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Autore: yachan    07/06/2005    8 recensioni
Prima o poi bisogna fare i conti con il proprio passato e con le verità celate...Una nuova piccola serie di Ojamajo Doremi sta per iniziare, con nuovi problemi e segreti...(cavoli, ma che trama è?)
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PRIMA O POI

PRIMA O POI

 

Se uno lo vuole…può cambiare il proprio destino…

 

 

Ogni volta è più emozionante!

Che faresti se d'improvviso tu avessi poteri magici?

(Che faresti?)

Sicuramente ti arriverebbe una gran sorpresa!

Non credi che sarebbe qualcosa di meraviglioso?

(Vero che si?)

Faresti che tutti i giorni fossero domenica!

E che la scuola fosse un parco di divertimenti!

Lanceresti tutti quei compiti alla pattumiera!

Anche se vedi i libri di testo, non c'è niente scritto.

Anche se chiedi ad un piccolo gatto, non ti noterà.

Però, come sarebbe se è possibile?

Che quel tipo di cose diventino realtà!

Con una voce molto forte dì "Pirikala"!

Cantando senza fermarti!

Papà, mamma, le professoresse, e la vecchia brontolona

Ti sgriderà ed esploderà come un gran vulcano!

Che nel cielo si ascolti forte "Pirikala"!

Vola, corri, sentiti libero!

Anche se prenderai un 3 all'esame, ti sentirai soddisfatta con un gran sorriso.

Lavora felicemente tutto l'anno!

Sempre, sempre senza stancarti!

 

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Un'alba meravigliosa
rischiara la spiaggia per me.
Non c'è nient'altro al mondo
Preferire svegliarmi e vederla (con te).

Una splendida aurora
e di nuovo sto rincorrendo il tempo.
Pensavo che sarei morto solo, in una notte senza fine.

Ma adesso sto volando in alto,

correndo come un pazzo fra le stelle sopra di noi.
A volte è difficile credere che ti ricordi di me.

Una splendida alba
fusa ancora una volta con le stelle.
Ricordi il giorno in cui è cominciato il mio viaggio?
Ricorderai la fine (del tempo).

Una splendida alba
Mi stai ancora mandando fuori di testa.
Pensavo di essere nato in una notte senza fine,

finché non sei arrivata tu ad illuminarla.

In alto, correndo come un pazzo fra le stelle lassù.
A volte è difficile credere che ti ricordi di me.

Sarai tu a sorreggermi quando sarò vecchio ed avrò i capelli bianchi?
Promettimi che domani inizierà con te.
Volando in alto, correndo come un pazzo fra le stelle sopra di noi.
A volte è difficile credere che ti ricordi di me.

 

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Era passata qualche ora dall'accaduto.

Ancora nessuno voleva credere a ciò che avevano assistito. Non si sarebbero mai immaginati che si sarebbe arrivati a questi estremi.

Doremì strinse le gambe a sé e guardò il pavimento. Le bruciavano gli occhi, per quanto aveva pianto…eppure era come se le lacrime non avessero mai fine.

Sentì bussare alla porta e udì la voce di Momoko.

-         Doremi-chan? Tutto bene? Come stai?- chiese.

Doremì non rispose e rimase a guardare la porta dell'entrata chiusa a chiave.

-         Doremi-chan, mi senti?- la voce era piena di preoccupazione, ma Doremì continuò a rimanere silenziosa.

Sapeva che Momoko era solo in pensiero per lei, ma non se la sentiva ancora di parlare con gli altri…non se la sentiva ancora di affrontare la realtà e ammettere che non c'era più Tetsuya.

Una volta uscita da quella stanza, non ci sarebbe stato un ragazzino dai capelli blu ad infastidirla e prenderla in giro per ogni sua goffaggine.

Non ci sarebbe stato quel ragazzino dai modi un po' sgarbati, che l'avrebbe risollevato il morale con un sorriso.

No, lui non ci sarebbero stato…perché lui era morto.

Ed era morto per colpa sua.

Provò a ricordare il momento in cui la sua mano stringeva quella di Tetsuya. All'inizio era così calda e le sembrava che gli stesse trasmettendo un po' del suo calore.

Poi sentì come se quel calore se ne fosse andato, portandosi con sé Tetsuya.

Ed era come se il cuore avesse smesso di battere. Come se un forte vento avesse raggelato il suo cuore e i suoi sentimenti.

I suoi sentimenti…

Com'era possibile che in tutto quel tempo non se n'era accorta dei sentimenti per Tetsuya?

Perché ogni volta che l'aveva al suo fianco, sentiva il suo cuore battere forte, senza saper dare un nome a quella sensazione?

Perché quando era venuta a conoscenza del matrimonio di Tetsuya con una persona, che poteva non essere lei, si era sentita così triste?

Era tutto evidente agli occhi degli altri, tranne per lei, che era alla ricerca di qualcosa che aveva sempre avuto accanto, senza che lei se ne rendesse conto.

-         Doremi-chan…- disse Momoko, appoggiandosi alla porta- Per favore, reagisci…E' vero, Kotake non c'è più…ma resta la piccola Hikaru e poi ci siamo tutti noi, che non vediamo l'ora di vederti sorridere- disse triste- Non chiuderti dentro di te…permettici di aiutarti…

Nessuna risposta.

-         D'accordo…se è quello che vuoi, ti lascerò in pace…- si staccò dalla porta- Ma…se avrai bisogno di aiuto…noi siamo qui a sostenerti.

Sentì i passi di Momoko che si allontanavano.

Chiuse gli occhi…e provò a ricordare cosa le aveva trasmesso l'altra se stessa.

Sì…vedeva chiaramente cosa succedeva. Nel tentativo di salvare il mondo della magia, si sarebbe trovata da sola. Abbandonata dagli amici, abbandonata dalle persone del paese delle streghe, fino a perdere ciò di cui aveva più bisogno, ciò che la teneva ancora in piedi…la sua famiglia…

Poteva vedere chiaramente scomparire Tetsuya e Hikaru.

Sì, la strega Majorumi le aveva trasmesso anche questa parte del suo futuro.

Eppure, nonostante questo…l'altra Doremì aveva voluto rischiare ed andare avanti, sapendo a cosa sarebbe andata contro.

Ma forse…una piccola parte di lei, quella piccola speranza tipica di lei, le diceva di andare avanti e che se avesse fatto le cose per bene, quel futuro non si sarebbe avverato. Lei avrebbe salvato gli abitanti del mondo della magia e protetto la sua famiglia da una fine orrenda.

Aprì gli occhi.

-         Non doveva succedere questo…-sussurrò nella stanza vuota.

 

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Momoko entrò in sala.

-         Come sta Hikaru?- chiese Yuri.

-         …non bene, ma almeno è con Onpu e Hazuki.

-         E…Doremì?

-         Lei si è chiusa in stanza e non accenna a voler uscire. Non mi ha permesso neanche di entrare.

-         Sarà distrutta- disse Aiko.

-         Non c'è niente che possiamo fare per loro?- chiese Yuri.

-         Per adesso no…- disse triste Aiko.

-         Una volta che il Tetsuya del passato non c'è più…quello del futuro scompare- disse Hana.

-         E a Hikaru cosa succederà?- chiese preoccupata Aiko- Se lei è la figlia di Kotake e Doremì…

-         No, sta tranquilla, non subirà la stessa sorte di Kotake- disse Hana- Almeno per ora.

-         Che intendi dire?

-         Per qualche strano motivo, Hikaru non è scomparsa quando Kotake è morto. E' come se qualcosa la trattenesse ancora qui.

-         Non è poi così strano- disse una signora entrando nella stanza.

-         Chi è lei?- chiese Yuri.

-         Ma come, non mi riconoscete?- disse la signora, alzando il suo grande capello da strega e scoprendo il suo viso- Ciao, piccoli apprendisti- disse sorridendo.

-         Ciao!- dietro di lei comparve una piccola fata dai capelli biondi.

-         Majorika, Lala!- esclamarono i tre ragazzini.

-         Come avete fatto a raggiungerci?- chiese sorpreso Yuri.

-         No, no, vi sbagliate- disse Majorika facendo segno di no, con la mano- Noi siamo di questa epoca.

-         Quindi la Majorika e Lala del futuro- disse Aiko.

-         Uff, per un momento ho pensato che ci avesse seguito per riportarci a lavorare- disse Yuri sollevato.

-         Che vorresti dire Yuri? (-_-)* Non sono così perfida- disse fulminandolo con gli occhi.

-         Eh, eh, scusami (^_^)'

-         Con il tempo sembra che si sia addolcita- disse sottovoce Momoko ad Aiko.

-         Pensavo che foste in pensione- disse Hana a Majorika e Lala.

-         Sì, ma abbiamo percepito qualcosa di strano nell'aria- disse Lala- Così siamo ritornate di corsa.

-         L'ambiente che ci circonda sta cambiando drasticamente- disse Majorika- Ormai gli effetti si posso vedere dappertutto.

-         Già…- disse Hana pensierosa.

-         E Doremì?- chiese Lala- Abbiamo sentito delle voci dire che si era rinchiusa in un palazzo…

-         Sì, è vero…- disse triste Aiko- Però adesso se n'è andata.

-         E dove?

-         Non lo sappiamo.

-         Mh…- disse pensierosa Majorika- Sento che sta per succedere qualcosa…Doremì del passato, dov'è?

-         In stanza- disse Yuri- Però, se Doremì si rifiuta di mangiare, finirà per ammalarsi.

-         Provo a vedere come sta- disse Aiko, alzandosi dalla sedia.

-         Prima hai detto qualcosa su Hikaru…- disse Momoko a Majorika.

-         Ah, sì…Da quanto so, Doremì ha utilizzato la magia del suo cristallo per impedire che scomparisse Hikaru.

-         E' così potente?- chiese sorpreso Yuri.

-         Sì, ma non si può impedire a lungo di fermare gli eventi…e prima o poi, scomparirà anche Hikaru.

-         E' terribile- disse Momoko spaventata.

-         Non ho ancora capito bene la faccenda del cristallo…- disse Yuri- Perché Doremì utilizzava un cristallo differente?

-         Quel cristallo proviene dal mondo delle fate- disse Lala.

-         E che differenza c'è?- chiese Momoko.

-         Molto…ma è una vecchia storia, che risale all'epoca in cui fu creato il mondo delle streghe- disse Hana aprendo un vecchio libro- Sono riuscita a trovare questo libro per pura fortuna, anche perché altri cenni sul cristallo, sono andati distrutti.

-         Per il tempo?

-         No, qualcuno ha intenzionalmente cancellato ogni informazione sulla nascita del mondo delle streghe- disse Hana seria- Nel periodo che studiavo per diventare una regina, mi è sempre stata raccontata un'altra versione…

-         Ovvero?

-         Sui libri si dice che alla prima regina fu affidato un cristallo magico e lo abbia utilizzato per costruire il mondo delle streghe, così che tutte potessero beneficiare del suo potere, diventando anch'esse streghe. Però…- Hana chinò la testa- la verità è che la stessa regina ha occultato la realtà…ed era quello che volevano rivelarci Majorumi e Doremì.

-         Perché la regina non voleva che si sapesse la verità?- chiese Yuri.

-         Vedete…in passato esisteva un solo cristallo che conteneva più poteri…proprio per questo, fu causa di guerre tra i vari contendenti. Alla fine si decise di dividere il cristallo in due parti. Il primo prendeva potere dalla natura e il secondo dalla parte maligna di ognuno di noi. Però a differenza del primo, il secondo aveva un potere decisamente superiore e allo stesso tempo era pericoloso. Si decise di nascondere quel cristallo, per evitare che qualcuno lo potesse utilizzare. Ma una persona lo prese e lo utilizzò per i suoi scopi…con essa creò il regno della magia. Ma per evitare che ci fossero delle ripercussioni, si tacque sulla vera origine del cristallo.

-         E questa persona…

-         Sì, era la regina, che all'epoca era solo una giovinetta, ma con grandi ambizioni. Sapeva che era proibito utilizzare il cristallo proprio per i poteri maligni, ma ne fu così incantata che pur di ottenerlo, si sbarazzò dei suoi avversari.

-         Quindi, il potere che abbiamo sempre utilizzato, proviene da quel cristallo?- chiese stupita Momoko.

-         Mh, la regina non aveva tenuto conto che se quel potere veniva anche affidato a più persone, avrebbe messo in pericolo il mondo della magia.

-         E Majorumi, come conosceva questa storia?

-         Majorumi era l'amica della figlia della prima regina. Venne a conoscenza della verità e tentò di rivelarlo alla seconda regina…ma fu inutile ed infine esiliata.

-         Finché non conobbe Doremì che le rivelò la verità.

-         Alle streghe che ne erano a conoscenza, faceva comodo poter usufruire di quel potere. Per questo negarono sempre. 

-         E l'altro cristallo, dov'è finito?

-         Lo custodirono le fate. A causa dell'utilizzo del cristallo maligno, il mondo delle streghe si sta deformando e rischia di distruggersi. E anche la natura ne ha risentito, perché il cristallo sta iniziando ad assorbire energia anche da ciò che lo circonda.

-         E' terribile, non c'è niente da fare?

-         L'unica è distruggere il cristallo.

-         Che cosa?! Ma così tutti noi…

-         Sì, perderemmo i nostri poteri e forse anche questo posto cambierebbe…ma almeno si salverebbero i cittadini.

-         Ragazzi- entrò di corsa Aiko- sono andata nella stanza di Doremì, per controllare che stesse bene, ma lei non c'era!

-         Accidenti- disse Yuri alzandosi di colpo- dove potrebbe essere andata?

 

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-         Come ti senti, Hikaru?- chiese Onpu.

-         Mh…- mugolò con la testa ancora immersa tra le coperte.

Onpu e Hazuki si guardarono e sospirarono triste.

-         Senti, Hikaru…perché hai detto quelle cose a tua madre?- chiese Onpu.

-         Sai, ci è rimasta molto male…- disse Hazuki, ripensando all'espressione di Doremì alle sue parole.

-         Ho detto solo la verità- disse Hikaru arrabbiata- Non posso credere che mia madre ci sia sempre stata, ma che non si è mai fatta vedere! E io che desideravo così tanto vederla…

-         E' per questo che sei arrabbiata? Pensi che ti abbia abbandonata?- chiese Hazuki.

-         Sì, è così! Se no, sarebbe tornata da me e mio padre.

Onpu la guardò e poi sorrise, mentre si sedeva sul letto, vicino a Hikaru.

-         Io non credo che sia così- guardò dritta davanti a sé- Tua madre è una persona speciale, ha fatto molto per ognuna di noi, senza che nessuno glielo chiedesse.

-         Già- confermò Hazuki- Sarà pure un po' imbranata e combina guai, ma non vorrebbe mai far soffrire le persone.

-         E' per questo che noi siamo molto affezionate a lei. Per i suoi difetti e per i suoi pregi.

-         Lo stesso vale per tuo padre…gli voleva molto bene, per questo si è sacrificato per lei.

Hikaru alzò la testa dalle lenzuola e guardò Hazuki e Onpu.

-         Io…comunque la odio. Papà è morto per colpa sua.

-         Perché dici questo?- chiese Hazuki.

-         E' colpa sua se hanno dovuto battersi! Perché ha dovuto provocare tutto questo?

-         Ha avuto i suoi motivi.

-         No, non è così. Ha pensato solo a se stessa. Si è dimenticata di me e di mio padre- disse singhiozzando.

Onpu guardò Hazuki ed estrasse dalla tasca un foglio piegato.

-         Tu credi?- chiese Onpu, guardando il contenuto del foglio- Io invece penso che siete sempre rimasti nei suoi pensieri- disse, porgendole il foglio.

Hikaru guardò sorpresa il foglio e rimase senza parole.

-         I- io…pensavo che era andato perso…

-         Quel foglio c'è l'aveva tua madre- disse Onpu- E adesso dimmi, pensi davvero che ti abbia abbandonata? La odi ancora?

-         C- certo che sì…- disse sviando lo sguardo incerta.

-         Prova a pensarci bene- disse Hazuki- E poi se tu non le volessi bene, non saresti qui a soffrire così, no?

-         …- Hikaru guardò di nuovo il disegno raffigurato…sì, adesso ricordava qualcosa di quel periodo…

 

-         Buon compleanno, Doremì!- esclamarono i presenti, mentre Doremì spense le candeline con un gran soffio.

Tutti applaudirono, mentre iniziarono i festeggiamenti.

-         Proprio non capisco, Doremì- disse Akatsuki- Perché non hai spento le candeline con la magia? Ormai dovresti saper far tutto con la magia.

Doremì lo guardò sorpresa e sorrise.

-         Che gusto ci sarebbe se utilizzassi sempre la magia? Le belle cose sono quelle fatte da noi.

-         Mh…sì, hai ragione- disse Akatsuki pensandoci- Sai, sei l'unica strega che la pensa così. Ormai i nuovi apprendisti, non fanno che utilizzare la magia per qualsiasi cosa.

-         Ehh, la nuova generazione cambia.

I due risero.

-         Da quando ti sei stabilita qui, sei tornata qualche volta nel mondo umano?

-         Sì, ci vado per visitare i miei genitori e mia sorella. E per mangiarmi qualche bistecca- sorrise, con l'aquilina in bocca.

-         Eh, eh, sei la solita. E i tuoi amici, non li hai più sentiti?

Doremì rimase un po' in silenzio.

-         No…- disse un po' triste- In fondo ognuno di loro si è creata la propria vita. E' da quando Majorika ha chiuso il Maho, dopo che siamo diventati streghe e stregoni, che non ho più notizie da loro.

-         Mh…ma il Maho è rimasto chiuso?

-         Non proprio, ogni tanto io e Kotake torniamo lì…e poi ho intenzione di riaprire il negozio, per i nuovi apprendisti.

-         Ci porterai anche Hikaru?

-         Certo, non voglio che dimentichi le sue origini. Deve anche sapersela cavare senza la magia- bevve la sua bibita- A proposito, ho visto che hai portato tuo figlio. E' cresciuto tanto dall'ultima volta.

-         Già, eh, eh- ammise Akatsuki imbarazzato.

-         Mamma!

Doremì sentì tirarsi la gonna e guardò giù.

-         Hikaru, hai bisogno di me?- chiese chinandosi.

-         Mh…- si guardò in girò imbarazzata.

-         Ah, io vado- disse Akatsuki- Ci vediamo dopo- si allontanò.

-         Allora?- chiese Doremì, guardando la bambina.

-         Su, che aspetti a darglielo, Hikaru?- disse il padre, avvicinandosi a loro.

-         …- tirò da dietro la schiena un foglio- Buon compleanno, mammina.

-         Oh, un regalo per me?- chiese sorpresa Doremì, mentre prendeva il foglio.

-         Ecco…io non sono così brava con la magia per farti un regalo come quelli che hai ricevuto, però ricordo che mi hai sempre ripetuto che preferisci qualcosa fatto con il cuore…e questo è il mio regalo.

Doremì guardò sorpresa il disegno dove erano raffigurati lei, Hikaru e Tetsuya.

-         L' hai fatto tu?

-         …sì- ammise imbarazzata- Però non me la cavo neanche con il disegno- ridacchiò.

Una piccola lacrima iniziò a scendere sul viso di Doremì.

-         Eh? Perché piangi? E' così brutto?- disse agitata Hikaru.

-         No, no- scosse la testa Doremì e si asciugò la lacrima- E' il più bel regalo che abbia ricevuto, Hikaru- sorrise e abbracciò la bambina- Grazie.

Tetsuya rimase a guardare contento, mentre Hikaru ricambiava l'abbraccio.

-         Adesso devi pensare a dove appenderlo- disse Tetsuya.

-         Già- disse Doremì- Un opera così grandiosa merita un posto in bella vista- si alzò in piedi e lo attaccò sul murò della sala- Qui lo vedranno tutti- sorrise contenta.

-         Hikaru- la bambina si sentì chiamare e si girò. Poco più in là, c'era un gruppetto di bambini, con un bambino dai capelli rosso carminio che agitava la mano.

-         Ah, sono Ryu e gli altri- disse Hikaru- Posso andare a giocare con loro?

-         Certo- disse Doremì.

Hikaru raggiunse gli amici e si allontanarono.

-         E così, è quello il figlio di Akatsuki?- chiese Tetsuya, guardando il piccolo Ryu.

-         Ci assomiglia, vero?

-         Sì. Tale padre, tale figlio.

-         Che intendi dire? (-_-)' Non sarai ancora geloso di Akatsuki?

-         No, no…('_') E poi- l'abbracciò- Adesso che siamo sposati, sono più tranquillo.

Doremì sorrise e guardò da lontano la figlia.

-         La piccola Hikaru sta crescendo…

-         Già…

-         Voglio che cresca con tutto l'amore che gli possiamo dare…

-         Per questo la proteggeremo sempre.

 

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Intermezzo

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°In una piccola casetta, immersa nel verde, una ragazza è seduta vicino ad un camino.

Guarda davanti a sé, come se il camino fosse acceso e il suo sguardo è vuoto.

La casa era rovinata dal tempo e si capiva che era da tanto che nessuno ci abitava lì. I vecchi mobili della vecchia proprietaria erano nello stesso posto, dove l'aveva lasciati dopo la sua morte.

 

-         Come sta?- chiese la ragazza alla persona che stava nel letto.

-         Non bene, Doremì- disse la signora.

-         Non si preoccupi, ho portato un medicinale che l'aiuterà a rimettersi in forma e…

La signora prese dolcemente la mano della ragazza, prima che lei prendesse la boccetta.

-         Doremì…non darti tanta pena per me…ormai ho una certa età…

-         Ma che dice…avrà si e no, quattrocento anni…

-         Apprezzo che mi consideri così giovane, ma in realtà io ne ho molti di più…

-         Beh, qualsiasi sia la vostra età, Majorumi, non è un buon motivo per demordere. Vedrà che anche questa volta, passerà velocemente questa crisi.

-         …io non posso vivere all'infinito.

-         Sì, lo so, ma…

-         Senti, io posso dire di essere stata felice in passato…nonostante mi abbiano tutti abbandonata…sono stanca di lottare…vorrei solo riposare…

-         Non può, il mondo della magia ha bisogno di lei! Dobbiamo avvisare tutti e…

-         No, Doremì…io non c'è la faccio più…E' per questo che il destino ha scelto te per questo compito.

-         Ma perché proprio io? Non sono un granché e poi…

-         Non è tanto la forza esteriore, ma è la forza d'animo che tu possiedi. Questo ti differenzia dalle altre streghe. Solo stando a contatto con te, ne ho avuto la certezza.

-         Però io…

-         Non avere paura…sono sicura che tu farai un buon lavoro. La dimostrazione è che tu sei l'unica persona rimasta al mio fianco, nonostante tutto. E questo mi rende felice, come non lo sono mai stata finora. Quindi, adesso posso andarmene in pace.  

-         Ah, ah…sta scherzando vero? Io ho bisogno del suo aiuto, altrimenti non c'è la farò…

-         Segui il tuo cuore, Doremì…e vincerai…

-         Sì, però io…non voglio che se ne vada…Majorumi?- guardò la signora- Majorumi, mi sente?- provò a sentire i suoi battiti del cuore e inizio a piangere- Non è giusto…non doveva andarsene così…doveva rivedere i suoi amici, dovevate riconciliarvi e tornare nel mondo delle streghe, dalla sua famiglia…- le prese la mano- Perché è finita così?

 

Una porta si aprì, ma non guardò chi era entrato, non gli interessava saperlo…e continuò a guardare davanti a sé.

-         Allora…sei contenta?- disse la voce della persona che era entrata.

Non rispose, anche se aveva riconosciuto la voce.

-         Spiegami perché? Perché l' hai fatto! Avevi tutto, una famiglia, un luogo di pace, perché hai voluto sacrificare tutto?!- gridò.

Continuò a non rispondere. La persona si parò davanti.

-         Lo sai quanto era importante per me! Per noi! E allora, perchè?!- disse in lacrime- Io…io voglio rivedere Tetsuya…Riportamelo indietro! Chi doveva morire non era Tetsuya, ma noi!

La ragazza allungò la mano e accarezzò la testa della persona davanti a lei.

-         Doremì…a volte, per seguire i propri obbiettivi, si sacrifica la persona che si vuole più bene.

-         Ma non è giusto!

-         Sta tranquilla- sorrise- Tu puoi ancora modificare il tuo futuro…e fare in modo che nessuno soffra più.

-         E come?

-         Farò la cosa che avrei dovuto fare dall'inizio- si alzò in piedi e uscì dalla casetta, seguita dalla piccola Doremì.

Si diresse verso un piccolo bosco disabitato.

-         Dove stiamo andando?- chiese Doremì piccola.

-         Guarda…- indicò un cristallo incastrato in una piccola roccia

-         Cos'è?

-         Non lo immagini? E' il cristallo che alimenta i tuoi poteri e quelli degli altri. E' il cristallo che prende potere dalla nostra parte più oscura.

-         Cosa hai intenzione di fare?

-         Lo distruggerò.

-         Eh? Ma così…

-         Tutto quello che riguarderà il mondo della magia scomparirà e con esso anche i ricordi allegati.

-         Anche i nostri?

-         Sì…

-         Ma…

-         E' l'unico modo di salvare anche Tetsuya.

-         …d'accordo. E come hai intenzione di fare?

-         Utilizzerò il cristallo che le fate mi hanno affidato e tutte le energie che ho in corpo.

-         Ma così, tu…

-         Te l' ho detto, è l'unico modo…- fece una pausa- In fondo…non ho più niente da perdere- disse triste- Ciò che avevo più caro se n'è andato uno dopo l'altro- prese il suo cristallo e lo tenne in mano- Adesso è ora che tu vada…

-         Come? No, io resto qui!

-         Fa come ti ho detto, altrimenti c'è il rischio che niente torni come prima.

La piccola Doremì la guardò e poi fece cenno di sì. Si allontanò lentamente dal luogo e rimase a guardare da lontano.

-         Allora, Doremì- parlò a se stessa- Diamoci da fare!- si concentrò e sprigionò l'energia del cristallo che aveva in mano.

L'energia si concentrò e andò dritta verso l'altro cristallo incastrato nella roccia.

Nonostante la quantità d'energia che stava sprigionando, il cristallo incastrato sembrava non voler cedere.

-         Non credi che sommergerti di responsabilità, sia anche troppo per te?- disse una voce.

-         Chi è?- Doremì grande si guardò intorno.

Delle figure uscirono dall'ombra del bosco.

-         Ciao Doremì…

-         Voi qui?- chiese stupita la ragazza.

Davanti a lei comparvero quattro ragazze. Una aveva i capelli castani, un'altra i capelli blu legati con una coda, una i capelli viola e un'altra i capelli biondi. 

-         Hazuki, Aiko, Onpu, Momoko…

-         Vedo che ti ricordi ancora di noi- disse Aiko.

-         Ma- ma voi non eravate nel mondo degli umani?

-         Sì, ma siamo state messe al corrente di quello che stava succedendo da Hana…- disse Onpu.

-         Credevi davvero che ti avremmo permesso di sacrificarti per tutti?- disse Momoko.

-         Non sei sola…- disse sorridendo Hazuki.

-         Già- disse un'altra voce- E poi, anche noi abbiamo dei doveri verso la gente del mondo della magia.

-         Yuri!- disse sorpresa Doremì- Anche tu qui?

-         Anche se non c'è più Kotake- disse Hana comparendo dietro Yuri- Dobbiamo sostenerci e combattere insieme, in questa ultima grande battaglia.

-         Hana…

Altre persone comparvero lì intorno. C'erano Akatsuki, Leon, Fujio, Toru, Alexander, Majorika, Lala, e tanti altri…

-         Ci siete tutti…

-         Vogliamo correggere l'errore della prima regina.

-         E lo faremo insieme, tutti uniti.

Doremì grande rimase senza parole, mentre guardava sbalordita tutto quella gente che si era riunita lì.

Non era sola. Non era la sola che voleva proteggere il loro mondo.

-         Mamma…- anche la piccola Hikaru comparve.

-         H- Hikaru…

La bambina iniziò a piangere e corse ad abbracciarla.

-         Mi sei mancata mamma…- disse piangendo.

-         Oh…Hikaru…- la strinse forte tra le sue braccia.

Era da tanto tempo che non si sentiva chiamare mamma da sua figlia ed era da tanto tempo che non la poteva stringere a sé.

Iniziarono a lacrimarle gli occhi, ma questa volta era…per la felicità.

La piccola Doremì guardò la scena e sentì qualcuno che appoggiò la mano sulla sua spalla. Si girò e vide Yuri, insieme alle sue amiche.

-         Sono sicuro che se ci fosse Kotake in questo momento, ne sarebbe stato molto felice- disse Yuri.

-         Già- abbassò lo sguardo triste.

-         Ma lui lo sta vedendo- disse Onpu sorridendo- Kotake è qui da qualche parte…

-         Sì, ha ragione Onpu- disse Hazuki- Kotake sta aspettando di poter tornare indietro…e questo presto sarà possibile.

-         Allora, che ne dite di raggiungerli?- disse Yuri.

-         Sì- risposero insieme.

Doremì grande sentì che qualcosa non andava, il corpo di Hikaru si stava assottigliando, quasi svanendo.

-         Hikaru?- Doremì guardò spaventata la bambina ed ebbe la conferma dei suoi sospetti.

-         Mamma…che mi sta succedendo?- la piccola si guardò preoccupata.

-         Possibile che la sua magia non possa trattenerla di più?- chiese la piccola Momoko a Majorika.

-         Ogni cosa deve percorrere il suo corso…- disse triste Majorika.

-         P- però, perché proprio adesso?- chiese Yuri piccolo- Ora che si erano riunite.

Doremì grande strinse più forte che poteva la piccola Hikaru, mentre piangeva. Non voleva lasciarla andare, perché sapeva che non sarebbe più tornata da lei.

-         Mamma…io…mi dispiace…non volevo dirti quelle cose cattive.

-         Non importa, piccola- disse Doremì- So che tu sei una bambina buona.

-         Cosa mi succederà adesso?

-         Niente…vedrai che tutto si risolverà…- disse sforzandosi di essere serena, ma sapeva che non era così.

-         …ho un po' paura, mamma…- disse Hikaru, mentre iniziava a non sentire più il corpo della madre.

-         Sta tranquilla, presto ti raggiungerò…- le sussurrò dolcemente.

-         Doremì…- Hikaru chiamò la piccola Doremì che guardava la scena con le lacrime agli occhi.

-         Sì?

-         Mi mancherai…

-         Anche tu- abbassò lo sguardo triste- Comunque…- alzò la testa e si sforzò di sorridere- ci rivedremo presto.

-         Sì…tra qualche anno…- disse Hikaru sorridendo e prendendo per mano sua madre- Ciao mamma.

E così come accadde a Kotake, Doremì vide un'altra persona a lei cara scomparire davanti ai suoi occhi.

Si chinò con la testa rivolta verso il basso, mentre le lacrime e la tristezza non l'abbandonavano.

Le persone presenti non potevano far altro che assistere piangendo, senza poter fare niente.

Regnò il silenzio per qualche minuto, finché Doremì stessa si alzò da terra, con lo sguardo deciso.

-         Non è questo il momento di lasciarsi prendere dallo sconforto- disse asciugandosi le lacrime- L'unico modo per mettere fine a questa tortura, è sbarazzarmi del cristallo nero.

Doremì piccola si asciugò le lacrime e fece cenno di sì, insieme agli altri.

 

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Pochi minuti dopo, tutti erano intorno al cristallo con le braccia tese e in attesa di iniziare.

-         Siete sicuri di quello che state facendo?- chiese Doremì grande ai presenti- Non posso garantire che ne usciremo indenni.

-         Non preoccuparti- disse Hana- Noi abbiamo fiducia in te…e siamo sicuri che tutto andrà per il meglio.

Tutti gli altri fecero cenno di consenso.

-         D'accordo…- disse Doremì diventando seria- allora, tenetevi pronti…

D'improvviso si sentì la terra tremare.

-         Che succede?- chiese Leon.

-         La terra sta tremando!- disse Hazuki grande- E' un terremoto!

-         Guardate!- disse Lala, indicando delle strane creature nere che si avvicinavano in volo- Cosa sono?

-         Sono spiriti neri- disse Majorika.

-         Spiriti neri?- chiese Aiko piccola.

-         Sì, sono stati creati dall'uso del cristallo- disse Hana- Più utilizzavamo il potere derivato da quel cristallo, più nascevano quei spiriti.

-         Ma allora…- disse Onpu sorpresa- Quei spiriti che una volta abbiamo dovuto catturare nel mondo umano…

-         Sì- disse Akatsuki- Sono gli stessi.

-         E sono anche gli stessi che creavano dei scompigli qui nel mondo della magia- disse Majorika e poi guardò Doremì grande- Costruendo il palazzo di cristallo, Doremì ha tentato di tenere alla larga gli spiriti neri con la sua magia.

-         Ma cosa vogliono fare adesso?- chiese la piccola Doremì agitata.

-         Vogliono impedirci di distruggere il cristallo- spiegò Doremì grande- Una volta distrutto…loro cesseranno di esistere.

-         Come possiamo fermarli? Ci stanno venendo addosso!- disse Yuri.

-         Solo in un modo…- disse Doremì grande alzando le braccia in alto- Creiamo una barriera!

-         Sì!- tutti imitarono lo stesso gesto e si creò una barriera trasparente, che respinse gli spiriti neri.

-         Okey, ora possiamo iniziare- disse Momoko grande.

E così, concentrandosi, tutti unirono i loro poteri, le loro energie e le loro speranze in un unico punto.

Una densa aria si sprigionò con delle piccole scintille di elettricità.

-         E ora…- disse Doremì grande-…si dia il via!

 

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Tutto bianco.

Delle figure di persone galleggiando sospesi nell'aria.

-         Mh? Cosa è successo?- chiese Onpu appena svegliata.

-         Che? Stiamo galleggiando!- disse agitata Hazuki.

-         Dove ci troviamo?- chiese Aiko.

-         A causa della distruzione del cristallo, tutto il mondo che ci circondava è svanito…- disse Hana.

-         Cosa? Ma allora il mondo della magia…

-         Sì, al momento non esiste più.

-         Oh, my good! Ma è terribile! Come farete adesso?- chiese Momoko.

-         Adesso che il vecchio mondo è stato cancellato…è ora di iniziarne uno nuovo, migliore del precedente- disse Hazuki grande.

-         Ma sarà faticoso iniziare da zero- disse Yuri.

-         Sì, però unendo le nostre forze…- disse Akatsuki- C'è la faremo.

-         Allora…buona fortuna- dissero i ragazzini.

Improvvisamente, i loro corpi iniziarono a scomparire lentamente.

-         M- ma che sta succedendo?- chiese Yuri.

-         Non vi preoccupate…state solo tornando alla vostra epoca- disse Doremì grande.

-         Nella nostra…epoca?- ripeté Doremì.

-         Sì…i vostri ricordi legati a questa epoca saranno cancellati e rincomincerete a percorrere il vostro destino.

-         Ma allora…non ci ricorderemo più di voi…- disse Onpu.

-         Yes- disse Momoko grande- Nessuno di voi ricorderà di questa battaglia.

-         Però…e se ricommettessimo gli stessi errori?- chiese Yuri.

-         State tranquilli…il cristallo è distrutto e per voi si apre un nuovo futuro…che solo voi potrete decidere- rispose Hana.

-         Adesso dovete andare…vi aspettano i vostri genitori, Majorika e Lala- disse Alexander.

-         Già, ormai si staranno preoccupando…- disse Hazuki.

-         Beh, a dire la verità…nella vostra epoca è come se non vi foste mai mosse- disse Aiko grande.

-         Doremì…- chiese Doremì piccola- E…lui?

-         Ti riferisce a Tetsuya?- sorrise- Anche lui ti aspetta nella vostra epoca.

Doremì piccola sorrise felice.

-         Ci mancherete- disse Hazuki.

-         Anche voi- disse Hana.

Doremì piccola guardò tutte le persone del futuro e rimase un po' malinconica. Sapeva che quello era un addio…e che non li avrebbe più rivisti…

"Però…" pensò Doremì. Si girò e guardò i suoi amici che le erano vicino "…è come se li avessi sempre al mio fianco…quindi non è proprio un addio"

Si guardò…ormai stava del tutto scomparendo, così come i suoi amici.

-         Ciao!- tutti i ragazzini salutarono prima che scomparissero, lasciando solo una piccola luce.

 

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Altrove in un'altra epoca…

-         Finalmente abbiamo finito per oggi!- disse sollevata Aiko.

-         Ahhh, sono stanca morta!- disse Doremì sedendosi sulla sedia.

-         Mhh, vediamo gli incassi di questa settimana- disse Majorika, aprendo la cassa.

-         Visto che abbiamo terminato, possiamo tornare a casa?- chiese Onpu.

-         Mh? Ah sì, certo. Però lunedì cercate di essere puntuali.

-         Va bene- risposero in coro.

-         A domani, ragazzi!- salutò Lala.

-         Ciao Lala, ciao Majorika!- salutò Hazuki e poi uscirono dal negozio.

Il gruppetto si ritrovò davanti al Maho e con sottofondo un tramonto.

-         Che fate domani?- chiese Momoko- Io vado a fare un pic-nic con Bessy.

-         Io invece avevo in programma di andare con mio padre e mia madre al Luna Park- disse Aiko allegra.

-         Domani, visto che non ho impegni, posso stare un po' con i miei- disse Onpu.

-         Mh…- disse Yuri scontento- io invece mi devo sorbire una cena con tutti i parenti.

-         Perché quella faccia?- chiese Doremì- Dovresti essere contento di stare con i tuoi cuginetti, ih ih! (^-^).

-         Chi, quelle piccole canaglie? No, grazie, ne farei a meno (-_-)'

-         E invece tu, Hazuki?- chiese Kotake.

-         Ehh…eh, eh…(^///^)'

-         (°_°)' Hazuki?- Aiko rimase sorpresa- Non è che...

-         Sì…- fece cenno di sì.

-         Esci con Masaru?!- gridarono in coro.

-         Piano…volete che lo sappia tutto il quartiere? (-///-)'

-         Wow, Hazuki e il suo primo appuntamento!!- disse felice Momoko.

-         Momoko…mi metti in imbarazzo (>///<)'.

-         Beh, almeno lui si è dato una mossa…- disse Onpu- al contrario di una certa persona (¬_¬)- tutti diressero il loro sguardo verso Kotake, tranne Doremì (°_°).

-         Che?! (ò///ó)'- Kotake si sentì osservato e si agitò.

-         Ahh, povera Doremì (ú_ù)'- disse Momoko, dandole una pacca sulla spalla.

-         Eh? (°.°)- naturalmente lei non capiva niente.

-         Non so chi fra i due sia peggiore (-_-)'- disse Onpu a Hazuki.

-         Ok, adesso è ora di tornare a casa (^-^)- disse Yuri- io devo correre via.

-         Sì, anch'io (°.°)- disse Aiko- aspetta vengo con te.

-         Veniamo con voi (°o°)- dissero tutte le altre.

-         Che? (o_o)''- Doremì e Kotake rimasero lì impalati, mentre tutti gli altri se n'andavano via correndo.

-         Ma che gli è preso? (ò_ô)- chiese Doremì.

-         Non so…sembrava che avessero un incredibile fretta di andarsene (-_-)'.

-         Uhm…qui gatta ci cova (-_-)''.

-         Beh, poiché ci hanno lasciati soli, possiamo pure tornare a casa insieme.

-         Sì.

I due si allontanarono per un'altra vietta, mentre dietro l'angolo cinque facce osservavano Doremì e Kotake.

-         Il piano è andato bene- disse Yuri.

-         Sì, spero che una volta tanto si sveglino i due (U_U)- disse Onpu.

-         D'accordo, ma non vi sembra esagerato stare qui a sbirciare? (ó_ò)- chiese Hazuki.

-         E' per il loro bene- disse Yuri serio- Potrebbe succedere qualche altro imprevisto e…

-         Perché non ammettete il vero motivo?- disse Hazuki sospettosa (¬_¬)'

-         Ih, ih (^_^)'- ridacchiò Momoko- La verità è che ci divertiamo.

-         Lo sapevo (-_-)'…Aiko? (-_o)- disse Hazuki.

-         Okey (U.U)- Aiko afferrò gli altri per il colletto e li trascinò via, seguita da Hazuki.

-         Nooo, proprio sul più bello! (>_<)'- si lamentò Momoko.

-         Mh?- Doremì si fermò e si guardò intorno.

-         Che succede?- chiese Kotake.

-         Non hai sentito?

-         Cosa?

-         Uhm…mi era sembrato di sentire la voce di Momoko…mah, mi sarò sbagliata…adesso sarà insieme con gli altri, lontana da qui- riprese a camminare e iniziò a canticchiare una canzone.

-         Mh? Dove hai imparato questa melodia?

-         Me la cantava mia madre quando ero piccola e non riuscivo a dormire la sera. Parla di un mondo colorato, con tanti bambini. Non c'è lotta, non c'è cattiveria…c'è solo pace e amore. Non è carina?- sorrise.

-         Sì.

-         Eh, eh…non so perché mi è venuta alla mente adesso, pensavo di essermela dimenticata. Uhm…Stavo pensando…non sarebbe bello vivere nel mondo della magia?

-         Come? (°_°)

-         Sì, a me piacerebbe (^-^) A te, no?

-         Mh…non ci ho mai pensato (-_-)'

-         Tetsuya, c'è una domanda che vorrei farti…- chiese Doremì fermandosi.

-         Dimmi…- si girò verso di lei.

-         Perché hai deciso di unirti a noi e diventare un apprendista stregone?

-         Eh?

-         Sai, me lo sto chiedendo da tanto tempo ormai…

-         La verità è che…- fece per continuare, ma sì fermò-…Chissà, un giorno te lo dirò…- sorrise.

-         Eh?

-         Su, andiamo.

-         Mh…okey…

-         In ogni caso, sono più bravo io con la magia.

-         Che?! Sbagli, pivello, sono io la migliore!

-         Ma se non fai che combinare disastri!

-         Ah, perché, tu no?

-         Sarà…- si girò verso Doremì e gli fece una linguaccia- ma sarò io a superare per primo tutti gli esami di magia!- e corse via.

-         Illuso, ti batterò!- lo rincorse- Vedrai!

 

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Il giorno di domani, come vorrei incontrare una bella fantasia.

Così che dammi un poco di valore, anche se è solo un grammo.

Quando ritorno sola da scuola, canticchio una canzone, la quale mi da sentimenti più sinceri e mi da voglia di piangere.

Il giorno di oggi, per qualche motivo, non ho potuto dirlo.

Dopo un litigio, un perdono.

Agisco con naturalità tale come lo fa il vento

Così che domani lo dirò.

 

Fine

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Eccoci alla fine finalmente…allora, come vi è sembrato?

Lo so, lo so, la fine non era come ve l'aspettavate. Però purtroppo è così la storia (-_-)'

Ehh, spero che non siate rimasti delusi…

Ah, ad un certo punto ho pensato se era il caso di dividerlo ancora…però poi ci ho ripensato…conoscendomi, avrei fatto andare avanti la storia fino all'infinito (esempio, le altre mie fiction non concluse).

Una piccola notizia che ancora non confermerò…se la fiction riscuoterà un buon gradimento da parte dei lettori, inizierò a scrivere il continuo di questa fiction (magari solo un capitolo auto-conclusivo) (tranquilli, le altre fiction le continuo). Però non lo so, si vedrà in seguito…

Ah, il testo della canzone dopo la sigla, è la canzone di James Blunt "High".

In ogni caso, ho finito! Non posso crederci! Finalmente dopo tanto tempo posso mettere la parola fine ad una delle mie fan fiction!

Eh, eh! Come sono contenta!

By Ya-chan

 

Personaggi:

Doremi Harukaze

Hazuki Fujiwara

Aiko Senoo

Onpu Segawa

Pop Harukaze

Momoko Asuka

Yuri

Tetsuya Kotake

Yada Masaru

Hikaru Kotake

Majorika

Lala

Hana

Akatsuki

Leon

Fujio

Toru

Alexander

Majorumi

   
 
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