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Autore: Tappina_5_S    29/10/2009    11 recensioni
Più lo guardavo e più sapevo che quello che stavo facendo era sbagliato, che lui era pericoloso e che purtroppo non potevo fare nulla per sottrarmi all'attrazione e l'inquietudine che lui risvegliava in me. "Stai per uccidermi?" "Devo" Ma tu vuoi?" "No" Mi guardò con i suoi occhi finalmente sinceri "Vorrei solo prottegerti da qualsiasi cosa" "Compreso te?" "Si, compreso me"
Genere: Romantico, Thriller, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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love

Salve a tutti!

Premettendo che l'idea e l'ispirazione di questa ff vanno direttamente ai video e la serie di Nishitaa1 (potete trovare i suoi video su youtube) Ho cercato di portare i video a una storia e ho cambiato e aggiunto parti e dettagli come i nomi o i dialoghi e inventato di mia fantasia. Spero tanto che vi piaccia. Tutti i diritti di Deathly Love vanno a Nishitaa1 (1°video Deatlhy love più di 6000 e l'ultimo più di 10000) KISS a tutti ;-)

Primo giorno nella nuova scuola.

Con lo sguardo assente saluto mia madre che se ne sta andando con la sua macchina bianca panna, pronta per la sua prima giornata di lavoro all'ospedale.

Siamo a metà novembre e il semestre è già iniziato.

Guardo l'edificio grigio cenere che mi trovavo davanti sperando tanto che quello sarebbe stato un nuovo inizio, un nuovo e fresco inizio.

Ne avevo bisogno.

Per dimenticare tutto quello che era successo, anche se sapevo bene che sarebbe stato impossibile, ma almeno dovevo provarci.

Salii i gradini lentamente cercando di orientarmi in mezzo a quella folla di ragazzi che mi passava accanto.

Mi fermai in un angolo meno affollata subito all'ingresso e tirai fuori il foglio che mia madre mi aveva dato.

Alla prima ora avrei avuto scienze. Stanza 26.

Girovagai smarrita per i corridoi, prima o poi avrei trovato la stanza giusta no?

Dopo circa dieci minuti in cui avevo perso completamente anche quel briciolo di senso dell'orientamento che avevo, mi fermai appoggiandomi al muro.

Quasi mi girava la testa.

Respirai piano cercando di sorridere ai ragazzi che passavano davanti a me guardandomi con uno sguardo misto tra il preoccupato e lo scettico.

"Tutto bene? Ti serve una mano?"

Sobbalzai, accorgendomi che in piedi alla mia sinistra si trovava una ragazza dai capelli biondi chiari, quasi bianchi, gli occhi verdi giada e un sorriso aperto e disponibile.

"Ehm...si vede così tanto che mi sono praticamente persa?" chiesi imbarazzata.

"...si...comunque mi fa piacere darti un aiuto" poi sorridendo distese la sua mano "ciao! io sono Alice!"

"Ciao! Io mi chiamo Sam"

Le strinsi la mano cercando di ricambiare il suo sorriso.

Ma sorridere a comando non è facile.

"Beh, vieni, ti mostro la scuola"

Mi fece fare un giro veloce mentre parlavamo del più e del meno cercando di conoscerci.

"E questo è il laboratorio di scienze"

Scossi la testa pensando che assomigliava in modo impressionante a quello della mia vecchia scuola.

"Carino"

Lei storse un po il naso mordendosi il labbro.

"Si sarebbe carino se tutti i giorni non scappassero le rane dalle teche" io risi sentendomi a mio agio.

"Non contando il fatto che non è carino andarci quando devi fare la dissezione"

Storsi la bocca ricordandomi all'improvviso perchè odiavo i laboratori di scienze.

"Che lezione hai per prima?"

Io con uno scatto un po impacciato afferrai il foglio che avevo nella tasca dello zaino.

"Biologia"

"Allora auguri con la professoressa Madison"

"Perchè?"

"Dicono che sia molto stretta con i voti e che faccia compiti a sorpresa, però questo è quello che mi hanno detto, io non ho lei come professoressa"

"Ah no? In che classe vai?"

"4°D" poi rivolse gli occhi verso il cielo in modo pensieroso "tu invece dovresti essere in 4°B, giusto?"

"Si"

"Beh stanno per iniziare le lezioni, vieni ti faccio vedere la tua classe"

Camminammo spedite per il corridoio accorgendoci che lo stesso facevano anche li altri studenti.

Mentre cercavo di aumentare il passo per stare dietro alle sicure falcate di Alice, andai a sbattere contro qualcuno.

Sentii un dolore alla spalla e di scatto alzai la testa per scusarmi.

Incontrai i suoi occhi.

Occhi scuri, indecifrabili, il suo sguardo era sicuro, ma aveva qualcosa di inquietante.

Mi sentii gelare il sangue nelle vene.

Rimasi immobile senza riuscire a spiccicare parola.

Mi fulminò all'istante.

Il suo viso era pallido e affusolato, aveva le labbra carnose e il naso dritto.

Aveva i capelli riccioli mori e candidi.

Non seppi dire cosa, ma c'era qualcosa di quel ragazzo che mi attirava e mi inquietava allo stesso tempo.

Rimasi ferma a fissare la sua camminata decisa.

"Lui meglio starli lontani"

Sobbalzai notando Alice alla mia destra, ma ignorai completamente la sua affermazione.

"Come si chiama?" chiesi con tono interessato e forse troppo curioso.

"Come si chiama??" ripete lei con un tono impaurito e furtivo come se ci fosse qualcosa di male in ciò che avevo chiesto.

Ma io continuai a fissarla in cerca di una risposta.

Lei scosse il capo abbassando la voce.

"Si chiama Nick"poi con un passo si avvicinò a me e mi guardò fissa nei miei occhi scuri "ed è pericoloso"

"Definisci persicoloso" dissi con aria circospetta.

Lei sospirò incrociando i fianchi e mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore.

"E' sempre stato strano fin da quando si trasferì qui circa sei anni fa"

Io ascoltavo attenta.

"Diciamo che anni fa, un ragazzo lo fece arrabbiare, non ricordo esattamente cosa, ma gli fece uno scherzo pesante e il giorno dopo quello stesso ragazzo è sparito."

Finì il discorso guardandomi fissa negli occhi.

"E allora, insomma, ci credi sul serio?" chiesi quasi ridendo.

Lei rise nervosamente guardandomi comprensiva.

"Quel ragazzo non è stato mai più trovato"

Il suo tono era glaciale e maledettamente serio.

"E tu pensi sia stato lui?" chiesi scettica.

"Tutti sappiamo che è stato lui, in casa sua hanno trovato coltelli e pistole, è per questo che Nick se ne sta sempre per i fatti suoi, lui è pericoloso"

Un brivido mi percorse la schiena.

Possibile che un ragazzo di circa diciasette anni potesse fare una cosa del genere? Insomma, era solo un ragazzo e queste sono cose da...assassini o killer, insomma non è concepibile!

Ma il tono e l'atteggaimento di Alice mi fecero capire che di certo non stava scherzando.

Proseguimmo silenziose fino alla fine del corridoio dove si trovava la mia aula.

"Beh allora ci vediamo alla ricreazione, ok?" disse sorridendo nuovamente.

Non capivo perchè si prendeva tanta briga di fare da amica alla nuova venuta, ma mi faceva piacere.

"Certo"

E così dopo il nostro saluto entrai in classe dove la professoressa Madison mi accolse frettolosamente.

"Cerca di seguire la lezione per quanto sai signorina Knight" Poi guardandomi visto che ero ancora impalata accanto alla sua cattedra continuò "Puoi andarti a sedere accanto al signor Jonas"

Io guardai l'anarchia generale della classe, disorientata.

Con decisione la professoressa parlò (anzi urlò) riportando tutti i ragazzi in riga.

"Ragazzi lei è la signorina Knight. Signor Jonas può alzare la mano"

In fondo alla classe nell'angolo sinistro una mano pallida si alzo con decisione.

La professoressa mi sorrise mentre andavo a sedermi accanto a...oh no è lui!


Per la durata delle successive tre noiosissime ore prima della ricreazione cercai di seguire la lezione per mettermi in pari; ma la cosa mi restò molto difficile visto che non riuscivo a non pensare a ciò che Alice mi aveva detto prima sul mio nuovo compagno di banco.

Io stavo in bilico sulla sedia, dalla parte opposta di dove si trovava lui.

A complicare le cose c'era il fatto che da quando mi ero seduta con la coda dell'occhio mi ero accorta che Nick mi fissava, così feci finta di niente immaginando che sarebbe durato qualche secondo soltanto, invece non mi staccò più gli occhi di dosso.

Avevo una paura che non mi sarei mai aspettata.


  
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