Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: melancholia    23/11/2009    2 recensioni
Sirius odia festeggiare il suo compleanno... Ma le cose sono fatte per essere cambiate, no? (per il compleanno di Narcissa63)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: Remus/Sirius
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Piccola traduzione dedicata alla prima persona che questo fandom mi ha fatto conoscere e incontrare, Narcissa63.
Tesoro mio non ho parole per descrivere quanta sia la felicità che hai portato nella mia vita e quanto tu sia importante per me. Basti dire che senza di te io non sarei più qui a scrivere e non sarei la persona e l'autrice che ora sono diventata. Lo so che a volte ti faccio impazzire, ma ti chiedo di sopportarmi ancora per molto molto tempo. Sei una donna fuori dal comune, un'amica meravigliosa, un sostegno costante, fedele compagna di ogni follia. Sei anche la miglior beta che si possa mai volere e sono orgogliosa di averti al mio fianco. Sei la mia
insostituibile beta e già per questo dovrebbero farti un monumento!

Bene, non mi dilungo più. Tesoro ti auguro di passare uno splendido compleanno come quello che meriti di festeggiare. Che tutti i tuoi desideri possano essere esauditi...nel frattempo io sono qui per te, sempre e comunque. Ti voglio bene Carla, immensamente! Struccotto!

Ringrazio Svetlana Black che mi ha permesso di tradurre questa sua shot che potete trovare in lingua originale QUI .

Un ringraziamento speciale va anche a samek per aver betato la shot e ad alicesimone per aver controllato la traduzione. Ragazze mie vi adoro



DETESTO I COMPLEANNI

Ho sempre detestato il mio compleanno. Magari non proprio da sempre, ma in ogni caso da quando ho raggiunto l’età per capire cosa comporti l’essere il primogenito dei Black.

Sarò costretto a prendere il posto di mio padre. Non appena sarò maggiorenne, dovrò diventare un capofamiglia, un perfetto Purosangue; ma mi rifiuto.

Disprezzo la mia famiglia, disprezzo tutto ciò che rappresentano.

Quindi, detesto ogni anno più del precedente. Oggi compio sedici anni, ed è quindi il primo giorno del mio ultimo anno di libertà (per così dire).

I miei genitori hanno cominciato a presentarmi delle giovani ragazze, tutte di Sangue Puro, in vista di un futuro matrimonio. Io, però, non voglio affatto sposarmi.

No, non posso ridurmi a diventare ciò che la mia famiglia ha deciso per me, ignorando la mia opinione. No, lascerò questo piacere a mio fratello. Regulus è nato per interpretare il ruolo del perfetto piccolo Black, non avrà problemi a essere come mio padre. Condivide già le stesse idee nauseabonde in cui tutta la mia famiglia si rispecchia; sono sicuro che si unirà a Voldemort non appena uscirà da Hogwarts. Ciononostante, quanto vorrei che seguisse la mia strada e smettesse di agire come una stupida pecora.

Insomma, detesto il mio compleanno e niente potrà farmi cambiare idea, nemmeno le feste a sorpresa che James organizza per me ogni anno.

Ed è evidente che anche quest’anno non trasgredisce alla regola.

“Padfoot!”

Ecco infatti Prongs che mi chiama attraverso i nostri specchietti gemelli.

“Cosa c’è?”

“Puoi raggiungermi nella Stanza delle Necessità?”

“Come mai?”

“Ho bisogno di parlarti in privato.”

So che è una bugia, i nostri amici e gli altri compagni di classe sono già lì per festeggiare il mio compleanno, ma tuttavia mi comporto come se non sospettassi nulla. So che gli fa piacere.

“Ok, arrivo.”

Anche se io e James non abbiamo alcun legame di sangue, lo considero come un fratello, molto più di Regulus. Preferirei essere nato tra i Potter, che essere un Black. È a questo che penso mentre mi dirigo verso la Stanza delle Necessità.

Come previsto, quando spingo la porta mi ritrovo davanti una trentina di studenti di tutte le Case, esclusi gli Slytherin, che urlano “Buon compleanno!” da tutte le parti.

“Ehm... grazie!”

“Buon compleanno, Sirius!” pigola una Hufflepuff.

È Mandy so-tutto-io. Passa il suo tempo incollata a me, nella speranza che io esca con lei. Malgrado le abbia più volte spiegato che non voglio una fidanzata, continua a balzarmi davanti ogni volta che mi vede.

“Grazie Mandy. Scusami, ma devo andare a/ho bisogno di parlare con James”

“Ballerai con me più tardi?”

“Vedremo.”

So già che la mia risposta definitiva sarà “No”, ma al momento non ho voglia di polemizzare.

Cerco James con lo sguardo e, quasi subito, lo scorgo mentre è intento a parlare con Remus e Lily. Mi avvicino a loro rivolgendomi al mio migliore amico.

“Prongs, perchè hai invitato Mandy-Cerotto?”

“Non l’ho fatto, solo che ha sentito mentre ne parlavo con Kathleen e Joseph.”

“Perfetto! Adesso non mi lascerà in pace  per tutta la sera.”

“Sirius!”

“Oh no, lei no-non lei!”

Anna-Sue Lee.

“Ehm, anche lei mi ha sentito...”

“Pietà, datemi il colpo di grazia!”

Anna-Sue è ancora più appiccicosa di Mandy e, come se ciò non bastasse, è specializzata nel fare urli striduli non appena mi vede.

“Siriuuuuuuus!”

Io detesto sul serio il mio compleanno.

“Siri-cucciolo, vieni a ballare con me!”

“Mi dispiace, Anna-Sue, ma Sirius ha già promesso che avrebbe danzato con me.”

Lily, io ti amo! penso immediatamente.

E, per confermare di ciò che ha appena detto la mia amica, la conduco un po’ più lontano, dopo aver lanciato uno sguardo di scuse a James per avergli rubato la ragazza, e qui cominciamo a dimenarci sulle note di un rock indiavolato.

“Mi hai salvato la vita”, le dico, “Grazie.”

“Di niente.”

“Ricambierò il favore.”

“Ci conto.”

Appena il nostro ballo termina, raggiungiamo i nostri amici, ai quali si è aggiunto Peter assieme alla sua ragazza, Hanna. Parliamo per un po’, tutti e sei insieme, con un bicchiere in mano; poi le due coppie vanno a danzare, lasciandomi solo con Moony.

L’alcool gli colora le guance di rosso e rende i suoi occhi più brillanti del solito.

“Se bevi ancora, finirai per ubriacarti”, gli faccio notare, mentre l’osservo prendere un altro calice.

“Non preoccuparti per me.”

Certo che mi preoccupo! Si tratta di Remus! È lui il motivo per cui non voglio avere una ragazza, né tantomeno sposarmi. Lo amo da anni ormai, ma ovviamente lui non ne sa niente.

“Andiamo, prendi un bicchiere!” mi incita..

Accetto il drink che sta porgendo e lo mando giù rapidamente in un sol sorso. Poi un altro ed uno ancora. Nel frattempo, diverse ragazze si avvicinano a noi per invitarci a ballare, ma le rifiutiamo una per una. Naturalmente, a forza di bere, cominciamo ad essere decisamente alticci.

“Balla con me”, mi chiede Remus all’improvviso.

“Eh?!”

Quando ripete il suo invito, io accetto. Ciò a cui non ho prestato attenzione è che la musica che riecheggia in questo momento è un lento; ed è per questo che mi ritrovo tra le sue braccia, mentre danziamo languidamente.

“Balli bene”, mi sussurra Remus all’orecchio.

Intuisco che sto arrossendo; è difficile per me essere così vicino a lui. Sento il calore del suo respiro sul mio collo e quello del suo corpo che passa attraverso i nostri vestiti. Improvvisamente la sua mano scende lungo la mia schiena, poi ancora più giù, e lì si ferma.

“Cosa stai facendo?” esclamo.

Lui non risponde, ma mi rivolge un sorriso misterioso. Ho davvero caldo, adesso. Devo uscire da qui un momento.

“Io... io vado fuori nel parco.”

“Vengo con te.”

Amo Moony, ma preferirei davvero che non mi stesse così vicino altrimenti avrò seri problemi a controllarmi.

Arriviamo al parco senza dire una parola. Non mi sento molto a mio agio dopo il gesto di Remus. Non l’ho mai visto comportarsi in questo modo, così libero; l’alcool sembra trasformarlo.

Ci sediamo vicino al Lago Nero, sempre in silenzio, ed io raccolgo dei sassi accanto a me per lanciarli nell’acqua. Questa situazione va avanti per una dozzina di minuti ed io comincio a stancarmi. Volto quindi la testa per vedere cosa sta facendo Remus.

“Cosa c’è?”

Mi guarda fisso negli occhi, con un’espressione che non gli ho mai visto.

“Sei bello quando sei imbarazzato.”

“Eh?”

Cosa sta dicendo? Lui... mi sta baciando? No, Sirius, tu sogni. Hai bevuto troppo e hai delle allucinazioni.

“Ti amo, Paddy.”

“...”

Sto sognando o...

“Ti amo”, ripete.

“Io... anch’io.”

“Anche tu cosa?”

“Ti amo.”

E mi bacia di nuovo.

Io adoro il mio compleanno.



FINE



Ogni vostro commento sarà tradotto da me per l'autrice originale, così come la sua risposta!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: melancholia