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Autore: agility_e    06/06/2005    7 recensioni
Ebbene, queste sono tutte mie massime...quelle che troverete in tutti i capitoli, scritte da me...godetene!! E sopratutto...imparate l'arte e mettetela da parte....
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POESIE DEMENTI DI AGILITY_E...e chi sennò??!

Nota: Avviso chiunque abbia problemi di cuore, o stitichezza di culo, di coprire il monitor del computer, onde evitare di leggere queste poesie che potrebbero causare reumatismi, e strane fobie. Se, in questo momento, voi che siete entrati in questa pagina, potevate essere in un altro posto, in un'altra dimensione, a svolgere qualsiasi altra cosa...siete dei coglioni: potevate pure andarci!!! Nel qual caso queste poesie vi stimolino l'attività urinale, e anale delle vostre interiora(nel senso metafisico del proprio ego...cioè andate a cagare) non vi preoccupate: a questo scopo sono state create!! Se vi fan schifo, e avete voglia di commentare, o voi scrittori seri e smerdoni, convinti sempre di essere i migliori, a tal punto che mai osate scrivere nelle vostre ff battute o commenti spiritosi, fate a meno di commentare con recensioni negative: se non vi son piaciute non gliene frega a nessuno. Così come se vi sono piaciute, fate a meno di recensire se non avete voglia: cmq desiderei sapere, da qualche dottore esperto, un luogo dove poter curarmi!! EHEEH. Per chiunque abbia letto questi avvisi con serietà, e in qualche modo ne è stato colpito, o offeso: MONA....MONA...tre volte....MONA...sto scherzando!!! Buona lettura e divertitevi!!! XD, ciao Karmensita!! Agility_e

Capitolo 1 " Riscaldamento "

Tic Tac

 

Tic Tac,

un orologio scandisce il mio ritmo,

mi dona regolarità, intelligenza.

 

Tic Tac,

sulla mensola, appena vicino alla carta igenica,

mi parla, sospira.

 

Tic Tac,

a profusione, a intermittenza,

scandisce il mio futuro, il mio destino.

 

Tic Tac,

ascolto questo rumore,

le mani nella tempia, il culo posato.

 

Tic Tac,

è un rumore irrefrenabile,

incapibile.

 

Tic Tac,

mi toglie il respiro, mi mozza il fiato,

che alla fine sono la stessa identica cosa.

 

Tic Tac,

non mi lascia riflettere,

l'odore s'alza nella stanza.

 

Tic Tac,

ha rotto i coglioni,

è un'ora che cerco di cagare!

 

Ecco, finalmente, con l'abile movimento,

s'è spento lo stupido aggeggio.

S'è rotta l'arma letale,

che m'impediva l'attività anale.

 

Ora, conseguenza dello sforzo,

la mente è un distillato di sudore,

la forza mi sento mancare,

mentre non riesco più a cagare.

 

Passano i minuti,

passano le ore,

e ancora mi deve cogliere,

il sollievo divino.

 

Ancora devo terminare quella sfida,

sifda si, all'ultimo sangue,

tra mente e mano,

tra stitichezza e muscoli dell'ano.

 

Eccolo, sento che viene,

mai giunse più atteso,

il pettolo magnanimo,

lo sento, arriva.

 

Finalmente sto per finire,

sta uscendo dalle natiche, la testa marrone,

grosso il testone,

mi ci vorrebbe un culone.

 

E mentre sto per terminare,

un altro rumore si presta a riniziare...

Tic Tac,

oddio cos'è?

 

Tic Tac,

no...ancora il rumore

mi rovina il candore

 

Tic Tac,

per colpa del ritornato rumore,

non sono riuscito a espletare.

 

Tic...Deng...Toc...Boom

le brache calate,

i pugni a levare,

s'è rotto di nuovo, si può cagare!

 

agility_e

 

L'ispirazione: Ebbene, amanti della poesia, della finezza usata nelle parole, delle metafore...che ne dite? Na recensione posso io cogliere nell'apposita sezione? Si, altrimenti ve lo ficco io il perettone! Scherzo. Ora vorrei spiegarvi, cos'è che mi ha ispirato queto capolavoro, in modo che possiate imparare l'arte poetica, e letteraria. Un grigio e cupo mercoledì mattina, sono tornato a casa da scuola. Meraviglia e stupore nel notare, che per una volta il cesso non era occupato ne da stupidi fratelli, ne da genitori letali: tale fu la meraviglia, da lasciarmi subito scappare un fetore, si...una scorreggia p'ntenerì o' core!

Così, tra cori divini, mi sedetti nello concavo cesso, come disse Omero nell'Iliade, e la concentrazione mi colse impreparato: non sapevo che un pericolo peggiore a Hamtaro mi aveva preso...la stitichezza.

Insomma, dopo circa un quarto d'ora, la meta era ancora lontana...avrei dovuto aspettare all'incirca mezzora prima di completare e ultimare nel bidè, la tremenda sfida. L'orologio poi mi è sembrato l'elemento fisico che più s'avvicinava alla strettezza di culo! Grazie! Agility_e

  
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