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Autore: Goten    13/10/2009    27 recensioni
L'acqua scendeva fra i suoi capelli ramati, schiacciandoli e scurendoli, i suoi vestiti erano come una seconda pelle, ma nulla in quel momento gli importava. Cominciò a correre, in pochi istanti la raggiunse afferrandola saldamente per un braccio.
- Ti prego, aspetta! - La voltò verso di se. L'acqua scendeva sui loro visi, anche i capelli di lei erano appesantiti da quelle goccioline, ma Edward era sicuro di non aver mai visto niente di più perfetto in tutta la sua lunghissima vita.
Con la mano bagnata le sfiorò timorosamente una guancia. - Sei davvero reale. - Sorrise sinceramente felice, mentre un tenue rossore comparve sul volto di Isabella.
VINCITRICE DEL CONTEST SU FACEBOOK INDETTO DA BARBY&MARCO E AMALIA
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Genteeeeeeeeeee scusateeeeeeeeee. Sono stata con un casino con la linea internet ç_ç sorry... questo è l'ultimo aggiornamento della mia ficci e stò schifosamente rubando la linea a mio fratello ^^'' grazie brother ^.^.
La linea di casa va ancora un po a balzoni, quella del lavoro è morta, ma in teoria dovrei ripristinarla oggi. Mi dispiace veramente di aver saltato l'aggiornamento di giovedì. Perdonatemi. ç_ç
Ci sono stati una valanga di commenti, ma purtroppo non ho il tempo materiale di mettere a tutti una risposta. Credetemi, ci stavo prendendo gusto ad escogitare le risposte per tutti ^__^.
Però, mi sembra giusto togliere un dubbio a Vampirettafolle e a Eli87. La risposta è SI. XD Ho cercato di essere il più vaga possibile per non risultare volgare. ^//^
E per Ami_mercury: Non ti preoccupare, lòe critiche come la tua, sono molto costruttive ^_^ perciò, ho sinceramente apprezzato il tuo intervento. Anche perché non ti posso dare torto, ho approfondito pochissimo i personaggi. E di questo ogni tanto me ne pento. Ma non voglio riscriverla, la storia è nata così e così la lascio ^_^ ma le prossime cercherò di renderle ancora meglio. ^^ Vedi, i commenti come il tuo danno la carica per migliorare sempre! ^__^ Spero di vederti anche nella prossima ficci. ^_^
In teoria, se tutto va bene, dalla settimana prossima, quindi martedì, posterò il primo capitolo di quella nuova. Ora vi lascio leggere. Un bacione!!! E grazie davvero di cuore a tutti voi che leggete e che mi tenete compagnia con i vostri commenti ^_^ Ciao Goten.

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Capitolo 11


Quando aveva conosciuto Edward Cullen, Isabella aveva capito di aver toccato il massimo della passione e dell'amore, eppure, in quel momento, mentre rovistava negli scatoloni contenenti i suoi ricordi, non poteva evitare di provare un po di amarezza per tutto quello a cui aveva rinunciato.

Ripose nello scatolone le foto di lui. Faceva male guardarle, un male atroce.

Quel giorno, era ancora impresso nella sua mente, quel pazzo di Jake aveva fatto irruzione nella camera di Edward trovandoli completamente nudi. La situazione era già abbastanza complicata, senza che quello stupido si mettesse in mezzo.

Non riusciva proprio a capire che lei non lo amava?

<< Jake, io non ti amo. >> Queste sue parole rimbalzarono per le pareti di quella stanza divenuta così affollata.

Il corpo di Edward la proteggeva, mentre l'intera famiglia Cullen era alle spalle di Jacob Black.

<< Non puoi nemmeno pensare di amare lui! >> Aveva ribattuto il ragazzo, indicando Edward.

Il sibilo che uscì dalle labbra di Edward le fece accapponare la pelle. Solo in quel momento parve rendersi conto che quel vampiro così dolce e gentile, poteva essere pericoloso, letale.

Era un lato che non aveva mai visto prima in Edward e la domanda che ora la sua mente le stava ponendo era semplice: quanto ancora non conosceva di Edward?

Nonostante la situazione avesse anche un certo livello di imbarazzo, Bella prese un piccolo respiro, doveva chiarire subito con Jacob, prima che Edward scattasse contro di lui.

<< Jake >> Sospirò. << Il mio cuore gli appartiene. >> Si avvicinò ad Edward, abbracciandolo da dietro, premendo il suo corpo femminile contro il suo che sembrava fatto di marmo. << Lo amo Jake e non puoi farci nulla. >>

Isabella sospirò per l'ennesima volta a quel ricordo, sapeva di aver ormai scelto e quindi... chiuse lo scatolone e si diresse al piano inferiore, ricordare faceva male, molto male...

<< Bella. >> Le sorrise sua madre porgendole una tazza di caffè. << Buon giorno. >>

<< 'Giorno. >> Sussurrò abbastanza forte per farsi sentire, portandosi poi la tazza alle labbra, senza riuscire a bere nulla.

Per qualche istante ci fu silenzio fra di loro, Bella non voleva dire nulla, aveva la mente impegnata, stava lottando furiosamente per evitare di ricordare, ma sapeva che era ormai una causa persa...

Nella sua mente rivisse nuovamente quel momento...

Jacob aveva preso a tremare, era allibito, era arrabbiato, era deluso... ma soprattutto, aveva il cuore a pezzi. << Tu non sai quello che stai dicendo! >> Le sussurrò con voce minacciosa. << Ti sta plagiando! Non sei libera di vedere le cose come stanno! >> Man mano che le parole uscivano dalla sua bocca, la voce aumentava d'intensità.

<< Resta dietro di me. >> Le sussurrò Edward, facendole sempre da scudo con il proprio corpo. << Lei è libera di scegliere, Jacob Black, non abbiamo nessun potere sulla sua mente. >> Provò a spiegargli con calma forzata, ma sentiva i pensieri del giovane Black confusi. Non riusciva a darsi pace. L'amava anche lui a suo modo. Non era nemmeno da paragonare all'amore che il vampiro nutriva per lei, ma quello di Black, seppur minore, era amore.

<< Menti. >> Sibilò Jake.

<< Isabella ha la facoltà di scegliere. Nel caso decidesse di non volermi più, mi farò da parte, ma finché lei mi vorrà nella sua vita, io sarò sempre presente. Per sempre. >> Il tono solenne con cui pronunciò le sue parole, scatenarono i brividi in Bella.

Come poteva anche solo pensare che lei non lo volesse più nella sua vita?! Era assurdo anche solo pensarlo. Lei sentiva che Edward le apparteneva e sapeva di appartenergli a sua volta.

Rafforzò la stretta sul corpo del vampiro. << Io lo vorrò per l'eternità. >>

Erano bastate le sue parole per scatenare l'ira di Jacob.

Isabella rabbrividì, posò la tazza non più sicura di riuscire a reggerla.

<< Oggi è una bella giornata, potremmo andare dal parrucchiere, che ne dici? >> La proposta di sua madre la distrasse dai suoi lugubri pensieri.

Dire che fosse una bella giornata era un eufemismo, ma bastava che a Forks il cielo fosse solo nuvoloso senza pioggia per affermare che quella fosse una bellissima giornata. La casetta che aveva preso quasi ai margini della cittadina era piccola, ma graziosa.

<< Si... >> Sospirò piano. << E' una buona idea. >> I suoi capelli non avevano bisogno di nulla, ma perché privare sua madre di quella piccola gioia?

<< Ottimo, prendo la borsa. >> Gli occhi di Bella la osservarono alzarsi, un pensiero le impazzò nella mente. Cosa stava facendo adesso Edward?

Con lentezza quasi esasperante posò la tazza nel lavandino. Osservò la striscia di caffè scura vorticare nel lavandino, mischiandosi all'acqua corrente. Quel nero le riportò nuovamente alla memoria gli occhi di Edward durante l'attacco di quel giorno.

Era maestoso, affascinante, sensuale... era unico. La stanza era ridotta ormai ad un cumulo di macerie, i mobili erano andati distrutti, le crepe facevano bella mostra di se nelle pareti bianche. Ma nessun graffio era presente sulla pelle del vampiro, ne in quella di Bella.

Edward era riuscito a mettere al tappeto il giovane Quileute, il braccio rotto era tutto quello che Jacob aveva riportato come danno.

I Cullen non gli avevano dato modo di scagliarsi contro Edward e Bella, Emmett lo aveva atterrato prima che agisse, Rosalie era corsa verso Bella prendendola in braccio portandola al sicuro nella stanza attigua, mentre Edward con le sue movenze da felino scattava in avanti verso Jake, sfuggito alla presa di Emmett. Non gli aveva dato il tempo di trasformarsi in lupo, ma nonostante questo, la forza di Black era comunque notevole.

Il ritorno di sua madre la distrasse nuovamente. Bella non poté evitare di sorridere. << Sono pronta. >> Annunciò Renée, mentre l'attendeva davanti alla porta aperta.

Durante il tragitto in macchina, le chiacchiere di sua madre la tennero impegnata, lontana da quei ricordi.

Anche il tempo dalla parrucchiera volò via veloce. Sapeva che lui la stava aspettando, sentiva il proprio corpo fremere per tornare da lui.

Posò il suo sguardo sul fitto bosco che circondava la strada principale. Era lì, bellissimo, etereo, perfetto... suo. Era lì ad osservarla. Il suo sorriso sghembo l'accompagnava ovunque.

<< Cosa guardi? >> Nuovamente la voce di Renée la distrasse.

<< La perfezione. >> Rispose enigmatica, mentre osservava quello che avrebbe potuto essere suo marito allontanarsi veloce. Sapeva che lui non l'avrebbe mai lasciata. Era sempre li, pronto per lei.

<< Perfezione? >> Gli occhi umani di sua madre videro solo il verde opprimente di Forks. Dopo qualche occhiata veloce, rinunciò, a volte sua figlia era strana. << A che ora partirai domani? >> Le chiese una volta entrate in auto, tornando verso casa.

<< Presto. >> Sospirò Bella, lasciando che la sua fantasia corresse veloce verso tutte le notti che aveva condiviso con lui. << Molto presto. >> Sussurrò, conscia che appena fosse arrivata a casa, avrebbe avuto gli occhi del vampiro perennemente su di se. Era diventato il suo guardiano personale.

Edward non riusciva a stare nemmeno cinque minuti senza di lei, la sua ragione di non vita, la donna che lo rendeva stabile e non un vampiro pazzo.

La stava osservando come sempre, non l'abbandonava mai. Quella perfezione di donna era sua. Solo ed esclusivamente sua.

I suoi occhi non l'avevano mai lasciata mentre sistemava le ultime cose in quegli scatoloni che ormai, rappresentavano la sua vecchia vita. Le foto di lei e Jake, avrebbero trovato la via del cassonetto.

Eppure, sapeva perfettamente che non avrebbe alzato più un dito su di lei. No, non lo avrebbe fatto.

Bella aveva scelto. Aveva rifiutato di sposarlo, gli aveva chiesto di rispettare la sua scelta... e lui l'aveva fatto.

C'era mancato poco che la sua mente vampiresca impazzisse del tutto, non riusciva nemmeno ad immaginare una vita senza di lei.

Poteva solo rimanere nell'ombra, osservarla, amarla da lontano, attendendo quel giorno visto nella visione di Alice, in cui Bella avrebbe indossato il suo abito da sposa e pallida con gli occhi dorati lo avrebbe amato per l'eternità. Ma fino ad allora, avrebbe vegliato su di lei. Sarebbe stato il suo vampiro custode.

La notte ormai era scesa... << Buona notte, Edward. >> Gli sussurrò Isabella.

<< Dormi mia dolce Isabella, veglierò io su di te. Per sempre. >> Le sussurrò piano, appoggiandole le labbra fredde sulla fronte.

L'avrebbe protetta, amata e attesa fino a quel giorno non più molto lontano...


<< Sei sicura che vada tutto bene? >> Le domandò per l'ennesima volta sua madre, sistemandole le pieghe inesistenti sul vestito color seta.

<< Mamma, è tutto perfetto. >> Le sorrise Bella, afferrando il bouquet di gigli.

<< E' solo che... mi sembra così assurdo. Tu che ti sposi. >> Si portò le mani davanti alla bocca soffocando un singhiozzo.

Il lieve bussare alla porta spezzò quel momento. << Avanti. >> Rispose la futura sposa, voltandosi verso la fonte di quel suono.

Rosalie apparve in tutta la sua bellezza. << Sei pronta? >>

La futura signora Cullen annuì. << Prontissima. >> Sorrise, attendendo che sua madre e la sua damigella uscissero dalla stanza.

Respirò un paio di volte e quando sentì la musica della marcia nuziale, capì che era arrivato il suo momento. << Forza Bella, lui è giù che ti aspetta... da sempre... >> Si fece coraggio.

Prima il piede sinistro e poi il destro, sinistro e destro... non era così difficile. Sollevò lo sguardo osservando rapita il grande arco di fiori e poi... lui: Edward.

Fece gli ultimi passi arrivando davanti a lui e il ministro di Dio cominciò a parlare.

<< Siamo qui riuniti oggi per unire queste due persone nel sacro vincolo del matrimonio... >>

Isabella avrebbe giurato che nemmeno Edward stava in realtà ascoltando quello che stava dicendo il pastore.

Ed effettivamente, anche la mente del vampiro era concentrata su un ricordo, lo stesso che Bella stava rivivendo in quel momento...

Pioveva, ma a lui non importava. Erano passati quasi dieci mesi dall'ultima volta che aveva posato le sue labbra su di lei. Sapeva che le visioni di Alice potevano sempre mutare, ma ultimamente erano sempre più nitide, e lui sapeva quanto fosse inutile scommettere contro sua sorella.

Era lì, bagnato fradicio, i capelli ramati erano scuri per l'acqua che li aveva appesantiti, i vestiti appiccicati addosso, ma non importava. L'unica cosa che voleva in quel momento, era lì davanti a lui. Dormiva tranquilla, mentre con passo leggero la raggiungeva e si chinava davanti a lei.

Fu in quel momento che decise, e nella mente di Alice la visione aveva preso vita.

Si era spogliato di tutti i suoi vestiti, completamente nudo, aveva spostato con delicatezza le coperte da quel corpo perfetto e caldo. Si era sdraiato accanto a lei, coprendosi a sua volta con la coperta.

Le sue labbra stavano stuzzicando con amore quelle di lei. << Bella... amore... >> Le sussurrò piano, gioendo internamente nel vedere quegli occhi aprirsi confusi.

<< Edw.. >> Ma le sue labbra fredde la zittirono baciandola con passione. Le sue mani bianche presero ad accarezzarle la schiena, sfiorando i boccoli morbidi dei suoi capelli.

Era stanco di vederla e non poterla prendere, la voleva per se. Basta aspettare. << Ti amo, ti voglio... per sempre. >> Quasi ruggì nel dire quelle parole.

<< Vuoi tu Edward Anthony Masen Cullen prendere la qui presente Isabella Marie Swan come tua sposa, per amarla ed onorarla per sempre? >> I pensieri di Edward tornarono bruscamente al presente, così come quelli di Bella.

<< Si, lo voglio. >> Disse chiaro e conciso, scatenando un brivido nella sua futura moglie.

<< E vuoi tu Isabella Marie Swan prendere il qui presente Edward Anthony Masen Cullen come tuo sposo, per amarlo ed onorarlo per sempre? >>

<< Si, lo voglio. >> Sospirò impaziente di ritrovarsi sola con lui.

<< Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa. >>

Il resto divenne storia nella famiglia Cullen. Isabella venne morsa pochi giorni dopo diventando a tutti gli effetti la compagna eterna di Edward.

<< Adoro la pioggia... >> Miagolò Bella fra le braccia di suo marito. << Mi ricorda quando ti ho visto per la prima volta... >>

Le labbra di Edward si posarono morbide sul suo collo, le sue braccia la stringevano contro il suo torace. Adorava quei momenti teneri fra loro, ancora dopo quasi cento anni. << Io adoro te invece... >> Le mormorò dolce, mentre le sue labbra trovavano posto sulle sue, unendosi in un bacio eterno.


FINE

   
 
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