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Autore: Selis    03/10/2009    8 recensioni
Cosa ci fa un dolce cagnolino bianco nel parco di Hogwarts? E cosa centrerà con Harry? leggete e lo scoprirete xD X3
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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aninimagus

Salve a tutti!! ^__^

Si lo so che dovrei continuare l’altra.. ma non ho l’ispirazione al momento. ç__ç

Mentre mi arrovellavo su come farla continuare mi è venuta in mente questa ficcy piccola piccola e ho deciso di postarla per farmi in un qualche modo perdonare..

Spero davvero mi perdoniate ma in questo periodo ho avuto e ho tuttora diversi sbalzi d’umore che non mi permettono di essere lucida e scrivere come vorrei.

( A meno che non vogliate un finale tragico, ovvio.)

È una storiella senza pretese scritta nella noia più assoluta

Spero che anche questa ficcy sia di vostro gradimento.

P.S. Se vi sta simpatica ginny.. NoN Leggete   buhahahaha xD

Lasciatemi tanti bei commentino.

Bye bye.

 

“…..” = Serpentese.

-…. -   = Parlato.

 

Aninimagus.

 

L’aria tiepida dell’autunno stava lasciando il posto a quella più fredda dell’inverno, ma non per questo il parco di Hogwarts era vuoto.

Molti studenti approfittavano degli ultimi raggi di sole per godersi un pomeriggio all’aria aperta lontani da aule e professori; tra questi anche il Bambino Sopravvissuto, anche detto colui-che-aveva-FINALMENTE-sconfitto-il-signore-oscuro mago più potente degli ultimi cinquant’anni ( eh bla bla bla ), si stava rilassando sotto le fronde di un secolare albero lontano da tutto e tutti, nella più tranquilla quiete.

Era riuscito a scappare dalle inquietanti e assai poco gradite avances di Ginevra, anche chiamata Ginny, grazie al suo mantello dell’invisibilità; non riusciva proprio a credere che i suoi due migliori amici stessero facendo di tutto per accoppiarlo con la piccola rossa, che oltre ad essere insopportabile a suo parere era anche una gran troia.

Aveva ripetuto loro che era già innamorato di qualcuno e che era assolutamente impossibile che si mettesse con Ginny visto che era GAY, ma non avevano voluto dargli retta continuando a dirgli che era una fase passeggera continuando così a  tendergli imboscate o a chiuderlo in stanze/aule/bagni/sgabuzzini in compagnia della rossa; era davvero stufo di doversi nascondere e continuare a scappare.

Sotto le sicure fronde dell’albero poté dedicarsi alla sua occupazione preferita; infatti da quando era iniziata la scuola la mente del bambino sopravvissuto era immersa in fantasticherie su due occhi grigio/azzurro e un fisico da mozzare il fiato, tutte accompagnate da immagini non propriamente caste.

Esatto, il giovane Potter si era preso una sonora cotta per il suo peggior nemico dopo l’oscuro signore, il giovane Malfoy.

Ora non voleva dire che Malfoy era diventato un santo, anzi! Rompiscatole e altezzoso lo era sempre, ma meno odioso, come se la sconfitta del signore oscuro avesse tolto parte della sua maschera di freddezza e altezzosità; e proprio grazie a questo cambiamento, Harry aveva incominciato a guardarlo sotto una luce diversa e alla fine, si era inesorabilmente innamorato.

Il biondo serpeverde era si altezzoso, ma era anche spiritoso, leale con gli amici e soprattutto bellissimo.

In tutti quegli anni non ci aveva fatto caso, ma il giovane Malfoy era di una bellezza eterea, quasi immortale. I suoi lineamenti erano mascolini ma delicati e davano alla sua figura un aspetto quasi spettrale se visto sotto i raggi lunari, i quali erano invidiosi della sua pelle lattea.

Era ormai perso nelle sue fantasticherie fissando le acque placide del lago nero, quando un movimento sospetto tra i cespugli lo riportò alla realtà facendolo scattare. Da quando aveva combattuto contro l’oscuro signore  i suoi sensi si erano affinati e ogni minimo movimento lo metteva sull’attenti, certo il fatto che i suoi amici gli tendessero imboscate ogni giorno lo aveva spinto a stare sempre in guardia.

Aveva già la bacchetta in mano, quando dai cespugli vide uscire un cagnolino; il passaggio da bacchetta alla mano e cagnolino in braccio scodinzolante gli era sfuggito, ma non si preoccupò più di tanto preso com’era ad accarezzare il pelo morbido di quella pallina banca, morbida e affettuosa.

Infatti, il cagnolino appena lo vide gli corse incontro e si mise a fargli le feste ed a scodinzolare incessantemente, fino a farsi prendere in braccio per le coccole;  non aveva mai visto cani a Hogwarts, e non pensava che fosse permesso portarli, ma allora coma ci faceva questo adorabile cagnolino nei pressi della scuola?

Che avessero modificato le regole e ora anche i cani erano ammessi? Se fosse così allora si potrebbe spiegare la sua presenza, poteva benissimo appartenere a un primino. Ipotesi scartata subito, il cucciolo che aveva in braccio non aveva il collare.

Era davvero carino, un piccolo volpino tutto bianco, con gli occhi più pazzeschi che possano esistere, conosceva solo una persona con due occhi così, il giovane Malfoy, era davvero raro avere due occhi puri quanto un diamante e limpidi come una fonte d’acqua, ma vederli su un cane, era una cosa fuori dal normale.

Dopo aver torturato, accarezzato e coccolato la povera bestiola, il giovane Potter si accorse che ella aveva un messaggio legato alla zampetta; così dopo aver sfilato il messaggio congedò la povera creatura, non senza un dolcissimo bacio a schiocco sul musetto.

La creaturina dopo aver raggiunto diverse tonalità di rosso, si dileguò in un baleno, ( Povera è rimasta traumatizzata..) lasciando il nostro eroe-stritolatore-maniaco-di-poveri-cuccioli-incaricati-di-portare-la-posta alla sua lettera.

Dopo aver utilizzato diversi incantesimi di rilevamento, - non si sa mai, la piattola potrebbe essere in agguato – e avendo constatato che la lettera non era affatturata o altro, si accinse ad aprirla più curioso che mai.

Man mano che le parole scritte venivano lette e comprese il volto del piccolo Harry assumeva diverse tonalità di colori ed espressioni, tra qui il rosso magenta e il viola scuro.

Chi poteva essere la persona che gli aveva scritto tutte quelle cose così dolci ma soprattutto vere, neanche i suoi amici avevano capito che odiava essere il salvatore del mondo magico, invece questa persona semplicemente guardandolo aveva capito tutto, o quasi.

La lettera infatti diceva testuali parole:

( Harry: i cavoli vostri? È privata! – me: non rompere l’ho scritta io – Harry: ma..ma.. sigh. )

Ciao Harry

Tu non sai chi sono io e forse è meglio che tu non lo sappia, se no non leggeresti questa lettera.

Ancora adesso mi chiedo perché non brucio questo pezzo di carta e mi evito la figuraccia che sto per fare, ma poi ripensandoci mi dico che non posso stare ancora rinchiuso nella mia stanza a pensare a te ed hai tuoi bellissimi occhi.

Vorrei iniziare a dirti che la che la cosa che mi ha attratto di più in te non è stato il tuo nome, ma la purezza e l’ingenuità che i tuoi bellissimi occhi mi hanno trasmesso; in te io non vedo il salvatore del mondo magico, ma un cucciolo bisognoso di cure e soprattutto di affetto e sincerità.

Sto diventando fin troppo smielato per i miei standard, ma cosa ci posso fare se mi fai letteralmente andare il sangue alla testa? ( E non solo.)

Eh si gattino perché è tutta colpa tua se non riesco a dormire di notte e la mattina mi trovo mezzo bagnato per un sogno dove tu sei il protagonista indiscusso. Basta con questi discorsi che mi sento un maniaco e non voglio spaventarti.. la mia intenzione sarebbe quella di conquistarti sai..

Quello che realmente vorrei da te, è una seconda possibilità; il tuo perdono e la tua amicizia, purché sappia di non meritarmi neanche quella non posso pretendere di avere di più, non sono così pazzo anche se mi piacerebbe tanto rapire il tuo cuore e tenerlo tutto per me.

Spero tu riesca un giorno a vedere sotto la mia maschera come io sono riuscito a vedere sotto la tua, e a scorgere la persona meravigliosa che sei.

Spero di non disgustarti con questa lettera, perché anche se sono un maschio e amo un altro maschio, non me ne vergogno.

Ti amo Harry.

Tuo per sempre.

 

Aveva letto e riletto quella lettera un centinaio di volte, ma non era riuscito a capire il mittente, si stava ancora arrovellando quando si senti chiamare per la cena. Prese le sue cose e si mise a correre verso il castello, non notando due occhi argentei che lo scrutavano dai cespugli.

*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*

 

La cena passò tutto sommato tranquilla per Harry, tra occhiatine verso il tavolo verde argento e dirottamenti di piani e o fatture da innamoramento da parte della piattola, riuscì a cenare quasi normalmente.

( Nei suoi standard di normalità ovviamente: Me)

Hermione stava blaterando di una lezione speciale, del professor Alexander che si sarebbe tenuta l’indomani, da circa tutta la cena fino al tragitto verso la sala comune Grifondoro, ignorando i continui sbuffi di Ron e l’insolito mutismo di Harry.

I ragazzi ormai stufi di sentire quanto era bella ed interessante la scuola, augurarono la buonanotte ad un’Hermione ancora presa dai suoi deliri sui libri e sulle lezioni iniziando a salire le scale verso l’oasi di piacere. ( Anche chiamato letto.)

Ancora immerso nei suoi pensieri sulla misteriosa lettera il giovane Potter stava per scivolare tra le morbide coltri, già quasi immerso nel sonno quando una visione agghiacciante lo fece urlare.

- Ginnyyyyyy!!! Esci subito dal mio letto!! RON!! Di a tua sorella di andarsene!!! – Strepitò un prescelto sull’orlo di una crisi isterica. Infatti il nostro giovane e sfig- ehm.. sventurato eroe si era trovato davanti, l’immagine orripilante di una Ginevra mezza nuda con tanga stivali e frustino. ( Ok sto per vomitare.. che schifo che schifo che schifo!!!! : Me)

Dopo aver cacciato a calci la rossina dal dormitorio ed aver controllato varie volte il suo letto, ( Non si sa mai ) , Harry riuscì finalmente a coricarsi e a cadere nelle morbide spire di Morfeo.

 

*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*-_-*

 

La mattina seguente il dormitorio Grifondoro fu svegliato da una replica dell’urlo avvenuta la sera prima; infatti da quando la giovane Wesley aveva deciso di conquistare il nostro sventurato Harry, ogni mattina – pomeriggio – e sera il dormitorio era pervaso dalle urla quasi isteriche del giovane prescelto, intento a scappare dalle disgustose opere di seduzione made in Ginny, la quale ogni mattina si vestiva da cameriera, molto poco vestita, e andava a svegliare il povero sventurato che aveva fatto breccia nel suo cuore. ( Anche chiamato Harry-Sfigato-Potter )

Dopo una fuga dal dormitorio e una colazione veloce senza agguati, Harry si diresse  con i suoi non-più-così-cari-migliori-amici verso la lezione di difesa contro le arti oscure che avrebbero condiviso con i serpeverde. ( Almeno una cosa positiva c’è!  xD )

Non vedeva l’ora di arrivare in classe non solo perché Difesa era la sua materia preferita insieme ad Astronomia, ma perché avrebbe potuto passare due ore imbambolato a fissare un biondino di nostra conoscenza; stava già per pregustarsi due ore di contemplazione e sbavo, quando varcò la porta che conduceva all’aula designata per la lezione.

In poco tempo l’aula si riempì di studenti che si divisero in due gruppi, infatti anche se la guerra era finita la rivalità tra le due case non si era affievolita del tutto anche se molte volte si poteva vedere ragazzi di case diverse conversare civilmente tra di loro.

Appena il professore mise piede nell’aula la classe cadde nel silenzio, il professor Alexander era infatti un uomo molto più competente dei suoi predecessori, oltre ad essere di una bellezza quasi impossibile era anche molto poco umano quindi immune alla maledizione posta sulla della cattedra di Difesa.

- Allora ragazzi oggi tratteremo una lezione diversa dal solito, aprite la pagina sugli aninimagus a pagina 596. Signor Malfoy può venire a dare una dimostrazione hai suoi compagni? – Disse il professore.

- Ma, professore.. io non.. – Cercò di dire a disagio il ragazzo biondo, lanciando occhiatine preoccupate in giro per la stanza in cerca di una possibile via di fuga.

- Su, su Malfoy non faccia il timido e venga alla cattedra vicino a me. Allora ragazzi, l’argomento di oggi parla di un’abilità simile alla trasfigurazione , come vuoi tutti sapete ci sono alcuni maghi dotati di trasformarsi in un animale a propria scelta, queste persone sono chiamate Animaghi. Gli Aninimagus sono persone in grado di trasformarsi in 3 tipi di animali differenti, il nostro qui presente signor Malfoy ha questa particolare capacità. Prego malfoy ci faccia vedere in cosa consistono le sue forme Aninimagus.- Chiese in tono pratico e professionale stroncando sul nascere le proteste dell’alunno.

Il ragazzo ormai rassegnato al suo fatidico destino si mise davanti alla cattedra, e chiuse gli occhi in cerca della concentrazione necessaria per eseguire la trasformazione; poco dopo una luce lo avvolse, il corpo del giovane Malfoy iniziò a tremare fino a lasciare il posto a una maestosa aquila reale, l’animale stridette un paio di volte prima di tornare al suo originario aspetto.

- Molto bene signor Malfoy. Qualcuno sa dirmi che tipo di animale era, e quali sono le sue particolarità?- Chiese il professore.

Subito la mano della solita secchiona, alias Hermione, si alzò pretendendo attenzione, il professore non vedendo altre mani alzate fu costretto di malavoglia a concederle la parola.

- L’aquila reale northicas* è un animale molto raro ed è situato al nord, è un animale diffidente e diventa aggressivo se provocato. I suoi artigli sono letali ed è inoltre in grado di modificare a suo piacimento la temperatura atmosferica. Gli antichi dicono che-   -Grazie signorina Granger per la brillante spiegazione. Dieci punti a Grifondoro. – La fermò il professore ormai esasperato quanto gli alunni da quella spiegazione made in vocabolario.

- Prego signor Malfoy ora può eseguire la sua seconda forma.- Chiese gentilmente all’alunno.

Come prima una luce bianca avvolse il corpo di Draco facendolo tremare lasciando questa volta il posto  a un emorme serpente nero con sfumature argentate, il ragazzo sotto forma di animale sibilò qualcosa di incompresibile a orecchio umano sicuro che nessuno potesse capire il suo linguaggio, quindi rimase molto sorpreso quando una lieve risata seguita da una risposta in serpentese rispose alla sua domanda. Girò la testa un paio di volte fino ad incontrare due occhi smeraldini fissi nei suoi.

“ Cos’hai da ridere Potter.” Sibilò il serpente sollevando fieramente la piccola testa.

“ Nulla Malfoy, solo che trovo un po’ scontata questa tua forma anche se mi complimento per la scelta della specie, i Laticauda Columbrina** sono dei serpenti di mare molto pericolosi e il loro veleno è mortale se non si possiede l’antidoto creato appunto da esso.” Spiegò con semplicità Harry.

L’attenzione dei due ragazzi fu richiamata dal professore che fece ri-trasformare Draco alla sua forma umana.

- Prego Malfoy ora può farci vedere la sua ultima forma. –

- Ma prefessore io veramente… preferirei non mostrarla.- Replicò piuttosto in imbarazzo ul ragazzo.

- C’è un motivo particolare per la sua richiesta? Potrebe esporlo a me e al resto della classe. Qualcuno in questa classe non deve scoprire la sua terza forma?   – Chiese il professore.

- No professore.- Disse quasi ringhiando il ragazzo. Quel bastardo sapeva! E si stava prendendo gioco di lui, pensò il giovane Lord.

Con un’ultima occhiataccia raggelante made in Malfoy verso il bel professore, la ormai insostituibile luce bianca invase la classe accecando momentaneamente i presenti, quando la luce scomparve la classe esplose in esclamazioni fase love mode. ( Occhi a cuoricino, sospiri etc.. ) Solo un alunno restò raggelato alla vista del cagnolino bianco seduto compostamente sul pavimento, Potter.

Harry non riusciva a crederci, il cagnolino che aveva coccolato il giorno prima e che gli aveva recapitato quella lettera era in realtà Malfoy, Draco Malfoy lo stesso ragazzo di cui era segretamente innamorato gli aveva scritto quelle cose meravigliose.

Era talmente preso dalle sue riflessioni che non si accorse della campanella che suonava e di un alunno biondo che usciva velocemtne dalla classe, solo una dolorosa gomitata da parte di Hermione lo riportò alla realtà facendolo scattare.

Preparò velocemente la borsa dei libri e si precipitò all’inseguimento di Draco, dovette cercarlo in quesi tutti i corridoi e nelle aule quando lo vide nei pressi dell’ingresso, appena lo scorse tra la folla Draco riprese a correre ma fu fermato da una presa ferrea sul suo braccio.

- Malfoy noi dobbiamo parlare.- Gli disse Harry in tono fermo.  

- No Potter io non ho nulla da dirti.- Replicò in tono freddo il biondo.

- Oh io dico di si. Voglio sapere perché mi hai mandato quella lettera, e voglio sapere se sono vere le cose che hai scritto sopra.-

- Non ti permetterò di prendermi in giro davanti a tutti. Si quelle cose sono vere, talmente vere che mi sento un’idiota ad averti dato così facilmente un motivo in più per umiliarmi. Sono stato uno stupido a sperare che –

Il fiume in piena di parole che uscivao dalle labbra del biondo serpeverde fu interrotto da due soffici e dolci  labbra.

- Ti amo anchio. – Sussurrò Harry sulle labbra del serpeverde, rinchiudendolo nel suo caldo abbraccio pur continuando a guardarlo neglio occhi.

- Non prendermi in giro Potter o io –  Le sue parole furono interrotte una seconda volta da uno sbuffo e una mezza risata. – Ti sembra possibile?- Disse Harry guardandosi intorno notando molte facce shokkate, per poi far tornare il suo sguardo su Draco. – Ricordati poi che sono un grifondoro, e i grifondoro non dicono mai le bugie.-

- Non farmene pentire.- Replicò Draco per poi rituffarsi sulle morbide labbra di Harry. Quella sarebbe diventata la sua occupazione preferita d’ora in poi.

Uno strillo acuto ruppe il magico idillio in cui erano caduti due ragazzi.

- Harry!! Cosa ti ha fatto quel reietto!- Gridò la vocina stridula di Ginny. - Io ho fatto di tutto per conquistarti. E ora arriva quel frocietto e puf, il mio lavoro va a rotoli. Deve averti fatto un’incantesimo!! – Strillo indignata la rossa.

- Quel frocetto come lo hai poco carinamete definito è il mio ragazzo Ginny, quindi scusati immediatamente!- Le rispose freddamente il salvatore.

- Deve averti stregato! Ti ha incantato! – Ripetè la rossa ignorando l’avvertitmento.

- Si Ginny, hai ragione. – Le rispose conciliante Harry.

Ginny si stava già pregustando la vittoria quando Harry continuò la frase facendola rimanere di sasso.

- Lui, mi ha stregato il cuore. Oltre ad avermi donato il suo. – Disse con affeto guardando le iridi argentee del suo biondo amore, per poi riprende a baciarlo davanti ad una scolaresca in esultazione e una Ginny morta di infarto.

 

 

FINITA!!!!

Scusate ma non potevo non farla morire. buahahahaha

* Nome inventato al momento annesso di spiegazione puramente inesistente.

** Esiste davvero questo serpente. Ovviamente il nome che ho scritto è quello in latino l’originale è Serpente di mare dalla grande coda.

Questo è il cucciolo.. o per lo meno come lo immagino io :  http://annunci.campusanuncios.com/picanuncio/venta/venta428941042.JPG

Non è adorabile?????? *______*

Spero che questa ficcy vi sia piaciuta. Lasciatemi tanti commentino!

Bye bye!

   
 
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