La Rowling ci ha lasciato alla fine del quinto libro ... con Harry che ha perso anche l'ultimo membro della sua famiglia ... ora ... davvero, potrebbe sentirsi confuso e solo ... io ho cercato di immaginarmi come si sarebbe comportato ... prima o poi le vacanze finiranno ... qualche mese non può sanare quella ferita ... come si comporterà Harry quando tornerà in casa del suo padrino?
Lo sapeva … doveva immaginarselo … avrebbe dovuto essere pensabile …
Era cambiato … molto cambiato …
Aveva deciso che nulla gli sarebbe più interessato … basta …
Le settimane trascorse dai Dursley erano state pochissime … ed Harry sembrò di un apatia spaventosa … nulla più, neppure i Dursley, che sembravano mettercela tutta, riuscivano a farlo arrabbiare … a scuoterlo … nessuno … niente …
Pareva che con la morte del padrino … fosse morto anche lui …
Ed era prevedibile … che qualcosa sarebbe accaduto anche a lui …
Quando gli auror vennero a prenderlo … per … portarlo via dai Dursley … non ci fece caso … non ci pensò …
«Ciao Harry!» esplose Thonks con moderata allegria …
«Ciao» rispose Harry con un sorriso educato sul volto … e la voce … spenta …
«Ei, ragazzo … ciao … come va?» Gracchiò Moody
«Bene … bene, grazie … va sempre bene …» rispose Harry … con il medesimo sorriso stampato in faccia …
L’indifferenza dei Dursley fu accolta bene da Harry. Sicuramente non se ne stettero appartati per far piacere ad Harry … riconobbero in Moody colui che, qualche settimana prima li aveva avvisati circa il modo di comportarsi con il moro …
Harry, dunque, senza dire nulla quella mattina … prese il suo baule … tutte le sue cose e seguì gli auror … fino …
«Eccoci!» esplose Thonks …
Ad Harry, il cuore mancò un battito …
‘No … no … no …’ pensava Harry … le gambe gli tremavano …
Entrando salutò educatamente tutti … con una ‘finta’ gentilezza … tutti in quella casa lo conoscevano bene … la persona che avevano davanti non era Harry … no …
Salutò tutti … e poi salì in camera, assieme ai suoi bagagli …
Mise tutto il suo coraggio e la forza di volontà per non tremare mentre arrivava alla camera … quella casa … quella casa … guardava le pareti del corridoio come se fosse la prima volta che le vedeva …
Quanti ricordi … salendo … si fermò … gli sembrava di impazzire … quanta sofferenza … passò accanto all’armadio nel quale, l’anno prima, la signora Weasley aveva trovato il molliccio … si fermò un istante … con lo sguardo perso nel vuoto … mentre guardava l’armadio … e il letto … ripensava a quella scena … e si accorse di tremare …
Salì in camera … pose il baule ai piedi del letto … l’idea era quella di disfare i bagagli … aprendo il baule, estrasse le fotografie … e stette alcuni minuti a guardarle … finchè … qualcuno bussò … bussò ed entrò …
«Harry?» si fece avanti Ron, cercando di dominare il proprio disagio …
Harry lo guardò … occhi sbarrati … lo osservò per un attimo …
… poi posò lo sguardo ancora sulla fotografia … quella dei suoi genitori con Sirius … e quell’altra con tutti i membri dell’ordine della fenice …
«Harry …» continuò Ron « tutto bene … ehem … posso … aiutarti a disfare i bagagli? …»
Harry, come risposta, si sedette sul baule … i gomiti appoggiati alle ginocchia … e la testa bloccata fra le due mani …
Lo sguardo si perdeva in basso … sul pavimento … e la vista iniziava ad essere annebbiata … le lacrime, tardive ma inevitabili, scesero copiose attraversando le guance del moro …
Ron sembrava pietrificato … vedeva l’amico lacrimare … non sapeva neppure lui cosa fare … finché fu Harry a rompere quel silenzio … disagevole …
«Ron … Ron … aiutami … Ron …» con la voce bassa … rotta dai singhiozzi …
«Sono qui, Harry … sono qui … » rispose l’amico … che fece un paio di passi avanti …
«Ho paura, Ron … sono morti tutti … tutti … se dovessi perdere anche te … mi sento solo … ho paura … non mi lasciare … dimmi che non mi lascerai mai solo …» disse Harry fra un singhiozzo e l’altro … stringendo maggiormente la testa fra le mani
Poi si alzò e guardò verso Ron … il quale, alla vista del viso di Harry … si commosse …
… «aiutami … » disse Harry con una flebile voce, mentre, abbracciando l’amico, scoppiò in lacrime …
Ron lo strinse forte a se e, commosso, riuscì a sussurrare «non ti lascerò mai, amico mio!!!»
Per capire l'importanza di Ron per Harry, leggetevi il quinto libro a pagina 175 e il libro quarto a pagina 307-308!