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Autore: Justice Gundam    04/06/2005    30 recensioni
Ecco la mia prima storia dedicata a Digimon! Dopo la sconfitta dell'Imperatore, nuovi oscuri pericoli incombono su DigiWorld... riusciranno i Digiprescelti della nuova e della vecchia generazione a respingere questi nuovi (e vecchi...) nemici e salvare il Mondo Digitale? Leggete e commentate!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Digimon Adventure 02 Reload-01

Digimon Adventure 02 Reload

Una fanfiction di Digimon scritta da:  Justice Gundam

 

Rinunzie legali: Digimon e tutti i relativi personaggi sono di proprietà della Toei Entertainment. Questa fanfiction è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

Introduzione

 

Justice: Salve a tutti, amici (e amiche) fan di Digimon! Quello che vi apprestate a leggere è solo il primo capitolo di una saga dedicata ad uno dei miei anime preferiti in assoluto, Digimon! Ebbene sì, dopo un po’ di titubanze, ho deciso di mettermi alla tastiera e iniziare a lavorare! Questa saga, ve lo dico subito, è il mio progetto più ambizioso, e comprenderà ben sette storie, tre delle quali dedicate alla seconda serie, due alla terza e una alla quarta, per culminare infine in un crossover tra tutte le serie! Sì, mi rendo conto che non sarà facile, e non credo neanche di essere un granchè come scrittore, ma dopo aver riscoperto la mia passione per questo anime, ho voluto fare anch’io un tentativo!

 

Taichi: Questo è lo spirito giusto, autore! Con il giusto entusiasmo si può andare ovunque!

 

Justice: Eh? Salve, Digiprescelti… come mai da queste parti?

 

Yamato: Beh, quando siamo venuti a sapere dell’impresa che ti accingevi a tentare, ovvero scrivere un’intera saga dedicata a noi e ai nostri colleghi di Tamers e Frontier, ci siamo sentiti in dovere di venirti a sostenere!

 

Sora: A proposito, ho sentito dire che questa tua prima storia sarà una sorta di riscrittura di Adventure 02. E’ così?

 

Justice: Sì, o almeno di una parte di essa. Vedete, nella serie ufficiale ci sono diverse cose che non mi trovano molto d’accordo, non ultima delle quali il fatto che i Digiprescelti originali siano stati messi in secondo piano così… perciò ho pensato di riprendere in mano la storia, aggiungerci qualcosa e, sperabilmente, rendere il tutto più interessante.

 

Koushiro: Beh, un’idea lodevole. Ti auguriamo buona fortuna, e speriamo che questa tua ‘ri-edizione’ piaccia ai lettori.

 

Mimi: Fai del tuo meglio!

 

Jyou: Hai il nostro sostegno!

 

Takeru: So che ce la farai!

 

Hikari: In bocca al lupo!

 

Justice: Eh, eh… grazie, ragazzi! Un po’ di supporto morale fa sempre piacere! A proposito, dov’è la nuova generazione? Non si può fare la storia senza di loro…

 

Daisuke (apparendo da chissà dove): Ta-daaan! Ecco a voi il mitico Daisuke Motomiya, per voi italiani Davis, protagonista di Adventure 02 e possessore dei Digimentals del Coraggio e dell’Amicizia! Al vostro servizio! (si mette in una posa eroica, con una mano sul fianco e l’altra che punta l’indice verso un sole immaginario)

 

Veemon (imitando la posa di Daisuke): Io sono Veemon, il suo Digimon! Piacere!

 

Miyako: (sospiro rassegnato) Quei buffoni non cambieranno mai… Beh, è il caso che mi presenti anch’io! Sono Miyako Inoue, ma molti di voi mi conoscono come Yolei. I miei Digimentals sono quelli dell’Amore e della Sincerità. Molto lieta!

 

Hawkmon (facendo un segno di vittoria con le piume delle ali): E’ un piacere conoscervi, io sono Hawkmon, il Digimon di Miyako!

 

Iori (facendo un inchino): Il mio nome è Iori Hida. Nella messa in onda americana e italiana di Digimon Adventure 02 sono stato chiamato Cody. Possiedo i Digimentals della Conoscenza e dell’Affidabilità, e sono onorato di prendere parte a questo progetto.

 

Armadillomon: Accidenti, come sei formale, Iori! Comunque, io sono il suo partner, Armadillomon! Salve a tutti!

 

Ken: Salve. Il mio nome è Ken Ichijouji, sono l’ultimo arrivato nel gruppo, e ho il Digi-Crest della Bontà… (incupendosi) Nonostante tutto quello che ho fatto quando ero l’Imperatore Digimon…

 

Daisuke: E dai, Ken, non ti rattristare con questi ricordi. L’importante è saper voltare pagina, no?

 

Ken (sorridendo): Sì, hai ragione…

 

Wormmon: Sono lieto che tu abbia trovato degli amici come questi, Ken… (ai lettori) Il mio nome è Wormmon, molto piacere!

 

Justice: Bene, vedo che tutti i personaggi sono radunati! Direi che la storia può iniziare…

 

Taichi: Autore, credo che ci siano ancora delle precisazioni da fare…

 

Justice: Ah, già, ovviamente! Dato che si tratta di una riscrittura della serie originale, nella mia storia ci saranno diversi elementi che non corrisponderanno a ciò che è avvenuto ufficialmente. Questo vale in particolare per Adventure 02, ma varrà anche per Tamers, quando arriverò a scrivere le fanfiction dedicate a questa serie. Prima di scordarmene, questa fanfiction inizia poco dopo la sconfitta di Chimeramon e il pentimento di Ken. Prima di iniziare ufficialmente la mia saga, rivolgo un ringraziamento speciale (anche se so che non può leggere quello che scrivo qui sulla EFP) a Steeldramon21, scrittore di Fanfiction.net che ha riacceso in me la passione per Digimon, e ai suoi ‘colleghi’ DigiDestined of Courage, AnT, Frozen Phoenix, Gallantmon of the Hazard, Love Star, Epsilon Zeta e SSJ4Takeru per le loro ottime storie. Dedico questa storia a tutti i fan di Digimon, in particolare alle gemelle Arianna e Azzurra, a Yume-chan di Anigate, a Botan, Ryuen-chan (che ho conosciuto personalmente e che saluto cordialmente, anche se è da molto che non ci vediamo più), Sora33, Sora89, Francesca Akira, Sae, JunJun, Ellie, Garrick, Drager… e se c’è qualcuno che non ho menzionato, credetemi, questa storia è dedicata anche a voi! Quindi, senza ulteriore indugio, apriamo le danze!

 

Daisuke: Evvai!

 

***********

 

Episodio 01 – La minaccia misteriosa

 

Odaiba, Tokyo. Un bel pomeriggio di inizio estate. Come ogni giorno, il quartiere della capitale giapponese fermeva di attività. Per quanto certo non paragonabile a quartieri come Shinjuku o Shibuya, la quantità di persone e veicoli che in quel momento si trovavano in strada era notevole. In tutto il centro abitato, negozi ed esercizi vari erano impegnati con la loro mole quotidiana di clienti. La vita stava proseguendo normalmente per gli abitanti, ignari che, in un altro mondo, infinitamente lontano eppure infinitamente vicino, si era appena conclusa un’importante battaglia che aveva deciso le sorti di entrambe le dimensioni… 

 

Alla Odaiba Middle School, un gruppo di ragazzi aveva appena terminato l’allenamento di calcio. Quasi tutti, stanchi per l’intenso esercizio fisico, si erano afflosciati sulle panchine, o seduti per terra, per riprendere fiato. Uno di essi, tuttavia, pur sudato e col fiato corto, sembrava aveva ancora energia ed essere già pronto ad un’altra faticata.

 

Daisuke Motomiya, questo il suo nome, era un ragazzino sugli undici anni, con corti capelli di un colore tra il castano scuro e il rossiccio, ‘pettinati’ in modo da formare tante punte sulla sua testa. Era di carnagione un po’ scura, con occhi castani pieni di ardore, e portava sulla testa un paio di occhiali con grosse orlature grigie. In quel momento, indossava la maglietta rossa e i corti pantaloncini bianchi della sua squadra, oltre a scarpe da calcio nere su calzini bianchi. Daisuke raccolse la sua borsa e si volse verso i suoi compagni di squadra.

 

“Ragazzi, scusate, ma devo proprio andare!” esclamò “Resterei volentieri un altro po’ con voi, ma ho un impegno urgente!”

 

“Nessun problema, Daisuke-kun!” gli rispose uno dei suoi compagni “Ci vediamo domani, allora!”

 

“Certamente!” rispose Daisuke, stringendo la mano libera a pugno e alzando il pollice “A domani! Ciao a tutti, gente!”. Un coro di saluti accompagnò il ragazzo mentre si dirigeva verso gli spogliatoi.

 

Alcuni minuti dopo, Daisuke si era cambiato. Dopo aver salutato nuovamente i suoi amici, ritornò verso l’edificio scolastico, sapendo bene che si erano dati appuntamento in aula computer.

E per un motivo ben preciso: in effetti, Daisuke era uno dei Digiprescelti, i ragazzi che avevano ricevuto la missione di proteggere DigiWorld dalle forze del male. Un po’ di tempo prima, lui e i suoi nuovi amici erano stati impegnati in una dura battaglia con l’Imperatore Digimon, un ragazzo perfido e malvagio che stava cercando di conquistare tutto il Mondo Digitale grazie alle sue terribili invenzioni, le Dark Towers che impedivano ai Digimon di evolvere, e i Dark Rings e Dark Spirals, che schiavizzavano qualunque Digimon con cui entrassero in contatto. Per contrastare l’Imperatore, Daisuke e gli altri quattro Digiprescelti avevano ricevuto ciascuno un Digimon compagno (a parte Takeru e Hikari, che ne avevano già uno), e in seguito avevano trovato i Digimentals, che rappresentavano le parti migliori del loro carattere e permettevano ai loro Digimon di evolvere senza soccombere all’effetto delle Dark Towers.

 

La lotta contro l’Imperatore, che nel frattempo si era rivelato essere un conosciuto ragazzo-prodigio di nome Ken Ichijouji, si era protratta a lungo, finchè quest’ultimo non aveva deciso di usare la sua arma finale: Chimeramon, un Digimon artificiale tanto orribile quanto potente, nato dall’amalgama dei dati di tante altre creature digitali. Il combattimento era stato terribile, ma grazie al Digimental dei Miracoli, trovato proprio nella base di Ken, Daisuke era riuscito a far evolvere il suo Digimon, Veemon, in Magnamon. La nuova evoluzione si era rivelata troppo potente persino per Chimeramon, che era infine stato sconfitto.

 

Ma non era stata una battaglia senza vittime: Wormmon, il Digimon di Ken, era stato ucciso proprio da Chimeramon. Sconvolto per la tragica fine del suo partner, e rendendosi finalmente conto di ciò che aveva fatto, e di ciò che era diventato, Ken aveva rinunciato alla sua posizione di autoproclamato dominatore del Mondo Digitale, e aveva deciso di ritornare a casa. La minaccia dell’Imperatore Digimon era stata finalmente debellata, ma rimaneva molto lavoro da fare: molte zone di DigiWorld erano state devastate dalle armate di Ken, e i Digiprescelti si erano assunti la responsabilità di aiutare a riparare i danni e abbattere le Dark Towers rimaste. Quel pomeriggio, il quintetto di amici si era dato appuntamento nell’aula computer della Odaiba Middle School: avevano in programma un’uscita a DigiWorld, in una zona che aveva particolarmente risentito delle manie di grandezza dell’Imperatore.

 

Mentre si dirigeva verso l’edificio scolastico, Daisuke si fermò per un attimo dietro un albero e si guardò intorno, assicurandosi che non ci fosse nessuno lì attorno, poi si inginocchiò per terra e aprì rapidamente la borsa.

E tutto a posto, DemiVeemon! Puoi uscire!” sussurrò, rivolto a qualcosa che si trovava dentro la borsa. Un attimo dopo, una piccola creatura simile ad un buffo draghetto blu, con la pancia bianca e lunghe orecchie, balzò allegramente fuori dalla sacca e saltò al collo di Daisuke, abbracciandolo affettuosamente.

“Ciao, Daisuke! Hai portato qualcosa da mangiare?”

Il ragazzino rise divertito. La ghiottoneria della maggior parte dei Digimon era ormai qualcosa di ufficialmente riconosciuto nel gruppo dei nuovi bambini prescelti, e a lui era capitato proprio il partner più goloso!

“Non preoccuparti, DemiVeemon!” rispose Daisuke, sorridendo e scartando una barra di cioccolato che porse al suo Digimon “Non mi dimenticherei mai di un amico… e neanche del tuo formidabile appetito!”

“Sei il migliore, Dai!” cinguettò il Digimon draghetto, cominciando a divorare il cioccolato. Appena venti secondi dopo, l’intera barretta era scomparsa nel piccolo stomaco senza fondo di DemiVeemon, sotto lo sguardo divertito del suo partner umano!

“Accidenti se avevi fame!”

“Heh, heh… che ci posso fare? Questo ‘cioccolato’ è buonissimo, e a DigiWorld non si trova nulla del genere!”

Daisuke si rialzò in piedi, prendendo in braccio DemiVeemon. “Beh, è ora di andare! Gli altri saranno già in aula computer, e ci aspetta un bel lavoro! La zona in cui andremo oggi è particolarmente disastrata.”

DemiVeemon annuì, poi, come facevano sempre i Digimon per passare inosservati, si immobilizzò, imitando un peluche. Daisuke raccolse la sua borsa e, sempre tenendo in braccio DemiVeemon, riprese il cammino per l’aula computer.

 

***********

 

“Salve, ragazzi! Eccomi qua! Ci siamo tutti?” esordì Daisuke, spalancando la porta dell’aula computer che i Digiprescelti usavano sempre per arrivare nel Mondo Digitale. Ad attenderlo c’erano già i suoi amici con i loro Digimon, che ricambiarono il saluto.

In attesa vicino ad una finestra, c’erano Hikari Yagami, Digiprescelta della Luce, la ragazza che faceva battere il cuore a Daisuke; Takeru Takaishi, Digiprescelto della Speranza, il ragazzo che Daisuke aveva designato come suo rivale in amore; e il più piccolo, ma anche il più serio e responsabile, del gruppo, Iori Hida. Ad un computer, quello che i ragazzi usavano sempre per passare nel DigiPort, stava lavorando la più grande del gruppo, Miyako Inoue. Vicino a loro, Poromon, Upamon e Patamon (rispettivamente i Digimon di Miyako, Iori e Takeru) si stavano abbuffando di merendine varie che Miyako si era procurata nel negozio di alimentari dei suoi genitori, mentre Gatomon, il Digimon dall’aspetto felino di Hikari, li stava guardando con disapprovazione.

 

Miyako distolse gli occhi dal computer e controllò l’ora. “Miracolo! Per una volta Daisuke-kun è arrivato in orario!”

Ha, ha. Molto divertente.” Rispose lui, con sarcasmo “Mi sto piegando in due dalle risate. Allora, siamo tutti pronti? Si parte?”

“Un po’ di pazienza, Dai-kun.” Fu Hikari a rispondere “Sai, stiamo aspettando mio fratello e alcuni dei suoi amici. Ci hanno chiamato per dirci che verranno anche loro.

“Davvero? Ma è una notizia grandiosa!” esclamò Daisuke, felice di poter lavorare a fianco del suo mentore Taichi Yagami, Digiprescelto del Coraggio e leader del precedente gruppo di bambini prescelti.

“Sì, visto che oggi pomeriggio non avevano impegni particolari, hanno deciso di darci una mano con la ricostruzione di DigiWorld.” Proseguì Takeru “So che assieme a Taichi-san ci saranno mio fratello e Sora-san. Sicuramente ci saranno di grande aiuto.”

“Salve! Si stava parlando di noi?” esordì la gioviale voce di un ragazzo. Daisuke si voltò per vedere il suo idolo, Taichi Yagami, con il suo inconfondibile taglio di capelli selvaggio, vestito di una leggera giacca verde, pantaloni dello stesso colore e scarpe marroni. Dietro di lui, stavano arrivando i suoi migliori amici, Sora Takenouchi e Yamato Ishida, rispettivamente i Digiprescelti dell’Amore e dell’Amicizia.

 

“Taichi!” esclamò entusiasta Daisuke “Non mi aspettavo che vi sareste uniti a noi!”

E invece, abbiamo deciso di venire anche noi. Ci sembrava giusto dare una mano, visto che non abbiamo potuto fare molto quando l’Imperatore era ancora in attività.”  spiegò Yamato. “E poi, siamo stati Digiprescelti anche noi, quindi DigiWorld è anche una nostra responsabilità.”

“Mimi-chan mi ha informato che lei e Michael ci aspetteranno nel settore designato.” proseguì Sora, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno nei dintorni e aver chiuso la porta dietro di sè “Koushiro-kun è rimasto a casa sua a monitorare la situazione di DigiWorld, mentre Jyou-kun non è potuto venire a causa di un esame.”

“Beh, siamo comunque in buon numero.” commentò Gatomon “Così la ricostruzione di DigiWorld proseguirà più rapidamente.”

“Benissimo, ora sì che ci siamo tutti!” esclamò Miyako, finendo di digitare le coordinate mentre il gruppetto di ragazzi prescelti si radunava intorno a lei “Si parte! DigiPort Open! Pronti, Digiprescelti? ATTIVARSI!”

La ragazza con gli occhiali premette il tasto di invio, e una luce brillante scaturì dallo schermo di fronte a lei, mentre il DigiPort risucchiava il gruppo per portarlo nel Mondo Digitale…

 

********

 

Un attimo dopo, Patamon, Gatomon, Armadillomon (evoluto da Upamon) e Hawkmon (evoluto da Poromon) riapparvero in una piccola radura del Mondo Digitale, a poca distanza da una città di Gazimon rasa al suolo da un attacco di Chimeramon, qualche tempo prima.

“Ottimo! Siamo arrivati nella zona che…” Armadillomon cominciò a parlare, ma si interruppe quasi subito “…e Veemon e i ragazzi dove sono?”

FLASH!

Come a rispondere alla domanda del Digimon simile ad un armadillo, i diretti interessati apparvero da un televisore abbandonato qualche metro più in là… il problema era che erano riapparsi a circa un metro da terra, e il risultato fu che rovinarono fragorosamente al suolo, sollevando una notevole quantità di polvere!

“Proprio lì.” rispose Gatomon con un cenno della testa e l’aria indifferente, mentre un grosso gocciolone di sudore scendeva lungo le tempie dei suoi compagni a livello Rookie.

“Ahioooo! Senza offesa, ma potreste spostare il vostro dolce peso dalla mia spina dorsale?” esclamò il povero Daisuke, che si trovava proprio in fondo all’ammucchiata umana formata dai Digiprescelti nel momento in cui erano riapparsi a DigiWorld!

“Ora so come si sente una frittata!” si lamentò Veemon, che si trovava nella stessa posizione del suo partner umano. Il draghetto si era evoluto da DemiVeemon al momento di varcare il DigiPort.

“Oops… tanto spiacenti, Daisuke!” Gli altri membri del gruppo si affrettarono a scusarsi e a rialzarsi dalla scomoda posizione in cui erano atterrati. Daisuke si rimise in piedi per ultimo, massaggiandosi poco elegantemente il fondoschiena, e ripulendo dalla polvere la sua giacca blu con le decorazioni a fiamma, che gli era apparsa addosso al momento della transizione nel Mondo Digitale. “Nessun problema, ragazzi! Solo, per la prossima volta dovremmo trovare un modo meno traumatico di entrare a DigiWorld! Magari chiedere a una certa signorina di farci riapparire coi piedi per terra!” Daisuke concluse la sua uscita con un sorrisetto canzonatorio rivolto a Miyako, che gonfiò le guance come un pesce palla.

“Per tua norma e regola, signorino,” gli rispose stizzita “può accadere di fare qualche errore con le coordinate. Vorresti provare tu, la prossima volta, così vediamo se sai fare meglio!?” Accanto a loro, il piccolo Iori alzò gli occhi al cielo, spolverandosi la giacca beige che faceva parte del suo ‘abbagliamento di DigiWorld’. Sembrava che quei due usassero ogni scusa per inscenare un battibecco…

E dai, ragazzi, non rimettetevi a litigare…” Takeru si mise in mezzo, cercando di calmare i due contendenti, che già avevano iniziato a stuzzicarsi. “Ora siamo qui per dare una mano coi lavori di riparazione, no? Discuteremo dopo di questo piccolo problema…”

 

Taichi annuì, poi si guardò in giro. “Mancano solo Agumon e gli altri, poi dovremmo essere al completo…”

“Taichi!” si sentì la voce di Agumon chiamare da dietro il gruppetto di bambini prescelti. Il Digimon dall’aspetto di un piccolo dinosauro emerse da un cespuglio, seguito a ruota da Biyomon e Gabumon “Finalmente siete tornati! Che bello rivedervi!”

“Agumon, vecchio mio!” esclamò Taichi, abbracciando il suo compagno di mille avventure. Accanto, anche Yamato e Sora stavano facendo la stessa cosa con i loro Digimon.

“Sora! Sora! Sei venuta anche tu!” cinguettò Biyomon tutta allegra.

“Sono contenta di vedere che stai bene, Biyomon!” rispose dolcemente la Digiprescelta dell’Amore.

“Allora, Gabumon? Vanno meglio le cose ora che l’Imperatore è stato sconfitto?” chiese Yamato al suo Digimon. Gabumon annuì.

“Altrochè se vanno meglio! Tutti i Digimon, nel limite delle loro possibilità, stanno dando una mano alla ricostruzione di ciò che è stato distrutto. Rispose il Digimon impellicciato

“Stratomitico!” commentò Daisuke, pieno di entusiasmo come al solito “Allora, cosa stiamo aspettando? Uniamoci anche noi!”

“Seguiteci, c’è un villaggio qui vicino in cui ci sarebbe davvero bisogno di una mano!” disse Agumon “Mimi, Michael, Palmon e Betamon sono già lì e ci stanno aspettando!”

Così, il gruppetto di ragazzi prescelti e Digimon si avviò verso il villaggio danneggiato, ignaro degli occhi indiscreti che stavano osservando…

 

***********

 

  Quei mocciosi insolenti… potrebbero diventare un problema se non verranno tolti di mezzo in fretta…

 

Dall’alto di una collinetta, una figura femminile dall’aspetto misterioso osservava i ragazzi e i loro Digimon. Era una donna alta e snella che indossava un lungo vestito rosso senza maniche, stretto in vita da una cintura e la cui gonna scendeva fino alle caviglie, un paio di scarpe viola e guanti dello stesso colore che arrivavano fino al gomito. Il suo viso, i cui occhi erano nascosti da un paio di occhiali dalle lenti viola, era bianco come l’alabastro e incorniciato da lunghi capelli grigio argento, e portava in testa un cappello a strisce rosse e viola, decorato con un gioiello a forma di ragno. La donna alzò lentamente un braccio, tenendo lo sguardo fisso verso il punto in cui i Digiprescelti erano scomparsi, e afferrò alcuni dei suoi capelli, staccandone tre.

 

  Digiprescelti… non ostacolerete i piani del mio signore… il nostro progetto è appena entrato nella sua fase cruciale, e non sarete voi a mandarlo all’aria… il disgustoso Mondo Digitale presto conoscerà la distruzione…

 

Una voce ultraterrena ed inquietante risuonò nella mente della donna.

 

  E’ così… è il momento di mostrare a quei marmocchi la loro impotenza… che il piano vada avanti come da programma… presto ne coglieremo i frutti…

 

  Sarà così, mio signore…  rispose telepaticamente la donna misteriosa, lanciando in aria i capelli che si era staccata. Essi fluttuarono in aria per qualche istante, come nastri argentati…

 

**************

 

In un altro settore di DigiWorld, tre Dark Towers non ancora abbattute scomparirono improvvisamente nel nulla…

 

**************

 

…per riapparire attorno alla collina dove si trovava la donna, ai vertici di un immaginario triangolo. I tre capelli che la donna aveva lanciato in aria si irrigidirono all’improvviso, poi ognuno di essi, come uno strale argentato, volò verso una diversa Dark Tower e si conficcò, come per magia, nel duro granito nero che la componeva. Cerchi concentrici di luce rossa cominciarono a scaturire dal luogo dell’impatto, mentre i fili argentati venivano lentamente inghiottiti dai terribili congegni di controllo…

 

La donna misteriosa sogghignò crudelmente, mentre gli obelischi neri cominciarono a perdere forma e a mutare davanti ai suoi occhi.

 

  Bene, mie creature… distruggete ciò che quei mocciosi stanno cercando di ricostruire… annientate loro e i loro Digimon… e portate il nostro signore sempre più vicino alla vittoria!

 

****************

 

Nel Mondo Reale, nella sua stanza, Koushiro Izumi sobbalzò allarmato vedendo che il settore nel quale si trovavano i suoi amici era improvvisamente diventato nero. Ma non ebbe nemmeno il tempo di iniziare a pensare a cosa fare… il settore ridiventò bianco un secondo dopo.

 

Cosa? Eppure ero sicuro che quel settore fosse diventato nero per un attimo…” disse tra sé, perplesso, il Digiprescelto della Conoscenza. Certo, era sempre possibile che si trattasse di uno sporadico malfunzionamento del suo programma… ma Koushiro non era tipo da sottovalutare un potenziale pericolo.

 

“Il mio programma ha rilevato la presenza di Dark Towers in quel settore… ma sono scomparse un attimo dopo. Cosa significa?”

 

*****************

 

  Bene… molto bene… gli ingranaggi hanno iniziato a girare…

 

Un settore desolato del Mondo Digitale. Lo stesso luogo in cui, appena qualche giorno prima, si era svolta la terribile battaglia finale contro l’Imperatore. Lo stesso deserto in cui Chimeramon aveva incontrato la fine per mano di Magnamon. Ora, il luogo era immerso in una calma innaturale, spezzata unicamente dal sibilo del vento. Nel bel mezzo dell’immensa distesa di sabbia, giaceva il relitto che poco tempo prima era l’inespugnabile base del crudele tiranno. La gigantesca nave volante che aveva fatto fuggire migliaia di Digimon in preda al panico col solo profilarsi all’orizzonte, era ridotta ad un misero ammasso di macerie e metallo contorto, una parodia del potere fino ad allora incontrastato del giovane despota.

 

Tuttavia, ancora qualcosa di vivo pulsava all’interno della struttura. Qualcosa di oscuro e terribilmente malvagio, la cui sola presenza permeava del gelo della morte la semidistrutta sala di controllo.

 

  Per quanto i suoi obiettivi fossero meschini e la sua mente limitata, l’Imperatore si è dimostrato un’utile pedina. Grazie a lui, il potere delle tenebre è ora più forte che mai… Digiprescelti… non avete idea di quello che vi aspetta… Chimeramon non era che la punta dell’iceberg, il primo passo per ritornare all’ oscuro splendore di un tempo. Attenderò pazientemente il momento del nostro incontro… e mi divertirò ad osservare i vostri ridicoli sforzi…

 

Se l’entità avesse avuto un corpo, sicuramente si sarebbe potuto vedere un ghigno malefico sulle sue labbra. Ad ogni modo, era solo questione di tempo…

 

  E’ solo questione di tempo, bambini prescelti… godetevi la vostra vittoria, finchè potete…

 

 

 

                                     CONTINUA…

 

 

Note dell’autore: Bene, e con questo si apre la mia epica dedicata al mondo di Digimon. Mi rendo conto che come primo capitolo non era il massimo, ma dovevo pur cominciare da qualche parte, no? Cercherò di scrivere il secondo capitolo il prima possibile, e spero che mi riesca meglio di questo. Mi auguro che come inizio vi sia sembrato interessante, e vi saluto caldamente!

 

Justice Gundam

  
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