Il 17enne Hannibal Lecter era seduto come al solito nella sua stanza a contemplare l'esterno.
Fiocchi di neve cadevano sul cancello della Wammy's house avvolgendo
londra in una ,mistica coltre bianca
Hannibal odiava la neve. Gli affioravano ricordi confusi,strani... orribili. La neve gli
ricordava Misha. Gia.. Misha, la sua sorellina minore:le sue gote rosse,le trecce,la
sua innocenza...e poi, quegli uomini attorno a lei,un urlo un ascia ed infine...solo una
lattrina Era tutto quello che ricordava ma.....
Il Big Ben rombò riportandolo alla realtà. Era già ora di pranzo. Chissà perchè
Wammy non era ancora arrivato? Di solito si faceva sempre vivo per le dodici.
Wammy e Hannibal erano diventati molto amici, da quando quest'ultimo aveva
ricominciato a parlare ,circa dodici anni addietro. Sempre per merito di quel
impatico signore coi baffi dall'aspetto bonario di nome Quillish Wammy. Allora ,era
un uomo con i capelli grigi e i baffi neri ma adesso anche questi ultimi si erano
ingrigiti.
Ad un tratto il grande cancello dell'orfanotrofio si apri lasciando entrare due figure
indistinte, una più bassa ed una più alta :era indubbiamente quella di Wammy.
L altra non la riconobbe ma pensò fosse semplicemente un altro bambino genio a cui
non avrebbe rivolto la parola: si sbagliava.
Hannibal iniziò a scendere al piano di sotto per andare alla mensa sempre assorto nei
suoi pensieri
l'undicenne L camminava a fianco di quel buon signore che l'aveva portato via dal
buco in cui viveva prima. Era felice anche se non lo dava a vedere.
La sua espressione era stupita ed incredula .. era capitato in un posto bellissimo e
tutto in una frazione di minuti. Il suo sguardo era passava dall'uomo all'edificio
continuamente e le sue orecchie erano tese ad ascoltare quel bellissimo rumore di
campane proveniente dal Big Ben.
Improvvisamente senti una mano stringergli la spalla... chiuse i pugni e giro il collo...
era l uomo che gli sorrise...si sarebbe dovuto chiamare Quillish Wammy...si, adesso
ricordava. Wammy si protese in avanti col collo e bonariamente disse :”adesso devo
andare a fare una cosa. Tu resta qui”.
L si guardo attorno ;l atrio dell' edificio era veramente imponente. Le mattonelle d
orate davano a tutto ciò un senso di...regalità e i muri rosso sangue brillavano come
lampadine sotto la luce del gran lampadario di cristallo. U po di metri più avanti c
era una grande scalinata con ai lati una moltitudine di corridoi.
Una mano strinse con forza la spalla di L ma sta volta la mano non era quella di
Wammy. Si giro vedendo un ragazzo coi capelli arruffati ed un ghigno, seguito da
altri tre ragazzi.
Il ragazzo dai capelli arruffati disse ridendo malignamente:”guardate chi abbiamo
qui, un novellino”. I ragazzi risero in coro.
“ehi io mi chiamo Terry e vivo qui da 5 anni mentre tu sei un novellino. Lo sa cosa ci
facciamo ai novellini qui?”disse ancora Terry
L si limito a guardarlo
“ehi mi vuoi rispondere?”esclamo Terry
ancora silenzio
“ti ho detto di rispondere!”grido
niente, L non si mosse
“rispondimi bastardo!!!!!!!”terry si avvento sopra di L...
L si scanso tirando un calcio nel costato di Terry ma prima che potesse sferrare un
altro attacco venne preceduto da un ragazzo alto magro e allampanato. Aveva capelli
marrone scuro e due occhi con scintille rosse nell' iride.
Il ragazzo tirò un pugno in faccia a Terry stendendolo davanti agli occhi degli altri
ragazzi che scapparono a gambe levate.
Hannibal ed L gridarono all unisono :”io sono la giustizia!!!!!!!!!”
Poi si guardarono negli occhi studiandosi a vicenda.
In quel momento arrivò Wammy