UNA SCELTA DIFFICILE
Era una calda giornata di luglio, quando Ash,
Brock e Vera (Max era rimasto in albergo a parlare con il prof. Ock via video
telefono) si misero ad attendere l’ arrivo del traghetto da Serulyan City
davanti al porto di Porto Selcepoli, nella regione di Hoenn.
Dopo aver emesso un fischio assordante la
gigantesca imbarcazione ormeggiò placidamente. Non appena i ponti per la
discesa dei passeggeri furono fissati a terra un battaglione di Pokemon e
persone scese velocemente e così, in quell’ immensa folla, fu difficile per in
nostri 3 amici distinguere quel viso che erano venuti ad aspettare. Il primo a
vederla fu… Pikachu!
Cominciò subito a squittire:
– Pika,
Pika- e poi le saltò in braccio.
– Misty, sei proprio tu!- esclamò Brock, con fare
contento ed incredulo.
La ragazza, infatti, era sviluppata e adesso,
nonostante conservasse la semplicità che la rendeva incredibilmente carina,
aveva anche un nuovo fascino che fece rimanere i suoi vecchi amici a bocca
aperta. Indossava una maglietta senza maniche azzurra e attillata, adatta al
caldo torrido di quella stagione, e i suoi soliti mini- shorts.
Dopo aver salutato Brock con impeto e un po’ di
emozione nella voce, si presentò a Vera:
- Ciao! Allora sei tu la famosa Vera! Brock mi
ha scritto numerose lettere e mi ha parlato molto anche di te. Sono proprio
contenta di conoscerti! –
Vera le sorrise e ricambiò dicendo che anche lei
era contenta di conoscerla, nonostante non fosse gia più un’ estranea visto
quante cose Brock le aveva gia raccontato su le loro avventure.
Alla fine non rimase che lui: ormai erano alti
uguali, perché lui era cresciuto parecchio nell’ ultimo periodo, sia in altezza
che nel fisico, mentre lei era sviluppata poco dopo essere nella sua città
natale.
- Ciao- disse Ash sorridendo.
- Quanto tempo, eh? - rispose lei con un sorriso
che sembrava declamare una nuova marca di dentifricio, da quanto era grande ed
abbagliante.
Senza dire altro, lei si gettò fra le braccia di
lui, che la strinse provando un’ emozione così grande che non riusciva ad
identificare.
Lei strizzò forte gli occhi per trattenere le
lacrime, non riconoscendosi in un atteggiamento così sdolcinato ma inevitabile,
in quel momento.
Rimasero in quella posizione per almeno cinque
minuti, finché Misty, ridendo, disse:
- Mi sa che sembriamo un po’ scemi!-
- Bé, quando uno ti vede, non può pensare che questo, no?
- rispose Ash sghignazzando e cercando di non
dare a vedere quanto era contento di vederla (tentativo vano, visto che tutti
si erano girati e avevano sorriso guardando quei due ragazzi “così teneri”).
Misty finse di indispettirsi e rispose:
- Oh senti chi parla! Mister Universo in
persona!-
si allontanarono battibeccando.
Rimasta
indietro con Brock, Vera chiese:
-Ma fanno sempre così?-
Brock, ridendo, annuì, e si incamminò verso i
due litiganti.
Quando li raggiunse, i due stavano ancora
discutendo, però in modo molto più acceso di prima, e così gridò:
-Adesso smettetela di litigare!Stasera Misty
tornerà a casa perché deve combattere degli incontri in palestra e non la
vedremo più per un sacco di tempo perciò…-
ma non riuscì a finire la frase perché l’
interessata lo interruppe:
- Invece no! Avevo intenzione di farvi una
sorpresa e dirvi che volevo restare per un tempo indeterminato, in quanto i
miei sfidanti hanno disdetto l’ incontro, ma non ne sono più tanto sicura,
perché altrimenti dovrei vedere ogni giorno questo gasato!-
detto ciò sbuffò in faccia ad Ash e se andò
verso il bar lì accanto.
Il ragazzo stava per risponderle per le rime, ma
poi si accorse che una fotografia era caduta dalla tasca di Misty: un gruppo di
ragazzi seduti su una barca, compresa la sua amica…che aveva le spalle
circondate dal braccio di un ragazzo muscoloso!!!
Ash si sentì esplodere ma, fingendo di volerla
solo prendere in giro, gridò:
- Ehi,
hai perso la foto del tuo ragazzo!-
Misty si girò e, guardandolo come se fosse
impazzito, disse:
- Ma di che stai palando?!?-
il
ragazzo roteò gli occhi con fare annoiato e rispose:
- Non fare la finta tonta, sai benissimo di chi
parlo: ti dice niente questo tizio che ti sta tutto avvinghiato?-
Misty
strappò lui la foto di mano e vedendo di cosa si trattava diventò di tutti i
colori: rossa, leggermente verdognola, bianca come un cadavere e poi di nuovo
rossa: e tutto in un secondo o poco più.
Senza guardare nessuno negli occhi mormorò, con
tono imbarazzato:
- Questo
è…cioè non…io…lui…bé non è che…si, cioè,... insomma….Oh, accidenti! E a te che
te ne importa? Fatti gli affari tuoi una buona volta!!!-
Fece per scappare nuovamente verso il bar ma
Brock la trattenne per un braccio, sperando di calmare le acque visto che la
situazione stava degenerando di brutto, ma Ash disse, in un vago tentativo di
salvare la faccia:
- Bé, non me ne importa assolutamente di con chi
stai perché anche io una ragazza che mi piace! E spero che lei voglia mettersi
con me, ora che ho trovato il coraggio di ammetterlo. –
Tre facce allibite si voltarono verso di lui,
guardandolo come se avesse appena detto che si era unito parte del Team Rocket.
- Ma che diavolo dici?!!!-
gridò Brock incredulo.
Ash non riusciva a capire perché avesse detto
quelle parole, però era certo di una cosa: ormai non poteva più tirarsi
indietro! Così rispose, parlando più a sé stesso che non ai compagni:
-A me piace tantissimo… Vera! Sono contento che
sia venuta fuori questa discussione, perché così ho l’ occasione di chiedere a
Vera una cosa…-
la ragazzina lo guardò, col cuore che le batteva
a mille all’ora: era rimasta in disparte tutto il tempo, perché le era sembrato
di essere di troppo, ma adesso Ash se ne usciva con quelle parole… prima che
lui potesse dire una parola lo prese per un braccio e lo trascinò verso il bar che da un’ ora volevano raggiungere:
- Ascolta mi stai prendendo in giro o dici la
verità? Sul serio io ti piaccio? Perché se è una specie di trucco per fare
ingelosire Misty io non ci sto a farti da copertura e poi si, anche tu un po’
mi piaci, però…-
ma non
riuscì a terminare la frase perché Ash, in un gesto che nemmeno lui pensava di
avere il coraggio fare, prese il suo viso fra le mani e le schioccò un bacio…
sulla fronte!!!
Poi la guardò sorridendo e le chiese:
- Adesso
sei convinta?-
lei lo
fissò strabiliata ed annuì.
Per il resto della giornata Ash e Misty non si
parlarono più, anzi, se per sbaglio i loro sguardi si incrociavano si
lanciavano delle occhiate che avrebbero potuto uccidere.
Dopo aver passeggiato per un po’ e aver
disputato un paio di incontri con allenatori locali, entrambi vinti grazie a
Pikachu, Ash propose:
- Che ne dite andare a bere qualcosa?- Brock e
Vera annuirono, dicendo che così avrebbero fatto uscire dalle Pokeball i propri
Pokemon per fargli sgranchire le zampe;
Misty, invece, replicò:
- Va bene, però io devo fare in fretta perché il
mio traghetto parte tra un’ ora e mezzo e non voglio rischiare di perderlo-
Brock
rispose, con tono sinceramente dispiaciuto, anche se non particolarmente
stupito:
- Sei sicura? Avevo capito che volevi rimanere…-
Lei fece spallucce e mormorò:
- Perché dovrei rimanere?- Brock guardò Ash come
per chiedergli di dire qualcosa, ma lui lo ignorò e si avviò senza parlare.
Vera lo rincorse, mentre Brock si mise a parlare
con Misty di qualcosa che lo aveva fatto insospettire.
Vera, raggiunto l’ amico disse lui, cercando di
nascondere l’ agitazione:
- Ascolta Ash, se Misty ti piace devi dirglielo
prima che se ne vada altrimenti…-
Lui si infervorò subito e sbottò:
- Ma lei non mi piace! Come te lo dev…-
ma non riuscì a finire la frase perché un
acutissimo
- Pika!-
lo
interruppe, subito seguito da un notissimo:
- Proteggeremo
il mondo della devastazione- uniremo in un solo popolo la nostra nazione ecc.
ecc. –
Lo sbuffò di Misty risuono nell’aria:
- Ma quei rompiscatole vi perseguitano ancora?-
Jessy e
James erano appostati sulla loro solita mongolfiera e un braccio meccanico
tratteneva Pikachu, che continuava a dare piccole scariche elettriche, fermate
dal materiale isolante di cui il braccio meccanico era fatto.
Subito ripartirono e Meo gridò ai ragazzi,
mentre gli altri due ridevano:
- Questa volta non vi lasceremo i tempo di
riprendervi Pikachu e romperci la
mongolfiera come fate sempre! Meow! - Mi dispiace ma questa volta il vostro
Pikachu rimarrà con noi a tempo indeterminato!- urlò James.
Subito Vera ordinò a Wurple una attacco 1000
bave ma il pallone aerostatico era gia troppo lontano e i fili si spezzarono
subito. Brock ordinò a Lotad un getto d’ acqua ma l’ attacco non arrivava così
lontano. Ash, intanto, aveva gia provato a fermare la mongolfiera con tutti i
suoi Pokemon e alla fine, disperato, si gettò sotto la mongolfiera, che si
stava allontanando sempre di più, e gridò:
–Pikachuuuuuuuuuuuuuuu!!!!! –
Nel frattempo, silenziosamente, Misty si era
issata sopra la gigantesca statua di un Mudkip e, usando le mani urlò, verso la
mongolfiera:
- Ehi che
ne dite di sei Pokemon d’ acqua al posto di un solo Pikachu?-
Jessy
abbassò il fuoco che faceva salire il pallone, in modo da rallentare, e disse:
- E
secondo te noi rinunceremmo a Pikachu dopo tutto questo tempo che cerchiamo di
prenderlo? Scordatelo! –
Misty, cercando di convincerla, rilanciò:
- Ma di certo il vostro capo, di cui palate
sempre, sarebbe molto più soddisfatto se invece di un solo Pokemon ne portaste
lui addirittura sei! –
Jessy si girò verso i compagni e chiese:
- Voi che ne dite, in fin dei conti, potrebbe
aver ragione su quanto riguarda il capo…oltre Pikachu non siamo mai riusciti a
rubare nessun Pokemon… -
i due si
guardarono e poi annuirono.
Jessy si affacciò e gridò che accettavano,
perciò Meo sarebbe sceso e avrebbe effettuato lo scambio. Ash corse verso la
ragazza e gridò:
- Ma che ti salta in mente?! Ti vieto
categoricamente di fare quello che hai
in mente, quindi non ti azzardare a…-
Ill suo fiume di parole venne fermato da un
sonoro schiaffo che arrivò lui sulla guancia: il segno della mano di Misty, che
lo guardava con una faccia severa e arrabbiata, prendeva lentamente forma sul
suo viso.
- Io
voglio bene quanto te a Pikachu, e non voglio che dopo tutto questo tempo che
si combattiamo, venga rapito da quei criminali! Quindi vedi di stare zitto e
lasciarmi fare quello che ritengo più giusto!-
Ash fece per replicare con un:
- Ma..-
quando
Meo disse, con fare annoiato, visto che era sceso dalla mongolfiera, appostata
lì vicino:
– Sentite, i vostri problemi personali potreste
risolverli dopo? Questo scambio lo volete fare o no?- vedendo lo sguardo truce
di Misty, Ash, se pur con un senso di colpa enorme, si scostò.
Con gli occhi pieni di lacrime, che tentava
invano di nascondere, Misty tolse le proprie Pokeball dallo zaino e le porse a
Meo, tenendo le labbra strettissime e serrate, mentre consegnava alcune delle
creature che più amava al mondo a quei banditi.
Dopo aver preso le Pokeball Meo sogghignò e
disse:
- Perfetto, ora abbiamo tutto quello che volevamo
e quindi togliamo il disturbo!-
fece per saltare verso la mongolfiera ma
venne fermato dalle liane di Treeko:
- Treeko, fa fare un bel violetto verso il
pallone che vedi qui sopra a quel gattaccio!-
il Pokemon ubbidì subito, così Meo venne scaraventato
verso la mongolfiera, che bucata dal forte slancio con il quale Meo ci era
finito contro cominciò a sgonfiarsi a velocità supersonica mentre si sentiva un
lontano:
- Il Team Racket riparte alla velocità della
luce…!!!-.
Pikachu, libero dalla gabbia che si era aperta
quando era caduta a Meo, corse in braccio ad Ash, che lo abbracciò ridendo,
circondato dalle premure di Brok e Vera… Misty raccolse le sue Pokeball e,
guardando tristemente verso i suoi amici, vide Vera che abbracciava
Pikachu…fece per andar via, quando Ash le si parò davanti, dicendo:
- E tu dove credi di andare?-
Lei lo guardò e rispose atona:
- A prendere il traghetto, dove sennò?-
si
fissarono per qualche secondo e Ash, abbassando la testa, mormorò:
- Grazie. Se non fosse stato per te adesso
Pikachu non sarebbe qui… e tu hai rischiato di non vedere più i tuoi Pokemon,
solo perché io mi ero distratto e non avevo visto arrivare il Team Racket. - .
Misty non sapeva che rispondere, quando sentì Brock dire, alle sue spalle:
- Credo che Misty debba dirti una cosa, Ash. Una
cosa che prima tu non le hai lasciato il tempo di dire… -
la ragazza scosse la testa e, arrossendo
violentemente, disse con foga: -Brock, sta’ zitto e non ti azzardare a dire una
parola, sennò ti uccido!!!-
Alchè, ridendo, il ragazzo le tappò la bocca con
una mano e raccontò tranquillamente:
- Il ragazzo della foto che hai visto prima,
Ash, è un ragazzo si innamorato di Misty, questo si. Peccato che quando, poco
dopo aver scattato la foto, lui le ha chiesto di mettersi con lui Misty ha risposto
di no e che non poteva perché il suo cuore era già legato a quello di un’ altro
ragazzo. – Ash arrossì per la contentezza, ma non disse nulla… d’altronde c’ era
forse bisogno di parlare? –
A quel
punto Brock, con tempismo perfetto, si avviò verso Vera lasciandoli soli:
rimasero zitti, finché Misty non mormorò:
- Brock è proprio un impiccione… quando tu sei
andato via ho detto lui quelle cose perché non faceva che chiedermi che cosa
volevo dire…perché TU, RAZZA DI ZUCCONE, NON MI AVEVI FATTO PARLARE!!!-
Lui si accigliò e ribatté:
- Però te non facevi che bofonchiare e quindi…-
si zittì perché, in quel momento, le sue labbra
si erano posate su quelle di Misty, in un gesto simultaneo.
Nel frattempo Vera stava sospirando di sollievo
in compagnia di Brock:
- Meno male che è finita! Non ne potevo più di
quella commedia!-
l’ amico la guardò e rispose, sorridendo:
- Non sei molto brava a fingere…un po’ Ash ti
piace ancora, non è vero?-
Lei sorrise, un bagliore forse un po’ nostalgico
negli occhi, e rispose placidamente:
- Bé, magari un pochino si…però nel momento in
cui mi ci sono trovata ho capito che non me la sentivo di competere con Misty!
Perciò meglio così! –
Brock annuì e constatò con fare saggio:
- Comunque non devi credere che per Ash sia
stato facile! Lo conosco e so che se tu non gli fossi un po’ piaciuta, non
avrebbe mai detto che stava con te! Per lui è stata davvero una scelta
difficile- Vera gli sorrise riconoscente, un piccolo dolore al petto che era
certa sarebbe sparito in fretta.
Lo stesso giorno di 10 anni dopo, in una
villetta alla periferia di Pallet Town, l’ allenatore della palestra locale ed
il suo Pikachu si preparavano per andare al lavoro, mentre la moglie del
ragazzo preparava la cena.
- Ci vediamo dopo Miss, ok?-
- Si, ma non fare tardi. Brock e Vera vengono
alle 8 e tu le hai promesso un incontro come si deve!-
Il ragazzo annuì e le mormorò all’ orecchio:
- Dieci anni e anche di più favolosi…-
lei lo guardò dolcemente, ridendo della sua risata
cristallina, e rispose:
- Già… e presto arriverà anche il tuo regalo,
anzi, il nostro regalo!…sono sicura che se la caverà anche meglio di te con i
Pokemon !-
Detto ciò Ash le fece una linguaccia, ridendo,
poi si chinò ad accarezzare il suo ventre promiscente, bisbigliando vicino al
suo ombellico:
- Hai sentito piccola? Quando arriverai gliela
faremo vedere alla mamma, insieme la batteremo subito, ne sono sicuro!-
Poi cominciarono a ridere e si scambiarono un
bacio: uno dei tanti dopo quello dello stesso giorno di dieci anni fa.
Fine
Nota di Melchan:
Oh mamma =\\\=.
Ho riletto questa fic, fortunatamente
dispersa nel marasma del fandom Pokemon, e sono rimasta u attimino basita:
possibile che scrivessi in tal modo?
Sono colpi, davvero °_°.
Comunque ho data una sistemata alla
presentazione, togliendo quell’enorme e terribile Comic Sans gigante e optando per
il buon vecchio Times New Roman.
Chiaro che questa fiction ha ancora
bisogno di una revisionatina (ina è ironico, per la cronaca XD), che mi affretterò
a dare appena possibile.
Per chi finisce qui senza aver letto
altro di mio: non ho più dodici anni, davvero çOç.
Il mio stile è cambiato giusto un
attimino, quindi questa cosa non fa testo.
A presto (con revisione)
Melchan (quattro anni dopo, per
fortuna)