Titolo:
Panna e
fragole
Fandom:
Princess Princess
Personaggi/Pairing(s):
Harumi/Shuya
Genere:
commedia, comico, erotico
Rating:
giallo
Avvertenze:
one-shot,
lime, shonen-ai, what if?
Note iniziali:
La rivista diceva
nell'introduzione: Realizzare la vostra
torta di fragole è molto semplice.
Shuya sbuffò e alzò gli occhi al
cielo.
Sì, come no, era sempre tutto
molto semplice secondo loro.
uno scorcio di vita quotidiana in una ipotetica futura convivenza tra
Harumi Sakamoto
e Shuya Arisada XD
Panna e fragole
Da quando erano andati a vivere
insieme, Harumi e Shuya avevano deciso di dividersi i compiti in casa
come una
vera coppia. Shuya si occupava delle faccende domestiche e Harumi della
cucina,
visto che il biondino non aveva nemmeno idea di come si mettesse a
bollire
l'acqua ed invece il moro odiava riordinare le stanze. Ma quella sera
Harumi
sarebbe rientrato tardi dalle lezioni e Shuya, che si stava
decisamente annoiando aveva
deciso di provare a
cucinare la cena prendendo spunto da una rivista culinaria trovata
chissà dove.
Iniziò a sfogliare
distrattamente le pagine, in cerca di qualcosa di interessante da
provare, ma
niente pareva riuscire ad attirare particolarmente la sua attenzione.
Dopotutto, era una persona esigente,
lui. E Harumi, per tutta la pazienza e l'impegno che metteva nel
cucinare ogni
sera qualcosa di commestibile, doveva pur essere ricompensato con
qualcosa di
speciale.
La voglia di strafare di Shuya
non aveva ovviamente messo in conto la sua totale incapacità
di destreggiarsi
fra i fornelli. Alla fine, forse rendendosi conto che effettivamente
non
sarebbe mai stato in grado di preparare una cena di tre portate, aveva
deciso
di ripiegare solamente sul dessert, sperando che ad Harumi sarebbe
bastato.
Aveva infatti trovato la ricetta di una torta alle fragole dall'aspetto
appetitoso e che non sembrava nemmeno troppo difficile da preparare,
dunque si
era messo al lavoro.
La rivista diceva
nell'introduzione: Realizzare la vostra
torta di fragole è molto semplice.
Shuya sbuffò e alzò gli occhi al
cielo.
Sì, come no, era sempre tutto
molto semplice secondo loro.
Senza contare che ovviamente
quando decideva di fare qualcosa, gli imprevisti erano sempre dietro
l'angolo e
soprattutto dei più disparati. Telefono che squillava,
frullatore che non accennava
a voler funzionare, forno e fornelli impazziti...Anche quella volta,
gli
elettrodomestici non furono da meno: erano tutti schierati contro di
lui e
riuscire a combinare qualcosa era stata un’impresa.
Ma Shuya aveva fatto ricorso a
tutta la sua pazienza, ripetendosi che per Harumi valeva di certo lo
sforzo.
Finì di preparare l'impasto e si
rese conto di essere completamente sporco di farina, uova e quant'altro.
"Che casino..."
mormorò osservando il macello che regnava attorno a lui. Gli
strumenti da
cucina erano sparpagliati per tutta la stanza, più sporchi
ed esausti di lui,
mentre l'impasto...bè, quello era meglio non guardarlo. Per
quanto era triste e
informe sembrava gli chiedesse a gran voce: "Abbi pietà di
me, buttami
via! Faccio schifo!".
"Hai ragione anche tu,
caro, ma dovremo pur mangiare qualcosa stasera..." pensò
Shuya grattandosi
la nuca e sospirando. Harumi lo avrebbe ammazzato a vedere quel
disastro, altro
che ringraziato per la cena! Ma ormai il più era fatto, non
poteva arrendersi
proprio ora e buttare via tutto.
Così Shuya versò l'impasto nella
teglia, sperando che dentro il forno potesse assumere un aspetto
quantomeno
appetitoso, come se l'elettrodomestico fosse in grado di compiere
qualche
magia.
Mise il tutto a cuocere e poi
fece per prendere le fragole dal frigorifero per lavarle e pulirle.
"Fiuuu..."
Il
più è fatto, si disse il ragazzo, mentre rimuoveva le foglie
dalle
fragole e tagliava i frutti con un coltello, ma nel farlo
finì per sminuzzarne
gran parte in pezzi troppo piccoli e inutili.
Non senza sbottare in un bel po'
di imprecazioni, completò l'opera come meglio
poté e infine si sciolse il grembiule
dai fianchi.
Non era ancora ora di tirar
fuori la torta dal forno, perciò decise che avrebbe potuto
concedersi una
doccia rigenerante.
Shuya, abituato a farsi servire,
riverire e vezzeggiare da tutti, come si addiceva ad una ex-Principessa
egocentrica e narcisista, quel giorno aveva fatto anche troppo. Si era
addirittura
ridotto la faccia e -oh cielo!- perfino i capelli, in modo indecente.
Nemmeno
la sua chioma bionda era infatti stata risparmiata nella ardua
battaglia in
cucina, constatò guardandosi allo specchio con una smorfia
di disapprovazione.
Si barricò in bagno, prese un
asciugamano e iniziò a maneggiare con la doccia per regolare
l'acqua. Si
spogliò lentamente, come se qualcuno stesse osservando lo
spettacolo e poi si
lasciò avvolgere dal getto dell'acqua.
Iniziò a vagare con i pensieri:
immaginò Harumi assaggiare la torta e dirgli che la trovava
soffice e
meravigliosa. In seguito si sarebbe sporcato il naso con la panna e
lui, Shuya,
sarebbe stato lì, pronto a leccarlo delicatamente, per poi
baciare il ragazzo
sulle labbra...
Sì, ad Harumi sarebbe piaciuta
la sua sorpresa.
La prossima volta però,
l'unico dessert che il ragazzo avrebbe assaggiato sarebbe stato Shuya.
Sporco
di panna, magari. Nudo sul loro letto, sicuramente.
Il biondo gettò il capo
all'indietro, lasciando che l'acqua gli accarezzasse dolcemente il
volto e il
petto. Una mano a frizionarsi i capelli, l'altra a sfiorarsi il petto,
fantasticava
su cosa avrebbe fatto ad Harumi, una volta che lo avesse avuto
lì davanti.
Sporcarsi insieme sembrava
decisamente la cosa migliore, sì.
Immaginò
Harumi leccargli dolcemente il collo per levargli via la panna, poi la
sua mano
scendere fino alla chiusura dei pantaloni e toglierglieli lentamente,
giocando
poi con l'elastico dei boxer. E poi sporcargli le guance e pulirle con
i baci,
mentre Harumi si faceva lentamente strada nel suo corpo...
Shuya appoggiò le spalle
contro la parete e chiuse gli occhi, mentre la sua mano scendeva sempre
più in
basso. Si scoprì eccitato più di quanto
immaginasse.
Era dai tempi del
liceo che non faceva pensieri impuri su Harumi sotto la doccia e che
non si
toccava pensando a lui...
Anche perchè ogni qual volta ne aveva voglia, Harumi
era stato con lui, sotto quella stessa doccia, più che
felice di soddisfare i
suoi desideri.
Al diavolo, il suo ragazzo lo
avrebbe raggiunto più tardi, e niente
impediva a Shuya di continuare quelle fantasie, soprattutto
perchè era arrivato
a un punto di non ritorno. Le gambe avevano ceduto e il giovane, in
ginocchio
sulle piastrelle del bagno, con l'acqua che gli sferzava delicatamente
la
pelle, si accarezzava a capo chino, i capelli bagnati sugli occhi,
lasciandosi
sfuggire languidi gemiti.
Era così vicino...
"SHUYAAAAAAA!
Che cos'è questo casino?" la voce di Harumi lo
ridestò bruscamente dai
suoi pensieri e da ciò che stava facendo.
Cazzocazzocazzo.
Velocemente
chiuse i rubinetti della doccia e si avvolse alla meno peggio un
asciugamano
attorno alla vita, correndo in cucina dove la prima cosa che
notò fu la puzza
di bruciato che proveniva dal forno.
"Oddio,
la torta!" urlò, precipitandosi ad aprire il forno ed
estraendone con
cautela la teglia dove quello che una volta era l'impasto della torta
era ormai
una massa di roba indefinita.
Harumi lo guardò stralunato.
"Una torta?!" chiese incredulo.
"Ma se non sai nemmeno condire un'insalata!" esclamò
roteando
gli occhi.
"E questo macello? Che ti è saltato in mente? E poi..." si
fermò notando Shuya seminudo, ancora grondante d'acqua.
Si schiarì la gola e distolse lo sguardo.
Poi, non senza arrossire, riprese: "E comunque, non lo sai che non
si lascia mai un forno incustodito? Che pensavi di fare, lasciare la
torta a
cuocere mentre ti facevi una doccia di tre ore?"
Nel suo tono c'era più incredulità che reale
irritazione o impazienza,
ma Shuya non poté fare a meno di rimanere comunque un po'
ferito dalla cosa.
Ok, era stato un fiasco totale, ma era il
pensiero a contare, no?
E si era impegnato tanto...Non riuscì a nascondere la
delusione sul proprio viso.
"Oh, io... era questione di soli dieci minuti e avevo messo il
timer nel forno..." cercò di difendersi Shuya affranto.
"E volevo che fosse la cena di stasera... Haru, perdonami..."
Harumi sospirò e sorrise lievemente.
Shuya, per quanto fosse semplicemente troppo
perfetto sotto certi aspetti, era davvero una frana per
certe cose.
Gli scompigliò i capelli e lo strinse a sè.
"Va bene, dai, non fa niente...Qualcosa rimedieremo. Vediamo cosa
è
rimasto in frigo".
Si allontanò da Shuya per controllare, ma scoprì
che il frigorifero era
vuoto quanto il suo stomaco.
"Shuya, potevi benissimo andare a fare la spesa, invece di metterti
a creare, non credi?" lo rimbeccò.
Ma il biondo, esibendo il suo solito disarmante sorriso prese in mano
la
bomboletta con la panna spray, indicò le fragole sbucciate
mentre si toglieva l'asciugamano
dalla vita, e disse maliziosamente:
"Abbiamo sempre panna e fragole, non trovi?"
FINE
Aika_chan: il prompt
che ha dato
l'inizio a questo delirio è frutto della mente geniale di
Nemo, che un giorno
mi ha detto di aver immaginato Harumi e Shuya alle prese con la vita di
coppia.
Scrivere questa fic mi ha fatto morire dalle risate, il che
è tutto dire, visto
che io sono più o meno la regina incontrastata dell'angst e
del sadismo. Mi
raccomando, lasciateci un vostro parere e vi faremo recapitare uno
Shuya
interamente ricoperto di panna montata.
Nemo From Mars
: non ascoltate quella scema della mia collega. In realtà
è tutto merito suo se
il delirio è nato. Perché lei mi ha incitata a
scrivere e soprattutto ha
premuto per la scena zozza su Shuya XD (bè,
d’altra parte quell’uomo è inscindibile
dalla zozzeria yaoi, non credete? :) Sì, sì, come
dice la zia, fateci sapere
che ve ne pare della storia e il regalo sarà proprio quello
XD *si prenota per autoscriversi
un commento anonimo* Bye! ^^