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Autore: Neera Sharim    05/10/2009    18 recensioni
-Partenza tra dieci... nove... otto...
- Allora, credete di potercela fare?
La domanda divertita di Yury, intento a controllare allo specchio la sua perfetta persona - narcisista com'era - fece ghignare Kisch, tremare agitato Tart e indurire lo sguardo di un concentrato Pie. Mentre la navetta spaziale partiva in direzione Terra, le risposte furono medesime... i pensieri diversi.
-Assolutamente.

In questa fic leggerete di intrighi, combattimenti, amori, litigi violenti e sensualità, di desideri brucianti, sentimenti incomprensibili, tenere prime volte e selvaggi rancori. Vedrete come incontri nati da pregiudizi possano tramutarsi in amore e... come anni passati a lottare possano diventare sentimenti inarrestabili e sinceri. Ricordi che fanno male e sensazioni nuove che germoglieranno. Incontri dolorosi... e primi sguardi.
Un Kisch tornato ad essere perfido e sensuale, un Pie più freddo e spietato del solito, un Tart che non ha mai dimenticato e che ha tutta l'intenzione di non farlo... e un nuovo personaggio, che spero faccia perdere la testa a voi come a me!
E poi... ci sono loro... le nostre Tokyo Mew-Mew!
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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ks
A Sweet, Pan e Nene
Perchè il passato torna sempre prima o poi...
E pretende il conto! =P
 Vi voglio benissimo ragazze e questa è per noi:
Perchè siamo tornate!
=) Rey ^^

Partenza Immediata

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I capelli della ragazza gli sfioravano il ventre mentre lui, un ghigno compiaciuto sulle labbra sottili e chiare, si dedicava a godersi quelle attenzioni che ormai era solito regalarsi.
La bocca dell'aliena scivolò sulla sua eccitazione, più in basso, accogliendolo del tutto dentro di sè, con delicatezza e sensualità.
Il bel giovane dagli occhi dorati strinse di più la presa sulle spalle di un'altra ragazza, che frattanto si stava dedicando al vezzeggiamento dei suoi pettorali. Le mani esili e sicure si posarono sugli addominali scolpiti, il respiro fintamente innocente gli accarezzò la pelle diafana.
Ghignò, divertito dalla loro stupidità.
Erano ridicole.
Ridicole nei loro movimenti che volevano fargli credere essere innocenti e che erano in realtà studiati, meccanici, compiuti tante, troppe volte.
Ridicole nella loro passionalità che mirava a catturarlo.
Ridicole nei loro piani strategici.
Ridicole... a pensare che fossero loro, a condurre il gioco.
Il ghigno beffardo si accentò.
...Ridicole, a credere che lui avrebbe anche solo potuto lontanamente interessarsi alle loro anime vuote.
Con indifferenza accarezzò la nuca e il collo della ragazza che gli stava tracciando una scia di baci e leccatine eccitanti sulla clavicola. Quella mugulò di piacere, attaccandosi maggiormente a lui, schiacciando i seni sodi contro il suo petto prestante. Gli cercò le labbra, per baciarlo... e fu allora che la scintilla della malizia gli illuminò gli occhi dorati, lucenti e cattivi. Le afferrò veloce il mento tra le dita, attaccandosi a lei per imporle il suo di bacio.
Un bacio violento, crudele, erotico e... piatto.
Un bacio che segnava il suo possesso e al contempo l'importanza che lei aveva per lui.
Nulla.
...E intanto le labbra dell'altra giovane su di sè cominciavano a farlo andare su di giri.
Con un gesto seccato e uno 'sparisci' divertito e gelido si liberò della noia che gravava sul suo petto, che uscì di corsa da quella stanza illuminata scarsamente.
Le lacrime a rigare il viso di una ragazza respinta.
E intanto, il bell'alieno si distese più comodamente sul divano, allargando le braccia sullo schienale. Il piacere che lentamente si cominciava a snodare sibillino dentro di lui, il calore e la morbidezza di quelle labbra che lo stavano accogliendo con ardore e premura.
E poi, i suoi occhi scesero verso il basso.
...Una mano che lentamente cala sulla testa dell'aliena, le dita che le accarezzano i capelli...
Erano rovinati, segnati dalle continue tinte e dalle acconciature elaborate.
Scivolò a stringerle delicatamente una ciocca, arrotolandosela tra le dita.
Il piacere cominciò a librarsi più forte, i suoi muscoli si tesero.
...Rossi...
Capelli rossi.
...
Così diversi dai suoi... dai suoi così morbidi, naturali... profumati... scuri ed eccitanti, selvaggi.
Come sarebbe stato avere i Suoi, su di sè? Come serebbe stato stringere i Suoi, tra le dita?
La ragazza aprì gli occhi quando lo sentì venirle dentro.
Scuri... scuri e profondi... scuri come i Suoi... ma non altrettanto innocenti.
Kisch urlò rivarsandosi nella sua compagna, abbandonando la testa all'indietro, sul divano.
...Un urlo di frustrazione e rabbia.

***

- Dov'è l'idiota?!
Un Pie Ikisatashi furioso, alle sei di mattina, entrò nella sala comandi, inveendo contro il fratellastro minore, intento a sonnecchiare placidamente coi piedi appoggiati sul monitor e la testa reclinata all'indietro.
Al suono funereo e terribile al contempo della voce del bell'alieno dagli occhi blu, il povero Tart si risvegliò di soprassalto dal suo stato di semi-incoscienza molto vicino al sonno rem, cadendo dalla sedia e portando con sè una buona parte dei dispositivi di controllo posizionati sul tavolo.
- Ahhh!!! Pie!!! Non è colpa mia, eh!!! Giuro, io questa volta non ho fatto niente!!! Non crederai davvero che sia stato io a far saltare il radiatore del dispositivo per...
E la faccia allucinata di Pie, che ora aveva preso a guardarlo sempre peggio, lo costrinse a deglutire.
Tart cominciò a presentire guai.
- ...Ehm... a quanto pare... non lo sapevi, eh?
Anzi: fu certo di essere finito nei casini più neri.
Così tentò di rimediare.
- Ah, eh, ma... lo riparo, eh! Davvero, davvero... io... non è che l'ho fatto apposta, si insomma... sai... succede, no?
Il sopracciglio del maggiore tra gli Ikisatashi si levò all'istante.
- Ma mica non eri stato tu?
Ok, il suo funerale era segnato.... non rimaneva che la preghiera...
- ...TI PREEEEEEEEGOOOOOOOOO!!!!!!! Giuro che non volevoooooo!!!!!!
...Carta che non esitò più a sfoderare. Con gli occhioni sgranati da cucciolo indifeso, il bel moretto si affrettò a guardare gli occhi penetranti del fratellastro.
...Che sbuffando distolse lo sguardo.
Tart sospirò di sollievo.
Era ancora vivo!
- Con te farò i conti dopo.
...Per ora.
Il povero sedicenne stava già per sbuffare contrito quando il fratello gli diede la possibilità di redimersi... indirettamente certo!
- Dov'è l'idiota?
Capendo che precedentemente l'insulto non era diretto a lui bensì all'altro idiota, quello con la 'I' maiuscola e che faceva Strafottenza di cognome, e sentendosi quindi infiammare dal fuoco della vendetta in quanto era stato costretto a confessare una cosa che mai avrebbe voluto confessare per colpa di un fraintendimento che in realtà voleva LUI come protagonista, Tart non esitò a farsi valere.
- Se intendi Kisch... se nè andato di nuovo^^.
Asserì, con un bel sorrisetto angelico.
E lo sguardo minaccioso di Pie gli fece salire l'istinto di buttarsi sotto il tavolo e rimanerci.
- SCUSA?!
...
Tifone e Uragano avevano trovato una bella sistemazione nel corpo tonico del fratello.
Che subito dopo gli fece quella domanda che lo preoccupava molto.
- E TU DOV'ERI MENTRE SE NE ANDAVA?!
...Ottima domanda, pensò quindi, lanciando un'occhiata al panino farcito che riposava tranquillamente attaccato al Monitor... raffigurante i dati di una certa biondina che, per informazione... non era un'aliena.

***

Kisch strinse tra le dita la missiva governativa che era arrivata alla sua squadra la sera precedente, prima che scivolasse via dalla sala comandi dove avrebbe dovuto svolgere il suo turno di supervisione insieme a Tart per sfogare la sua soddisfazione nelle sue pupattole da quattro soldi.
Lui, Pie e Tart, insieme  a Yury, sarebbero dovuti tornare sulla Terra.
Ghignò, sinceramente divertito e soddisfatto.
Gli ordini parlavano chiaro e, per la prima volta in vita sua, era ben felice di portarli a termine.
Abbandonò la cartelletta informativa sul tavolo della sua stanza da Generale di Divisione, dirigendosi a fare una bella doccia.
Svogliatamente scelse una fialetta dal liquido limpido color blu cobalto, recante scritta: 'Rigenerante'.
Si liberò dei boxer scuri, attaccò la fialetta al cavo di alimentazione dell'acqua e fece chiudere i portelli della doccia.
Sotto l'acqua ghignò, chiudendo gli occhi.
L'avrebbe rivista.
E sarebbe stata sua.
La risata spontanea che gli sorse dentro coprì per alcuni istanti il rumore dell'acqua che si infrangeva sul suo corpo nudo, scolpito nel marmo.



Lasciò che il cercapersone digitale suonasse per alcuni istanti prima di rispondere alla videochiamata ologrammatica di Yury.
La figura alta e slanciata di un alieno dai lineamenti affascinanti e gli occhi color cobalto e violetto dove brillava una sempre presente malizia mista a furbizia, si materializzò nella stanza illuminata.
- 'Giorno Yu'.
- Kisch. ...Svolto attività interessanti questa notte?
Il ghignetto allusivo si scontrò con gli occhi d'oro liquido di un altrettanto divertito Kisch.
- Abbastanza,si. ...E' Pie che ti manda?
- Anche. Te la dai una mossa?
- Arrivo. Quando si parte?
Quello intensificò lo sguardo color ametista.
- Ora, quindi porta il borsone e i tuoi giocattolini.
Kisch, sotto il phono elettronico, si allacciò i pantaloni in pelle.
- Ci vediamo sul pontile.
- Affermativo. Ciao coglioncello.
E non gli diede il tempo di rispondere. La chiamata terminò all'istante.
Kisch sorrise tra sè.
Finì di asciugarsi i capelli, spense il phono, afferrò le chiavi e si diresse allo specchio.
La figura di un ragazzo atletico, dai muscoli tonici e scattanti ma non eccessivi, alto e prestante, sui 19 anni, lo fece ghignare soddisfatto.
Indossò velocemente la canotta aderente in pelle, che si legava sul petto con alamari in acciaio che gli lasciavano scoperta parte dei muscoli tonici e il ventre. La linea dell'inguine evidenziata ed interrotta dai pantaloni, l'ombelico sensuale che si intravedeva lievemente.
I capelli erano abbastanza lunghi, scalati... ciuffi ribelli che gli lambivano gli occhi.
Era cambiato.
Ghignò.
Quanto era cambiata lei?
Calzò in fretta gli stivali scuri, prese il cappotto nero, lungo e in pelle.
Afferrò il borsone e si affrettò a raggiungere la zona d'imbarco.



- Sei un coglione.
- Si Pie, anche io ti voglio bene.
Gli rispose, piazzandosi di fianco a lui con gli occhi puntati sul Generale di Comando e la sua schiera di sottoposti dietro.
- Bene signori. La missione dovrà essere segreta e rapida, non voglio preoccupazioni, non voglio disastri. Andate, catturerete i soggetti e tornerete qui il più in fretta possibile, sono stato chiaro?
- Si signore, Generale.
Quattro voci, quattro risposte decise.
- Non avrete scorte, ho scelto voi perchè conoscete la terra e siete ottimi militanti. La missione non dovrebbe essere minimamente rischiosa ma, in caso di pericolo, sarete da soli. Se uno muore, gli altri concluderanno ugualmente la missione con o senza di lui!
- Si signore, Generale.
- Andate. Chiudo.
- Si, Generale!
E mentre il piccolo gruppo saliva sulla navetta, il campo veniva sgombrato e preparato alla partenza.
Tutti si disposero ai loro posti.
- Qui Oregon1, base mi ricevete?
- Forte e chiaro Generale Pie.
- I propulsori sono attivati, i sensori di gravità e i dispositivi aerei sono in funzione. Chiedo l'attivazione dei comandi manuali della nave.
- Attivazione consentita.
- Partenza tra dieci secondi.
- Partenza tra diec... nove... otto...
- Allora, credete di potercela fare?
La domanda divertita di Yury, intento a controllare allo specchio la sua perfetta persona, narcisista com'era, fece ghignare Kisch, tremare agitato Tart e indurire lo sguardo di un concentrato Pie.
Mentre la navetta spaziale partiva in direzione Terra, le risposte furono medesime... i pensieri diversi.
- Assolutamente.


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Allora, che ve ne pare???
E' da un po' che desideravo scrivere finalmente una long sulle Tokyo Mew Mew e... finalmente eccomi qui, dopo anni e anni di silenzio stampa XD - no dai scherzo, anche se effettivamente ne è passato di tempo ^^ - !!!
Che dire, spero che la storia abbia catturato la vostra attenzione e che i seguenti capitoli possano mantenerla sveglia!
In questa improvvisata nata da un delirio di febbre - XD vi accorgerete che l'ispirazione mi arriva quasi sempre così =) - leggerete di intrighi, combattimenti, amori, litigi violenti e sensualità, di desideri brucianti, sentimenti incomprensibili, tenere prime volte e selvaggi rancori. Vedrete come incontri nati da pregiudizi possano tramutarsi in amore e... come anni passati a lottare, possano diventare sentimenti infermabili e sinceri.
Ricordi che fanno male e sensazioni nuove che germoglieranno.
Rincontri dolorosi... e primi sguardi.
Un Kisch tornato ad essere perfido e sensuale, un Pie più freddo e spietato del solito, un Tart che non ha mai dimenticato e che ha tutta l'intenzione di non farlo... e un nuovo personaggio, che spero faccia perdere la testa a voi come a me =P
E... poi ci saranno loro.
E sulle nostre Palidine si accettano scommesse ^^ Chi ha voglia di iniziare a farsi sentire???? E... chi farà perdere il sonno e nascere il desiderio al nostro nuovo personaggio????
Spero di sentirvi presto e... numerosi! Le recensioni sono più che ben accettate e anche le critiche, basta che non siano insulti o cattiverie gratuite ^^.
Beh, ora non mi resta che lasciarvi con questo prologo abbastanza corto per i miei standar, solitamente, quindi... preparatevi!!! XD

Ciao a tutti!!!!!!!!
BACISSIMI
Glo
 

   
 
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