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Autore: Princess of the Rose    02/10/2009    5 recensioni
Come ringraziamento per la riuscita di una missione, Naruto riceve uno strano amuleto nero, al cui interno è incastonata una bellissima quanto inquietante pietra rossa, la quale ha poteri particolari: infatti, è capace di cambiare il carattere delle persone in meglio. Almeno, è quello che sostiene la mercante che glielo ha donato. Solo che, la mercante in questione ha omesso un paio di cosucce, le quali porteranno solo che guai ai nostri amici… Seconda classificata al contest "What about OOC?" indetto da Happy_Pumpkin
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Princess of the Rose
Titolo: L’amuleto nero
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sakura Haruno, Tsunade, altri.
Genere:Commedia,Introspettivo
Avvertimenti:Shounen-ai,OOC, What if (E se…)
Note Autore: Avevo in mente questa idea da un po’ di tempo, e devo dire che questo contest mi ha dato il pretesto per scriverla. Mi sono un po’ ispirata ad una vecchia leggenda rumena, secondo cui un amuleto era capace di cambiare totalmente il carattere di una persona. Mi è stata raccontata quando sono andata in gita su una delle isole sul delta del Danubio, ma non credo che la storia possa interessarti. La descrizione dell’amuleto e della pietra sono inventate in quanto non mi è stato raccontato il loro aspetto , e quindi, ho dovuto improvvisare un po’. Tanto per essere originale, Sasuke è tornato a Konoha, ma diciamo che non è tutto rose e fiori, come si suol dire.
PS: non mi andava di fare un Naruto puccioso e coccoloso, però credo che così ho esagerato. Che dici?

Naruto sospirò mestamente, mentre scaricava un altro pacco su una delle bancarelle del mercato. “Una missione più noiosa di questa non poteva esserci” pensò, sbuffando sonoramente. Lanciò un’occhiataccia all’anziana signora che impartiva ordini a destra e a manca, come un dittatore. Anzi, no: un dittatore sarebbe stato molto meglio di Sae Kaname, la ricca signora che aveva richiesto una scorta di ninja per una traversata di sette giorni dal villaggio della Foglia a quello del Vento- negli ultimi tempi erano aumentati in modo esponenziale gli attacchi alle carovane dei mercanti, anche se, durante il viaggio, non avevano incontrato particolari difficoltà.
Per avere più di ottant’anni, Sae-san ne aveva di energie, specie se doveva comandare, oltre ad essere insopportabile: era difficile riuscire a convivere per una intera settimana con una persona che, ogni secondo, vi insulta, vi riprende per ogni piccola cosa, vi dice “Ho speso un mucchio di soldi per dei fannulloni” e altri gentili commenti come questi.
Alcuni avevano addirittura iniziato a pensare che Kaname-san fosse pazza, a causa del suo carattere non proprio tranquillo, ma altri dicevano che era solo un “po’ ” isterica. Per quanto riguarda Naruto, lui era dalla parte di coloro che pensavano che quella donna avesse qualche rotella fuori posto: ne aveva avuto la conferma qualche sera prima, quando l’aveva trovata a fissarlo e si era messa a ridere. Da allora, quel ghigno maledetto se lo ritrovava in tutti i suoi incubi. Una visione davvero inquietante, a suo parere, oltre che molto strana e singolare; ma, in fondo, una donna che andava in giro con un kimono bianco, con degli spruzzi di tinta rossa qua e la di una tonalità molto simile al sangue, che lei amava definire “Adatto ad esprimere la mia personalità”, come poteva essere considerata normale?
-Ehi tu, biondino- ecco appunto: parli del diavolo, e spuntano le corna.
-Si, Sae-san?- disse senza nascondere una certa scocciatura, che l’anziana sembrò non notare, o almeno ignorò deliberatamente.
-Non hai letto cosa c’è scritto su quel pacco?
L’altro la guardò interrogativo, per poi osservare con più attenzione la scatola che aveva posato a terra: sopra, a caratteri cubitali, c’era scritto”FRAGILE: MANEGGIARE CON CURA”
-S-Si, perché?
-Ti sembra quello il modo di maneggiare della roba fragile? Se ho chiesto aiuto a dei ninja non l’ho fatto solo per farmi difendere da dei banditi da strapazzo, ma anche perché mi servivano persone attente nelle loro missioni, di qualunque tipo esse siano. Santa pace, riuscite a sbaragliare un gruppo di uomini armati, e non siete capaci di maneggiare delle stupide casse che contengono dei vasi? Ma dove andremo a finire!?- disse la donna portandosi una mano alla fronte rugosa, massaggiandosela leggermente.
Il biondo la guardò indispettito, senza però trovare il coraggio di replicare alle accuse dell’anziana donna. Semplicemente le porse le proprie scuse, accompagnate da un leggero inchino, e riprese il suo lavoro.
-One-chan, non essere sempre così scontrosa- disse Yae Kaname, la sorella gemella di Sae.
Viaggiando insieme, quasi tutta la scorta si era stupita nel notare come, caratterialmente, le due sorelle fossero così straordinariamente diverse. Yae era tutto il contrario dell’altra: dolce e gentile, tenera come un budino, sembrava non avere nulla del carattere scontroso e della “leggera” cattiveria della gemella. Trattava tutti come dei nipoti, senza esagerare, ed era sempre pronta a difendere le persone dalla sorella.
-Mi dispiace per mia sorella- disse con un piccolo inchino- ma, vedi, è un po’ nervosa a causa dei clienti troppo insistenti.
-Oh, ma non si preoccupi, non è successo nulla di grave- disse Naruto sorridendo. Non poteva fare a meno di provare una certa tenerezza nei confronti della donna, quando si scusava per Sae-san- oltre anche ad una certa dose di pietà.
-Questo lo dici tu- disse l’altra donna mettendo le mani sui fianchi- la merce va trattata con delicatezza.
-Sae!!- la rimproverò l’altra, per poi rinnovare le scuse al biondo, il quale, un po’ imbarazzato, tentava di alleggerire la tensione- aveva notato le occhiate di fuoco che le due si erano scambiate in pochi secondi, e non gli andava che ha causa di uno stupido pacco, le due signore Kaname litigassero.
Sae-san storse il naso, per poi allontanarsi senza aggiungere altro, ma sorrise internamente. Aveva in mente un bel piano per insegnare l’educazione a quel ragazzino biondo e a tutta la sua combriccola. Da una delle pieghe del suo kimono bianco, prese il prezioso oggetto, e lo pose in un piccola astuccio viola. Si guardò intorno, per essere sicura di non essere osservata dalla sorella- sicuramente avrebbe fatto fuoco e fiamme, se avesse visto quello che aveva in mente di fare; infine, lo nascose dentro un piccolo armadio di legno pregiato, vecchio cimelio di famiglia.
Quella sera, alla cena offerta da Yae alla scorta, avrebbe consegnato il suo personalissimo regalo d’addio. Non riuscì a trattenersi, e rise diabolicamente. O si, sarebbe stata una bellissima vendetta. Per una volta ringraziò l’eccessiva gentilezza della sorella, altrimenti non avrebbe mai avuto l’occasione per attuare il suo piccolo piano.

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What about OCC?"

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Ringrazio Happy_Pumpkin per il benner ^^. Il giudizio lo posterò nell'ultimo capitolo. Rinnovo le mie congratulazioni alle partecipanti e... spero vi piaccia
Bey!!

   
 
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