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Autore: Dors    02/06/2005    4 recensioni
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole di Atakra illuminò la piazza come non mai quel giorno.
C'era molto movimento, la gente accalcata come un branco di squali sulla preda ferita si era concentrata verso il palazzo del governo, sembrava
che fosse accaduto qualcosa di scandaloso.
Ma Monia non se ne curava, tirò dritto per la sua strada, a lei non interessavano le cose mondane e la politica della città. Era una sacerdotessa
di Kelia, dea della fertilità; aveva vent'otto anni, capelli biondi e carnagione chiara, solo le labbra rosse come il fuoco accendevano il suo
viso.
Sentì un rimbombo alle sue spalle; si voltò di scatto. Le persone scappavano in tutte le direzioni mentre lingue di fuoco avvolgevano tutta
la piazza; anche i soldati si tenevano a distanza preoccupati più della loro incolumità che di quella del governatore che avrebbero dovuto
proteggere.
Monia strinse istintivamente la croce che portava sempre appesa al collo, il freddo metallo dell' amuleto che scacciava i non-morti non le fu di
molto conforto; cominciò a correre verso epicentro dell'incendio, sapeva che il fuoco non l'avrebbe bruciata : quelle fiamme erano solo un illusione,
molto ben riuscita ma pur sempre un'illusione.
Ad evocare l'immagine era stato un uomo incappucciato coperto completamente da un mantello nero che ora corrreva inseguito da una ventina di guardie;
forse, penso Monia, non conosceva bene la geografia del posto perchè il vicolo che aveva imboccato non aveva uscite, o forse aveva qualche asso nella manica.
Monia li seguì. L'uomo era in trappola; si volto cverso i soldati che gli puntavano contro le loro armi tenedosi opportunamente a distanza, prese dalla
tasca del suo mantello una manciata di polvere rossa.
Monia intuì le sue intenzioni, quella polvere era illegale e veniva usata per dislocarsi istantaneamente in un qualsiasi luogho no più distante di 3 miglia.
Si lanciò verso l'uomo per fermarlo ma questo aveva gia lanciato la polvere e gli fù addosso nel momento in cui tocco terra...

Monia riaprì gli occhi, si rese conto di essersi dislocata insieme all'uomo misterioso, era successo tutto troppo in fretta, se solo avesse reagito con più
razionalità..
Era tutto buio, riusciva solo a sentire la terra sotto i piedi ma non oveva altri punti di riferimento, nessuna parete o ostacolo, era come camminare iin un
deserto; respirò profondamente e si concentrò mentre pronunciava l'incantesimo : una luce brillante apparva davani a lei mostrandole dove era.
Per fortuna quel luogo non era immenso come le era sembrato ma solo piuttosto grande, una grotta scavata artificialmente; era sgombra a parte un piano in
legno sopraelevato vicino ad una parete di pietra, non c'era traccia però dell'uomo.
Monia si guardò intorno in cerca di un uscita, l'unica sembrava essere una galleria buia non molto lontana dal piano in legno, la imboccò senza indugio cercando
di fare attenzione ad eventuali voci o rumori. La galleria finiva con una porta chiusa dall'interno, vi si appoggio con un orecchio per cercare di capire
cosa vi fosse oltre quella.
Sentì distintamente un uomo ed una donna che discutevano animatamente.

-Sei incapace di fare qualsiasi cosa in segretezza, Ian! Metti a rischio tutti i nostri piani! Ti avevo ordinato di usare l'illusione delle lingue di fuoco
solo se fosse stato necessario-
-Volevano impiccarmi, bellezza, era necessario!-

-Al contrario di quello che pensi, la tua vita non ci affatto indispensabile-

-Potresti anche far finta di preoccuparti per me, Shaina-

-Aspetta un momento...-

-Cosa c'e?-

-Sento una presenza...-

Le voci si interrupperò bruscamente, Monia si allontanò dalla porta un attimo prima che fosse spalancata.
L'uomo che stava inseguendo la guardò sorpreso, ora poteva vederlo in faccia : era bruno,sulla mascella c'era un ombra di peluria, gli zigomi pronunciati e il naso ben
disegnato, era attraente nonostante fosse evidente che aveva bisogno di un bagno.

-Ottimo Ian. E questo come lo spieghi?- commentò acida la donna. Lei aveva lineamenti affilati ma tesi in un'espressione di disappunto, i vestiti aderenti scuri
mettevano in risalto la tonicità del suo corpo formoso e proporzionato; portava i capelli neri legati stretti sulla testa, dal nodo erano libere solo due lunghe ciocche
che le incorniciavano il viso.
Moina senti un brivido di paura percorrerle la schiena mentre si preparava allo scontro.

-Aspetta Ian, non eliminarla! E' una sacrdotessa, può esserci utile dato che siamo a corto di guaritori-disse Shaina fermando Ian prima che la sua mano raggiungesse la spada.

-Chi siete voi? Non sono venuta qui per combattere! Mi ci sono ritrovata per caso-cercò di difendersi Monia

-Nessuno arriva qui per caso- obiettò la donna.

-Lui mi ha dislocato per sbaglio alla piazza-ribattè facendo segno verso Ian.

Shaina lo guardò come esasperata quindi si voltò e se ne ando scuotendo la testa.

Ian imprecò e diede un pugno alla porta-Dai entra, che ci fai ancora lì?-esortò la sacerdotessa vedendola disorientata.

Lei infine entrò non avendo alternative.
La stanza era una sorta di armeria, molto disordinata con dei tavoli ammassati su un lato e faretre piene di frecce all'angolo.
Ian tossì per attirare l'attenzione:
-Allora, tu sei...?-

-Monia-

-Va bene, Monia. Oggi dev'essere il tuo giorno fortunato : nessuno che non appartenga alla nostra lega puo farsi un giro nella nostra base e poi vedere l'alba
del giorno dopo-Ian uscì dall'armeria facendo segno a Monia di seguirlo-Ma abbiamo bisogno di guaritori, se farai la brava ti lasceremmo andare, non saresti comunque
in grado di ritrovare questo posto-

Il corridoio era piuttosto lungo illuminato da file di torce sulle pareti, c'erano molte porte su entrambi i lati tutte apparentemente uguali, svoltava verso destra
e proseguiva fino ad un arco coperto da un telo rosso di stoffa grezza.
Ian lo scostò entrando in quella che poteva essere una mensa, alcune persone erano sedute ai tavoli a mangiare o a giocare a carte, dietro un bancone una ragazzina
distribuiva le razioni di cibo; quando lo videro arrivare lo tempestarono di domande e commenti.

-Ehi Ian! Che hai combinato ad Atakra?-
-Shaina è arrivata come una furia, non ci avrai mica provato con lei? L'ultima volta quelle lividure sono durate giorni-
Cominciarono a sghignazzare senza ritegno.
-Chi è la bellezza che ti sei portato questa volta? Ti sei fatto beccare dal marito?-

Ian strinse i pugni - Ignorali- consigliò a Monia - La loro intelligenza non vale quanto quella di un maiale-Raggiunse un gruppo di uomini in disparte.
- Xar! Ho qui qualcosa per te! Lei è Monia ed è una sacerdotessa, pensi che ti possa servire la sua magia?-

L'uomo sorrise, doveva avere sui trentacinque anni, i capelli biondo-cenere erano lunghi fino alle spalle arravogliati in mille nodi. -Propio quello di cui avevamo bisogno, dovrebbe cominciare subito mi hanno apppena avvisato che ci sono arrivati alcuni feriti gravi. Vieni con me Monia,
quanto sai fare con la tua magia?-chiese lui guidandola verso l'infermeria

-Abbastanza, quello che la dea mi permette-rispose lei

Xar scoppiò in una risata allegra- Ecco una classica risposta da sacerdotessa-

Nell'infermeria erano ricoverati due ragazzi, coperti di sangue, gemevano debolmente, ad un mancava una gamba, l'altro aveva una ferita profonda al torace.
Monia pregò la dea prima di correre in loro soccorso, usò la magia per fermare l'emorragia poi con l'aiuto di Xar ricucì le ferite dopo averle disinfettate.

-Sei più brava di quanto credessi. Ci sarai molto utile-

-Dimmi qualcosa di più di questo posto, Xar, sono arrivata qui per sbaglio e gia non capisco più niente-disse Monia, forse sarebbe riuscita a scoprire qualcosa di più
del guaio nel quale si era cacciata.
-Siamo una associazione di rivoluzionari, i Guerrieri del Drago, accogliamo fra le nostre fila chiunque senza distinzione di razza, sesso o religione,chiunque sia contro
la tirannide del Governo e voglia ristabilire la democrazia.CI nascondiamo qui nella nostra base, la chiamiamo "Cunicoli"-

-Noi siamo in democrazia-

-Ti sbagli, è una dittatura. Sei fra i sostenitori del governo vero? Ognuno ha la propia opinione ma ti consiglio di riflettere se sia la tua o quella che ti ha dato il
governo a forza di raccontare baggianate-Xar si ripulì le mani dal sangue in un catino-Si è liberata una stanza nel corridoio ovest, le chiavi sono sul quel tavolo. Puoi
stare lì finchè Shaina vorrà-

-Shaina è il vostro capo?-domando Monia afferrando la chiave arrugginita.

-Uno dei personaggi più rilevanti della associazione, la nostra punta di diamante-

-E Ian ? -

Xar rise di gusto- Ian? E' un membro prezioso ma Shaina e lui non fanno altro che litigare, lei è seccata dalla sua mancanza di serietà. Ian salta da un letto ad un altro,
credo che sia stato con tutte le donne di qui...a parte Shaina; non che non ci abbia provato ma si è preso solo un bel pugno in faccia...anzi più di uno, non si arrenderà mai,
lui non lo ammetterebbe mai ma non è attratto solo fisicamente da lei-

Monia sorrise al pensiero della donna che colpiva il povero Ian.

  
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