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Autore: Lady_Firiel    09/11/2009    4 recensioni
Questa raccolta non ha grandi pretese, vuole raccontare solo storie di vampiri
Quando la Lussuria ti travolge, oh, non hai più scampo:
ti sballotterà da una parte all’altra senza darti il tempo di realizzarlo, di stenderà a terra con la sua prorompente energia e non ti farà rialzare finché non avrà finito.
E, quando meno te lo aspetterai, ti balzerà sulle spalle, aggrappandosi a te come fossi tutto ciò che le resta, e, puoi scommetterci, farà di tutto per non lasciarti andare.
È testarda, la Lussuria, oh sì.
Ma a te piace così, no?
Ti piace perché, quando esaurisce le energie, diventa come un cucciolo, come un bambino sperduto caduto dalla carrozzina a Kensington che aspetta Peter Pan a mostrargli la via per l’Isola che non c’è.
Non c’è alcuna strada che tu possa indicarle, ma sarai pronto a seguirla ovunque vada.
Perché?
Ma perché la ami.
E sì, non c’è ragione più stupida di questa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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1.La tomba dell'uomo

Just vampire stories

La tomba dell’uomo

Andrew avanzava silenzioso nel mutismo denso del cimitero del paese. Scavalcò alcune tombe con incurante grazia, fino a raggiungerne una chiarissima, quasi candida, in contrasto con le tenebre in cui era immersa. La fissò, oramai iniziava quasi a dimenticare perché continuava ad andarci. Forse, non l’aveva mai saputo. Ogni volta posava lì davanti un semplice giglio bianco. Lui odiava i gigli, li aveva sempre odiati, eppure non poteva rinunciare a portarne ogni mese uno su quella tomba.
« Era un parente? »
Drew si voltò e vide accanto a sé un’anziana signora, i capelli ingrigiti ed il volto solcato da rughe, ma il sorriso ancora vivo e dolce. Sorrise a sua volta, sorpreso da se stesso.
« In un certo senso… Più che altro, mi sembra di aver perso una parte di me… »
« È normale, giovanotto, capita a tutti, quando perdono qualcuno che hanno a cuore… Dovevi volergli molto bene, vero? »
Drew scosse leggermente la testa bionda.
« Sì, gliene volevo… » sorrise. La gentile signora se ne andò, rigettandolo nella solitudine dei suoi pensieri; lasciandolo solo con la tomba di un uomo che tutti credevano morto: Andrew Wrath.
« Quando ti stancherai di portare fiori che odi sulla tomba di qualcuno che non ti riguarda, Drew? »
Una chioma scura, castana, e due occhi color nocciola spuntarono dalle tenebre alle sue spalle, ma lui non sussultò: sapeva che era lì dietro, lo stava aspettando.
« Sento che, in qualche modo, è un mio dovere farlo, Matt… »
Un sospiro, poi il ragazzo lo stringe a sé, cingendogli amorevolmente la vita da dietro, poggiando il gelido mento affusolato sulla sua spalla destra.
« Ma appartiene al tuo passato… Quando pensi che riuscirai a dimenticare, Drew? »
« Forse mai… » borbottò stizzito, liberandosi dalla stretta dell’altro e andandosene. Matt gettò uno sguardo quasi malinconico alla lapide, poi sospirò.

Dal primo istante in cui i suoi occhi di vampiro lo scorsero, non riuscì più a liberarsi dall’ossessione per la sua immagine: i suoi capelli biondi, i suoi occhi azzurri come il cielo diurno che non poteva più vedere da tempo ormai immemore; tutto l’opposto suo, con i capelli castano scuro e gli occhi nocciola.
Matthew, non aveva problemi ad ammetterlo, aveva sempre peccato un po’ troppo di lussuria.
Fu per questo che, dopo averlo fissato e desiderato per un mese intero, cosa che, credetemi quando lo dico, non era da lui, decise infine di prenderselo. Lo avvicinò una notte di luna piena lo guardò negli occhi, dilatati dalla sorpresa, gli sfiorò una guancia con la punta dell’unghia dell’indice destro, scendendo lungo la mandibola, per poi posarsi sulle labbra. Sorrise, prima di mordergli il collo, di affondare i canini candidi nella sua giugulare. Il suo sangue era il migliore che avesse e mai avrebbe assaggiato, era diventato una droga dal primo sorso. Ignorò i mugolii di dolore della sua preda, o si sarebbe pentito della sua scelta: l’ultima cosa che voleva era fargli del male, che poteva farci? Lo voleva così tanto, eh sì…
Lo dissanguò finché fu possibile, poi si ferì a sua volta un polso, perché il ragazzo bevesse il suo sangue e la trasformazione in vampiro avvenisse. Quando ritrasse il polso, per evitare che bevesse troppo da star male, il suo biondino urlò; il suo cuore, se non fosse stato già fermo, avrebbe perso di certo un battito nel sentire tanto vividamente il suo dolore. Ma il procedimento era questo: per rinascere come vampiro, il suo corpo umano doveva morire.
Urlò per tutta la notte e ed il giorno seguente, durante il quale lo nascose in una stanza buia. Solo alla sera il suo nuovo compagno si riprese ed iniziò la sua vita da vampiro.
« Chi sei tu? Cosa mi è successo? Dove mi trovo? »
« Mi chiamo Matthew Lust, sono un vampiro. Ora lo sei anche tu. Sei a casa mia… »
« U..un vampiro? Io? »
« Sì »
« Tu mi ha trasformato in vampiro? »
« Sì »
« Perché?  »
L’atteso momento della verità. Matt si avvicinò al letto su cui sedeva il ragazzo e gli prese il viso tra le mani gelide.
« Perché ti amo… »

Matt sapeva, aveva sempre saputo, che quello era stato il modo sbagliato di dirglielo, di fare tutto. L’aveva solo allontanato da lui ancor più di quanto non lo fosse prima. Eppure, lui era così innamorato di quell’indeciso biondino dagli occhi azzurri, mai nella sua vita aveva avuto tanta pazienza per ottenere quel che voleva. Lui era abituato a giocare con le sue prede, uomini o donne che fossero, prima di dissanguarle a morte per soddisfare la fame della sua condizione di non morto.
Ma con Andrew… Sin da subito non aveva desiderato altro che lui, il suo corpo, ma non per una notte… per sempre.
Inutile dire che il biondino non era stato dello stesso suo avviso, e si era ben guardato dal concedere al compagno più di qualche occhiata furiosa.
Perché per quanto Matthew fosse affascinante e lui morisse dalla voglia di offrirgli senza indugio quanto chiedeva, non poteva: almeno finché, una notte, non avrebbe smesso di tornare su quella tomba.
Sulla sua tomba. La tomba dell’Andrew Wrath umano.




Konnichiwa, gente!
Immagino quello che vi starete chiedendo... Perché scrivo storie del genere, anziché andare a zappare la terra? Sì, avete ragione a porvi tali domande, ma beh... Vedete, quando l'ispirazione chiama... Mi necessita risponderle! Che ci posso fare? Eggià... ^^
Ma ciancio alle bande, che ne pensate della mia ultima follia? Una raccolta in chiave shonen-ai su una coppia di vampiri, i carissimi Drew e Matt, che saranno molto felici di prestarsi alle mie scelleratezze, nevvero vampirotti miei?
Andrew: No, no, assolutamente no! E' lei che è pazza, diteglielo voi, io volevo fare l'etero!!
Matthew: Ma il gay ti riesce bene comunque, e poi sei così carino... *sguardo da cucciolo malizioso*
Andrew: E poi mi fa lavorare con un maniaco pervertito! Fosse per loro io verrei ******* in ogni capitolo da quel...
Io: Zitto tu! Zitti entrambi!  Io non scrivo certe cose  e tu vergognati per averlo pensato!  Non volevo farlo, mi piaceva 'idea di un rapposto casto e puro, ma mi hai fatto arrabbiare, per cui...
Andrew: Cosa?!?! Nononononono, non volevo! Autrice, farò tutto ciò che vuoi, ma ti prego, la lemon yaoi nooooooo!! *lucciconi*
Io. Oh... come sei tenero!! Ok, ok, niente lemon... Non esultare o la faccio, bada a te e comportati bene! E tu *indica Matt* Sì, tu. Non me lo molestare, chiaro?!?!
Matthew: *china il capo sconsolato*

E dopo questo dialogo estemporaneo, ragazzi, passiamo a cose più serie.
Tipo il titolo ed i suoi riferimenti al testo.
Come avrete capito, la tomba di cui si parla nel capitolo è quella di Andrew, il nostro caro vampiro biondo. Ma non nel senso stretto del termine "sua". Considerato che è diventato vampiro contro la sua volontà, Drew è ancora parzialmente legato alla sua parte umana, e questo gli impedicse di "concedersi" a Matt ed al suo amore, probabilmente ricambiato. La tomba è solamente una lapide commemorativa, che lui stesso ha piantato per avere un punto del passato cui ancorarsi. Quindi è come se nella tomba ci fosse il suo io umano (io cui fa riferimento l'ultima frase: "La tomba dell'Andrew Wrath umano"). Poi c'è il giglio bianco: nonstante lui lo odi, è l'unico fiore che può portare al proprio io, come a rimarcare la purezza che la natura di vampiro gli ha sottratto (è una credenza comune quella che i vampiri siano impuri, fondamentalmente perché si nutrono di sangue umano).
Finiamo con i cognomi dei personaggi, che non sono scelti a caso:
"Lust", in inglese, significa "Lussuria": Matt è identificato, infatti, come la parte "erotica" della storia, quello che valuta più il piacere della carne di qualunque altro. All'inizio, era solo questo che cercava da Drew, ma col tempo è arrivato a trasformarlo perché accortosi di amarlo. Tuttavia, questo sentimento non ha mutato notevomente la sua natura di "erotomane".
"Wrath", invece, significa "Ira": Drew è la parte tranquilla, quella che tenta in ogni modo di conservare la propria purezza, anche se he sempre negato di possederla (questo giustifica la controversa scelta del giglio). L'ira è dovuta al mutamento forzato, all'imposozione di una natura nuova e lontana dalle sue ambizioni. Nutre profonda attrazione nei confronti del compagno, ma prova anche un profondo rancore, per questo spesso s'irrrita per poco e perde le staffe facilmente, pur mantenendo la propria compostezza. Ha una psicologia tormentata e spesso confusa, dovuta alla confusione che lui stesso prova per la situazione vissuta.

Beh, dopo aver sproloquiato per mezz'ora buona, vi lascio andare, miei cari lettori. Spero che i chiarimenti, sempre se così si possono chiamare, dato che temo di avevi solo procurato un forte mal di testa, siano serviti a qualcosa. Bene, spero tanto che vi piaccia, gente.
Che dite, un commentino me lo lasciate? ^^

Lady_Firiel
   
 
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