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Autore: ste13    09/11/2009    0 recensioni
salve a tutti! questa storia anche parla di una giovane giornalista spagnola. la perdita di una lontana zia sarà l'innesco di una serie di eventi (casuali?) che cambieranno il corso della sua vita. spero vi piaccia. ogni critica è ben accetta. ciau
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“ Se solo avessi avuto più coraggio … ” è questo il pensiero che da anni riecheggiava nella mente di madame Giulie. Nella sua casa semibuia affondava per ore in una poltrona vecchia forse quanto lei,e la sua mente vagava verso ricordi ormai lontani. La sua unica compagnia era una dozzina di specchi sparsi qua e là. Quella piccola casa un tempo era confortevole e calda, ma adesso che Giulie superava i suoi ottant’anni, vedeva quelle mura polverose come una tomba. Percepiva di giorno in giorno,attraverso gli specchi, la vecchiaia avanzare e inerme, se stessa abbandonarsi a quella malinconica situazione che chiamano vita. I ricordi che le riaffioravano in mente erano numerosi come le rughe che solcavano il suo volto, quel volto che una volta era vellutato e radioso. Giulie non aveva più sogni e obbiettivi. Aveva perso la forza di sperare in un “qualcosa” di migliore il giorno del suo ottantesimo compleanno. Per anni e anni nessuno le aveva fatto visita o si interessava di lei. Ma ciò nonostante la vecchietta ogni giorno aspettava che qualcuno solcasse la porta di quella casina persa nei sobborghi di Leòn. Puntualmente gli unici a farlo erano gli spettri del passato. Il giorno del suo ottantesimo compleanno Giulie si era imposta di non sperare in nulla, di aspettarsi un’ennesima giornata vuota come tutte le altre. Ma la ragione spesso cade nel contrasto coi sentimenti. Ed eccola lì, docile con la sua gonna nuova e una camicetta immacolata, che aspettava i suoi nipotini o i suoi figli.
Nulla.
Per Giulie fu così duro il colpo che i seguenti mesi li trascorse in una totale apatia, fin quando si lasciò cadere in un sonno profondo e strano, e non vide più la solita luce opaca attraversare le finestre polverose.
  
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