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Autore: Celsius    10/06/2025    2 recensioni
Versione - credo - provvisoria di una poesia su cui ho lavorato negli ultimi mesi. Mi scuso se i temi che tratto ultimamente non sono dei pił sereni ma, in questo periodo, trovo nella malinconia un motore estremamente potente per la scrittura. Datemi una vostra opinione se vi va, a presto.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera del becchino 

E se fosse vero che
di me non esiste niente?
Se fossi soltanto
l'ombra di un faggio
torto, che cade sfigurata
e addomenta lo straniero?

Ci sono notti in cui credo
d'essere morto, davvero; 
che tutto questo sia reale 
e non un gioco della mente. 

Eppure, le domeniche,
soffia un vento al cimitero
che spolvera le tombe;
sembra sibili alle lapidi 
dei morti mai pensati,
e le suona come armoniche
di ossa e serpentino. 

E subito ricordo
il mio passato di bambino,
quando un faggio scorticato
allungava le sue dita
alla sera del becchino,
e dalla giusta prospettiva
pareva stringere la luna.
  
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