Joya no kane
Chiuse
gli occhi e giunse le mani per pregare.
Chissà
da quanto non
lo faceva.
Alle
sue spalle, la campana iniziò i suoi rintocchi.
Uno,
due, tre.
‘Ti
chiedo perdono, Dio. E so che non me lo merito. Lo so perfettamente.
Eppure
lo sto facendo, ma sappi che non è per me che chiedo
pietà.
Lo
chiedo per lei. Solamente per
lei.’
Dieci,
undici,
dodici.
‘Perdonala,
Dio. Perdonala perché è qui con me.
Perdonala
perché mi è sempre accanto. Perdonala
perché non capisce che facendo così si
sta dannando.
Perdona
i suoi sorrisi, i suoi baci, i suoi occhi. Perdona la sua sfrontatezza,
la sua
generosità, la sua dolcezza.
Perdonala
quando ride di me. Quando piange per me. Quando ci uniamo e quando ci
lasciamo.
Perdonala,
perché lei mi ama.’
Ventotto,
ventinove,
trenta.
‘E
se proprio non puoi perdonarla, allora allontanala da me.
Io
sono un peccatore, e nemmeno i centootto rintocchi della campana
potranno
purificarmi.
Sono
un assassino. Un lurido omicida.
E
oltretutto nemmeno tanto credente.
Eppure
io ti prego per lei. E lo sai perché?
Perché
lei crede in te, Dio.
Prega
prima di addormentarsi, prega appena sveglia.
E
a volte sparisce, senza dirmi niente.
Sai
dove va, Dio?
Va
a trovarti. Va a pregarti.
E
so che prega per me, anche se non le ho mai detto di farlo.
Lo
so, perché quando torna ha un sorriso malinconico e stanco e
gli occhi rossi.
Vedi
come sono stronzo, Dio? La faccio piangere.
Io,
solo io.’
Cinquantaquattro,
cinquantacinque, cinquantasei.
‘Però.
Sai
cosa mi dice ogni volta che torna?
Ancora
poco, Itachi.
Ancora poco e potremo stare insieme per sempre, lo sai?
E
me lo dice con il suo sorriso triste e spossato e con quegli occhi che
hanno
appena smesso di piangere.
E
io non le rispondo mai. Né la ringrazio.
Vedi,
Dio? Sono proprio un ingrato.
E
non mi sto piangendo addosso. Non è da me fare la vittima,
dovresti saperlo.
Perché
tu sai tutto, vero?
Vero?’
Sessantacinque,
sessantasei, sessantasette.
‘Ma
certo che sai tutto. Tu sei Colui che sa, no?
E
allora spiegami alcune cose.
Dimmi
perché la mia famiglia ha dovuto spezzarsi in un modo
così atroce.
Dimmi
perché sono stato io a doverla infrangere.
E
dimmi perché io sono qui, da solo, a pregare.
Dimmi
perché sono qui a pregarti di salvare l’anima di
una povera disgraziata caduta
nelle fauci del lupo cattivo.
Dimmelo,
perché io non lo so.’
Novanta,
novantuno,
novantadue.
‘Dio,
ti prego. Ascolta la mia preghiera.
Proteggi
Itachi e benedicilo. So che non crede in Te, ma ne avrebbe un estremo
bisogno.
Ti
scongiuro, perdona i suoi peccati. Perdona le sue colpe e i suoi sbagli.
Proteggilo.
Fallo per me.’
Cento,
centouno,
centodue.
‘…
Non
rispondere alla mia ultima domanda, Dio. Non farlo.
Perché
credo di aver capito la risposta da solo.’
Sciolse
dall’abbraccio la ragazza, che lo fissò
interrogativa.
“Itachi,
stai bene?”
Il
ragazzo annuì, senza sorridere. Poi si chinò su
di lei.
Centosei,
centosette.
“Ti
amo, Sakura.”
Centootto.
‘Amen.’
NdA
La
storia partecipa al 'The One Hundred Promt Project' indetto da
BlackIceCrystal.
Il Promt è quello del Perdono..
Dunque, io sono credente. Molto moooolto credente.
E per questo mi ha fatto stranissimo dover andare "contro" Dio, anche se nei panni di Itachi.
Mah, sono fuori di testa. xD
La storia è ambientata durante il primo dell'anno, nella festa giapponese dello (o della? °°) Shogatsu.
Piccola spiegazione per chi è interessato. ^^
Shōgatsu (Festa
dell'anno nuovo) - 1 Gennaio
I
primi giorni del
nuovo anno rappresentano una festa molto importante in Giappone, ricca
di segni
di buon auspicio.
Chi desidera può
ascoltare a mezzanotte il
"Joya no kane", cioè i centootto rintocchi della campana del
tempio
buddista, per liberarsi delle altrettante pene dell’uomo.
Il primo
dell’anno si fa visita ad altre
famiglie o ai santuari locali, spesso indossando il kimono.
Un’usanza molto
diffusa è spedire agli amici una cartolina di buon anno
("nengajō").
Come avrete capito, il titolo e la storia dei rintocchi sono tratti da lì. ^^
Inizialmente avevo pensato a una HidanHina, pensa un po'. °__°
Poi la mia nuova e fiammante passione per Naruto (dai, non fatemi spoilerare...kukuku. *^*) me l'ha impedito, e avevo ripiegato sulla cara vecchia SasuSaku che fa sempre bene. xD
E poi, mentre studiavo arte, ho avuto il flash per una ItaSaku, la prima che scrivo.
E oltretutto sono anche riuscita a fare una FlashFic, fantastico! xD
La storia è un AU del Giappone odierno...forse. °°
Vabbè, non ci ho pensato. >>
La tragedia del clan Uchiha c'è stata, io l'ho rivisitata in chiave moderna.
O almeno, credo di averlo fatto. °_°
Comunque sia, grazie mille a tutti quelli che leggeranno.
E ringrazio anche la mia cara Om per aver indetto il Project. **
A presto! ^^
Vale