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Autore: Yoite011    07/11/2009    10 recensioni
Piccola fic su Niki ed Ismael, due anime soggette al peccato in uno squarcio di vita -quotidiana...- (seguito:" Dalla parte del diavolo.")
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'lex the dog'
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Rientro in casa

 

Vita di un assassino.

 

 

 

 

 

 

Rientro in casa.

Un bilocale che per noi è una specie di castello…o almeno se fossimo due fottuti romantici penseremo così.

È notte fonda, tu stai ancora dormendo, ti scorgo al buio tra le lenzuola sfatte.

Fa un cado dannato qui a Miami…

Cercando di fare il minimo rumore mi dirigo in bagno.

Chiudo la porta alla mie spalle, ed accendo la luce meno accecante, per evitare di svegliarti con essa.

Apro il rubinetto della doccia e lascio che il sangue estraneo abbandoni la mia pelle.

L’uomo che ho eliminato era un osso duro.

Rimango diversi minuti sotto la doccia a fissare le mie mani.

Mi chiedo come possano ammazzare una persona un attimo prima e poi tornare a casa da te con un’immensa delicatezza nei tuoi riguardi….

Esco dalla doccia ed apro la porta, tu sei seduto sul letto ed hai acceso una piccola luce sul comodino.

“ Non volevo svegliarti…è ancora presto, torna a dormire.

I tuoi occhi azzurro-blu mi fissano intensamente.

“ Ismael lo sai che voglio essere avvisato se esci per lavoro…”

“ E tu sai che non ne ho la minima intenzione.

Sospiri e ti butti a peso morto sul letto.

“ Stai bene?”

“ Si Niki, non preoccuparti.”

Ti vedo sbuffare e poi accucciarti dalla mia parte del letto, quella dove io dormo di solito.

“ Sei andato via poco dopo che mi sono addormentato vero?”

“ Si.”

Mi seggo sul letto, tengo un asciugamano tra le mani, i miei capelli sono bagnati e mille goccioline cadono sul pavimento.

Di scatto ti alzi ed afferri l’asciugamano blu che tengo tra le mani.

“ Guarda che casino Ismael!” Riferendoti al bagnato sul pavimento.

Metti il broncio, poi delicatamente prendi a tamponarmi i capelli, lunghi, lisci, nerissimi.

“ Sei proprio un tipo dark.” Mi dici.

Poi cala il silenzio.

Solo le tue mani tra i miei capelli.

I tuoi occhi fissi nel vuoto, i miei fissi nei tuoi.

“ Prometti che non morirai…”

“ Non te lo posso promettere…”

“ Lo prendo per un si.”

Tsk!”

Ti strattono verso di me ed unisco le nostre labbra.

Il contatto è soffice e delicato.

Mi sento bene, mi sento a casa.

Ti stacchi da me per cercare aria e sorridi come se fossi la creatura più pura innocente e luminosa dell’universo…

E forse in fondo, da qualche parte dentro di te, lo sei ed ho l’ardire, per un breve istante, di sperare di essere così anche io.

Ho la presunzione di vedere luce oltre il buio che avvolge la mia anima.

Ho la presunzione di chiamarci esseri innocenti, mentre tra queste lenzuola bollenti mi distendo con te, trovando la mia pace e regalandotene un pezzo.

 

 

 

 

  
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