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Autore: baka_the_genius_mind    16/11/2009    11 recensioni
[dedicata all'unico amore della mia vita]
«Itoshii Rei, aishiteru.»
Eh, certo.
Mi bacia e poi gli va a dire che lo ama.
[chiedo perdono a Riot Star per avergli fregato il titolo]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Altri, Aoi, Reita
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice:

Mamma mia, fermatevi, vi prego!

Fermatevi, tiratemi un cartone in faccia e scrollatemi il cranio...le mie creaturine, le mie bambine. Le sto trascurando, ne sono consapevole e mi prenderei a ceffoni da sola per questo.

Allora, origini natie di questa shot.

Nel bel mezzo del cammin di nostr- ehm, delle lezioni di letteratura italiana, mi stavo scrivendo con Jo e mi stavo (come al solito xD) lamentando perchè ho deciso di far finir male Sekkai (okay, non è più un segreto xD) e vaneggiavo sul fatto che Aoi e Miyavi sono nati per stare assieme, che è palese agli occhi di tutti che si amino alla follia (“Ma dove?” mi chiese Yoake su msn...beh...è palese! Almeno, per il mio cervellino lo è xD).

E ho annunciato alla società (ovvero alla sola Jo, dal momento che la mia identità di scrittrice non è conosciuta nella vita reale di tutti i giorni) che avrei scritto una shottina diabetica e sdolcinata su di loro.

E questa è la prima parte.

Poi.

Rileggendo la risposta che io ho dato alla prima recensione di Narah in Sekkai, mi è tornato in mente che effettivamente la coppia principale della suddetta creaturina (parlo della fic, non di Narah) era Miyavi-Reita...sì, me lo sono chiesto anch'io da dove fosse venuta fuori ma non ho trovato risposta. Meglio non indagare le insondabili profondità della mia psiche.

Perciò avevo deciso di cambiare la shot smielata di Aoi e Myavi con una smielata MyvxRei (anche se Reita che fa lo smielato me lo vedo ben poco °°)...ma mi sarebbe dispiaciuto da morire negare a quei gufi un po' di semplice amore felice e senza casini.

Così ho mischiato tutto ed è venuta fuori sta cosa.


Avvertenze:

Ebbene sì, la shot tratta di un rapporto triangolare, anche se non tanto nel dettaglio (come volevo invece scrivere çç).

La cosa avrebbe un nome particolare che ovviamente io non conosco (un qualcosa con un 'trhee' all'inizio [Bananaaa!] e poi non so xD) ...non sono molto pratica di queste cose.

Comunque, ho messo il rating Arancione perchè le scene non sono presenti scene di sesso, ma solo qualche vaga allusione, ma se per caso il triangolo ti provochi urticaria acuta, mista a nausea e malessere generale, ti consiglio vivamente di NON leggere questa shot.

Ho messo la shot nei GazettE perchè sono sinceramente troppo affezionata a questo fandom *-*

*momento di affettuosità*

Sono felice, ragazzi, vi adoro!


Dedica:

Di nuovo, chi vuol capire capisca.

So che stai passando un momento non proprio eccezionale. E non sai che rabbia mi faccia non poterti essere d'aiuto.

Ora, la shot non è importante, una cosetta che ho avuto piacere a scrivere, ma nulla di importante.

Quello che è importante è che tu capisca che qualsiasi cosa succeda fra noi continuerò ad amarti/apprezzarti/ammirarti.

E che l'intenzione di estirpare quel gene c'è ancora, fosse l'ultima cosa che faccio.


Ultimi avvisi e preghiere varie:

Imploro un po' di pietà da parte del ragionevole pubblico.

Ah, una domanda che mi son sempre posta.

Ma son io strafatta o veramente non esiste un fandom di Miyavi, ma solo un sotto-fandom fra le Multiband?

Mah.


Invoco la benevolenza di quell'anima pia di Riot Star (che peraltro adoro sfacciatamente). Non solo le frego il titolo (che poi, cacchio, fregare un titolo ad un'opera brillante come la sia mi sembra doppia blasfemia), ma lo appioppo pure ad una fic yaoi...ah, dolcezza, non odiarmi ^^

E' colpa di irisviola (ma, sì, alè! Scaricabarili!) che mi ha passato indirettamente quella splendida canzone, confermandosi così come una delle persone più gentili e disponibili che abbia conosciuto, nonché importante (sì, carissima, per me sei importante, e su questo non si discute!).










Distorted Daytime









Rimango immobile come uno stoccafisso, annichilito, con gli occhi sbarrati fino all'inverosimile e le orecchie tese per intercettare ogni più piccolo rumorino. Il battito del mio cuore terrorizzato è così forte ed intenso che mi sembra possa arrivare fino alla vecchina sorda del piano di sotto...il che è tutto dire, dal momento che quella non capta neanche le imponenti grida di godimento di Aoi. E lui è uno che se vuole riesce a farsi sentire persino all'Inferno.

Lentamente appoggio a terra la gamba che mi son praticamente preso in braccio dallo spavento, ritirandola immediatamente su e stringendomela al petto nel sentire il parquet che scricchiola. Impreco mentalmente, alzando gli occhi al cielo.

Tanto, dopo tutto il casino che ho fatto, lo scricchiolio molesto di questo maledetto pavimento (chi è stato il coglione che ha avuto la malaugurata idea di mettere il parquet in cucina? Piastrelle?! Nooooo, troppo banali per Reita.) è l'ultimo dei miei pensieri.

Merdamerdamerda.

Quarta stecca accanto alla lavastoviglie, Myv, è mai possibile che semplici nozioni base come questa sfuggano sempre alla tua attenzione? E che frivolezze come l'assoluta perfezione della schiena di Reita o il piccolo neo che l'idiota che ha causato tutto questo ha sotto al mento siano impresse come marchi nei tuoi pensieri quotidiani? Dannato sia lui e la sua dipendenza dalla caffeina.

Dell'altro cretino non mi preoccupo.

Se io e le mie russate non riusciamo a svegliarlo, cosa può pretendere una moka caduta sul parquet della cucina, stanza limitrofa alla camera in cui dorme? O meglio...dormiamo?

Appoggio il piede oltre quella dannatissima quarta stecca e rilascio l'aria dai polmoni.

«Brutta deficiente!» sibilo rabbioso verso la boicottatrice -forse- dei miei romantici piani.

Ed ella sta lì, immobile sul pavimento, mi sfida quasi, con quelle sue irritanti venature legnose.

Ogni secondo sono un passo più vicino al fallimento.

Cerco di sbrigarmi, ma non appena mi accorgo che più faccio in fretta più rischio di rovesciare sul pavimento non più una piccola ed innocua moka di caffè, ma l'intero servizio buono di porcellana bianca, mi fermo di botto, il vassoio in argento -vuoto- stretto fra le mani e le labbra che tremano.

Sospiro.

Perfetto.

Deve essere tutto assolutamente perfetto.

Con l'attenzione e la dedizione di un monaco amanuense preparo la seconda moka (ringrazio gli dei che quel drogato abbia preteso una seconda macchinetta...credo di stare antipatico alla prima, colei che ha fatto quel casino infernale cadendo, pochi istanti fa) e la metto sul fuoco.

Le frittelle di mele son pronte.

Non hanno un aspetto proprio rotondo e ben fatto (una sembra il faccione schiacciato del bassista della mia band di supporto), ma vedrà di accontentarsi, il pinguino.

Un drogato e un pinguino.

Sorrido.

Direi che son messo proprio bene.



La visione -perchè è di questo che si tratta- che mi appare alla vista mi lascia a dir poco senza fiato.

Sono addormentati, irrimediabilmente persi fra coltri di lenzuola e ricoperti da piccoli e gonfi cuscini dai colori caldi. Li ha voluti Yuu quei cuscini, lui che dorme praticamente seduto, con la schiena contro la testiera e il collo dritto e alto. Reita è molto più accomodante. Per lui il fatto stesso che ci siano o meno cuscini è del tutto indifferente. Anche perchè puntualmente adopera il mio torace per sistemarsi più comodamente.

Dormono con le fronti incollate, le braccia intrecciate e le labbra dischiuse. Ryo ha un aria alquanto arcigna in volto, la fascetta che ieri sera non è riuscito a togliersi per colpa mia gli giace sul petto e la fronte è attraversata da sottili rughe di fastidio. Yuu invece è sereno come un innamorato.

L'uno biondo, l'altro moro.

L'uno complicato e torbido come una pozza di petrolio, l'altro aperto e limpido come un bicchiere d'acqua.

Non indossano altro che il loro profumo.



Non riesco ad emettere un fiato, che subito quelle labbra carnose solleticano le mie, sfiorandole con un accenno di sorriso e con un sospiro carico di aspettative nascosto in esse.

Non posso fare a meno di rispondere a quel bacio innocente, tuffando le dita fra i suoi capelli corvini e saggiando la sua bocca con la lingua; non riesco ad evitare di baciarlo, nonostante avverta accanto a noi la pericolosa presenza di chi ha, su quella romantica azione, il legittimo possesso.

Quando si stacca, Yuu sorride sornione sulle mie labbra, prima di voltarsi verso Reita.

«Itoshii Rei, aishiteru.»

Eh, certo.

Mi bacia e poi gli va a dire che lo ama.

Seriamente incapace di muovere anche un solo muscolo, neutralizzato dalla paura e dall'inebriante sensazione di avere il suo sapore sulle labbra, assisto impotente al ghigno lezioso del biondo, che allunga una possessiva e affettuosa carezza sulla guancia del suo ragazzo posando in contemporanea il suo sguardo affilato su di me.

Nonostante quegli occhi mi mettano addosso un'agghiacciante senso di inadeguatezza, non posso fare a meno di osservarne l'ovale del contorno e il duro color nocciola e pensare che siano stupefacenti.

«Watashi mo, Yuu.»

Mi prende il mento con due dita, facendomi letteralmente affogare nelle sue iridi.

«Non so bene ancora per quale motivo sia accaduto tutto questo, Miyavi...» pronuncia il mio nome con un tono intriso di dolcezza «...ma hai decisamente distorto le nostre esistenze.» mormora, e la sua voce, nonostante lo sguardo acuminato e tetro, ha lo stesso suono delle fuse di un gatto in panciolle.

Aoi si appoggia con noncuranza sulla sua spalla.

«Ma io non capisco cosa-»

«Si chiama terapia d'urto.»

Pronuncia solo queste laconiche e misteriose parole, prima di poggiare le sue labbra sottili sulle mie e trascinarmi in un bacio ardente.

Ha un tattica molto più invasiva ed aggressiva di Aoi: morde, vortica quella lingua impudente e quelle mani...vagano a casaccio sul mio corpo, simili a gettate di lava pure sulla mia pelle.

Nonostante ami alla follia la dolcezza mista a malizia con cui Yuu mi stuzzica, non posso fare a meno di gemere sommessamente, in mezzo alle caotiche sensazioni che mi donano i tocchi di Reita.

Si stacca senza preavviso, lasciandomi così, come uno babbeo, con le labbra protese nel vuoto e lo sguardo perso.

Aoi abbandona il giaciglio caldo costituito dalle braccia del suo ragazzo, per appoggiare il volto nell'incavo della mia spalla.

«Ci proviamo, Miyavi?»



«Per quanto ancora dovrai osservarci?»

Sobbalzo.

Yuu apre un occhio, sorridendomi, mentre Reita riprende la parola.

«Così, a scopo informativo. Giusto per sapere.»

«Stai zitto, Rei.» lo rimbecca affettuosamente l'altro, passandogli una mano fra i capelli. I loro sguardi si incontrano.

Viviamo assieme ormai da due anni e quattro mesi.

Ma non smetto mai di sentirmi in colpa ogni volta che penso a quanto la mia sola esistenza abbia sconvolto le loro vite.

A partire dai loro risvegli, per finire in quelle lunghe discussioni mute che hanno mediante i loro sguardi.

«Quando stai zitto, vuol dire che pensi.»

La voce di Yuu la mattina è così teneramente arrochita dal sonno che viene voglia di mangiarselo al posto delle frittelle di mele.

«E quando pensi, vuol dire che ti stai inutilmente ammazzando di seghe mentali.»

I suoi occhi poi, mattina, sera, pomeriggio o notte, li candiderei come ottava meraviglia del mondo.

«Questo quando il suo cervellino non è immerso in torbide fantasie sessuali aventi noi due come protagonisti.»

Reita riemerge dal sua coma vegetativo per squadrarmi. Pizzica il naso ad Aoi, prima di alzarsi a sedere; il moro lo imita, appoggiandosi alla sua spalla nuda.

«Vieni, itoshii.»

...Reita?

Li raggiungo impacciato come un automa e subito le labbra sottili e ben disegnate del bassista aggrediscono le mie un un famelico bacio di buongiorno.

Subito dopo si tendono in un ghigno malizioso.

«Buongiorno.»

Neanche il tempo di riprendermi dal saluto -e magari di rispondergli adeguatamente- che subito Yuu si impossessa delle mie gambe e della mia volontà, strappandomi un bacio languido e lungo.

Aoi così affettuoso e fisico non è una novità.

Ma Reita mi mette un po' a disagio.

Ho sempre pensato di essere di troppo, dal suo punto di vista.

Ho distrutto le certezze della sua esistenza, frantumato lo splendido rapporto che condivideva col moro, costringendolo a questa vita di compromessi. Non mi stupirei affatto se, a dispetto dell'ardore che dimostra nei nostri caotici incontri sotto-lenzuola, covasse nei miei confronti un rancore radicato.

Il moro mi regala un ultimo, debole morsetto al labbro inferiore, per poi sporgersi verso il biondo ed acchiapparlo per la nuca; scambia con lui un bacio lungo e dolce, sempre restando ancorato alle mie spalle.

«Miyavi...» miagola con soddisfazione, prima di incastrarsi attorno al mio torace e infilare il volto nell'incavo della mia spalla.

Aoi che miagola è incredibilmente appagante, specie di prima mattina.

Reita gli accarezza un po' impacciatamente i capelli, lanciandomi un'intensa occhiata indecifrabile da sopra la sua spalla.

«E'...» il moro fa una piccola pausa, annusando l'aria; si districa agilmente da quell'incastro denso di affetto, sedendosi sul bordo del letto «...frittelle di mele?»

Il suo sguardo corre rapido e repentino su quello di Reita, improvvisamente più sottile, più affilato. Non riesco a cogliere il sorriso di Yuu, mentre questi si alza e trotterella verso la cucina, decantando ad alta voce le delizie preannunciate dall'invitante profumino di frittelle che si è spinto fino qui.

Abbasso lo sguardo al materasso, improvvisamente in imbarazzo.

Ryo mi alza con risolutezza il mento con due dita; il potere di piegare la volontà delle persone che lo circondano, col solo ausilio di due dita e uno sguardo particolarmente graffiante, è sempre stata sua unica prerogativa.

«Guardami negli occhi, Miyavi.»

Ubbidisco con un po' di timore, incontrando la solida barriera costituita dalle sue iridi.

Sono la prova concreta dell'assoluta impossibilità di una lettura accurata della mente di una persona attraverso lo sguardo: quelle sono così fredde e statiche, eccellenti guardiane dei suoi pensieri, feroci guerriere e temibili nemiche dei miei sguardi curiosi.

Solo quando socchiude gli occhi, riesco finalmente a rilassarmi, sciogliendomi in un sospiro tremulo, peraltro immediatamente interrotto dalle sue labbra.

Mi lascio cadere sul letto e Reita mi segue, aderendo al mio torace come fosse una seconda pelle.

Abbandona le mie labbra per qualche istante, incatenando il mio sguardo al suo indecifrabile, per poi scivolare con agilità sul mio mento, succhiando e mordendo, fino a raggiungere il collo.

Serra le labbra giusto sotto al mio orecchio, stuzzicandone la pelle con la punta della lingua.

All'improvviso, cala sulla mia gola con un morso feroce, al quale non riesco a non rispondere con un gemito di dolore misto a sorpresa.

«Ora stammi bene a sentire, perchè non lo ripeterò due volte.»

Impallidisco.

«Mi conosci, lo sai quanto sono possessivo e geloso.»

Ti prego, non chiedermi di farmi da parte...

«Se non fossi stato assolutamente certo di provare qualcosa per te, non avrei mai acconsentito a dividere Yuu. Lo amavo più della mia stessa vita, ma c'eri tu. C'eri tu che mi stavi mandando nel pallone.»

Lecca con dolcezza il punto da lui precedentemente offeso, baciandolo più volte.

«Amo entrambi, Miyavi. A tal punto che a volte credo di poterne morire. E' ingiusto che un uomo sia tanto fortunato come me -come noi-, ma ti impedisco anche solo di pensare che io provi rancore nei tuoi confronti per aver distrutto la mia vita.»

Si alza sui gomiti e intravedo il suo sguardo...sorridere!

«Tu e Yuu fate parte della mia vita. Punto. Non accetto repliche.»

Cade un silenzio ovattato e saturo.

«Oh dei del cielo, queste frittelle sono la fine del mondo!!»

Reita si lascia cadere al mio fianco, alzandosi a sedere e guardando Aoi che si gusta le mie frittelle con un aria estasiata in volto.

«Me le fai assaggiare, ingordo che non sei altro?»

Tuffa la mano dentro alla terrina, ben attento a cercare quella più grande del gruppo.

Quando la tira fuori, scopro che è proprio la frittella/faccione del bassista e mi viene da ridere.

Il moro appoggia la terrina far le lenzuola, incurante del fatto che, sicuramente, fra pochi istanti si rovescerà riempendoci il letto di zucchero e confettura. Mi afferra le braccia che ho appoggiato sulle ginocchia incrociate e le allarga, sistemandosi al loro interno; le richiude poi su di sé, come una coperta.

Mi strappa un bacio fugace.

«Sono...» entrambi ci voltiamo a fissare Reita, che nel frattempo si lecca con soddisfazione le dita sporche di zucchero a velo «...deliziose. Grazie itoshii hito.»

Si sporge in avanti per regalarmi un bacio a fior di labbra, calandosi poi anche su quelle di Aoi che, piagnucolando, richiede la sua parte.

Per la prima volta da quando lo conosco, le iridi di Reita esprimono qualcosa. I guardiani non hanno abbandonate le postazioni al cancello dell'anima tormentata del bassista, ma i suoi occhi sono caldi e avvolgenti.

«Adoro le frittelle di mele.»

«...lo so.»

Sorride, arricciando appena l'angolo della bocca, ma sorride, abbassando lo sguardo e sfiorandomi il dorso della mano con le dita.

Yuu mugola di soddisfazione, sistemando nel mio abbraccio e quasi comincia a fare le fusa.

«Dei, vi amo da morire.»








The End






















Note finali dell'autrice:

Per una volta non mi dilungo troppo.

Semplicemente è stato un piacere scriverla, era tempo che volevo scrivere una cosina del genere, e sono soddisfatta di come è riuscita.



Ah, magari ormai l'avevate già capito da soli, ma la produzione di “Sekkai” e della “Lista” si è momentaneamente interrotta; molti di voi potranno non vederci la novità, dal momento che da che mondo è mondo io aggiorno con tempi biblici (minori forse solo al tempo che Shin impiega per entrare in mare xD).

Chiedo enormemente scusa per coloro che seguono entrambe le fics, ma è un periodo un po' sottosopra, e preferisco dedicarmi a progetti senza impegni come le shots ^^

Ancora, scusa.



Un bacione chilometrico alle mie stelle (in ordine sparso, Shinushio, Aredhel, LadyWay, Deneb, Riot, irisviola, botsuraku, Narah, Yoake, kiki91, e sicuramente un sacco di altra gente che io e il mio piccolo cervellino ci siamo dimenticati).

Vi voglio bene.

Mya

  
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