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Autore: DarkYuna    02/06/2025    0 recensioni
Pensavi fosse semplice, vero?
Invece hai appena varcato la soglia di un mondo dove drammi esistenziali, momenti di genio assoluto e caos creativo sono la regola... e tu sei già personaggio nel suo capitolo 12.
Tra diari da mille pagine, dialoghi interiori con l’universo e plot twist che farebbero arrossire le telenovelas, scoprirai che amare (o anche solo sopravvivere accanto) una scrittrice è un’esperienza metafisica: il suo motore erotico sono i colpi di scena, il desktop è un labirinto di versioni “finali” mai definitive e ogni emozione è vissuta all’estremo, senza mai il tasto pausa.
Preparati a essere trasformato in materiale narrativo. Sì, anche i tuoi litigi, i tuoi orgasmi e persino il cane di tua madre. Se pensi di capirla, stai già sbagliando: puoi solo ascoltare, annuire, offrire cioccolato e rassegnarti a vivere in una fanfiction dove nulla è solo “una battuta”.
Hai scelto una scrittrice? Allora stringiti le cinture. Sarà complicato, caotico, indimenticabile.
E, soprattutto, assolutamente vero.
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guida semi-seria (ma spaventosamente realistica) al frequentare una SCRITTRICE™
Ovvero: benvenutə nel regno dell’instabilità emotiva, dei drammi esistenziali e dei momenti di genio assoluto.
 

CAPITOLO 1 – "No, non è solo un hobby"
Se stai leggendo questa guida, probabilmente hai appena scoperto che la persona con cui parli ogni giorno ha scritto tipo sette romanzi, tre fanfiction, un diario esistenziale di 400 pagine e un dialogo interiore con l’Universo in versi liberi.
Spoiler: non è un passatempo.
È una missione spirituale.
È possessione demoniaca.
È terapia.
È un modo per non uccidere la gente in fila alla posta.
 
Da sapere: ogni conversazione potrebbe finire in un libro. Anche questa. Sorridi. Sei già nel capitolo 12.
 


CAPITOLO 2 – "Non è arrabbiata con te, sta solo scrivendo un personaggio psicopatico"
La scrittrice ha umori volatili.
Ride come una pazza, piange sul pavimento, poi ti guarda in silenzio per venti minuti... e no, non ti sta odiando. Sta creando.
Oppure ha appena ucciso un personaggio importante.
O sta decidendo se far esplodere una casa nel prossimo capitolo.
 
Suggerimento: portale un tè, una coperta, o un cioccolatino.
Non fare domande.
Non toccare il manoscritto.
Non dire “è solo un libro”.
 


CAPITOLO 3 – "Il suo motore sessuale? Plot twist e tensione erotica."
Non stupirti se ti dice: «Sto eccitata, ho scritto una scena così intensa che mi è venuto il batticuore!»
Non è perché l’hai sfiorata.
È perché lui ha detto quella frase a lei nel capitolo 27, e adesso c’è un letto disfatto e delle pareti che tremano nella sua testa.
 
Traduzione: fare l’amore con una scrittrice è un’esperienza metafisica.
Ma ti conviene esserci davvero, con tutto il corpo e il cervello.
I personaggi di carta sono temibili rivali.
 


CAPITOLO 4 – "Il caos creativo è una decorazione d’interni"
Il suo desktop ha 46 cartelle con nomi tipo “NUOVA VERSIONE FINALE AGGIORNATA ULTIMA PROMESSO”, tutte contenenti la stessa storia riscritta 9 volte.
Le sue note vocali sembrano confessioni da manicomi.
Ha un’agenda, due taccuini, tre post-it sullo specchio e un’illuminazione divina alle 3:47 del mattino.
 
Non confondere il disordine con l’assenza di metodo.
Il metodo è che non esiste un metodo.
 


CAPITOLO 5 – "Non è gelosa. Sta solo analizzando la tua ex come antagonista narrativa."
Se le dici che una tua ex era “complicata”, non aspettarti un semplice «Ah, ok».
Aspettati una raffica di domande, un’analisi psicologica, e forse un personaggio secondario ispirato a lei, armato di sarcasmo e un foulard leopardato.
 
Nota bene: se ti comporti male, finirai in un libro.
Spoiler: morirai male.
 
 

CAPITOLO 6 – "Quando dice che 'sta scrivendo', non significa che ha tempo"
Sta scrivendo.
Punto.
Non puoi invitarla a cena.
Non puoi chiederle «Tanto esci alle 17, no?»
Non puoi nemmeno chiederle cosa sta scrivendo.
Perché in quel momento è in una dimensione parallela dove due amanti stanno baciandosi sotto la pioggia, o un angelo della morte sta fissando un adolescente col cuore spezzato.
 
Avviso importante: se la interrompi, dimenticherà la frase perfetta che stava scrivendo, e ti odierà. Per sempre.
Anche se sei sua madre.
 


CAPITOLO 7 – "Sesso, lacrime e cliffhanger"
Stare con una scrittrice è come vivere in una fanfiction: ti sveglia alle tre dicendo «Amore, ascolta questa scena», ti guarda con occhi lucidi mentre descrive un omicidio simbolico, poi ti salta addosso dicendo che ha bisogno di “canalizzare l’energia erotica della protagonista”.
 
Traduzione:
Stai con una scrittrice?
Tieniti pronto al peggior caso di “is this about me?” della tua vita.
 


CAPITOLO 8 – "Tutto è materiale narrativo. TUTTO."
Litigi, gite, orgasmi, crisi, telefonate con tua madre:
nulla è al sicuro.
La scrittrice ascolta, osserva, elabora, e trasforma ogni cosa in prosa drammatica o in un monologo interiore da Premio Strega.
 
Nota finale: anche il tuo cane potrebbe diventare un personaggio.
Soprattutto se si chiama tipo Lord Muffin o Zucchina.
 


CAPITOLO 9 – "Essere l’amica di una scrittrice: una scelta di vita"
Sei la sua amica? Congratulazioni.
Vuol dire che hai una pazienza olimpica, ami le drammi altrui più della tua tranquillità mentale e probabilmente hai già fatto da beta reader per almeno tre libri, senza ricevere altro che una GIF di ringraziamento e una promessa vaga di “scriverti nei ringraziamenti”.
 
Esperienze comuni: Ti manda audio di 9 minuti piangendo per un personaggio morto (che ha ucciso lei).
 
Ti spoilerano la trama anche quando dici «NO SPOILER».
 
Ti chiedono «Ti piace questo dialogo o fa schifo?» e se dici che fa schifo si offendono per 2 settimane.
 


CAPITOLO 10 – "Le emozioni? Non ha il tasto pausa."
Una scrittrice non ha emozioni semplici.
O è euforica, o è distrutta.
O scrive 10.000 parole in una notte, o cancella tutto e vuole cambiare vita, paese, identità.
O ti abbraccia piangendo, o ti guarda con occhi da pazza urlando «NON CAPISCI LA MIA VISIONE».
 
Suggerimento per la sopravvivenza:
ascolta, annuisci, dì “è bellissimo”, offri cioccolato.
Funziona sempre.
 


CAPITOLO 11 – "Le battute non sono solo battute. Sono foreshadowing."
Mai fidarti se dice ridendo:
«Sai che bello se lui morisse a metà libro?»
O se butta lì una frase tipo:
«Sto pensando a una cosa intensa, tipo che lei si vendica e… beh, niente.»
 
Traduco per i civili:
sta per accadere.
Lo farà.
E tu dovrai confortarla quando piangerà per averlo fatto.
 


CAPITOLO 12 – "La scrittrice e il suo branco di voci nella testa"
Non è sola.
Vive con almeno 6 personaggi nella mente, tutti con opinioni, sessualità e sarcasmi diversi.
Li ama, li odia, li fa litigare fra loro, li uccide e li resuscita.
Ogni tanto la sorprendi a ridere da sola, e no, non è impazzita.
Sta solo ascoltando un dialogo tra due entità immaginarie sul sesso tantrico o sull’omicidio perfetto.
 
Conclusione logica:
hai scelto di essere nella sua vita?
Allora benvenuto nel cast.
 
 
CONCLUSIONE – "Hai scelto una scrittrice. Non tornare indietro."
Stare accanto a una scrittrice, che tu sia amico, amante, compagno d’armi o coinquilino inconsapevole, significa firmare un patto non scritto: accettare che il confine tra realtà e invenzione sia liquido, che ogni parola sia scelta con precisione chirurgica e ogni silenzio contenga una galassia.
 
Vuol dire sapere che il suo cuore è una stanza con le pareti tappezzate di frasi, che le sue ferite profumano d’inchiostro e che anche nei momenti più assurdi, tragici o incandescenti, ci sarà sempre un pensiero narrativo che le attraversa lo sguardo.
Perché sì, ti ascolta. Ma in quel momento sta anche pensando a come descrivere il modo in cui il tuo respiro cambia quando sei stanco.
 
Vuol dire esserci anche quando sparisce nel buio di una trama, tenerle la mano senza capirla del tutto, ma amarla esattamente per questo: perché trasforma la vita in letteratura, e la letteratura in un modo nuovo di respirare.
 
Quindi, se hai scelto una scrittrice, stringiti le cinture.
Non sarà semplice.
Non sarà lineare.
Non sarà mai noioso.
 
Ma sarà vero.
E intenso.
E indimenticabile.
 
Perché non c’è creatura più potente, fragile, pericolosa e luminosa di una donna che sa scrivere il proprio universo, e che ti ha scelto per viverci dentro.
 
 
 









Note:
Se sei arrivatə alla fine di questa guida, congratulazioni: hai superato il livello “principiante” di sopravvivenza emotiva accanto a una scrittrice.
Ora puoi fregiarti del titolo di “Beta Reader della mia Vita” (il diploma lo trovi in fondo al frigorifero, accanto alla dignità che ho perso durante l’ultima revisione).
Questa guida nasce dopo anni di osservazione, autodiagnosi e domande come: «Ma perché piangi per un personaggio inventato?» o «Sei arrabbiata con me o con il protagonista psicopatico?». Spoiler: entrambe le risposte sono sì.
Scrivere, per noi, è una forma di possessione demoniaca a base di tè, playlist tristi e appunti scritti a mezzanotte sui tovaglioli.
No, non passerà con l’età.
No, non è “solo un libro”.
Sì, probabilmente userò questa conversazione in un futuro romanzo (con tanto di nomi storpiati, ma la vendetta sarà servita calda).
A chi si riconosce: non siete soli.
A chi vive con una scrittrice: resistete. Offrite cioccolato, annuite spesso, e ricordate che essere fonte di ispirazione è un onore… e un rischio mortale.
Adesso scusate, ma il mio personaggio ha appena deciso di licenziarmi dalla trama.
Ci vediamo nel prossimo capitolo!


Un Abbraccio.
DarkYuna


 
  
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