Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: Sana e Akito    13/10/2009    9 recensioni
E se, dopo il finto litigio tra Bruno e Gonzalo, per il loro finto amore verso Patty, le cose fossero andate in modo diverso? E se nascesse una profonda amicia tra Bruno e Patty, proprio grazie a questo litigio? E se Matias si accorgesse di essere geloso dei due ragazzi? E se la faccenda di Carmen e Leandro andasse in maniera diversa, come quella di Giusy e Guido?
Come promesso, continuerò la storia.
20/02/13 Revisionato 2 capitolo.
Vi consiglio di rileggere i capitoli man mano che li riposto perché, anche se piccole, le differenze ci sono.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bruno/Patricia
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Post 14/02/2013: Finalmente ho ripreso in mano questa storia. Sto revisionando e modicando i pochi capitoli pubblicati. Vi consiglio di rileggerli, ma non è necessario. Alcune cose sono state tolte, altre modificate e altre ancora aggiunte, ma il succo del capitolo non cambia. Ringrazio chi mi ha esortato a continuare questa fanfiction e non posso essere che felice per i vostri commenti. 
Spero di non farvi aspettare ancora molto, per ora ho quasi finito di revisionare i capitoli, quindi spero di postarli modificati una a settimana. 

Un Amore Inaspettato 

1. Una nuova amicizia


Giusy era decisa a farla pagare ad Antonella e il modo migliore per farlo era senz'altro quello di mandare a monte la sua scommessa fatta con le Divine.
Il piano, al quale partecipavano anche Bruno e Gonzalo, per il loro astio verso Antonella, consisteva in un litigio fra i due fratelli per amore di Patty. 
Quest’ultima era contraria, come sempre, ma sapeva che quando Giusy si metteva in testa una cosa non c’era verso di fermarla. 
Proprio quel giorno, nel cortile della scuola, i fratelli Molina entrarono in azione davanti a tutti, in particolare per la presenza di Antonella e le sue amiche. 
Per mettere fine al litigio, intervenne Patty. 

- Vi prego ragazzi, smettetela! Non litigate per me… Non ce n’è motivo. –
- Non ti preoccupare, Patty. È una faccenda tra me e mio fratello – la rassicurò, Bruno. 
- Sì, Patty. Non preoccuparti – concordò Gonzalo. 
- Io non ce la faccio più. Non dovete litigare per me – implorò, con gli occhi lucidi.

Patty, non riuscendo a dire altro, scappò via; in tempo per non farsi vedere in lacrime, o almeno così credeva. 

Non ho visto bene, ma sono sicuro che stava piangendo – pensò Bruno, il più preoccupato per lei.

***

- E brava, Patty! Fa tanto la timida e poi ha due ragazzi che le corrono dietro – commentò Matías agli amici, che discutevano della faccenda. Aveva parlato senza pensarci, risultando un po' acido.
- Può darsi, ma non è colpa sua se Bruno e Gonzalo hanno perso la testa per lei. Qualsiasi ragazzo potrebbe innamorarsi di Patty – la difese Santiago. 
- Certo, Santiago, hai ragione. Non intendevo offendere nessuno, tantomeno Patty – si giustificò il moro.
- Sentite, ragazzi… Ora cosa succederà? Intendo dire, Patty chi sceglierà tra i due? – intervenne Guido. 
- Chi sceglierà?! – ripeté Matías, confuso. 
- Certo, amico. Non penso che Patty si faccia scappare un’occasione simile. Non capita spesso che due bei ragazzi come Bruno e Gonzalo, si innamorino della stessa ragazza… E a dirla tutta, non credo che a Patty non piaccia uno di loro due – spiegò Guido. 
- Ah! H-hai ragione – disse Matías, d'improvviso assorbito dai suoi pensieri.
- C’è qualcosa che non va, Matías? – gli chiese Santiago, notando la sua stranezza.
- No, no… niente. Perché? – 
- No, nulla! Solo che ti ho visto pensieroso – 

“ Non credo che a Patty non piaccia uno di loro”
Ha ragione Guido: a Patty potrebbe piacere Bruno o Gonzalo… Un attimo! Ma perché a me importa? Da quando mi interessa che ragazzo piace a Patty? –pensava intanto Matías.

***


Carmen si trovava al bar della scuola con una tazza di thé in mano e pensava a ciò che aveva detto a Leandro quella mattina. 
La situazione non era delle migliori, visto che lei non aveva prove del fatto che Bianca sposasse Leandro solo per interesse; per cui, quest’ultimo, non credeva alle sue parole. 

- Carmen? Ci sei? – disse una voce, sventolando a destra e a sinistra la mano davanti al viso di Carmen. 
- Sì, chi è?... Bianca?! – chiese incredula Carmen, resasi conto chi aveva di fronte. 
- Sì, sono io. Oltre che bugiarda, sei diventata anche sorda, adesso? – le domandò, cinica. 
- No, non sono sorda e neanche bugiarda – rispose, freddamente. 
- Io la definisco bugiarda una persona che non dice la verità al padre di sua figlia e che inventa storie per dividere due innamorati. –
- Io non sto inventando nessuna storia, Bianca. Lo sai meglio di me che vuoi sposare Leandro solo per i suoi soldi –
- E anche se fosse? Leandro non crederebbe mai a te se gli dicessi che gli hai mentito per tutto questo tempo, nascondendogli il fatto che Patty è sua figlia – 
- Come fai ad essere sicura che sia Leandro il padre di Patty? –
- Beh, questi non sono affari tuoi. Lo so e basta, quindi ti conviene parlare con Leandro e smentire tutto quello che gli hai detto se non vuoi perdere Patty… per sempre – 
- Perdere Patty? Per sempre? – 
- Certo, cara. Non spererai che Leandro, saputa la verità, ti lascerà Patty senza dire nulla. Di sicuro, la vorrà con se per sempre – disse, ridacchiando – Ora vado che ho altre cose da sbrigare, ci vediamo – la salutò, infine, dandole le spalle e allontanandosi. Carmen non poté vedere il ghigno subdolo formarsi sulle labbra della bionda.

Quella donna non la capirò mai. Come fa ad essere così perfida? – si chiese Carmen, osservando la donna andar via.

***


- Ragazze, non è possibile! Non ci credo. È impossibile che quella provincialotta di Patty piaccia a Bruno e Gonzalo –
Antonella, ancora nel cortile della scuola, era intenta a parlare con le sue amiche della faccenda di Patty.
- Sì, sono d’accordo, ma a quanto pare è la realtà –
- Non posso crederci. È un’assurdità e scoprirò cosa c’è sotto a tutta questa storia – 
- Se lo dici tu… -
- Sì, lo dico io, Caterina, e quello che dice Antonella the best si fa – concluse Antonella, con una faccia di chi aveva già un piano da architettare. 

***

Patty si trovava nella sua stanza, sdraiata sul suo letto con Mati tra le braccia e piangeva. 

Perché? Perché devono sempre mettere in mezzo me? È vero, ho accettato di mettere in scena questa farsa, però alla fine sono sempre io quella che ci rimette. Mi chiedono tutti di dare loro una mano, con la propria ragazza o di fare cose come questa del litigio, ma mai una volta che qualcuno mi chieda di uscire… 


Dei colpi alla porta interruppero i pensieri di Patty.

- C-chi è? – chiese flebilmente Patty, ancora scossa dai singhiozzi. 
- Sono Bruno. Posso entrare? – 
- U- un attimo! Ora ti apro – disse, alzandosi dal letto e strofinandosi gli occhi per asciugare le lacrime. 
Ciao, Bruno. Dimmi, volevi qualcosa? – gli domandò, mentre lo invitava ad entrare in stanza. 
- No…sì, cioè… volevo sapere come stavi. Sei scappata via senza dire niente, oggi –
Chiusa la porta, Patty si appoggiò al legno, incrociando le mani dietro la schiena.
- Bhè, cosa volevi che dicessi? Era una situazione che non volevo si creasse. Non sapevo che fare e sono andata via – gli spiegò. 
- Per il piano, era inevitabile che si creasse quella situazione – 
- Sì! Ed è proprio questo che volevo non accadesse. È vero, ho accettato di fare il piano di Giusy, ma questo non significa che ero d’accordo – 
- Ma... se non volevi, perché hai accettato lo stesso? – 
- Ho accettato perché anch’io, in fondo, voglio farla pagare ad Antonella, ma non volevo che tu e Gonzalo vi trovaste in questa situazione. So che io sono brutta e non potrei mai piacerti… cioè piacervi – si corresse –Rispetto ad Antonella che è molto bella, perciò non volevo mettervi nei guai. Con questa storia ideata da Giusy, si creeranno, di certo, malintesi e, andando avanti, ne seguiranno sempre più bugie. A me non piace mentire e, tantomeno, avere finti spasimanti –

Com’ è sensibile. È una ragazza molto buona e generosa. Aiuta sempre gli altri, ma, alla fine, è l’unica che ci rimette –pensava Bruno, dimenticandosi di Patty che aspettava una sua risposta.

- Ah… sì, scusa, Patty. Prima di tutto non sei brutta, come dici. Secondo: io e Gonzalo abbiamo accettato di mettere in scena questa farsa per il tuo stesso motivo e non ci troveremo nei guai per questo, tranquilla. Terzo: certo, le bugie non si dicono, ma, se sono dette per buoni scopi, a chi potrebbero far male? –elencò con le dita, sorridendo, sicuro che ciò che stavano facendo era per una buona causa.
- A me, per esempio – sussurrò, abbassando il capo, credendo di non essere sentita, ma, per sua sfortuna (o fortuna), Bruno aveva sentito benissimo. 
- Patty, che intendi dire? – 
Bruno era confuso, adesso. Perche dovrebbe ferirla?
- Q-quello che ho detto – iniziò, titubante – A me fanno male perché è tutta una finzione questa storia che tu e Gonzalo mi volete bene… che siete innamorati di me. Nessuno potrebbe perché sono brutta: ho gli occhiali, l’apparecchio ai denti e porto le trecce. 
Io sono solo l’amica a cui chiedere aiuto per conquistare una ragazza, a cui chiedere consiglio su cosa regalare alla propria ragazza o fingere di essere la ragazza di qualcuno – si sfogò, infine, iniziando a piangere. 

Bruno sentì i singhiozzi di Patty e, senza pensarci, la spinse a sé e la strinse in un forte abbraccio.

- Patty, non devi pensarle nemmeno queste cose. Sono solo sciocchezze. Chiunque si innamorerebbe di te… Sei una ragazza splendida, dolce, buona e intelligente. Chiunque vorrebbe uscire con te – le spiegò, sempre tenendola tra le braccia. 

Lo penso davvero. Patty è stupenda. 
Come ho fatto a non accorgermene prima? Sono stato così idiota da stare dietro ad Antonella e pensare solo a lei, non rendendomi conto di essere circondato da tante belle ragazze migliori di lei. Patty ne è l’esempio… È bellissimo tenerla tra le mie braccia: è così fragile, mi viene d’istinto l’impulso di proteggerla, come sto facendo ora. Vederla piangere ha fatto scattare qualcosa dentro di me, avendo solo il desiderio di farla smettere –  Bruno era stordito dai suoi stessi pensieri, ma lasciò correre continuando a confortare la ragazza.

Com’è bello stare tra le sue braccia. Sembra di essere fatta apposta per stare abbracciata a lui. Non credevo che Bruno fosse così gentile e che soprattutto pensasse questo di me – pensava contemporaneamente Patty. 

- Dici… dici sul serio? – chiese, flebilmente, senza staccarsi dall’abbraccio. 
- Certo! Non mentirei mai, soprattutto a te. –
- G-grazie – 
- Di niente. Sai? È la prima volta che abbiamo una discussione così lunga – 
- Sì, è vero! – concordò, sorridendo – Ed è la prima volta che ci abbracciamo. –
- Anche questo è giusto. – 
- In effetti, non siamo mai stati molto amici. Eravamo più conoscenti. – 
- A questo si può rimediare… - iniziò, allontanandola da sé lentamente - … adesso. Patty, possiamo essere ottimi amici? Amici per la pelle? – chiese, allungando il braccio verso di lei. 
- Certo, ne sarei felice – rispose, allungando anch’ella il braccio e dandogli la mano, stringendogliela e sorridendogli. 

Sarà una bellissima amicizia – pensarono all’unisono.
  
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