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Autore: dark93    20/11/2009    0 recensioni
una sera d'inverno in cui il silenzio è la migliore comunicazione e in cui due parole possono far dimenticare il freddo notturno...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aspettai le 23.30, poi mi diressi verso casa sua, a piedi: percorrendo la strada di notte alla selva da solo, mi metteva inquietudine, ma aveva un nonsochè di magico. Camminai osservando intorno e notai che le luci che prima illuminavano le case all’interno, dando l’impressione che fossero delle lucciole un po’ cresciute in quell’oscurità, si erano spente, visto che le persone a quell’ora erano tutte nei loro letti caldi e confortevoli. Ma io, passeggiando al freddo, senza un giubbotto o una giacca quella sera avrei trascorso una nottata migliore della loro: non avevo dubbi…arrivato fuori dal suo cancello, potetti constatare che la finestra della sua camere era illuminata fiocamente: era sveglia! Presi il cellulare dalla tasca e le feci uno squillo, sicuramente aveva il silenzioso. Dopo un paio di minuti vidi la luce della sua camera che si spegneva e lei che usciva fuori dal portone di casa sua, furtivamente. Indossava un paio di jeans e una maglietta leggera e da sopra una giacca altrettanto leggera, per il freddo che faceva. Batteva i denti, d’altronde come me, solo che io tenevo la bocca chiusa e non lo davo a vedere più di tanto. Scavalcò il cancello e l’aiutai a scendere; l’abbracciai a me e posai le mie labbra sul suo capo: i suoi capelli avevano un odore straordinario! Senza dire una parola, mano nella mano, ci avviammo alla rotonda e ci sedemmo sul muretto con le gambe nel vuoto, facendole dondolare; lei posò la testa sulla mia spalla e insieme ci mettemmo a guardare le stelle e la luna. Avevo un freddo cane, ma non mi lamentavo: ero con la persona che amavo; le infilai le dita fra i capelli ricci, accarezzandoglieli e lei con le braccia mi cinse la vita. Osservando quel cielo nero trapuntato di stelle con la luna che illuminava il volto di lei con la sua luce pallida, notai che era bellissima; avvicinai la mia bocca al suo orecchio, sussurrandole: -Ti amo. -. Lei mi prese delicatamente il volto e avvicinò le sue labbra alle mie…non sentivo più freddo…
  
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