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Autore: NonDevoDireBugie    20/11/2009    3 recensioni
Piccola one-shot di come si sente Remus quando Sirius muore.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sembra passata un’eternità, ma ripensandoci è successo solamente ieri… Sono bastati pochi secondi per farmi crollare il mondo addosso. Sono basate due parole per distruggermi. Ma non mi è bastato il suo ultimo triste sorriso, il sorriso di un uomo che avrebbe potuto e dovuto fare mille altre cose… Ma che ha trovato un ostacolo sulla sua strada, l’ostacolo che ha trovato è quello che ha trovato molte persone prima di lui... La morte. Forse le persone che hanno avuto il suo stesso destino non erano così affascinanti, forse non così presuntuose alcune volte, di sicuro nessuno era, è, o sarà come lui, come il mio Sirius. Nessuno con un singolo sguardo mi farà arrossire, nessuno con un solo tocco mi farà sussultare, nessuno riuscirà ad eguagliare la stessa sensazione di quando lui posava le sue morbide labbra sulle mie. In bocca ho ancora il sapore delle sue labbra. Un sapore dolce e intenso, che quando si mescolava al mio faceva scintille, letteralmente. Non so se i suoi genitori abbiano mai approvato il nostro amore. Anche se lo nascondevamo non potevo farci niente se il mio respiro diventava affannoso quando mi si avvicinava e mi guardava con quei suoi occhi grandi e scuri, con un delizioso sorriso malizioso che gli incurvava le labbra lo trovavo decisamente irresistibile. Anche fin troppo irresistibile, mi passava accanto e mi sfiorava apposta aspettando la mia reazione che non tardava ad arrivare e gioiva quando trattenevo il respiro se mi passava accanto. Decisamente sapeva di essere irresistibile, e usava quest’arma a suo favore. Potreste definirlo un “approfittatore” o un “Don Giovanni” un uomo che non si faceva troppi problemi a cambiare un ragazza alla settimana. Ma per me era solo Sirius, non solo il mio migliore amico, colui che mi consolava, che mi rallegrava, che mi faceva sentire a mio modo importante. Non cercherò di dimenticarlo, non ci proverò neanche. So già che fallirei e so perfettamente che ogni notte, fino alla fine dei miei tristi giorni mi girerò nel letto e cercherò il suo corpo disteso al mio fianco. E so già che, quando non lo troverò inizierò a piangere sommessamente, come una ragazzina. Dentro di me il suo ricordo sarà sempre quello di un Sirius sorridente, raggiante, che posa il suo sguardo su di me e se possibile sorride ancora di più. Non quello di un uomo distrutto che viene inghiottito dal un maledetto velo, cercherò di dimenticare il suono della risata stridula di Bellatrix, trionfante, e di sicuro proverò a dimenticare i suoi occhi colmi di gioia e pazzia per aver ucciso il suo stesso cugino. Non so se ce la farò, il ricordo del viso di lei, felice, maledettamente felice, mi perseguiterà nei miei incubi peggiori. Mi manca già adesso, il sorriso di Sirius, così dolce. E mi sciolgo in lacrime amare come una stupida ragazzina di tredici anni, ripensando a lui. Mi sento uno stupida ma non riesco a prendere sonno, guardo alla mia destra come se Sirius potesse ricomparire da un momento all’altro e gridarmi: “Sorpresa! Ci sei cascato,Rem!!!” ma sono disteso sul mio letto e il sonno non arriva, sono come la ragazzina di tredici anni in attesa del suo principe azzurro, che non tornerà mai più. Questa è la prima storia che posto... oddio!! Sono emozionata, ovviamente sono bene accetti i commenti
  
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