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Autore: ToraStrife    06/10/2009    2 recensioni
Vi sono mai capitate quelle serate in cui vi mettete davanti alla Tv, e non sapete mai cosa guardare? Sono quei momenti in cui sei disposto anche a spolverare uno di quei vecchi film che in circostanze normali non avresti mai la voglia di vedere. Una situazione simile è capitata anche a Sora, in questo pittoresco viaggio in uno dei più bei pezzi di storia del Cinema.... sotto l'ottica distorta e surreale del multiverso di Kingdom Hearts. Pagando i dovuti omaggi alla divina Audrey, sperando che non si adiri al punto di uscire dalla tomba per prendermi a (meritati)scappellotti.
Genere: Commedia, Parodia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leon, Paperino, Pippo, Sora
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Colazione da Tifa ('s)
Solo, circondato da un centinaio di Heartless. Durante il suo viaggio, Re Topolino ne aveva affrontate di dure prove, ma raramente si era  messo in una situazione come questa.
Nella sua piccola tunica, con la testa immersa nel cappuccio, dal quale si potevano comunque notare le enormi orecchie, il Re, che aveva scelto di lasciare il regno per una missione segreta di vitale importanza, si stava guardando continuamente attorno, Keyblade alla mano, nel tentativo di scoprire da quale parte sarebbe giunto il primo attacco.
La solita, prevedibile manovra alle spalle: questi Heartless non hanno fantasia, pensò Topolino.
Un balzo acrobatico fece rimanere di stucco il primo aggressore, che come premio ottenne direttamente una keybladata sulla testa, regalo del nobile eroe roditore in atterraggio da sopra di esso.
Fu il silenzioso suono del gong: gli Heartless attaccarono in massa il Re, che tra volteggi e fendenti, mieteva vittime come steli di grano sulla lama di un falcetto.
Dieci, venti Heartless terminarono così sul campo la loro misera esistenza. Ma il numero era ancora esorbitante: Re Topolino stava accusando una comprensibile stanchezza.
Una distrazione imprevista gli complicò le cose: un Heartless lo ferì con un artiglio alla mano destra; il dolore fu tale che Topolino lasciò la presa della Keyblade.
Ora erano guai seri, pensò Topolino: Come affrontare un battaglione di Heartless, dal momento che era disarmato?
Pensa in fretta, Topolino, pensa!
La folla di Heartless si stava radunando attorno al re, pronto a sopraffarlo in qualunque momento.
La mente di Topolino stava vagliando rapidamente ogni idea. Combattere era un suicidio: rimaneva la fuga, ma come? Schivarli era impossibile, troppo numerosi. Si, ma come evitarli? Saltando?
Topolino si diede una manata in testa. Saltare! Certo, era un'idea pazzesca, e dopotutto, erano decenni che non lo faceva più. Sarebbe stato ancora capace?
Si fece coraggio, prese quel poco di rincorsa che lo spazio gli permetteva, flesse le gambe e balzò.
Accidenti, salto troppo corto, stava direttamente atterando tra le braccia di un Hearless!
Da quel momento, fu l'instinto che decise per lui.
In volo, Re Topolino senza pensarci tese le gambe in avanti.
L''Heartless fu stupito di vedere il fondoschiena regale del topo arrivargli direttamente in testa.
Rimbalzato sulla testa della creatura, Re Topolino atterrò in piedi.
Il risultato di quella strana mossa ebbe un effetto inaspettato: l'Heartless "baciato" dai glutei del Re, scomparve in una nuvola di scintille.
- Siiii, funziona ancora! - Esultò Topolino. Gli Heartless si guardarono l'un l'altro, stupiti, poi si volsero verso il Re, e tornarono alla carica.
Topolino si guardò attorno, alla ricerca della sua Keyblade: nessuna traccia. Però qualcosa colse la sua attenzione, e gli regalò un gran sorriso.
- Un albero di mele! -  Esultò. Con un balzo salì sull'albero, staccò quante più mele potè, e  le tirò addosso agli Heartless.
Magicamente, i bersagli colpiti svanivano in nuvole di scintille.
- Evviva! - Gridò di gioia Topolino, e con una punta di cattiveria continuò il suo tiro al bersaglio.
- Dannati Heartless, siete solo dei pivelli, in fondo! Ai miei tempi, mica c'era bisogno delle Keyblade! Bastavano delle mele e queste belle chiappette che vi invito a baciare - si concesse, molto poco regalmente, il Re Topolino.
Topolino provò un piacevole senso di nostalgia, mentre sterminava gli Heartless a suon di mele.  Erano vent'anni che non lo faceva, dopotutto, e si sentiva come se fosse tornato ai tempi del Megadrive, dove salvava Minnie e saltava in testa ai nemici - a quei tempi vigeva la sana scuola Super Mario - in tutta la serie di Castle of Illusion.


- Stop! Così non va! - sbraitò Sora.

Pippo spense il proiettore.

- Ma era una bella scena d'azione, e poi recitava nientemeno che il nostro Re -

La voce era quella di un papero,anzi, IL papero, quello che tutti conoscete con il nome di Paperino.

Pippo sospirò - Neppure questo ti va bene, Sora? Stasera accontentarti è particolarmente ostico. -

- Osti-che? - domandò Paperino, che non credeva di aver sentito davvero una parola così forbita da parte del suo collega: il quale, infatti, non fu capace di replicarla.

- Ost...Ostu...? Hostel? - fu la spiegazione imbarazzata di Pippo.

- No grazie, ne ho abbastanza degli horror, ogni volta che andavo da Jack Skeletron me ne propinava sempre uno. - sbuffò Sora.

- Sora, stasera sei davvero incontentabile. - protestò Paperino. - Si era detto una serata al cinema, tanto per cambiare, no? -

Bisogna a questo punto fare una precisazione: l'unico cinema di Hollow Bastion era una sala mezza spoglia, tre sedie arrancate e un proiettore ante-guerra, ancora funzionante con le bobine.

- Si, - Protestò ricomponendosi Sora, - Ma volevo cambiare, per una volta. Sono stufo dei cartoni animati con voi due. -

- Ma noi siamo classici Disney - protestò Pippo.

- Si, ma che diamine, sempre le stesse cose. Lavoretti di qua, canzonette di là, mielismo appiccicoso, e poi sinceramente, le vostre beghe di gioventù non sono poi così avventurose. -

- Come non avventurose? Cip e Ciop e i miei nipoti sapevano essere delle veri pesti! - si indignò Paperino.

- Senza contare - continuò Sora, rivolgendosi direttamente al mago di corte. - Che in quei cartoni quando parli tu è tutto uno squaqquaraqquare. Non si capisce nulla! -

- Che c'entra? - arrossì un poco Paperino - Quello dipende dal doppiaggio...-

Sora non si risparmiò - E Gambadilegno, Pippo? E' vero che è un avversario storico tuo e di sua maestà, ma guarda anche la sua situazione sentimentale. Prima ha una fidanzata grassa come una balena. -

- Ah, Trudi. -

- Si, quella, e poi in "Ecco Pippo" si ritrova sposato con una arcigna compagna più insopportabile di Grimilde. Senza contare suo figlio. A proposito, ma ora che ci penso, anche tu hai un... -

- Non sono affari che ti riguardino - tagliò corto Pippo.

Paperino intervenne. - In tutti questi paradossi, la cosa che mi fa più ridere, è che ora, Pippo, accompagni il sottoscritto mago di corte nelle nostre avventure, ma prima non credevi alla magia neanche sotto tortura. -

- Intendi, Nocciola, quella simpatica vecchina eccentrica? Ma certo che non era una strega! -

- Certo - commentò sarcastico il papero - Come non lo è Amelia. Per fortuna che non collabora con gli Heartless... -

- Non è questo il punto! - interruppe Sora - Io volevo semplicemente qualcosa di... diverso! -

Pippo guardò in basso, e mormorò - Io... beh, pensavo che il Cinema fosse qualcosa di divertente, il fatto è che Hollow Bastion è solo un pezzo di mondo. Praticamente un buco. -

- Non dire così. L'idea del Cinema è perfetta! - lo rassicurò Sora - Beh, sarebbe stata un'altra cosa se ci avessi portato Kairi, anzichè sempre solo noi tre.

- Stai insinuando che siamo un trio di sfigati? - inarcò un sopracciglio Paperino.

- No! No! Non intendevo questo - si impanicò Sora, tutto rosso, agitando le mani di fronte alla gaffe.

A Paperino venne improvvisamente in mente la figura della sua amata Paperina, ed ebbe un moto di comprensione.

- Si, si, ho capito! Una donna a volte è sempre meglio. -

- Ecco, qualcosa del genere, ma si parla sempre di amici, eh? - fece Sora, in un ostinato tentativo di mascherare i suoi sentimenti.

- Una donna? - si interrogò sull'argomento Pippo.

Sora e Paperino sgranarono gli occhi e lo fissarono.

- In effetti, tu, Pippo, come donne....? - chiese innocente Sora.

- Io? Oh Garwsh!
Chi ha bisogno di donne? Me la cavo benissimo senza! - rispose con fierezza Pippo.

Nella testa degli altri due passò l'unica risposta pensabile alla probabile domanda "Ah, si? E come?", ma lo giudicarono troppo sconcio e decisero di sorvolare.

Sora non potè comunque trattenersi dall'ironizzare.

- Una donna, no, ma un figlio adottato, si? -

- Te lo ripeto per l'ultima volta: non sono affari tuoi! - cominciò a innervosirsi il buon vecchio Pippo.

Vedere Pippo arrabbiato era una cosa tanto rara quanto spiacevole, quindi Sora decise di non indagare oltre.

Una lampadina però si accese sulla testa del mago Paperino.

- Clarabella! E Clarabella? Che mi dici di tu e lei? -

- Uh? Clarabella? -

- Ma sì, quella vacca! (ehm... ndA) Ehm, cioè, si insomma, Clarabella! Non ti ricordi? Ti ha pure baciato alla fine del remake dei Tre Moschettieri! -

- Beh, è vero, ma c è anche di mezzo Orazio, dopotutto - rispose Pippo, grattandosi confuso in testa.

- Va beh, non importa, ho capito lo stesso. In casa Disney succede sempre così: le cose non decollano mai. - Concluse, un pò freddamente, Sora.

Fortunatamente Pippo era un personaggio di buon cuore, e non se la prese per la velata insinuazione, e Paperino decise di non farci caso.

- Comunque, abbia divagato fin troppo, per il momento. Il fatto è che voglio un film diverso dal solito! - venne (finalmente!ndA) direttamente al punto Sora.

- Beh, abbiamo già appurato che quelli d'azione non li vuoi, però li vuoi avventurosi. - disse Paperino, cercando di far notare l'incongruenza.

- Beh, di solito quelli tutta azione mi piacciono, ma il fatto è che sono già in "azione" tutto il tempo quando combatto gli Heartless - si giustificò Sora.

Paperino e Pippo dovettero con Sora su questo punto.

- E allora cosa? - si domandò Pippo.

- Mah, non so, qualcosa di potenzialmente romantico, ma che non mi induca alla pennichella dopo tre minuti - propose Sora.

Tutti e tre si misero a braccia conserte ciondolando la testa a occhi chiusi, in cerca di una soluzione.

A trarli d'impaccio ci pensò Cid, entrato improvvisamente nel cinema.

- Ehy, ragazzi - cominciò, impestando l'aria con il puzzo del suo sigaro. - ho sentito che qua avete un proiettore; se non vi spiace vorrei usarlo. -

- ssssssi? -  Esclamò il trio in coro, sbattendo ripetutamente le palpebre. Finalmente un film da cielo, pensarono.

L'uomo vide il proiettore, e tolse da sotto la sua ascella il paio di bobine che si era portato dietro.

- Ugh, tenevi proprio i film sotto le ascelle pezzate? - protestò Paperino.

- Hai qualcosa da dire sulla mia igiene, piumato incappucciato? - gli intimò Cid.

Pippo aveva già in possesso una bobina, di cui stava controllando il titolo.

- Gawrsh! Questo titolo non l'ho mai sentito. "Le calde notti della Gainsborough". -

- Non toccare! Quello è un prestito da parte di un amico! - interruppe Cid, strappando di mano la bobina a Pippo. 

Cid si accorse del trio che lo guardava con un continuo sbattimento di palpebre.

- Un momento, gente, si supporrebbe che io usi questo proiettore da solo. Sapete, bobine delicate, visioni private. -

Il trio si mise a piagnucolare. - Plllleeeeeeaassssee Cid. Non farci questo torto. Vogliamo vedere un film! -

- Ma come? Ero venuto confidando che aveste già finito con il proiettore!- protestò Cid.

Il trio dagli squardi sbrilluccicanti e le palpebre sbattute lo ghiacciò di nuovo.

- Pleeeeaaaasssseee! Vogliamo vedere un film! Facci vedere uno dei tuoi -

- Ugh! - Si indispettì Cid, poi, con fare rassegnato: - Okkey, va bene! Basta che dopo la visione vi levate dalle scatole, intesi? -

- Si!Si!Si! - Rispose il trio in coro, ormai quasi una parodia degli sguardi pietosi alla Spongebob.

Cid cominciò a brontolare tra sè e sè - Uhm, vediamo. Come fare? Non posso certo far vedere a questi tre mocciosi il preziosissimo film prestatomi direttamente dal Signor Maestro Sennin J. Oh già, che scemo, c è sempre l'altra bobina. -

Presa in mano quest'ultima, Cid la porse a Pippo.

- Tenete, e svegliatemi quando avete finito -

Senza aspettare risposta da parte di nessuno, si scelse una sedia, distese le gambe e cominciò a russare.

- Ugh, abbiamo già gli effetti sonori - protestò Sora all'ascolto ai rumori vocali dell'ingegnere addormentato.

Pippo guardò la copertina della bobina

- "Colazione da Tifa's". Ma che titolo è? -

- Non lo so, ma certo non mi sembra recente. - commentò Paperino. - Dev'essere un film stagionato. -

- Dopo essere stato a contatto con le ascelle di Cid, lo è sicuramente -

I tre sghignazzarono alla battuta di Sora.

- Va beh - Sora continuò - meglio che niente. Pippo, metti la bobina nel proiettore. -

Paperino pensò a spegnere le luci, mentre sullo schermo gigante si proiettavano le vecchie immagini di un countdown in bianco e nero. Al finire del countdown, le immagini un pò rovinate cominciarono a delineare un paesaggio definito. Una musica gradevole.....

- Miracolo, ha il sonoro! - esultò Pippo.

- Perché, credevi andasse a didascalie come ai tempi dei Lumiere? - chiese Sora.

- E se fosse, cos è cambiato? In rete scarichi le serie animate con i sottotitoli da leggere, nonostante ci sia il sonoro! Non è cambiato proprio nulla in cento anni. - sfoggiò dalla sua cultura Paperino.

- Shhh! Se continuiamo a parlare rischio di perdere il filo del film - si lamentò Sora.


"Colazione da Tifa's"


Una musichetta gradevole intanto introduceva l'inizio del film, mentre da una GummyShip che si fermava da uno dei suoi viaggi, guidata da un biondo e prestante tassista con un sigaro in bocca, scendeva una figura femminile graziosa e dal portamento aristocratico, per ora resa irriconoscibile dalla visuale oscurata dall'ingombrante mezzo di trasporto.

- Quel tassista col sigaro mi pare di riconoscerlo - Commentò Pippo.

- Non mi  importa di quello. Guardate la signorina che è uscita dalla GummyShip. - indicò Sora.

- Non riesco a vedere chi è... almeno si levasse quel dannato Taxi Dimensionale! - protestò Paperino.

- Non so chi sia, ma che portamento! Dev'essere una donna bellissima. - sorrise Sora.

- Gawrsh! Probabilmente hai ragione, Sora! Dev'essere una di quelle grandi attrici che passano alla storia e che vivono nel mito e fanno da esempio di avvenenza anche per le generazioni successive - commentò entusiasta Pippo.

Paperino da quella frase appurò che Pippo aveva la particolarità di dire cose particolarmente profonde, solamente nei momenti in cui non pensava.

Finalmente l'ingombrante presenza della Gummyship si levò dalla scena, e gli occhi curiosi dei nostri tre spettatori si apprestarono a ricevere finalmente l'agognata magnificenza della presenza divina che si stava rivelando loro.

Il trio mantenne a lungo lo sguardo fisso su quella figura. Le mascelle caddero a terra, una a una.

Il trio rimanse fermo parecchi minuti, in un misto di espressione ed incredulità: avevano riconosciuto nella strabiliante figura della protagonista, una figura particolarmente familiare.

- Che cavolo ci fa lì Yuffie? -

Fu l'imbarazzata domanda che si porse Sora, condivisa anche dai suoi amici.






- ....'graziosa e dal portamento aristocratico', eh? - Fu il commento sarcastico di Paperino.


(ehm, ndA)



Ciak. Buona (speriamo) la prima.

La scena successiva, prossimamente sui vostri schermi.




  
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