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Autore: Angel_lily    09/10/2009    23 recensioni
Piccola shot su Robin e Maria^^ E così lei avrebbe salvato Moonacre, avrebbe salvato tutti. Lei, con la sua gentilezza e la sua dolcezza. Lei, con la sua testardaggine e il suo coraggio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene...mi presento. Ciao a tutti sono Rosita (accettati diminutivi di ogni genere^^) premetto che è la prima volta che mi cimento in una oneshot così "romantica", ma spero di aver fatto del mio meglio XD...allora volevo farvi sapere che anke io ho visto il film e anke io, come tutte voi, sono rimasta delusa dal finale….Ke cavolo Robin e Maria! Vabbè che sono piccoli  ma almeno un piccolo bacietto??? Per questo motivo mi sono presa la libertà di descrivere li ultimi 7 minuti del film, modificandoli leggermente…spero v piaccia…la shot è dal punto di vista di Robin (che tesoro^^)…accettate recensioni di ogni tipo XD…ok ora vi lascio alla storia…buona lettura ^^

 

 

 

La principessa del mio cuore

E così lei avrebbe salvato Moonacre, avrebbe salvato tutti.

Lei, con la sua gentilezza e la sua dolcezza. Lei, con la sua testardaggine e il suo coraggio.

L’avevo guardata avanzare, decisa, verso la sporgenza, non potendo fare a meno di incantarmi, accecato da tanta determinazione. Da tanta bellezza. L’avevo osservata restare perplessa dallo strano comportamento delle perle, che sembravano non volerla abbandonare. E ora si era voltata verso di noi, con un accenno di scuse negli occhi, incatenati ai miei. Un attimo troppo tardi per rendermi conto di quale fosse la sua intenzione, un attimo troppo tardi per avere il tempo di strapparla da quell’incauto senso di dovere, stringerla al mio petto e andare all’inferno…ma con l’insensata sicurezza di averla tra le mie braccia. Il mio porto sicuro. Il mio Paradiso. La mia piccola e coraggiosa Maria.

Troppo tardi.

-“Maria no…no…nooo!” mi precipitai dietro di lei, quando la vidi scomparire oltre la sporgenza, solo in tempo per guardarla raggiungere e perdersi nelle profonde acque dell’Oceano.

Dannazione! Perché ti sei buttata? Stupida ragazzina!...no…no…

Dolore, un immenso dolore. Con il quale non avrei mai pensato di dover fare i conti.

Che senso ha ora la mia vita senza di te? Che senso ho io senza di te? Entri nella mia vita, indesiderata, sfrontata, e ora scompari senza neanche darmi il tempo di dare un nome a questo sentimento che mi loroga??? E tu già non ci sei più…sei scomparsa tra quelle acque, tanto conosciute quanto estranee al mio cuore, ora che rivendicano un qualche possesso su di te…ora che ti avvolgono tra le loro braccia…come io non ho mai potuto fare…dove sei…dove sei amore mio…

Dopo attimi infiniti, una terribile luce si sprigionò dalla luna, così vicina al mare, accecante e miracolosa. Mio padre mi costrinse ad alzarmi e ad allontanarmi. Lo spettacolo era da mozzare il fiato, se solo il fiato lo avessi avuto, se solo quell’orrendo nodo alla gola avesse smesso di stringere così forte…di fare male…una luce c’illuminò e illuminò l’intera Moonacre, e tutto sembrò riprendere vita, colore.

E così ci era riuscita. Piccola, testarda ragazzina. Una parte di te si è resa conto che potrei compiere una pazzia, che potrei raggiungerti, ovunque tu sia? E per un attimo, accarezzo l’idea…ma qualcosa di ancora più sinistro e incredibile, catturò la mia attenzione. Un’onda, titanica, così grande da nn poter essere concepita da una semplice mente umana, cominciò ad affacciarsi all’orizzonte. Preceduta da quegli splenditi cavalli bianchi marini.

…sempre più vicini…sempre più vicini…

Forse avrei dovuto avere paura, ma volevo che ci raggiungessero, perché in loro scorgevo una piccola parvenza d te.

E poi tutto svanì, preoccupazioni, paure, lacrime.

C’eri solo tu.

Lì, su quell’ unicorno, semiaddormentata, ma viva, e non avrei potuto desiderare altro, non avrei voluto altro. –“Maria” sussurrai, ed altri mi fecero eco. Bellissima.

Alzò gli occhi, sconcertata, si guardò intorno, e mi sorrise. I piccoli pezzi del mio cuore in frantumi, si sciolsero per trovare compattezza solo in quelle labbra rosee e in quel sorriso. Solo in lei.

Abbracciò suo zio, baciò il piccolo unicorno e mi raggiunse.  –“Eri in pena Robin?” sussurrò. La sua voce. –“Noo, chiunque poteva farlo…” mi sorrise di rimando.

Stupido, stupido orgoglio! Dille che l’ami…

-“Maria?”

-“Sì, Robin”

Ti amo. Ma non c’era spazio per le parole. La strinsi, spasmodicamente a me, niente e nessuno avrebbe potuto portarmela via, non ora, non una stupida maledizione, o madre natura in persona. –“Non farmi più una cosa del genere ti prego…” piansi, tra i suoi, capelli –“Robin..” mi persi nel suo profumo, tutto sapeva di lei. Il cielo, la terra, tutto impallidiva al suo confronto. I miei nervi tesi allo spasimo, per la paura di averla persa, cedettero, quando la sentii stringermi, come fossi la sua ancora di salvezza, e cominciare a singhiozzare –“Credevo di avervi perduti per sempre! Credevo di averti perduto per sempre…” respirai tra i suoi capelli, godendomi la sua presenza. Presi il suo viso tra le mani e poggiai la mia fronte sulla sua –“Non ti abbandonerò mai…” sussurrai, asciugandogli le piccole lacrime,impaziente la baciai. Misi in quel bacio tutta la passione del mondo, intrappolando la sua anima alla mia. Ci sarebbe stato tempo per dirle quanto la amassi, per dimostrarle la magia di quella terra a lei sconosciuta, per vederla correre tra i campi, una figlia della natura, ultima principessa della luna. Ma quel momento era tutto nostro, e, in quel momento, lei era solo la principessa del mio cuore.

 

   
 
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