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Autore: Hoshimi    03/10/2009    6 recensioni
"Non siamo altro che antichi relitti, miseri pezzi di vecchi noi stessi" Hikaru è una ragazza giapponese che vive in un orfanotrofio nel centro di Tokyo, la sua vita sembra trascorrere tranquilla e monotona, finché il suo "destino" non verrà a cercarla.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 12

Pioggia

 

"Non siamo altro che antichi relitti, miseri pezzi di vecchi noi stessi."

 

Le gocce d'acqua cadevano sul suo corpo con forza. Correva senza fermarsi e senza guardarsi dietro. Sapeva solo che doveva correre, doveva scappare dall'orfanotrofio.

Gli schizzi bagnavano le sue gambe doloranti per lo sforzo.

Le monache dell'orfanotrofio credevano che i bambini si dimenticassero dei loro veri genitori, soprattutto coloro che li perdevano prima di compiere sei anni. La memoria è effimera, ma certe cose rimangono impresse nelle nostre teste, per sempre; non importa quanto tempo passi, rimarranno sempre lì in un cassettino a parte del nostro cervello.

Non puoi dimenticare perché se lo facessi vuol dire che anche loro ti hanno dimenticato. E lei voleva credere che Henry, suo padre, si ricordava di lei.

Si fermò sfinita per la corsa. Ormai era vicina alla stazione dei treni. Non sapeva dove andare o cosa l'aspettasse, sapeva solo che non poteva rimanere ancora in quel posto, circondata da solitudine e ricordi vaghi.

Tutti hanno il diritto di essere felici, allora perché i bambini come lei dovevano soffrire così? Aspettando un giorno di essere visti da qualcuno che possa amarli e passare un po’ di tempo con loro. Ma lei non ce l'aveva fatta ad aspettare, lei era uscita a cercarsi la felicità. Era stanca di soffrire, di sentirsi sempre più persa nel nulla, affondando le sue radici nel vuoto più assoluto.

Camminò per i vicoli oscuri della città di Tokyo fissando la stazione.

Gli occhi illuminati dalla luna sembravano non vedere altro che quello.

Ma provate a immaginare cosa sentiresti se il giorno stesso in cui credete che sta iniziando il viaggio alla ricerca della felicità, quello stesso maledetto giorno, segna l'inizio del vostro peggiore incubo?

Sentiva solo le mani e il pavimento bagnato sul suo corpo.

"Voglio morire" pensò. E quel desiderio nefasto fu accolto; sentiva che pian piano stava morendo. E non le riusciva di piangere e non aveva paura o ripensamenti.

Continuava a desiderarlo.

Una vita come la sua non valeva niente.

Un finale come quello non doveva essere neppure ricordato.

A nessuno importava.

Non sarebbero venuti a salvarla

Nessuno avrebbe notato che era sparita, nessuno l’avrebbe cercata.

Un persona invisibile e assolutamente dispensabile.

Sopra di lei comparve una creatura deforme. Magari l'avrebbe condotta all'inferno, magari era solo la sua speranza di non disperdersi nel nulla.

Finché quella voce profonda non arrivò alle sue orecchie:

- Vivi e sii felice -

Si avvicinò così tanto, che lei riusciva a sentire il suo fiato ghiacciato. Il fiato della morte.

E’ in quelle parole lei sarebbe rinata; sotto quell’ordine lei sarebbe cresciuta e avrebbe fatto di tutto per ubbidire a colui che le aveva dimostrato quanto si sbagliasse.

Nessuno è mai completamente solo. C’è sempre qualcuno che veglia su di noi, ed è per quella persona che bisogna andare avanti.

Doveva solo andare, non importa dove, solo andare.

 

***

Guardava fuori dall'unica finestra che c'era nella stanza: piccola, in alto e con le sbarre.

Non che ci potesse vedere molto, ma almeno aveva l'impressione di avere un contatto con il mondo esterno.

Non poteva sentire, non vedeva più che la luce bianca del sole o pure quella riflessa dalla luna.

E qualche volta solo il buio.

Chissà da quanto tempo era lì.

Da un calcolo approssimativo, poteva dire tre giorni, al massimo quattro; contando dall'ultima volta che aveva visto L.

Chissà per quanto tempo ci sarebbe stata ancora.

Come lo stesso L aveva detto, Watari portava tutti i pasti completi, ma lei aveva mangiato con parsimonia e contro voglia; ed ogni volta che il signore veniva aveva sempre una espressione più preoccupata.

Doveva avere un terribile aspetto.

Dormiva niente, pensava tanto, mangiava poco.

Tutto il suo equilibrio ribaltato.

Si passò la mano fra i capelli. Aveva bisogno di farsi una doccia.

Ma non l'aveva appena fatta?

Lì sembrava che il tempo non passasse, si viveva costantemente al rallentatore.

Il terrore di essere soli con le proprie paure in una stanza chiusa, arrivava con una lentezza indicibile, ma anche il sentimento veniva provato più a lungo.

Si sdraiò sul letto guardando il soffitto.

Che ore erano? Le dodici di sera? Le due del mattino?

Ma tanto saperlo non avrebbe migliorato la sua situazione.

Lei era un ostaggio, una pedina nel gioco di L contro Kira.

Si chiedeva, però, se fosse sacrificabile. E da che parte stava.

Le sarebbe piaciuto essere solo una spettatrice.

Se L era arrivato a lei, che aveva posseduto sul serio lo stesso potere di Kira,  vi era stato sicuramente un collegamento fra quel criminale e lei. Ma non ricordava di aver ucciso nessuno. Ricordava solo di aver visto tanti nomi... compreso quello del detective.

Un nome importante per Kira.

Ovunque guardasse nella sua testa, c'era lui.

Sì, ora ne era certa: lei e Kira... avevano collaborato. In che modo e perché lo avesse fatto, non lo sapeva.

Eppure lei sapeva di aver provato ribrezzo per gli ideali dell'assassino. Che avesse cambiato idea?

Se era così, la sua vita era diventata una prova.

Ma c'era un’unica cosa che l'incuriosiva: che altro aveva scoperto il detective?

Aveva capito che Kira aveva bisogno di nome e volto, e aveva anche capito che poteva "potenziare" le proprie capacità così che necessitasse solo del volto.

Ma chissà cosa stava pensando.

Ora che il suo "rapimento" era diventato di dominio pubblico, probabilmente si stava chiedendo perché non moriva.

Se lei parlava, Kira avrebbe avuto le ore contate.

La cosa più logica da fare era ucciderla, in modo che L non avesse prove.

E forse, anzi no, sicuramente anche lui aveva capito questo: Kira non poteva ucciderla.

Probabilmente prima il cerchio di persone che sapevano della sua scomparsa erano poche, e non era morta, forse perché se lo avesse fatto, sarebbe stato come dichiarare al mondo intero che lui si trovava certamente fra quelle. Però c'era l'altra alternativa, poteva darsi che lui potesse ucciderla, e ora che la notizia era stata trasmessa per i notiziari era certo che tutto il Giappone lo sapeva. E di sicuro anche Kira. Ma la sua sentenza non arrivava. Era evidente che non riusciva ad ammazzarla.

Furbo il detective.

Era così concentrata nei suoi pensieri che non fece caso al rumore proveniente dalla porta, e si accorse di non essere più da sola nella stanza, soltanto quando si voltò e si trovò di fronte il viso di qualcuno. Per la vicinanza non riuscì a metterlo bene a fuoco.

- Wah! - urlò mentre scattava in piedi sul letto.

Un movimento decisamente troppo rapido e repentino. La vista le si annebbiò e per i capogiri dovette appoggiarsi alla parete.

Dannazione a L!

- Ciao - salutò con la solita indifferenza.

- Ci si rivede, eh? - cercò di sembrare spavalda, tanto per recuperare quel po' di orgoglio che le rimaneva.

- Sì - rispose lui sedendosi nello stesso posto di qualche giorno fa e aprendo il medesimo portatile.

- Perché vieni? - domandò senza riuscire a trattenersi. - potresti anche lavorare nell'Hotel dove alloggi, no? - aggiunse per sembrare scortese. Provava un gusto unico a esserlo con lui.

- Ti tengo d’occhio – rispose pacatamente.

Il tono così calmo del ragazzo la mandava in bestia. Aggrottò la fronte e si sedette sul letto, con lo sguardo rivolto da tutt’altra parte.

- Abbiamo ricevuto una pagina di diario da Kir…  -

- Non me ne frega niente – tagliò corto.

- Come dire ... ci ha dato appuntamento in diversi posti e … sarà il sovrintendente Soichiro a recarvisi –

Si voltò di scatto, con un’espressione imbufalita nel viso.

“Bingo!”

- Non potete farlo andare … potrebbe … venire ucciso! – esclamò scandalizzata, avvicinandosi al detective.

Lui si limitò a girare il portatile verso di lei.

- Credo di aver capito che non vuoi che il sovrintendente venga inviato in questa missione, vero? – domandò mordendosi il pollice.

- No, non voglio. Non farlo! –

- Potrebbe anche darsi che io non lo faccia – la guardò fisso negli occhi.

- Ah, sì? – si allontanò accorgendosi che il suo respiro stava diventando agitato.

- E … Cosa mi daresti in cambio? – replicò ritraendosi improvvisamente.

- Quello che vuoi –

 

***

Era seduto di fronte al computer. Ryuk, che era vicino a lui, osservava un combattimento di wrestling.

- Insomma, Ryuk, abbassa quel volume! – esclamò esasperato, dopo che l’ennesimo metodo per far si che Yuki e L s’incontrassero fu mandato a rotoli dalle urla di quei uomini in mutande.

- Quanto siamo nervosetti, oggi – commentò mentre cercava di afferrare il telecomando.

- Da’ qua! –

Invece spense del tutto la televisione. Lo shinigami ci rimase male e minacciò di scrivere il suo nome sul quaderno.

Hikaru gli aveva spiegato che colui che possiede gli occhi dello shinigami, non riesce a vedere la propria durata vitale, e nemmeno quella di un altro proprietario. Non ci sarebbe stato modo di evitare di essere visti dal secondo Kira.

“Ma … aspetta un attimo …”

- Ehi! Ehi! Aspetta! Dove stiamo andando? – chiese il dio della morte.

- A trovare Yuki –

 

***

 

 - Allora? Cosa ne pensi? – domandò L piegando leggermente la testa, mentre l’indice penzolava dal suo labbro inferiore.

- Be’… è un po’ difficile da spiegare … -

- Provaci –

- Ecco … guardando questi video ho avuto una strana sensazione … non so … come se non fosse il Kira di sempre. Però non saprei spiegare il perché. Mi baso solo sulle mie prime impressioni – si grattò la testa imbarazzata. Era vergognoso che non riuscisse a trovare delle motivazioni per un’opinione. Inaccettabile!

Lui annuì.

- In effetti è così –

- Cosa? –

Okay che lei stessa aveva pensato a qualcosa del genere, ma da lì che fosse vero … se c’era un altro Kira in giro … erano nei guai. Ma che cavolo andava pensando? Erano guai per L!

- La fattura dei video è troppo scadente; una persona orgogliosa come Kira, non avrebbe mai fatto una cosa del genere. E poi Kira ha cercato di evitare di uccidere persone innocenti se non strettamente necessario … non avrebbe ucciso degli annunciatori solo per farsi ubbidire, anche uno scemo capirebbe che così si creano solo panico e paura. –

- Kira vuole essere visto come la giustizia … sì … sarebbe sciocco da parte sua –

- Bene … allora credo di poterti mostrare anche gli altri –

- Altri? –

Sentiva gli occhi bruciarle, e per pezzi perdeva la concentrazione. E questo non sfuggì al detective.

- Sei stanca? –

- Non è niente … dai fai play che voglio vedere tutto! –

Un’ora dopo si sdraiò sul letto, stanca.

Quel secondo Kira era davvero stupido.

Gli occhi, gli dei della morte … come diavolo le era saltato in mente di parlare di argomenti del genere?

E poi si era lasciata fregare in maniera fin troppo evidente.

Era così stupido da fare ribrezzo.

- Anche tu aveva già parlato degli occhi – affermò L.

- Sì –

- Gli occhi e gli shinigami potrebbero far parte di un linguaggio che c’è fra chi è dotato del potere di Kira? –

- Può darsi –

Lui si frugò nelle tasche e ne estrasse un foglio tutto spiegazzato.

- Guarda questo –

Si sedette rapidissimamente.

- Questa è la pagina di diario … suppongo siano questi gli appuntamenti di cui parlavi prima –

- Sì –

- Quali sono le tue conclusioni? – chiese curiosa, ne aveva scartate alcune ma anche così erano fin troppe; forse L era riuscito a ricavare qualcosa di più. Non per niente era il miglior detective del mondo.

- Ti sarai fatta un’idea, no? Voglio prima sentire il tuo parere –

Riguardò il foglio con aria mesta.

- Credo che bisogni andare per esclusione. Del tipo escluderei fin da subito la prima “Anche se avevo detto che non avrei partecipato alle attività del club durante la Golden Week , oggi i miei amici mi hanno chiamato lo stesso” Insomma il fatto che sia un Club restringe il numero di persone su cui cercare. Sarebbe troppo rischioso incontrarsi in un posto del genere. Poi anche questa “Oggi era l’ultimo giorno di vacanza, ma sono rimasto tutto il giorno in casa a far niente” Non da nessun indicazione e per lo stesso motivo escluderei anche i numeri 7, 13, 16, 19, 23 e 28. Fine dei miei ragionamenti – disse consegnando il foglio a L. – avanti … illuminami. -

Senza nemmeno guardarlo iniziò a parlare: - Escluderei anche la 10 e la 4 –

- Perché? –

- Sono troppo generici – e porgendole di nuovo il foglio aggiunse – osserva la 22, 24 e la 30, oltre al posto indicano qualcosa di specifico: Il ventidue s’incontreranno ad Aoyama per mostrarsi i loro quaderni a vicenda, il ventiquattro a Shibuya per comprare qualche vestito nuovo, e il trenta vedrà un dio della morte al Tokyo Dome durante la partita con i Giants. Tenderei a escludere anche quest’ultimo: il posto è troppo specificato e il messaggio troppo esplicito. Ha già usato questo termine nei video, però questo Kira è talmente stupido che non so quale ragionamento abbia applicato –

Hikaru lo aveva ascoltato attentamente e in silenzio.

Era davvero intelligente. Era arrivato a ridurre a due i possibili incontri fra i due assassini, con ragionamenti del tutto logici. Cose che a lei erano sfuggite, no, che non le erano nemmeno passate per la testa. Si era sempre considerata molto intelligente, ma al fianco di L non era che una semplice persona.

Guardò di nuovo il foglio.

22. Io e il mio amico ci siamo dati appuntamento ad Aoyama per mostrarci i quaderni a vicenda.

“Io è il mio amico … quaderni … Il Death Note! Un quaderno omicida! L’appuntamento vero è ad Aoyama!”

- Ehm … be’ se fosse come tu dici … allora … ci rimangono solo il 22 ad Aoyama e il 24 a Shibuya. –

- Esatto. Quale scegli? –

- Eh? –

- Hai detto che avresti fatto quello che ti avrei chiesto, no? Scegliene uno, ti manderò al posto di Soichiro. –

- Aoyama … scelgo Aoyama. –

Una scelta veloce, non aveva neppure considerato di ragionarci sopra. Hikaru ne sapeva di più, e questo L l’aveva capito.

Anche Light sarebbe andato ad Aoyama.

Che tutti i Kira si trovassero faccia a faccia quel giorno?

Era andata meglio di quanto lui avesse previsto.

 

“Sotto questa pioggia, cerco di intravedere la tua sagoma, ma mi accorgo solo che sta scivolando. E i tuoi occhi non vedono più me, ma solo il buio indescrivibile della morte”

 

Angolino di Hoshimi (the return)

Quanti anni saranno passati dall’ultima volta che ho scritto per Netsuranari? XD sì lo so che sono in un terribile ritardo, che volete uccidermi e che probabilmente non avete più voglia di seguire questa fan fiction *piange disperata in un angolo della stanza*. Vi chiedo scusa ma ho avuto dei problemi: non avevo ispirazione, qualunque cosa scrivesse per questa fan fic mi sembrava una cavolata.

Ma basta parlare … passo piuttosto alle recensioni ^^

Ø  Sara chan 92: sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto ^^ Spero che tu abbia voglia di continuare a seguirmi (anche se aggiorno con un ritardo pazzesco ^^”)

Ø  Valerya90 : Wow! È vero si scoprono molte cose sul passato di L che varranno riprese poi nei prossimi capitoli ^^

Ø  Black Hayate : aspettavi? Spero che tu non ti sia stancata di aspettare XD scusa il ritardo.

Ø  _NeMeSiS_ : commentavi in ritardo? Non preoccuparti minimamente guarda io che arrivo con un ritardo di quasi quattro mesi!!! (sinceramente non ho contato il tempo, ma credo comunque che siamo vicini) Sono contentissima che tu sia andata a Londra (deve essere un posto bellissimo **, forse ci vado il prossimo anno!!) Oh sì, la parte finale era molto carina: mi sono divertita a scriverla e quella del cellulare poi … mi è venuta così!! XD Cosa voleva dirle? Rimarrà un segreto (non è vero, lo scriverà nei prossimi capitoli, ormai lo sappiamo come è fatta nd L)  Spero che tu voglia ancora seguirmi >.< non arrabbiarti troppo, per favore!!

Ø  Kumiko_Chan_ : che bella recensione ** lunga … ammiro e apprezzo le persone che hanno la pazienza di farle così, è bellissimo per un autore leggerle. Grazie infinite e non preoccuparti se hai saltato qualche capitolo!!! Mi piace il tuo: wawawawaaaaa!! XD

Ringrazio tutti coloro che leggono la fan fiction ^^. Ringrazio di cuore chi ha la pazienza di recensirla  e in anticipò chi leggerà e recensirà i prossimi capitoli.

Credo che il prossimo capitolo sarà pubblicato all’incirca alla fine di Ottobre, ma non ne sono troppo sicura. Vi prego di pazientare ed aspettare, sono molto occupata con lo studio e ho altre fan fic da mandare avanti… PERDONATEMIIIIIIIIIIIIIIIIII!

Un bacione a tutti.     

 

 

 

  

 

 

 

 

  
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