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Autore: Melchan    12/06/2005    2 recensioni
-Hai sentito piccola? Quando arriverai gliela faremo vedere alla mamma, insieme la batteremo subito, ne sono sicuro!-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA SCELTA DIFFICILE

UNA SCELTA DIFFICILE

Era una calda giornata di luglio, quando Ash, Brock e Vera (Max era rimasto in albergo a parlare con il prof. Ock via video telefono) si misero ad attendere l’ arrivo del traghetto da Serulyan City davanti al porto di Porto Selcepoli, nella regione di Hoenn.

Dopo aver emesso un fischio assordante la gigantesca imbarcazione ormeggiò placidamente. Non appena i ponti per la discesa dei passeggeri furono fissati a terra un battaglione di Pokemon e persone scese velocemente e così, in quell’ immensa folla, fu difficile per in nostri 3 amici distinguere quel viso che erano venuti ad aspettare. Il primo a vederla fu… Pikachu!

Cominciò subito a squittire:

– Pika, Pika- e poi le saltò in braccio.

– Misty, sei proprio tu!- esclamò Brock, con fare contento ed incredulo.

La ragazza, infatti, era sviluppata e adesso, nonostante conservasse la semplicità che la rendeva incredibilmente carina, aveva anche un nuovo fascino che fece rimanere i suoi vecchi amici a bocca aperta. Indossava una maglietta senza maniche azzurra e attillata, adatta al caldo torrido di quella stagione, e i suoi soliti mini- shorts.

Dopo aver salutato Brock con impeto e un po’ di emozione nella voce, si presentò a Vera:

- Ciao! Allora sei tu la famosa Vera! Brock mi ha scritto numerose lettere e mi ha parlato molto anche di te. Sono proprio contenta di conoscerti! –

Vera le sorrise e ricambiò dicendo che anche lei era contenta di conoscerla, nonostante non fosse gia più un’ estranea visto quante cose Brock le aveva gia raccontato su le loro avventure.

Alla fine non rimase che lui: ormai erano alti uguali, perché lui era cresciuto parecchio nell’ ultimo periodo, sia in altezza che nel fisico, mentre lei era sviluppata poco dopo essere nella sua città natale.

- Ciao- disse Ash sorridendo.

- Quanto tempo, eh? - rispose lei con un sorriso che sembrava declamare una nuova marca di dentifricio, da quanto era grande ed abbagliante.

Senza dire altro, lei si gettò fra le braccia di lui, che la strinse provando un’ emozione così grande che non riusciva ad identificare.

Lei strizzò forte gli occhi per trattenere le lacrime, non riconoscendosi in un atteggiamento così sdolcinato ma inevitabile, in quel momento.

Rimasero in quella posizione per almeno cinque minuti, finché Misty, ridendo, disse:

- Mi sa che sembriamo un po’ scemi!-

- Bé, quando uno ti vede, non può pensare che questo, no?

- rispose Ash sghignazzando e cercando di non dare a vedere quanto era contento di vederla (tentativo vano, visto che tutti si erano girati e avevano sorriso guardando quei due ragazzi “così teneri”).

Misty finse di indispettirsi e rispose:

- Oh senti chi parla! Mister Universo in persona!-

si allontanarono battibeccando.

Rimasta indietro con Brock, Vera chiese:

-Ma fanno sempre così?-

Brock, ridendo, annuì, e si incamminò verso i due litiganti.

Quando li raggiunse, i due stavano ancora discutendo, però in modo molto più acceso di prima, e così gridò:

-Adesso smettetela di litigare!Stasera Misty tornerà a casa perché deve combattere degli incontri in palestra e non la vedremo più per un sacco di tempo perciò…-

ma non riuscì a finire la frase perché l’ interessata lo interruppe:

- Invece no! Avevo intenzione di farvi una sorpresa e dirvi che volevo restare per un tempo indeterminato, in quanto i miei sfidanti hanno disdetto l’ incontro, ma non ne sono più tanto sicura, perché altrimenti dovrei vedere ogni giorno questo gasato!-

detto ciò sbuffò in faccia ad Ash e se andò verso il bar lì accanto.

Il ragazzo stava per risponderle per le rime, ma poi si accorse che una fotografia era caduta dalla tasca di Misty: un gruppo di ragazzi seduti su una barca, compresa la sua amica…che aveva le spalle circondate dal braccio di un ragazzo muscoloso!!!

Ash si sentì esplodere ma, fingendo di volerla solo prendere in giro, gridò:

- Ehi, hai perso la foto del tuo ragazzo!-

Misty si girò e, guardandolo come se fosse impazzito, disse:

- Ma di che stai palando?!?-

il ragazzo roteò gli occhi con fare annoiato e rispose:

- Non fare la finta tonta, sai benissimo di chi parlo: ti dice niente questo tizio che ti sta tutto avvinghiato?-

Misty strappò lui la foto di mano e vedendo di cosa si trattava diventò di tutti i colori: rossa, leggermente verdognola, bianca come un cadavere e poi di nuovo rossa: e tutto in un secondo o poco più.

Senza guardare nessuno negli occhi mormorò, con tono imbarazzato:

- Questo è…cioè non…io…lui…bé non è che…si, cioè,... insomma….Oh, accidenti! E a te che te ne importa? Fatti gli affari tuoi una buona volta!!!-

Fece per scappare nuovamente verso il bar ma Brock la trattenne per un braccio, sperando di calmare le acque visto che la situazione stava degenerando di brutto, ma Ash disse, in un vago tentativo di salvare la faccia:

- Bé, non me ne importa assolutamente di con chi stai perché anche io una ragazza che mi piace! E spero che lei voglia mettersi con me, ora che ho trovato il coraggio di ammetterlo. –

Tre facce allibite si voltarono verso di lui, guardandolo come se avesse appena detto che si era unito parte del Team Rocket.

- Ma che diavolo dici?!!!-

gridò Brock incredulo.

Ash non riusciva a capire perché avesse detto quelle parole, però era certo di una cosa: ormai non poteva più tirarsi indietro! Così rispose, parlando più a sé stesso che non ai compagni:

-A me piace tantissimo… Vera! Sono contento che sia venuta fuori questa discussione, perché così ho l’ occasione di chiedere a Vera una cosa…-

la ragazzina lo guardò, col cuore che le batteva a mille all’ora: era rimasta in disparte tutto il tempo, perché le era sembrato di essere di troppo, ma adesso Ash se ne usciva con quelle parole… prima che lui potesse dire una parola lo prese per un braccio e lo trascinò verso il bar che da un’ ora volevano raggiungere:

- Ascolta mi stai prendendo in giro o dici la verità? Sul serio io ti piaccio? Perché se è una specie di trucco per fare ingelosire Misty io non ci sto a farti da copertura e poi si, anche tu un po’ mi piaci, però…-

ma non riuscì a terminare la frase perché Ash, in un gesto che nemmeno lui pensava di avere il coraggio fare, prese il suo viso fra le mani e le schioccò un bacio… sulla fronte!!!

Poi la guardò sorridendo e le chiese:

- Adesso sei convinta?-

lei lo fissò strabiliata ed annuì.

Per il resto della giornata Ash e Misty non si parlarono più, anzi, se per sbaglio i loro sguardi si incrociavano si lanciavano delle occhiate che avrebbero potuto uccidere.

Dopo aver passeggiato per un po’ e aver disputato un paio di incontri con allenatori locali, entrambi vinti grazie a Pikachu, Ash propose:

- Che ne dite andare a bere qualcosa?- Brock e Vera annuirono, dicendo che così avrebbero fatto uscire dalle Pokeball i propri Pokemon per fargli sgranchire le zampe;

Misty, invece, replicò:

- Va bene, però io devo fare in fretta perché il mio traghetto parte tra un’ ora e mezzo e non voglio rischiare di perderlo-

Brock rispose, con tono sinceramente dispiaciuto, anche se non particolarmente stupito:

- Sei sicura? Avevo capito che volevi rimanere…-

Lei fece spallucce e mormorò:

- Perché dovrei rimanere?- Brock guardò Ash come per chiedergli di dire qualcosa, ma lui lo ignorò e si avviò senza parlare.

Vera lo rincorse, mentre Brock si mise a parlare con Misty di qualcosa che lo aveva fatto insospettire.

Vera, raggiunto l’ amico disse lui, cercando di nascondere l’ agitazione:

- Ascolta Ash, se Misty ti piace devi dirglielo prima che se ne vada altrimenti…-

Lui si infervorò subito e sbottò:

- Ma lei non mi piace! Come te lo dev…-

ma non riuscì a finire la frase perché un acutissimo

- Pika!-

lo interruppe, subito seguito da un notissimo:

- Proteggeremo il mondo della devastazione- uniremo in un solo popolo la nostra nazione ecc. ecc. –

Lo sbuffò di Misty risuono nell’aria:

- Ma quei rompiscatole vi perseguitano ancora?-

Jessy e James erano appostati sulla loro solita mongolfiera e un braccio meccanico tratteneva Pikachu, che continuava a dare piccole scariche elettriche, fermate dal materiale isolante di cui il braccio meccanico era fatto.

Subito ripartirono e Meo gridò ai ragazzi, mentre gli altri due ridevano:

- Questa volta non vi lasceremo i tempo di riprendervi Pikachu e romperci la mongolfiera come fate sempre! Meow! - Mi dispiace ma questa volta il vostro Pikachu rimarrà con noi a tempo indeterminato!- urlò James.

Subito Vera ordinò a Wurple una attacco 1000 bave ma il pallone aerostatico era gia troppo lontano e i fili si spezzarono subito. Brock ordinò a Lotad un getto d’ acqua ma l’ attacco non arrivava così lontano. Ash, intanto, aveva gia provato a fermare la mongolfiera con tutti i suoi Pokemon e alla fine, disperato, si gettò sotto la mongolfiera, che si stava allontanando sempre di più, e gridò:

–Pikachuuuuuuuuuuuuuuu!!!!! –

Nel frattempo, silenziosamente, Misty si era issata sopra la gigantesca statua di un Mudkip e, usando le mani urlò, verso la mongolfiera:

- Ehi che ne dite di sei Pokemon d’ acqua al posto di un solo Pikachu?-

Jessy abbassò il fuoco che faceva salire il pallone, in modo da rallentare, e disse:

- E secondo te noi rinunceremmo a Pikachu dopo tutto questo tempo che cerchiamo di prenderlo? Scordatelo! –

Misty, cercando di convincerla, rilanciò:

- Ma di certo il vostro capo, di cui palate sempre, sarebbe molto più soddisfatto se invece di un solo Pokemon ne portaste lui addirittura sei! –

Jessy si girò verso i compagni e chiese:

- Voi che ne dite, in fin dei conti, potrebbe aver ragione su quanto riguarda il capo…oltre Pikachu non siamo mai riusciti a rubare nessun Pokemon… -

i due si guardarono e poi annuirono.

Jessy si affacciò e gridò che accettavano, perciò Meo sarebbe sceso e avrebbe effettuato lo scambio. Ash corse verso la ragazza e gridò:

- Ma che ti salta in mente?! Ti vieto categoricamente di fare quello che hai in mente, quindi non ti azzardare a…-

Ill suo fiume di parole venne fermato da un sonoro schiaffo che arrivò lui sulla guancia: il segno della mano di Misty, che lo guardava con una faccia severa e arrabbiata, prendeva lentamente forma sul suo viso.

- Io voglio bene quanto te a Pikachu, e non voglio che dopo tutto questo tempo che si combattiamo, venga rapito da quei criminali! Quindi vedi di stare zitto e lasciarmi fare quello che ritengo più giusto!-

Ash fece per replicare con un:

- Ma..-

quando Meo disse, con fare annoiato, visto che era sceso dalla mongolfiera, appostata lì vicino:

– Sentite, i vostri problemi personali potreste risolverli dopo? Questo scambio lo volete fare o no?- vedendo lo sguardo truce di Misty, Ash, se pur con un senso di colpa enorme, si scostò.

Con gli occhi pieni di lacrime, che tentava invano di nascondere, Misty tolse le proprie Pokeball dallo zaino e le porse a Meo, tenendo le labbra strettissime e serrate, mentre consegnava alcune delle creature che più amava al mondo a quei banditi.

Dopo aver preso le Pokeball Meo sogghignò e disse:

- Perfetto, ora abbiamo tutto quello che volevamo e quindi togliamo il disturbo!-

fece per saltare verso la mongolfiera ma venne fermato dalle liane di Treeko:

- Treeko, fa fare un bel violetto verso il pallone che vedi qui sopra a quel gattaccio!-

il Pokemon ubbidì subito, così Meo venne scaraventato verso la mongolfiera, che bucata dal forte slancio con il quale Meo ci era finito contro cominciò a sgonfiarsi a velocità supersonica mentre si sentiva un lontano:

- Il Team Racket riparte alla velocità della luce…!!!-.

Pikachu, libero dalla gabbia che si era aperta quando era caduta a Meo, corse in braccio ad Ash, che lo abbracciò ridendo, circondato dalle premure di Brok e Vera… Misty raccolse le sue Pokeball e, guardando tristemente verso i suoi amici, vide Vera che abbracciava Pikachu…fece per andar via, quando Ash le si parò davanti, dicendo:

- E tu dove credi di andare?-

Lei lo guardò e rispose atona:

- A prendere il traghetto, dove sennò?-

si fissarono per qualche secondo e Ash, abbassando la testa, mormorò:

- Grazie. Se non fosse stato per te adesso Pikachu non sarebbe qui… e tu hai rischiato di non vedere più i tuoi Pokemon, solo perché io mi ero distratto e non avevo visto arrivare il Team Racket. - . Misty non sapeva che rispondere, quando sentì Brock dire, alle sue spalle:

- Credo che Misty debba dirti una cosa, Ash. Una cosa che prima tu non le hai lasciato il tempo di dire… -

la ragazza scosse la testa e, arrossendo violentemente, disse con foga: -Brock, sta’ zitto e non ti azzardare a dire una parola, sennò ti uccido!!!-

Alchè, ridendo, il ragazzo le tappò la bocca con una mano e raccontò tranquillamente:

- Il ragazzo della foto che hai visto prima, Ash, è un ragazzo si innamorato di Misty, questo si. Peccato che quando, poco dopo aver scattato la foto, lui le ha chiesto di mettersi con lui Misty ha risposto di no e che non poteva perché il suo cuore era già legato a quello di un’ altro ragazzo. – Ash arrossì per la contentezza, ma non disse nulla… d’altronde c’ era forse bisogno di parlare? –

A quel punto Brock, con tempismo perfetto, si avviò verso Vera lasciandoli soli: rimasero zitti, finché Misty non mormorò:

- Brock è proprio un impiccione… quando tu sei andato via ho detto lui quelle cose perché non faceva che chiedermi che cosa volevo dire…perché TU, RAZZA DI ZUCCONE, NON MI AVEVI FATTO PARLARE!!!-

Lui si accigliò e ribatté:

- Però te non facevi che bofonchiare e quindi…-

si zittì perché, in quel momento, le sue labbra si erano posate su quelle di Misty, in un gesto simultaneo.

Nel frattempo Vera stava sospirando di sollievo in compagnia di Brock:

- Meno male che è finita! Non ne potevo più di quella commedia!-

l’ amico la guardò e rispose, sorridendo:

- Non sei molto brava a fingere…un po’ Ash ti piace ancora, non è vero?-

Lei sorrise, un bagliore forse un po’ nostalgico negli occhi, e rispose placidamente:

- Bé, magari un pochino si…però nel momento in cui mi ci sono trovata ho capito che non me la sentivo di competere con Misty! Perciò meglio così! –

Brock annuì e constatò con fare saggio:

- Comunque non devi credere che per Ash sia stato facile! Lo conosco e so che se tu non gli fossi un po’ piaciuta, non avrebbe mai detto che stava con te! Per lui è stata davvero una scelta difficile- Vera gli sorrise riconoscente, un piccolo dolore al petto che era certa sarebbe sparito in fretta.

Lo stesso giorno di 10 anni dopo, in una villetta alla periferia di Pallet Town, l’ allenatore della palestra locale ed il suo Pikachu si preparavano per andare al lavoro, mentre la moglie del ragazzo preparava la cena.

- Ci vediamo dopo Miss, ok?-

- Si, ma non fare tardi. Brock e Vera vengono alle 8 e tu le hai promesso un incontro come si deve!-

Il ragazzo annuì e le mormorò all’ orecchio:

- Dieci anni e anche di più favolosi…-

lei lo guardò dolcemente, ridendo della sua risata cristallina, e rispose:

- Già… e presto arriverà anche il tuo regalo, anzi, il nostro regalo!…sono sicura che se la caverà anche meglio di te con i Pokemon !-

Detto ciò Ash le fece una linguaccia, ridendo, poi si chinò ad accarezzare il suo ventre promiscente, bisbigliando vicino al suo ombellico:

- Hai sentito piccola? Quando arriverai gliela faremo vedere alla mamma, insieme la batteremo subito, ne sono sicuro!-

Poi cominciarono a ridere e si scambiarono un bacio: uno dei tanti dopo quello dello stesso giorno di dieci anni fa.

Fine

Nota di Melchan:

Oh mamma =\\\=.

Ho riletto questa fic, fortunatamente dispersa nel marasma del fandom Pokemon, e sono rimasta u attimino basita: possibile che scrivessi in tal modo?

Sono colpi, davvero °_°.

Comunque ho data una sistemata alla presentazione, togliendo quell’enorme e terribile Comic Sans gigante e optando per il buon vecchio Times New Roman.

Chiaro che questa fiction ha ancora bisogno di una revisionatina (ina è ironico, per la cronaca XD), che mi affretterò a dare appena possibile.

Per chi finisce qui senza aver letto altro di mio: non ho più dodici anni, davvero çOç.

Il mio stile è cambiato giusto un attimino, quindi questa cosa non fa testo.

A presto (con revisione)

Melchan (quattro anni dopo, per fortuna)

  
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