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Autore: AngelMary McCartney    13/10/2009    7 recensioni
Dal 9° capitolo: “Che c'è Potter?-chiese innocentemente-qualcosa non va, per caso?”. E si avvicinò ulteriormente. Le loro labbra quasi si sfioravano... Lily era completamente persa nell'argento dei suoi occhi, tanto da non voler più riemergere da tutto quel mare di ghiaccio. Il cuore della ragazza, a tale vicinanza cominciò a battere sfrenato e lei non vedeva l'ora che le distanze, quei pochi centimetri che separavano le loro labbra desiderose di quel contatto tanto agognato, si azzerassero.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, questa è la prima storia che scrivo con l'intenzione di pubblicarla. Sto lavorando sul primo capitolo da settembre, alla ricerca di possibili errori e miglioramenti e sarei lieta se voi recensiste sia per dirmi cosa ne pensate, sia per avere dei consigli, anche sui dettagli più insignificanti. Avviso chiunque stia leggendo (sempre se qualcuno sta leggendo) che non recensirò un giorno si, un giorno no e, forse, neanche una volta alla settimana, visto che la storia non è già scritta da parte e con compiti, genitori preoccupati del fatto che si usi il pc troppo a lungo (i miei sono così!) e mancanza di ispirazione è difficile proseguire. Comunque, vi chiedo di avere pazienza, immedesimarvi nei miei panni e sappiate che (se ci riesco) aggiornerò al massimo dopo due settimane (niente è certo). Inoltre vi avviso del fatto che, se nessuno recensirà, io ovviamente cancellerò la storia e non la proseguirò. Se vi piace o volete consigliarmi un miglioramento, o magari tutte e due le cose, e avete la possibilità di recensire, non esitate a farlo: se non c'è almeno una recensione io cancellerò tutto. Mamma mia, sembra quasi una minaccia :)! So di avervi annoiato abbastanza, perciò vi lascio con l'augurio di una buona lettura e...vi scongiuro: recensite-faccina implorante-!


Alla mia sorellina Roby, che adoro. Amore, questo capitolo è per te. Tvb.


Una famigliola di cinque componenti camminava per la stazione di King's Cross. C'era un uomo con gli occhiali e i capelli spettinati, una donna, sicuramente la moglie, con i capelli rossi e dei bellissimi occhi celesti. Poi c'erano i tre figli: due maschi e una femminuccia, che aveva gli stessi capelli della madre. Quello più grande trasportava un carrello con dentro un baule logoro e consumato dal tempo. Sopra di esso stava una gabbia con un gufo reale al suo interno. Era uguale in tutto e per tutto al padre e ogni tre secondi alzava la mano per spettinare ancora di più i capelli. La ragazzina dai capelli rossi, presumibilmente la più piccola, sembrava sprizzare felicità da tutti i pori: camminava a saltelli e aveva in una mano una gabbietta con dentro un gufetto piccolo piccolo che tubava soddisfatto. Intanto spingeva il suo carrello con all'interno un baule nuovo di zecca. Il secondogenito, invece, camminava con il viso incollato ad un libro bello grosso. Nella copertina, in bella mostra a grandi lettere argentate stava scritto “Storia di Hogwarts”. Nel frattempo spingeva il suo carrello e aveva alla spalla, chissà come ci riusciva, un barbagianni color nocciola.
E dai! Mollalo, lo conosci a memoria ormai quel libro!”esclamò il più grande.
E tu non lo conosci per niente, James” rispose a tono l'altro.
Jim, Albus ora basta” li rimproverò con dolcezza la madre.
Il resto del tragitto percorse silenzioso, se non per il canticchiare della piccola.

Ti vedo di buon umore Lils-disse il padre-è per quello che so io?”
Ma certo pà, perché fra poco andrò a Hogwarts” l'ultima parola venne detta con una felicità enorme che venne subito attaccata dall'umorismo di James.
Ne sei così sicura del fatto che sia così bella? Voglio dire, e se non trovassi amiche, se risultassi in Serpeverde e non riuscissi a fare alcuna magia? Ti piacerebbe ancora?”
Si, perché troverò un'amica, risulterò in Grifondoro e saprò fare tutte le magie che mi chiederanno!”
E brava la nostra Lils-esclamò il padre-sempre così ti voglio. Ma ora affrettiamo il passo, mancano solo dieci minuti alle undici”. Detto questo si avvicinò alla barriera che divideva non solo il binario 9 da quello 10 ma anche il mondo babbano dal mondo delle magie. Il ragazzo chiamato Albus chiuse finalmente il libro e ci si appoggiò casualmente e, senza attirare l'attenzione sparì al suo interno.
Dall'altra parte l'aspettava il vagone rosso con su scritto Espresso per Hogwarts. Si girò appena in tempo per vedere Lily, Jim, il padre e la madre uscire illesi dalla barriera di mattoni.

Dove sono Ron e Hermione? Sono in ritardo!”
Solo per specificare-disse una voce limpida alle loro spalle-è sempre colpa di Ron”.
Lily salutò con entusiasmo la donna chiedendole “Zia Hermione come va? Dove sono Rosie, Hugo e zio Ron?”

Eccoci qua!”rispose un uomo stempiato dai capelli rossi e le lentiggini accompagnato dalla figlia che, come Al, leggeva un libro e da suo figlio della stessa età di Lils.
Albus alzò lo sguardo sul grosso orologio che aveva dinnanzi a se. Notò preoccupato che erano le undici meno cinque. Dopo saluti, abbracci, raccomandazioni nel caso di Jamie e la promessa di rivedersi a Natale tutti insieme, i ragazzi salirono sul treno accompagnati da bauli e gufi. Il treno incominciò finalmente la sua corsa che sarebbe durata tutta la giornata. Lily si affacciò a un finestrino e levò una mano in segno di saluto a genitori e zii e infine, quando il treno virò la sua corsa, ritornò dentro.
Che bellezza, finalmente il momento che tanto aspettava era arrivato! Ancora non ci credeva che sarebbe andata a Hogwarts! I suoi pensieri vennero però interrotti da delle urla che assomigliavano ad una voce che Lily conosceva fin troppo bene...Lily non poté non trattenere un sorriso pensando al fatto che Jamie si cacciava nei guai ancor prima di cominciare la scuola. Così si avviò verso la fonte delle urla, chiedendosi chi fosse il malcapitato con cui Jim se la stava prendendo con tanta foga e rabbia. Ed eccolo da una parte, con alle spalle cugini e fratello, che sbraitava contro un ragazzo dall'espressione fiera e altezzosa.

Ma come ti permetti, non puoi alzarmi la bacchetta e tentare di lanc...”
Allora hai finito? Mi sto annoiando a morte!-lo interruppe il ragazzo. Lily lo guardò con più attenzione: aveva dei bei capelli neri e occhi azzurri. In quel momento arrivò la signora dei dolci, ma senza carrello.
Be, la finiamo di fare certe scenate?-domandò-Su, su tutti nei rispettivi scompartimenti. Ora!”.
Detto questo, tutta la folla creatasi attorno alla lite si dileguò, ma non prima che i due si scrutassero con profondo disprezzo.
Una volta tornati dentro lo scompartimento, Lily domandò a James chi fosse il ragazzo con il quale aveva appena litigato.

È una gran testa di...”
Jim!-lo interruppe Al-non davanti a Lily!”.
Sentendosi chiamata in causa, la rossa esclamò “Guarda che non sono una bimba di 5 anni, ne ho 11 capito, 11! Riformulo la domanda: come si chiama quel tipo?”

Charles Nott, un codardo della cricca di Malfoy. Se poi vuoi sapere chi è lui, ti dirò che è una gran testa di ca...cca!”fu il resoconto di Jim dopo aver visto la faccia di Albus.
So benissimo chi è e cos'è Malfoy grazie. Era Nott che mi interessava-rendendosi conto del significato di ciò che aveva appena detto rettificò-cioè, no volevo solo sapere chi era ma non è che mi interessi, ma semplicemente mi incuriosiva.
Lo sguardo furente di James venne piano piano sostituito da un altro carico di preoccupazione.

Ascoltami bene Lils, con loro tu non devi avere niente a che fare perché non ti potranno mai volere bene, ci siamo intesi. Sono Serpeverde e tanto basta a stargli alla larga e io non voglio che tu gli stia vicina nemmeno un chilometro”
Sta tranquillo fratellone, lo so benissimo cosa sono capaci di fare.”
Bene e ora, rendiamo il primo viaggio sull'Espresso di Lily e Hugo supermemorabile!”.
Il resto del tempo venne passato a chiacchierare, strafogarsi di dolcetti e succo di zucca ghiacciato e, nel caso di James, a passare una mano nei capelli già arruffati normalmente, ogni volta che un “branco” di ragazzine cinguettanti passava casualmente davanti al loro scompartimento.

Quando incominciò a far buio, si cambiarono tutti e cinque la divisa. Pronti per scendere dal treno, aprirono la porta vetrata carichi di bauli e gabbie. Fu in quel momento che qualcosa catturò l'attenzione di Lily. Un ragazzo biondo con la divisa da Serpeverde e una scintillante spilla da Prefetto appuntata al petto diede uno spintone a Jim. Il biondino si voltò verso Lily. I suoi occhi grigio ferro si incatenarono a quelli azzurri di lei, che subito arrossì e spostò lo sguardo.
Santo cielo Potter, non ne hai abbastanza! Quanti altri sudici parenti ti vuoi scarrozzare ancora?-chiese con voce strascicata il ragazzo.
Jim era pronto a rispondergli a tono ma venne interrotto da Lily che rispose con foga e disprezzo “Questi non sono sicuramente affari tuoi!”. Lui guardò altezzoso la ragazza e le disse deridendola “Ma che bel carattere peperino Miss Potter, p
eccato che non devi parlarmi così perché si da il caso che io sia un Prefetto. Sono sicuro che quest'anno ci divertiremo, io e te”.
E io ne dubito fortemente”rispose la rossa sorpassandolo per uscire.

***

Il fatto che Lily Potter, la famosa sorella di uno dei ragazzi più affascinanti e carini della scuola, avesse discusso con Scorpius Malfoy, che tra parentesi rientrava nella categoria qui sopra elencata, arrivò alle orecchie di tutti. E così, quando la professoressa Taylor la chiamò, tutti nella Sala Grande la fissavano. La camminata verso il Cappello parlante sembrò a Lily interminabile, ma alla fine si sedette sullo sgabello, chiuse gli occhi e la professoressa glielo mise in testa. Il momento che aspettava ormai da tanto tempo era arrivato, ma adesso non era più così sicura di voler essere lì.

Mmmh. Vediamo un po' dove andrà a finire l'ultima dei Potter.-disse una vocina che poteva sentire solo l'interessata- l'intelligenza c'è, questo è sicuro, coraggio... si anche quello in abbondanza direi, e dai molto filo da torcere a chiunque ti scocci. Che ne dici di interrompere la tradizione e andare a Serpeverde? Sono sicuro che ti potresti trovare bene con il carattere che ti ritrovi!”.
Le parole del Cappello Parlante fecero pian piano breccia nella testa della rossa, che sorpresa, aprì gli occhi celesti e trasalì.

Su, non c'è bisogno di essere così tanto sorpresi. Bene, ho fatto la mia scelta: Serpeverde!”. L'ultima parola venne urlata a tutta la Sala, e ovviamente tutti gli studenti sbarrarono gli occhi e un mormorio ripercorse i quattro tavoli. Chissà per quanto Lily rimase là impalata: non riusciva a capacitarsi del fatto di essere ormai Serpeverde. Ma lei non voleva esserlo, era ciò che fin da bambina aveva imparato ad odiare e ora...cosa doveva fare: odiare se stessa?! Era impossibile, lei sapeva anzi, ne era sicura, di essere fatta per stare a Grifondoro. Lei era coraggiosa, leale e non meschina e crudele. Da dietro le spalle la Taylor le sussurrò “Ehm, signorina Potter, si dovrebbe alzare, ci sono altri studenti che devono essere smistati”. Fu come se una scossa l'avesse attraversata. Lei era Grifondoro, avrebbe affrontato l'ignoto con coraggio e non si sarebbe tirata indietro. Così si alzò e, a testa alta, andò a sedersi nel rispettivo tavolo, lottando per cacciare indietro le lacrime e non scoppiare a piangere. Persa nei suoi pensieri, non si accorse che dei bellissimi occhi grigi la stavano osservando.

***

Charles, uno dei migliori amici di Scorpius seguì il suo sguardo e, quando vide l'oggetto dei pensieri del biondino, scosse la testa.
Di un po', perché fissi la Potter? Il fratello ti ammazzerebbe se tu la prendessi per il culo”. Scorpius non poté fare a meno di sorridere e si voltò a fissarlo.
Charles, quella ragazzina è già mia, possibile che non lo capisci? Non direbbe mai a nessuno di essere stata usata da me, è troppo orgogliosa per ammetterlo. Vedrai, si innamorerà di me e farà il mio gioco, come tutte le altre, del resto”. E sorrise compiaciuto.
Ok, tu non smetterai mai di stupirmi. Ma permetti una domanda: ti piace?”.
Tralasciando il fatto che è una sporca mezzosangue e la sua parentela devi ammettere che è carina, Charles! Non mi piace però, puoi scommetterci la mano. Voglio solo divertirmi un po'”.
Non andarci pesante però e stai attento, visto che adesso è una Serpe. Un motivo ci sarà, no?”
Tu lascia fare a me e non preoccuparti. Pensa a goderti lo spettacolo-alzò lo sguardo e disse-che inizia stasera”
Buon divertimento.” gli augurò Charles con un sogghigno.

***

Finalmente l'ultima ragazza da smistare, Monic Zabini, una ragazzina bionda molto molto carina, era stata assegnata a Serpeverde ed erano apparsi i meravigliosi cibi della mensa di Hogwarts. Ma Lily non aveva alcuna intenzione di rendergli onore e di assaggiarli. Si guardò attorno incerta sul da farsi: davanti a lei c'era proprio la Zabini. Vista da vicino era ancora più bella. Questa si girò e le disse “Ciao, tu sei la figlia di Potter, vero? Io sono Monic, Monic Zabini.”
Oh, si sono Lilian Potter. Ma tuo padre non è Blaise Zabini?”
Si, proprio lui. Ti starai chiedendo perché sto parlando con te, vista la mia provenienza, ma io ho un'idea totalmente diversa sul sangue e la sua importanza, non so se capisci che intendo. Sicuramente siamo nello stesso dormitorio. Be, e ora se non ti dispiace, io mangio” e detto questo incominciò a mangiare. Lily era alquanto perplessa ma non disse nulla.
Bé, che fai non mangi?”le chiese Monic “Assaggia il pollo, è squisito!”. Ma Lily non voleva sentire di mangiare, perché era sicura che avrebbe vomitato tutto. Così fece segno di diniego col capo e cercò con lo sguardo i fratelli dall'altra parte della Sala. Trovò lo sguardo di Al che la scrutava chissà da quanto con preoccupazione. Questi rivolse tutta la sua attenzione a qualcosa che stava alle spalle di Lily. Si girò di lato e diede un colpetto a James e gli indicò ciò che stava fissando prima con tanto stupore. Jim invece sembrava più furioso che mai e si alzò dal suo tavolo diretto verso la sorella. Infatti, si dava il caso che un biondino con degli occhi grigi, le stesse venendo incontro. Proprio quando Lily si girò, lui le disse “Ehilà Potter, come te la passi nella mia casata?”
Ehilà Malfoy, perché non te ne vai e mi lasci mangiare in pace?”gli rispose Lily.
Perché volevo parlarti. Dopo cena ti va di fare quattro passi?”.
Se Lily non avesse visto le labbra di Malfoy muoversi, non ci avrebbe creduto mai e poi mai. Non le andava a genio stare sola con lui, ma non voleva essere considerata codarda (anche se lui era del quinto anno come James). Fu principalmente per quello che rispose con un si di sfida. Proprio mentre lui se ne andava soddisfatto aggiungendo che le avrebbe mandato un gufo alla sua stanza su dove incontrarsi, le si catapultò davanti un furiosissimo James.


Bene, questo è tutto, per il primo capitolo. Vi prego, recensite in tanti:)Baci Angy:)

  
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