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Autore: EllaYaYa    25/09/2009    4 recensioni
Pensavo che l’amore fosse un qualcosa di superfluo, fatto apposta per le stupide romanticone che volevano credere nelle fiabe e nel principe azzurro.
Pensavo che fosse un qualcosa che si sceglieva, un qualcosa di premeditato – anche se non riuscivo ad immaginare quale pazzo potesse scegliere volontariamente di innamorarsi.
E, soprattutto, pensavo che mai, mai, io mi sarei innamorata.
Perché io, Roxanne Weasley, pensavo di saperla lunga, sui sentimenti.
[Roxanne Weasley/Lorcan Scamander]
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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something special ~

 

-CAPITOLO 3-

Cose stupide

 

Avete presente quando volete essere solo e soltanto lasciati in pace, e invece qualcuno insiste e insiste a gironzolarvi intorno?

Ecco, per me era quasi tutti i giorni così.

Un giorno c’era James, con la sua missione “proteggi-la-cuginetta-dagli-estraneimade in Fred; un giorno c’era Jesse, con il suo assiduo corteggiamento/pedinamento.

Quel giorno, invece, c’era Lysander, con il suo mistero della relazione scomparsa.

«Tu devi avere un’idea di chi l’ha presa!», stava brontolando, mentre scendevamo nei sotterranei per raggiungere l’aula di Pozioni.

«Perché dovrei saperlo?», dissi, cercando inutilmente di nascondere la mia esasperazione.

«Non lo so! Ma tu sei amica di quei tipi, no?», rispose, con la fronte aggrottata.

«Se per “quei tipi” intendi Jesse e il suo gruppo di idioti … no, non sono miei amici». Accelerai il passo per levarmelo di torno, ma lui continuò a starmi dietro.

«Si, ma …».

Mi fermai e lo fulminai con lo sguardo. «Senti, io non ho idea di chi abbia preso il tuo tema, okay? E non è neanche certo che lo abbia effettivamente preso qualcuno!».

«Ma era sullo scaffale della Sala Comune!», si lamentò lui. «Non può essere svanito nel nulla!».

«Va bene». Scossi la testa. «Ma comunque, perché diamine l’hai lasciato incustodito su uno scaffale? Era ovvio che così l’avresti potuto perdere!».

Certo, non era proprio ovvio. In fondo chi avrebbe dovuto rubare un tema di Babbanologia che non ci era neanche stato assegnato?

Per quanto ne sapevo io, non c’erano altri babbani-maniaci a scuola.

«Io volevo portarlo in dormitorio …», cominciò Lysander, ma improvvisamente arrossì in zona orecchie. «… però poi mi sono messo a parlare con Molly … e l’ho appoggiato lì».

Scossi la testa, ridacchiando tra me. Certo, aveva visto Molly e il suo cervello era partito. Che guaio, l’amore. Faceva fare cose stupide, si.

«Ma in ogni caso», dissi, «considera la questione ragionevolmente: perché qualcuno avrebbe dovuto prendere il tuo tema?».

«Era su un argomento interessante!», rispose, illuminandosi. «Gli elettrodomestici babbani sono così affascinanti … sai che la lavastoviglie …».

«Okay, okay», lo interruppi. «Senti, non molti hanno la tua stessa passione per Babbanologia». Nessuno, a dir la verità. «Quindi sarei pronta a scommettere la mia bacchetta che nessuno ti ha rubato la relazione. Perché non cerchi meglio in Sala Comune?».

«Ho già cercato!», esclamò. «Senti, tu chiedi a quei tuoi amici …».

«Non sono miei amici», dissi tra i denti.

«Si si», fece lui. «Comunque, chiedi se l’hanno vista, almeno».

Sospirai. «Va bene. Adesso andiamo a lezione?».

Sorrise. «Okay». Un istante dopo, il sorriso svanì. «Ma siamo in ritardo?».

«Un po’».

«Oh no, sbrighiamoci!». Riprese a camminare a passo di marcia.

Io, con un mezzo sorriso sulle labbra, gli andai dietro.

 

~

 

Nell’ora di Pozioni, presi posto accanto a Jesse, che salutò la mia decisione con un sorriso a trecentocinquanta denti.

Ecco, fare una cosa del genere spontaneamente, e in pieno possesso delle proprie facoltà mentali, era qualcosa di davvero stupido. E tutto per aiutare Lysander. Quindi non solo l’amore, ma anche l’amicizia, a volte, faceva fare cose stupide. Che schifo di mondo.

«Jesse?», mormorai, mentre Lumacorno si affannava a spiegare alla classe la Pozione Corroborante.

«Si?», chiese lui.

«Senti, mi chiedevo se tu sapessi qualcosa di una certa relazione di Babbanologia … di Lysander …», dissi, voltando le pagine del mio libro con aria distratta. «Sai, è scomparsa ieri, durante la festa».

Jesse aggrottò la fronte. «No, mi dispiace. Non ne so niente».

«Sicuro? Magari l’ha presa qualcuno dei tuoi amici, o che so io …».

«Ti assicuro di no», rispose subito. «Non frequentano il corso di Babbanologia».

Annuii.

Mi voltai a guardare Lysander, qualche banco davanti a me. Stava seguendo la spiegazione del prof.

«Pss», feci, piano, nella sua direzione.

Lysander si girò, e mi guardò, curioso.

Scrollai le spalle, sillabando con le labbra «Jesse non sa niente».

Lui mi rivolse un’occhiata delusa, prima di tornare al suo libro.

«Non dirmi che ti sei seduta qui solo per chiedermi del tema del tuo amico?», sussurrò Jesse, guardandomi con un sorrisetto scettico.

«Uhm, si», risposi, sincera.

Lui si azzittì.

 

~

 

Quando finalmente suonò la campanella ed uscimmo dall’aula, vidi subito Lysander venire verso di me. Quel giorno non sarei riuscita a liberarmi di lui, ne ero certa.

«Roxy!».

Mi voltai. Lily e Hugo mi raggiunsero, con delle espressioni serie che non avevo mai visto sulle loro facce.

«Ciao ragazzi», li salutai. «Che succede?».

«Uhm, vedi, dobbiamo dirti una cosa …», cominciò Hugo, ma Lily lo zittì con una gomitata.

«Lascia parlare me!», lo rimbeccò, severa.

«Che c’è?», domandai, preoccupata.

«Ecco …», fece Lily, torcendosi le dita. «Hai presente ieri, alla festa?».

«Si», risposi, cauta. «Non vi sarete fatti scoprire dai professori?».

«No, no!», disse Hugo, scuotendo la testa. «La verità è che …».

«Hugo!», lo richiamò Lily. «Parlo io!».

«Okay, uno di voi due mi dice qual è il problema?».

Entrambi restarono in silenzio, con aria colpevole.

«Lily?», fece Hugo, alzando un sopracciglio. «Non volevi parlare tu?».

Lily gli rivolse un’occhiataccia. «Si, allora … abbiamo sentito che Lysander sta chiedendo a tutti della sua relazione di Babbanologia …».

Però. Le voci correvano più in fretta di quanto pensassi, in quel castello. «E allora? Ne sapete qualcosa?».

«In effetti …», disse Lily, esitante.

«Oh, siamo stati noi!», sbottò Hugo, guadagnandosi un’altra gomitata della sua migliore amica.

«L’avete presa voi?», chiesi, incredula. «Perché?».

«Non l’abbiamo presa!», esclamò Lily. «E’ che … era su uno scaffale, noi stavamo bevendo del succo di zucca e …».

«… e per sbaglio l’abbiamo rovesciato sulla pergamena», concluse Hugo, funereo.

«Oh no», borbottai, passandomi una mano sulla fronte. Avrei dovuto immaginare qualcosa del genere. «Beh … forse con un incantesimo possiamo ancora metterla in sesto».

Lily si morse il labbro.

«Uhm …», fece Hugo, esitante. «In realtà … la pergamena ormai non … non c’è più».

Strabuzzai gli occhi. «In che senso?».

«Nel senso che … abbiamo provato a sistemarla noi …», disse Lily.

«Veramente sei stata tu», intervenne Hugo.

Lily gli lanciò uno sguardo assassino, e lui scosse la testa. «Beh, sono dettagli», si contraddisse, sventolandosi una mano davanti al volto.

«Ecco», concordò la Potter. «E, beh, abbiamo fatto un incantesimo, ma la pergamena … ecco, si è … bruciata».

Deglutii. «Bruciata?».

«Bruciata», ribadirono i due, in sincronia.

Perfetto. La relazione di Lysander era bella che andata. E adesso chi glielo diceva?

Guardai Lily e Hugo, improvvisamente in balia di un brutto presentimento. «E lo avete detto a me perché …?».

«Beh, tu sei amica di Lysander», rispose Lily, abbozzando un sorriso. «Se glielo dici tu, forse si arrabbierà di meno».

«Oh, no, no». Scossi la testa, nel constatare che il mio brutto presentimento era giusto. Pretendevano che fossi io ad immolarmi, che mi buttassi a braccia aperte tra le fauci del leone per una loro colpa? «E’ un problema vostro. Poi voi non siete Grifondoro? Dovreste essere coraggiosi, in teoria». Incrociai le braccia.

«Ti prego, Roxy!», disse Hugo, supplichevole, unendo le mani a mo’ di preghiera.

«No!», ripetei, categorica.

«Ti prego!», si intromise anche Lily, tirando fuori il suo migliore sguardo da cane bastonato.

«No», dissi di nuovo, un po’ meno decisa.

«Ciao!».

Lysander mi sbucò alle spalle. Che tempismo. «E’ successo qualcosa?», chiese, confuso dalle nostre facce.

«Uhm …», feci, indecisa. Gettai un ultimo sguardo alle due pesti. Poi, rassegnata, alzai gli occhi al cielo e mi voltai verso di lui. «Devo dirti una cosa».

«Bene!», esclamò Hugo. Il vigliacco era impaziente di scappare. «Allora noi ce la svi …».

«Ce ne andiamo!», intervenne Lily, prima di afferrare l’amico per la manica della divisa e trascinarlo via con sé.

 «Ciao», mormorò Lysander, stupito. Poi tornò a guardare me, con la fronte aggrottata. «Allora?».

«Beh, ho scoperto che fine ha fatto la tua relazione», dissi, abbozzando un sorriso.

Lysander strinse gli occhi, sospettoso. «Pensavo che Jesse non ne sapesse nulla».

«Infatti», annuii. «Sono stati Lily e Hugo a dirmelo».

«Okay», disse lui, impaziente. Allargò le braccia. «E allora? Chi l’ha presa? Dov’è?».

Mi morsi il labbro. «E’ andata».

Lysander abbassò di scatto le braccia, deluso. «Come sarebbe “è andata”?».

«Sarebbe che non c’è più», risposi, facendo spallucce. «Mi dispiace».

«Perché non c’è più?», chiese ancora, con un cipiglio preoccupante sul volto.

«Ecco, Hugo e Lily hanno …». Gli raccontai tutto ciò che le pesti avevano detto a me.

Alla fine del monologo, Lysander aveva ancora quell’espressione accigliata. Brutto segno.

«Va bene», mormorò, stranito. «Mi toccherà riscriverla».

«Perché non lasci perdere e basta?», suggerii, cauta.

I suoi occhi si spalancarono, come se avessi appena detto un’assurdità. «Lasciar perdere? Ma neanche per idea!», rispose, gonfiando il petto. «Non mi arrendo alle prime difficoltà».

Sembrava che stesse parlando di una spedizione militare.

Mi morsi ancora il labbro, stavolta per trattenermi dal ridergli in faccia.

«D’accordo», feci.

«Certo, mi ci vorrà un sacco di tempo», brontolò poi, afflosciandosi all’improvviso. «Dovrò ritrovare tutti i libri che ho usato l’ultima volta. Sai, non riesco a ricordare tutto …».

Annuii. Non stava provando a convincermi ad unirmi a lui o a farmi sentire in colpa, vero?

«Sarà una bel lavoraccio … Se faccio tutto da solo, impiegherò dei giorni», continuò, guardando per aria. «Se solo avessi qualcuno ad aiutarmi, invece, potrei sbrigarmela in un paio d’ore».

No, non lo stava facendo. Stava semplicemente riflettendo ad alta voce, come faceva sempre. E forse, sarebbe stato carino da parte mia offrirmi di aiutarlo. Già.

… Ma anche no.

«Bene, io ora devo andare», conclusi. «Ci vediamo».

Scappai via prima che potesse dire qualunque altra cosa.

 

~

 

Sala Grande. Ora di pranzo.

«Avresti dovuto offrirti di aiutarlo».

Molly mi guardava con aria severa, come se le avessi appena fatto un torto.

«Perché avrei dovuto?», chiesi, alzando un sopracciglio. «Non sono stata io a bruciargli il tema».

«No, ma sei sua amica».

«Anche tu sei sua amica!», protestai. «Perché non lo aiuti tu?».

«Ma io non c’entro niente in tutta questa storia».

«Si». Sorrisi. «Bella scusa».

«Avanti», fece Molly, ricambiando il sorriso. «So che non sarà divertente, ma tra amici bisogna aiutarsi a vicenda, no?».

Sbuffai. «Si. Immagino di si».

«Ecco», concluse lei, soddisfatta.

Con un sospiro, allungai un po’ il collo per cercare Lysander.

Era seduto a poca distanza da noi, accanto a Dominique.

Alzai una mano per farmi notare. «Lysander?».

Lui sollevò lo sguardo vacuo. Aveva sempre quella strana aria sognante. Stava costantemente sulle nuvole.

«Vieni un attimo», dissi.

Lui si alzò e mi raggiunse. Si chinò verso di me, curioso. «Che c’è?».

«Ecco, stavo pensando …». Guardai Molly, per ricordarmi perché diavolo stessi per dire ciò che stavo per dire. Lei mi rivolse un’altra occhiata severa.

Sospirai. «Si, stavo pensando che, se vuoi, posso aiutarti … con la relazione di Babbanologia».

Sperai quasi che dicesse di no.

Invece sorrise. Maledizione. «Sarebbe fantastico!». Poi mi si fece un po’ più vicino, per dirmi qualcosa all’orecchio. «Fai attenzione», mormorò, serio. «Credo che ti sia entrato un Gorgosprizzo nella testa».

Fece un altro sorriso e si allontanò.

«Che cos’è un Gorgosprizzo?», domandai a Molly, con le sopracciglia inarcate.

Scrollò le spalle. «Non ne ho idea».

Non lo sapeva, e neanche io.

L’unica cosa che sapevo, in quel momento, è che avevo appena fatto l’ennesima cosa stupida della giornata.

 

 

Note dell’autrice

Ed eccovi il terzo capitolo, con enorme ritardo >__> Mi dispiace, è tutta colpa della scuola. E’ solo la seconda settimana, e già non ce la faccio più.

Cooomunque, ammetto che questo capitolo mi piace abbastanza. Sarà che adoro muovere Hugo e Lily XD Li adoro, quei due<3 L’unica cosa negativa è che non è comparso neanche una volta Lorcan, direi. Ma tranquille, lo rivedrete al prossimo aggiornamento <3

Vabbè, passo ai ringraziamenti:

 

Veronica Potter Malandrina: grazie per aver recensito<3 Ribadisco che non ho inventato io la coppia Lorcan/Roxanne, esisteva già XD Comunque sono felice che la storia ti piaccia, spero che continuerai a seguirla ^^

Ombrosa: grazie mille per i complimenti<3 Sono contenta che i personaggi ti piacciano, ho sempre il terrore di non caratterizzarli per bene. Grazie ancora<3

memi: OMG, quanto mi rendi felice *__* Grazie, grazie. Davvero, sono troppo felice che apprezziate i miei personaggi. Beh, non che siano proprio “miei”, ma in fondo non sappiamo nulla di loro, quindi me li sto inventando da zero XD In particolare sono contenta che vi piaccia Roxanne. All’inizio pensavo che sarebbe risultata antipatica, dato che mi somiglia un po’ XD E’ acida come me XD Però in fondo in fondo è simpatica, si. Vabbè, sto divagando, passiamo avanti.

Eliatheas: aww, grazie, grazie darling<33 Lo so che sono ripetitiva, ma ricevere complimenti da te mi fa troppo piacere<3 E anche tu ami i personaggi *__* Che bello, così mi fate saltellare di gioia XDD Grazie ancora, ti adoro<3

Bec Hale: non preoccuparti per il ritardo, come hai visto neanch’io sono molto puntuale -.- Maledetta scuola. 10 capitoli di francese!? ò_ò Caspita, spero che l’interrogazione ti sia andata bene! (L) Coomunque, grazie tanto tanto anche a te. Troppi complimenti, non me li merito XD  

TonksTonks: oh, thank you<33 Quante nuove lettrici *__* Ho già detto che sono troppo contenta, vero? XD Beh, spero che ti piaccia anche questo capitolo<3

 

Grazie anche a chi ha aggiunto la storia tra le preferite o le seguire, e chi ha solo letto.

Alla prossima – spero presto <3

xoxo, Anto

 

 

 

 

  
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