate tardi. – Rispose una voce femminile.

I due si voltarono e videro un gran pezzo di … “Vampira, innegabilmente Vampira porca l’oca” pensò Dean, Sam ebbe un pensiero molto simile, ma decisamente più cavalleresco.

Sempre con tranquillità la donna continuò: - Non sono più la signorina Swan da diverso tempo, ormai ora sono Isabella Cullen.

- Lo vediamo. – Rispose Dean sarcastico.

Il signor Cullen intervenne: - Bella, puoi anche essere meno cortese, i signori qui sono Cacciatori ed ho la netta sensazione che siano qui per tentare di farci fuori.

- E perché? Ci sono state restrizioni alla caccia? Credevo fossimo ancora in stagione.

Sam e Dean fecero una smorfia disgustata.

- Ma cosa avete capito, noi cacciamo animali, io ed il mio tesoro qua adoriamo i puma.

Dopo di che Bella si avvinghiò al collo del marito e cominciarono a…

- Scusate se interrompo, se volete un po’ di intimità, vi prestiamo la nostra Chevy Impala nero lucente. – Disse Sam commosso da tanto amore in due esseri che avrebbero dovuto essere senza cuore.

Dean gli rispose con un’occhiataccia che significava “Al motel ti scortico vivo.”

Poi pensò all’altro caso: se questi vampiri copulavano come ricci in calore e si nutrivano di animali non era affar loro, ma se c’era un Licantropo in giro allora il discorso cambiava.

Fu in quel momento che videro arrivare una ragazzina di circa undici o dodici anni a cavallo di un grosso lupo con il pelo rossiccio.

 

Radura vicino a casa Cullen

- Ciao mamma, sai ho battuto Jacob, lui ha catturato solo due alci, io invece sono riuscita a prendere un puma, sto diventando brava come te.  

La Vampira cercò di bloccarla prima che si avvicinasse, ma la curiosità dei due fratelli crebbe: - Scusate, ma se non sbaglio questa non è una bambina normale, vero?

Domandò Sam.

Dean si rese conto che probabilmente il sangue di demone ingerito da neonato doveva aver procurato danni irreparabili nella mente del suo fratellino: era evidente che quella non era una bambina normale, quale bambina normale va in giro cavalcando un lupo delle dimensioni di un cammello gridando felice di aver ucciso un puma a mani nude? Perciò corresse la domanda del fratello: - Quella non è una vampira normale, vero?

Sam si rese conto che probabilmente il soggiorno all’inferno doveva aver procurato danni irreparabili nella mente del suo fratellone: era evidente che quella non era una vampira normale, quale vampira normale ha le guance rosse per la corsa e va in giro cavalcando un licantropo? Perciò corresse la domanda del fratello: - Cos’è quella?

- Quella è nostra figlia ed è una semiumana.

- Sam, la colt.

In quella, però il licantropo si trasformò.

- Jacob, copriti, per favore gli occhi di Nessy sono ancora innocenti.

Il licantropo si rivolse ai due sconosciuti: - Chi siete? Cosa volete da noi? Andatevene che è meglio.

Erano in netta inferiorità numerica, l’allegra famiglia vampiresca e felice era tutta schierata insieme al licantropo nudista.

- Noi abbiamo letto che qui succedevano cose strane e siamo venuti a controllare, se però cacciate solo animali possiamo pure togliere il disturbo. – disse Sam prudente.

Dean, invece, che di prudente non aveva proprio nulla domandò: - Avete una figlia semiumana e la chiamate come il mostro di Loch Ness, ma che genitori siete?

Sentirono alcuni ululati e furono raggiunti da altri lupi. I due fratelli cominciarono ad indietreggiare cautamente verso la loro Chevy Impala nero lucente.

Fu in quel momento che dal bosco uscì una ragazza in shorts e maglietta, aveva i capelli corti ed un fisico da culturista, fu un attimo e Sam capì di aver trovato la donna della sua vita, Leah si voltò nella sua direzione e decise che sarebbe salita anche lei sulla Chevy Impala nero lucente, magari era la volta buona che riusciva a produrre qualche cucciolo come si deve, d’altra parte Sam non le sembrava nemmeno completamente umano, quindi forse era proprio quello che ci voleva.

Leah salutò tutti quanti con un cenno del capo e si voltò.

Nessuno aveva però fatto i conti con Buffy. La cacciatrice, non si sa proveniente da dove, piombò davanti al cofano della Chevy Impala nero lucente con un salto perfetto (Dean fu lieto che non fosse atterrata sopra al cofano) e con un unico movimento infilò il paletto dritto nel cuore rinsecchito di Edward Cullen che schiattò all’istante.

Bella urlò: - NOOO! Non posso vivere senza di te voglio morire!

Buffy si voltò, estrasse il paletto dal cuore di Eduard e lo conficcò in quello di Bella: - Eccoti accontentata.

Dean rimase folgorato: - Ti prego, diventa la madre dei miei figli, laverò, stirerò, cucinerò, caccerò ghoul, mostri e demoni per te, sposami.

La ragazza sollevò un sopracciglio, valutò un attimo Dean e rispose: - Per lo meno tu sei un essere umano, va bene va, devo solo chiudere con i miei ex.

Rispose tirando fuori dalla borsa un paletto e cominciando ad affilarlo con un coltello.

Fu questione di un attimo e si sentì un Crack improvviso, di fronte a loro apparve come dal nulla un uomo sulla trentina, i capelli neri e spettinati cominciavano ad avere qualche filo grigio qua e là. La montatura circolare degli occhiali lo faceva sembrare uno di quei supplenti di liceo di cui nessun alunno ha mai ascoltato una sola parola. La cicatrice a forma di saetta spiccava sula fronte tra i capelli scompigliati. Aveva gli occhi spiritati quando urlò: - NNNUUUOOO! Cedric! Voldemort, dove sei! Esci fuori.

Per sicurezza Dean gli lanciò addosso un po’ di acqua benedetta, ma parve non accadere niente.

- Chi, chi ti ha fatto di nuovo questo Cedric? – domandò fra le lacrime asciugandosi il naso moccolante sulla manica.

Buffy lo guardò come si guarda uno scarafaggio sul tappeto buono del salotto: - Io. – Rispose semplicemente.

Il tipo strano con la cicatrice tirò fuori dal mantello, sì perché era anche vestito in maniera molto bizzarra, un rametto di legno.

Buffy mostrò il paletto che aveva appena finito di affilare e rispose: - Vuoi mettere la differenza?

- Io sono Harry Potter e sono venuto fin qui per punirti….

- Senti bello, quella è la mia battuta se permetti. – Disse una ragazza con due ridicoli codini biondi vestita in modo straordinariamente pacchiano. Appena apparsa sul ramo di un albero.

Tutti la guardarono sollevando un sopracciglio: - E dai, qui c’era tanta bella gente, volevo unirmi anche io alla festa.

Per sicurezza Dean le lanciò addosso un po’ di acqua benedetta, ma non accade niente.

- Dean piantala con l’acqua benedetta, altrimenti lo senti Bill, quando torniamo, si lamenta sempre che esauriamo tutte le scorte. – disse Sam.

Harry si voltò di nuovo verso Buffy: - Ti sfiderò a duello, in guardia.

- Idiota, questa battuta è mia. – Disse un transessuale biondo vestito come il capo delle guardie del re di Francia del 1789.

Dean tirò fuori l’acqua benedetta e Sam gli puntò la colt alla tempia, Dean ripose l’acqua benedetta.

Jacob sussurrò in un orecchio a Nessy: -  Ma cosa c’è, il circo è in città?

Buffy si rivolse a Harry Potter:- Senti cocco, se non vuoi ritrovarti il paletto conficcato là dove non batte il sole sarà meglio che giri su te stesso e sgommi.

Harry, osservando l’allegra combriccola che lo stava guardando come se si trattasse di un fenomeno da baraccone, valutò onorevole una ritirata e si Smaterializzò.

Sam, Dean, Buffy e Leah salirono sulla Chevy Impala nero lucente.

La ragazza con i codini tornò da dov’era venuta così come il transessuale biondo e a Forks vissero tutti più felici: liberi di pensare a quello che pareva loro senza il timore di essere spiati da quel gran pettegolo di Edward Cullen. Il vampiro finì con la sua Bella consorte a far da cibo per i vermi.

 

 

 

  
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