Cap 9 Scelte
La spada del brigante fendette solo aria e si conficcò nel terreno secco e duro. Vince rotolò di lato per poi estrarre il pugnale.
-Lo sapevo!- urlò Rust appena vide l'arma -Sei e sarai sempre un fetido assassino!-
-Vieni a dirmelo in faccia, se ne hai il fegato...- lo istigò Vince con un ghigno.
Rust ringhiò e cercò di estrarre la lama, totalmente concentrato sul bardo. Poi si bloccò, mentre il suono di carne lacerata si propagò tra gli alberi. Gli occhi gli si girarono all'indietro e si accasciò sul terreno.
Lutz estrasse la lama dal corpo ormai senza vita del brigante. Aveva il fiatone e notò che anche Vince, qualche metro più in là, stava riprendendo fiato.
Il paladino si voltò verso gli ultimi due banditi, ma quelli, dopo aver visto l'affondo spietato che aveva preso la vita del loro capo, se la diedero a gambe.
-Dimmi, di grazia, che cosa avevi in mente? Di farti ammazzare?- chiese aspramente Lutz -Se quello era l'intento, ci stavi riuscendo benissimo!-.
Vince sorrise, alzandosi in piedi e togliendosi platealmente la polvere dai vestiti.
-Ma che stai dicendo? Avevo tutto sotto controllo! Sapevo che l'avresti colpito.-
-Sì, come no... Dillo alla tua gamba, che per poco non faceva un solco nel terreno!-
Vince sbuffò, guardandolo male.
-Ma perché non mi credi mai? Guarda che era tutto calcolato! Hai visto prima come ho calmato Glenda con il mio incantesimo? Lo devo ammettere, non pensavo fosse così pratica con le armi, a saperlo l'avrei calmata prima. Credevo fosse una semplice ladra, ma in effetti a Hobb ci finisce gente ben peggiore. Però quando le ho passato il coltello avevo subito visto che...-
-Vince, sii sincero.- lo fermò il paladino -Non c'era niente di calcolato. Ti ho fatto notare io che Glenda era libera ma nessuno dei due sapeva di cosa lei fosse capace. L'incantesimo ha funzionato, ma ammettilo che è stata tutta fortuna.-
Vince fece una smorfia offesa.
-L'incantesimo lo ha distratto per darvi modo di agire! E modestamente ha funzionato.-
-E perché, dopo averlo distratto, non l'hai colpito col pugnale?-
Vince agitò la mano e riprese a blaterare: -Non ce n'era bisogno! Sono bastati il mio violino e gli incantesimi per fare tutto.-
-Non è per questo.- replicò Lutz puntandogli il dito contro -Te lo dico io perché: ti sei fatto manipolare da quel tizio a forza di chiacchiere.-
-Non è vero!- strepitò Vince con foga.
-Sì, invece.- incalzò Lutz -Ti ha portato a scegliere come combattere. L'avresti battuto facilmente se non l'avessi ascoltato.-
Vince strinse gli occhi, l'espressione sempre più tesa.
-Ti ho detto che non l'ho ascoltato. Ho fatto la mia parte, come sempre.-
Lutz, per nulla intimorito, sostenne lo sguardo.
-La tua parte è utilizzare armi e incantesimi, non solo lo strumento.-
Vince abbassò un attimo lo sguardo.
-Sono un bardo, non un assassino...- disse fra i denti.
-L'ho capito ma non devi giustificarti.-
Lutz sospirò, passandosi una mano tra i capelli.
-É sicuramente lodevole da parte tua voler cambiare vita e questo ti fa onore. Ma buttare all'aria le tue capacità perché qualcuno ti ha sfidato, è da stolti. Non dovevi dimostrare niente, soprattutto non a me.-
Vide Vince rilassarsi appena a quelle parole.
-E sinceramente, trovo sia stata una perdita di tempo voler dimostrare qualcosa a gentaglia come questa...- disse infine indicando il cadavere di Rust.
Vince sorrise mestamente.
-Forse hai ragione, ma a volte seguire i propri princìpi porta a fare delle scelte. Credevo che tu, meglio di tutti, capissi cosa volesse dire battersi per un ideale. È una perdita di tempo scegliere come combattere? È una perdita di tempo aiutare le cause perse?-
Lutz sbatté le palpebre, interdetto. Si sentì un po' in colpa per non averlo capito subito. Dopo tutto, non erano così diversi.
Incrociò le braccia e aggrottò le sopracciglia.
-Sì, se quelle cause perse si vogliono far ammazzare e non notano i segnali che gli vengono lanciati in battaglia!- sbuffò infine.
Vince piegò giocosamente le labbra all'ingiù.
-Sei cattivo... E comunque li avevo visti i tuoi segnali.-
-Ah sì? E quanti erano?-
-Tre.-
-Hai tirato a indovinare.-
-Non lo farei mai!-
Lutz non ribatté, ma era lieto di sentire le solite battute stupide del compagno.
Vince si inginocchiò e prese i resti del violino, valutandone i danni.
-Si può rimediare?- chiese Lutz avvicinandosi. Il giovane scosse piano la testa e lasciò cadere a terra lo strumento.
-Mi dispiace... Doveva essere un oggetto importante.-
Vince fece spallucce.
-Non così tanto. Lo avevo rubato a un barbone ubriaco. Magari potrei comprarne uno che mi piaccia davvero.-
Lutz sorrise.
-Mi sembra un'ottima idea.-
Vince guardò il sentiero da cui erano fuggite le due ragazze.
-Dici che Glenda e Falal sono tornate alla locanda?- chiese.
Lutz alzò le spalle.
-Be', c'è solo un modo per scoprirlo.-
* * * * *
-Se ne sono andate?! Quando?-
Robb continuò a pulire tranquillamente i bicchieri mentre rispondeva alle domande concitate di Vince.
-Circa un'ora fa. Hanno preso qualche provvista, hanno ringraziato e poi via.-
-Senza neanche una spiegazione?-
-Le avete salvate, ipotizzo volessero tornare a casa.-
Vince si sporse sul bancone, lanciando uno sguardo supplichevole.
-Ti prego, dimmi che ti hanno pagato...-
-Te lo devo dire veramente?-
Il bardo si girò furioso verso Lutz.
-Te l'avevo detto che non dovevamo fidarci!-
Il paladino, seduto su uno sgabello, sorrise cercando di acquietare il compagno.
-L'importante è averle salvate. Per di più, aver sconfitto totalmente la Compagnia del Grifone ci ha fatto ottenere un po' di loro oggetti che potremmo facilmente rivendere. La vedi troppo grigia, Vince.-
Il bardo gli puntò minacciosamente il dito contro.
-Abbiamo fatto il doppio del lavoro per metà della paga! E del mio violino!-
-I soldi non sono tutto e non arricchiscono l'anima.-
-Ma le tasche sì...-
Robb passò loro due stufati e due birre.
-Per questa volta la pancia ve la riempio io. Domani passate dalla gendarmeria, vedrete che vi daranno qualcosa per il disturbo.-
Lutz ringraziò mentre Vince sbuffò, nascondendo il viso dentro il boccale. Robb gli lanciò un'occhiata di scherno.
-Dunque sta sera niente ballate?-
-Già...- fece tetro -Potrai far riposare le orecchie.-
-Non sai suonare altri strumenti?-
-Altri? È già tanto che ne ho imparato uno!-
Mise su una vocetta stridula mentre scimmiottava qualcuno.
-L'arte non porta a niente, smettila di perdere tempo dietro alla musica! Non ti dico la seccatura di imparare di nascosto...-
Lutz chiese curiosamente: -Perché dovevi imparare di nascosto? Che male fa suonare uno strumento?-
Vince stiracchiò un sorriso triste e fissò il bicchiere.
-Esattamente nessuno.-
Lutz avrebbe voluto chiedere ulteriori spiegazioni, ma l'atmosfera tesa che si era creata lo fece desistere. Anche Robb non commentò oltre, come ad aver colto qualcosa, mentre Vince ricominciò a lamentarsi della pessima riuscita della missione e di quanto poco ci avessero guadagnato.
-Andiamo!- sbottò Lutz, iniziando a spazientirsi -Non è andata male, smettila di piangerti addosso. Abbiamo soccorso chi ci ha chiesto aiuto, tanto basta.-
Vince alzò il volto dal bancone e lo appoggiò pigramente sulla mano, lanciando uno sguardo in tralice al compagno.
-Quindi davvero non ti ha dato fastidio che Glenda se ne sia andata via così, senza dire nulla?-
Lutz fece spallucce.
-L'importante è che stia bene. Probabilmente voleva lasciarsi alle spalle tutto quanto il prima possibile.-
-Ma è stata parecchio maleducata, devi ammetterlo.-
-Vero, ma forse temeva che io potessi farle delle storie, viste le sue abilità poco... appropriate, anche se utilissime.-
Vince alzò le sopracciglia e riprese a bere.
-Peccato. Vi ci vedevo bene assieme.-
Lutz rischiò di strozzarsi con la birra mentre Vince sghignazzava.
-Ma la vuoi smettere?!- strepitò il paladino -Non ho mai pensato nulla a riguardo! Sei tu quello malizioso, non io!-
Vince arricciò le labbra in un sorrisetto sapiente.
-Ti fumano le orecchie...-
Lutz provò a tirargli uno scappellotto ma il compagno si scansò facilmente, ridacchiando divertito.
-Perché non ci hai provato tu, visto che ne parli tanto?- sbottò infastidito il paladino.
Vince lo guardò con espressione incredula.
-Io? Non era il mio tipo, pensavo che ormai l'avessi capito.-
-Ah già, quell'orribile commento che non ripeterò.-
-Non era orribile, ho solo dei gusti, come tutti.-
Magari orribile no, pensò Lutz, ma trovava sicuramente indelicato dire che se una fanciulla non è prosperosa non è vero amore.
-Oh, insomma Lutz! Avrai anche tu dei gusti, no?- chiese Vince incitandolo.
-Sì, ma non solo estetici!- protestò il paladino.
Robb si avvicinò interessato.
-Hai ragione, per me un carattere forte e determinato può sorvolare qualunque difetto.-
Lutz ringraziò mentalmente l'oste per il suo intervento più maturo.
-Però- aggiunse il mezzorco -se avesse anche delle belle zanne bianche affilate sarebbe un sogno...-
In quel momento qualcuno entrò nella taverna e Lutz ringraziò la Dea per aver interrotto quel discorso imbarazzante e promise di pregare con più forza quella sera. Quando però vide lo stemma sullo spallaccio, non sapeva più se essere così felice.
-Lutz Blacksmith?- chiese la figura incappucciata mostrando una lettera sgualcita -Questa è per voi.-
**************************
N.d.A: Salve a tutti! Grazie mille per aver seguito la storia fino alla fine, un grazie particolare a Star_Rover che ha recensito ogni capitolo donandomi tanta gioia con le sue sue parole :)
Spero vi abbiano incuriosito e divertito i due personaggi, nati un po' per gioco e un po' per caso. Vedetela come un piccolo incipit di qualcosa che si potrebbe evolvere nel futuro.
Il finale è rimasto aperto, come in ogni buon finale di sessione GDR che si rispetti, o almeno quelli con cui ho avuto a che fare io ^^' Non ho intenzione di abbandonarli, ma non so ancora quali altre avventure dovranno affrontare.
Ovviamente qualunque consiglio/critica è sempre bene accetto, non mi offendo! ^^ Quello che volevo fare era divertire voi lettori e spero di averlo fatto!
Alla prossima e grazie ^^