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Autore: terrastoria    05/10/2009    8 recensioni
I sospironi di Al, i mugugni di Rose e le risate.
Erano tutti particolari che, comunque, gli portavano avanti le lunghe e faticose giornate a Hogwuarts. Come farne a meno?
Molto probabilmente senza non ci sarebbe riuscito, sarebbe andato dritto in pasto ai dissennatori.
Non l'avrebbe mai svelato a nessuno, eh.
[Scorpius/Rose] Enjoy the new generation ^^!
a Sae
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un tardo pomeriggio al parco

[Scorpius/Rose]

 

 

 

A Sae,

perché le voglio bene,

e perché è stata la prima persona che ho conosciuto su eep.

 

 

 

 

Scorpius la osservava da un pezzo, appoggiato al tronco di uno dei tanti enormi alberi dell’immenso parco di Hogwarts.

Lei parlava amabilmente con Albus, sorridendo spesso e volentieri al cugino.

Sembrava felice, pure tanto.

E Scorpius si ritrovò a pensare – quasi con rabbia – che Rose non faceva mai così, con lui; anzi, tutto l’incontrario: lo guardava con gli occhioni lucidi, le labbra tirate in una smorfia di disgusto.

Malfoy non potè proprio più restarsene in disparte mentre quei due si divertivano alle sue spalle, mentre lei se ne stava con un altro serpeverde, uno più interessante di lui.

Improvvisamente odiò il suo migliore amico con tutto sé stesso.

 

Si intromise fra i due con una furia talmente evidente che sia la giovane grifondoro che il mite Albus scoppiarono in una sonora risata, sentendosi marcati a uomo da un Serpeverde piuttosto affannato e arruffato.

Ma una gelida occhiata, di quelle che gli venivano così naturali e che egregiamente aveva ereditato dal padre, ricompose entrambi; specie Rose che cercò di farsi visibilmente più piccola.

- Ridete sempre come degli stupidi, voi due. Mi meraviglio di te, Al: che razza di Serpeverde sei? – sibilò inchiodando al tronco dell’albero l’amico che, però, se ne rimase piuttosto tranquillo e sereno al suo posto, quasi abbandonato a quel bellissimo albero.

Dava sempre l’idea di essere perennemente stanco e pacifico, Albus, oltre che trasandato [assomigliava un sacco a suo zio Sirius, Harry lo diceva sempre con un certo smisurato orgoglio] e c’erano delle volte che Scorpius proprio non poteva sopportarlo.

Gli avrebbe voluto dare una scrollata come si deve e svegliarlo per bene.

- E tu, Weasley? La smetti di frequentare Serpeverde che non dovresti? – sputò fuori Malfoy rivolto alla ragazza, la quale a quelle parole sgranò gli occhi, stupefatta, per poi socchiuderli subito, delusa? Amareggiata.

Scorpius sentì duplicare la rabbia dentro di sé.

Che razza di giornata di schifo, quella, a Hogwarts.

Al mattino aveva litigato con quelli del suo dormitorio per una stupida rivendicazione di cioccorane [peggio di un bambino, peggio di lei], a lezione di Erbologia il professore l’aveva preso di mira [per rancori passati, ne era certo] e l’aveva sbeffeggiato simpaticamente davanti a tutta la classe per una pianta carnivora che si era rifiutato di maneggiare; a pranzo aveva allontanato da sé qualunque anima viva e al pomeriggio…eccolo a litigare con il suo migliore amica e quella ragazza, quella mezzosangue.

Perché se l’era presa tanto a cuore?

Perché avere così a cuore una Grifondoro ed un Serpeverde poco convinto?

Scorpius sbuffò e si lasciò cadere malamente sul prato, esausto.

Sentì il sospiro sommesso di Albus da qualche parte sopra di sé e il mugugno rassegnato di Rose, e si sentì un vero stupido.

Altro che suo padre, altro che il grande Malfoy.

Lui non era nemmeno capace di arrabbiarsi come si deve.

Il punto era però che lui non aveva nemmeno voglia di arrabbiarsi come si deve.

I sospironi di Al, i mugugni di Rose e le risate. Erano tutti particolari che, comunque, gli portavano avanti le lunghe e faticose giornate a Hogwuarts.

Come farne a meno?

Molto probabilmente senza non ci sarebbe riuscito, sarebbe andato dritto in pasto ai dissennatori.

 

Ehy, non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce, eh.

- Stammi a sentire, Malfoy: volevamo chiederti una cosa: ti va di venire a Hogsmeade con noi, domani? – squillò tutto a un tratto la limpida voce di Rose Weasley di fronte a lui.

Solo in quel momento Scorpius si rese conto di avere gli occhi chiusi e il capo basso.

- Uhm? – alzò il capo, sul volto diafano un’espressione curiosa che riusciva ad addolcirgli lievemente gli eleganti ma freddi lineamenti.

[Rose amava quel volto addolcirsi in sua presenza]

- Verme irascibile e supponente, vieni a Hogsmeade con noi domani? – ripetè lei, nella voce una punta di divertimento.

Il volto di Rose era a pochi centimetri dal suo.

Gli si era inginocchiata di fronte.

Sulle labbra aveva un mezzo sorriso che non riusciva a mandare via.

Negli occhi c’era qualcosa di molto simile al perdono.

Per Merlino, veniva persino perdonato.

Che razza di Malfoy era?

Scorpius sospirò per l’ennesima volta e si passò una mano tra i capelli biondi e leggermente ondulati come quelli della madre, la bellissima Astoria GreenGrass.

- …e se dicessi di no, cosa fareste voi due? – chiese e accentò appositamente il “Voi”.

Il “Noi” in lei tornava fuori un po’ troppo spesso.

E questo a lui faceva tornare su una rabbia difficile da controllare.

[Scorpius era geloso, di quella ragazza]

- Non andremmo. Staremmo con te a romperti ben bene le scatole, ovvio – intervenne Albus dal profondo silenzio attento in cui era sprofondato come spesso gli piaceva fare. E con una velocità che, vista l’apparente calma e lentezza che mostrava, non gli avresti attribuito balzò affianco a Rose, di fronte a lui.

Intrappolato da una Weasley e dal figlio di Potter.

Wao.

Cosa poteva volere di più dalla vita?

E per la terza volta emise un basso sospiro, mentre i muscoli della faccia si rilassavano e sulle sottili labbra appariva un sorriso divertito, seppur piccolissimo.

- Pagate voi tutto il giorno, ok? – ordinò in tono duro, ma poi riabbassò il capo e lasciò che i capelli gli oscurassero il volto.

Il sorriso si era fatto dannatamente più aperto.

Era proprio un Malfoy fuori dalla norma.

[Ma non sapeva mica che, suo padre da giovane, i suoi punti deboli li aveva avuti. Anche nei confronti di un certo Harry Potter].

Ma questa originalità gli piaceva.

Comunque si distingueva da tutto e tutti.

 

- Avviamoci alla sala grande, va’ – esordì Albus tirandosi lentamente sù in piedi e avviandosi verso l’ingresso principale, presto raggiunto da sua sorella, una Lily particolarmente gioiosa e vivace.

Scorpius stette a guardare Rose negli occhi per un bel pezzo.

Lei non si decideva mai ad alzarsi, lui per forza di cose aspettava che fosse lei a muoversi.

Ne era ancora intrappolato, il tronco da una parte, Rose dall’altra.

Poi ad un certo punto accadde.

Senza spiegazioni né preavvisi Rose gli si avvicinò, sporgendosi con il busto, particolarmente rapita da un particolare del volto di lui, evidentemente.

Scorpius automaticamente andò ad osservarle le labbra carnose, e le scostò alcuni ciuffi di capelli dagli occhi.

Oh cazzo, cazzo, cazzo.

Gli era venuta una voglia matta di baciarla.

- Sai, Scorpius, son contenta che vieni anche tu, domani – gli sussurrò sicura e soddisfatta all’orecchio, prima di retrocedere repentinamente e alzarsi.

Scorpius battè ciglio più volte, indeciso se fare l’arrabbiato, il deluso o tutte e due le cose.

Alla fine optò per essere sé stesso.

- Credi che valga lo stesso per me, Rose? – domandò, mentre accettava la mano di lei che l’aiutava ad alzarsi.

Rose se ne uscì in una risatina chiara e dolce, dopo di che velocizzò il passo e lo distanziò, correndo verso Albus che li aspettava ancora davanti all’ingresso, impegnato a sentire l’infinità di cose che Lily aveva da dirgli e da ripetergli.

Scorpius la osservò da lontano per un po’  e poi non gli restò che seguirla [come sempre] ed entrare nella sala da Pranzo già gremita in compagnia della Grifondoro e del figlio di Potter, fiero di sé stesso e di ciò con cui si circondava solo come un Malfoy poteva essere.

 

Che giornata di fuochi e fiamme, si prospettava per l’indomani.

 

 

 

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Salve ^^

Son terrastoria, piacere (per chi non mi avesse ancora vista da queste parti).

Ultimamente son tornata al mio vecchio amore, HP, e m’è venuta una voglia matta di scrivere qualcosa su questo fandom.

Così ecco questa one shot, una Scorpius/Rose all’insegna dell’amicizia e di piccole gelosie d’amore ;).

Mi è piaciuto un mondo scriverla, spero sia piaciuta altrettanto a voi :)!

 

AH, gli accenni ad una certa coppia (Astoria/Draco) son tutti per la (Mimi18).

 

Ringrazio di cuore tutti coloro che leggeranno e/o lasceranno un commento ^^

 

Un bacio

Terrastoria

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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