-Allora
è tutto sistemato?-
-Certo
capo, tra tre giorni saremo fuori da questa
galera e allora potremmo andare a riprendere il denaro rubato
all’uomo che
abbiamo ucciso quindici anni fa, dopo averla aiutata ad evadere
naturalmente.-
-Bene,
bene, presto potrò sentire di nuovo l’aria
fresca della libertà.-
-E
una volta fuori, andremo subito a prendere il
denaro per poi cambiare continente, in quella baita in periferia di
Ushuaia…-
-Allora
ragazzi non siete agitatiii?-
-Si
professore Fito.-
Rispondiamo
in coro come dei robot dentro il teatro
della scuola. Mio zio è sempre il solito, una gita di una
settimana in montagna
ci entusiasma da morire, chiaro, ma quest’idea di fare le
camere a sorteggio ha
depresso tutti quanti. Non oso pensare se dovessi finire in camera con
Giusy, o
peggio ancora Patty. Non è accettabile che una divina dorma
in camera con una
popolare, bisogna che qualcuno glielo dica.
Mi
alzo in piedi e richiamo l’attenzione verso di
me.
-Ehm
ehm, scusate scusate tutti quanti, devo dire
una cosa importantissima, a me gli occhi please. Bene, miei cari
professori,
devo ammettere che l’idea della gita è stata
veramente divina, ma le camere a
sorteggio proprio no, ma ci pensate? Io sempre divina e in perfetto
ordine
dovrei dividere camera e bagno con una di queste popolari o ancora
peggio col
papero della patagonia, no no no, sorry prof, ma io non ci sto.-
-Per
una volta sono d’accordo con Tontonella.- dice
Giusy alzandosi in piedi.
-Sorvolerò
sul soprannome che mi hai dato solo per
questa volta visto che ammetti che ho ragione.-
-Ah,
bella questa, sto solo dicendo che neanch’io
voglio stare in camera con una viziata come te.- replica la mia nemica.
-Scusami
a chi hai detto viziata?-
-A
te e a tutte le tue amichette oche che ti
seguono.- questa mi sta facendo innervosire. Luciana si alza in mia
difesa.
-Ehi
sfigata, sei solo invidiosa perché non sarai
mai bella e famosa come noi.-
-Ma
fammi il piacere, Giusy non ha niente da
invidiarvi presuntuose.- Replica Tamara.
Ah,
io adesso le prendo per i capelli.
-Fermi
tutti.- dice mio zio Fito.
-Va
bene, le camere non si faranno a estrazione.-
continua mio zio. È sempre il migliore, eh bè
è mio zio.
-Come
non si faranno le camere a estrazione, ma
Fito avevamo deciso così, sei pazzo?- protesta Barcaroli
beccandosi
un’occhiataccia da parte mia.
-No,
le deciderò io. Antonella, Luciana, Giusy e
Tamara, voi formerete una camera.-
L’intero
teatro scoppia a ridere, mentre noi
quattro dirette interessate guardiamo scioccate mio zio.
-Ma
zio, non puoi…- inizio a protestare io.
-Altolà
nipotina, il grande Fito ha parlato.- dice
con fare teatrale. Aaaa mi sta venendo una voglia di togliergli quei
pochi
capelli che ha in testa.
-Un
momento.- Pia si alza quasi in lacrime –questo
vuol dire che io e Caterina dovremo stare in camera con Sol
e…Patty?-
-Esatto.-
dice sorridendo il prof Barcaroli.
-Per
me non ci sono problemi.- dice Caterina
alzandosi sorridente, ma un’occhiataccia di Pia la fa zittire.
-Per
voi ragazzi non ci sono problemi vero se si fa
ad estrazione?- domanda Barcaroli.
-No
no professore, per me e i miei amici nessun
problema.- dice Alan, il ragazzo di Caterina.
-Bene,
forza Chico scrivi i nomi di ognuno e li
mettiamo in questa urna.-
Mentre
i professori preparano i nomi per l’estrazione
mi giro verso le mie amiche.
-è
una cosa inammissibile ragazze.-
-Hai
perfettamente ragione, ma almeno siamo in due
per camera, ci faremo forza.- dice Luciana.
-La
cosa che più mi dispiace è che non potremo
neanche sgattaiolare di nascosto in camera insieme perché
oltre a essere divise
in camere vi ricordate cosa ci ha spiegato la preside quando ci ha
esposto la
gita? Dove andiamo è una specie di campeggio.
C’è una casa con la mensa e una
sala grande adibita a teatro, e poi altre baite più piccole
lungo una salita
che sarebbero gli alloggi, con due camere e due bagni e una mini sala
comune,
ci scommetto quello che volete che i professori metteranno un gruppo di
ragazzi
e un gruppo di ragazze.- spiega Pia.
-Perfetto,
saremo proprio lontane dal mondo in
balia di quelle popolari, ma che abbiamo fatto di male?- dico io
disperata.
-Bè
abbiamo fatto tante cose di male tipo…- inizia
Caterina ma la zittisco con la mano e uno di quei miei sguardi velenosi.
-Bene
ragazzi, siamo pronti. Allora la prima
camerata che andrà in baita con le quattro litiganti
sarà composta da…-
Lo
guardiamo tutti curiosi, ma lui non ci dà una
risposta.
-Bè,
che storia è questa, voglio un po’ di
suspence, forza createmi l’atmosfera.-
Scoppiamo
a ridere, il mio zietto è impossibile e
poi ci mettiamo in coro a creare un po’ di suspence.
-Gonzalo.-
i suoi amici lo abbracciano e gli
saltano addosso, come sono soliti fare e noto che sul volto di Luciana
si apre
un sorriso, ma perde ancora tempo con quello lì? Quella
ragazza è proprio
strana.
-Guido.-
-Ah
amore che bello.- Giusy gli salta addosso.
Perfetto, ora dovrò pure sopportare la coppietta felice.
-Fabio.-
-Siii,
il mio fratellino che bello.- dico girandomi
a sorridergli, lui ricambia e poi si volta verso Tamara a sorridere
pure a lei.
Non ci posso credere, è da un po’ che li osservo,
tra quei due sta nascendo
qualcosa. Mia cognata una popolare? Che destino crudele.
-E
infine Bruno.-
Finalmente
qualcuno di normale. Gonzalo, Guido e
Fabio li saltano addosso e si mettono a urlare. Bruno si gira verso di
me e mi
sorride, e io non so come né perché, arrossisco.
Mi
riprendo un attimo, io Antonella, non arrossisco
mai, non sono mai in imbarazzo e non sarà di certo un Bruno
Molina qualsiasi a
farlo, per quanto carino e dolce possa essere.
-Bene
ragazzi, quindi a esclusione nell’altra baita
col secondo gruppo misto di divine e popolari vi staranno Matias,
Santiago,
Alan e Felipe.- conclude mio zio.
Sarà
contenta la piccola papera di essere in camera
con Matias, il mio ex ragazzo, siamo comunque rimasti amici e ammetto
che gli
voglio ancora tanto bene, ma forse non l’ho mai amato,
sennò non lo avrei
lasciato allontanarsi tanto facilmente.
-Bene
ragazzi, allora è deciso. Mi raccomando
portate vestiti pesanti che fa freddo, le coperte sono già
nel posto che
abbiamo affittato. Ci vediamo domani puntuali che alle sette si parte
in treno,
abbiamo tantissime ore di viaggio, a domani, destinazione Ushuaia!-
Fine
capitolo.
Ciao
a tutteee, mi è venuta l’idea per questa nuova
storia, spero vi piaccia, è un misto romantico/horror. Il
posto che ho scritto
non lo conosco, ho cercato un po’ su internet e ho trovato
quello come località
di montagna in Argentina, perdonatemi se a volte topperò su
quell’argomento.
Spero che la storia vi sia piaciuta. Aspetto critiche, commenti
positivi e
negativi e tutto quello che avete voglia di scrivermi.
Un
bacio.
Gaia