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Autore: Severus_Pyton    05/06/2005    7 recensioni
Grimmauld place numero 12 ...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuova pagina 3

La Rowling ci ha lasciato alla fine del quinto libro ... con Harry che ha perso anche l'ultimo membro della sua famiglia ... ora ... davvero, potrebbe sentirsi confuso e solo ... io ho cercato di immaginarmi come si sarebbe comportato ... prima o poi le vacanze finiranno ... qualche mese non può sanare quella ferita ... come si comporterà Harry quando tornerà in casa del suo padrino?


Lo sapeva … doveva immaginarselo … avrebbe dovuto essere pensabile …

 

Era cambiato … molto cambiato …

 

Aveva deciso che nulla gli sarebbe più interessato … basta …

 

Le settimane trascorse dai Dursley erano state pochissime … ed Harry sembrò di un apatia spaventosa … nulla più, neppure i Dursley, che sembravano mettercela tutta, riuscivano a farlo arrabbiare … a scuoterlo … nessuno … niente …

 

Pareva che con la morte del padrino … fosse morto anche lui …

 

Ed era prevedibile … che qualcosa sarebbe accaduto anche a lui …

 

Quando gli auror vennero a prenderlo … per … portarlo via dai Dursley … non ci fece caso … non ci pensò …

 

 

«Ciao Harry!» esplose Thonks con moderata allegria …

 

«Ciao» rispose Harry con un sorriso educato sul volto … e la voce … spenta …

 

«Ei, ragazzo … ciao … come va?» Gracchiò Moody

 

«Bene … bene, grazie … va sempre bene …» rispose Harry … con il medesimo sorriso stampato in faccia …

 

L’indifferenza dei Dursley fu accolta bene da Harry. Sicuramente non se ne stettero appartati per far piacere ad Harry … riconobbero in Moody colui che, qualche settimana prima li aveva avvisati circa il modo di comportarsi con il moro …

 

Harry, dunque, senza dire nulla quella mattina … prese il suo baule … tutte le sue cose e seguì gli auror … fino …

 

«Eccoci!» esplose Thonks …

 

Ad Harry, il cuore mancò un battito …

 

‘No … no … no …’ pensava Harry … le gambe gli tremavano …

 

Entrando salutò educatamente tutti … con una ‘finta’ gentilezza … tutti in quella casa lo conoscevano bene … la persona che avevano davanti non era Harry … no …

 

Salutò tutti … e poi salì in camera, assieme ai suoi bagagli …

 

Mise tutto il suo coraggio e la forza di volontà per non tremare mentre arrivava alla camera … quella casa … quella casa … guardava le pareti del corridoio come se fosse la prima volta che le vedeva …

 

Quanti ricordi … salendo … si fermò … gli sembrava di impazzire … quanta sofferenza … passò accanto all’armadio nel quale, l’anno prima, la signora Weasley aveva trovato il molliccio … si fermò un istante … con lo sguardo perso nel vuoto … mentre guardava l’armadio … e il letto … ripensava a quella scena … e si accorse di tremare …

 

Salì in camera … pose il baule ai piedi del letto … l’idea era quella di disfare i bagagli … aprendo il baule, estrasse le fotografie … e stette alcuni minuti a guardarle … finchè … qualcuno bussò … bussò ed entrò …

 

«Harry?» si fece avanti Ron, cercando di dominare il proprio disagio …

 

Harry lo guardò … occhi sbarrati … lo osservò per un attimo …

 

… poi posò lo sguardo ancora sulla fotografia … quella dei suoi genitori con Sirius … e quell’altra con tutti i membri dell’ordine della fenice …

 

«Harry …» continuò Ron « tutto bene … ehem … posso … aiutarti a disfare i bagagli? …»

 

Harry, come risposta, si sedette sul baule … i gomiti appoggiati alle ginocchia … e la testa bloccata fra le due mani …

 

Lo sguardo si perdeva in basso … sul pavimento … e la vista iniziava ad essere annebbiata … le lacrime, tardive ma inevitabili, scesero copiose attraversando le guance del moro …

 

Ron sembrava pietrificato … vedeva l’amico lacrimare … non sapeva neppure lui cosa fare … finché fu Harry a rompere quel silenzio … disagevole …

 

«Ron … Ron … aiutami … Ron …» con la voce bassa … rotta dai singhiozzi …

 

«Sono qui, Harry … sono qui … » rispose l’amico … che fece un paio di passi avanti …

 

«Ho paura, Ron … sono morti tutti … tutti … se dovessi perdere anche te … mi sento solo … ho paura … non mi lasciare … dimmi che non mi lascerai mai solo …» disse Harry fra un singhiozzo e l’altro … stringendo maggiormente la testa fra le mani

 

Poi si alzò e guardò verso Ron … il quale, alla vista del viso di Harry … si commosse …

 

… «aiutami … » disse Harry con una flebile voce, mentre, abbracciando l’amico, scoppiò in lacrime …

 

Ron lo strinse forte a se e, commosso, riuscì a sussurrare «non ti lascerò mai, amico mio!!!»

 

 


 

Per capire l'importanza di Ron per Harry, leggetevi il quinto libro a pagina 175 e il libro quarto a pagina 307-308!

 

 

  
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