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Autore: Ranessa    19/06/2005    0 recensioni
E' il mio migliore amico... Mi volto a guardare... E' una semplice sconosciuta... Mi volto a guardare... E' la donna che amo... Mi volto a guardare...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[ III - Lin ]


[Isaac]

E' la donna che amo.
E lo è nonostante tutto ciò che il nostro rapporto ha sempre comportato... per entrambi, anche se egoisticamente ho sempre pensato che i disagi maggiori li creasse a me, ben sapendo che in realtà non era affatto vero. È la donna che amo perchè è intelligente, perchè è un'artista meravigliosa, perchè a suo modo sa essere bella. Anche qui lo è, qui in questo squallido buco in cui ci nascondiamo, io, lei, Derkhan e Yagharek.
Yagharek che l'ha salvata.
Yagharek che forse non avrebbe dovuto ed è solo disgusto che provo, quando questo pensiero mi torna in mente, infido, ormai più spesso di quanto sia disposto ad ammettere. Allora, quando non sono più sicuro di quello che provo, quando non sono più sicuro di ciò che vorrei, mi siedo sul pavimento e la guardo.
E riesco ancora a pensare che in qualche egoistica e perversa maniera sono felice.
A ringraziare Yag.

Prima Lublamai e Benjamin Flex.
Il tradimento di David.
Poi Barbile e Vermishank.
Shadrach e Tansell.
Lemuel.
L'addio di Pengefinchess.
Andrej.
Però Lin è viva.
Come David e Penge, lei è viva.

Yagharek e Derkhan sono ancora fuori, lei vorrebbe andarsene definitivamente, lo so. Ha paura, come tutti. Che Rudgutter ci trovi. Che il Consiglio dei Congegni ci trovi. Che Motley ci trovi, ma non posso andarmene senza prima aver fatto ciò che ho promesso a Yag, e di certo non posso lasciare New Crobuzon con Lin in... queste condizioni.
Continuo a pensare che si riprenderà, le serve soltanto del tempo. Lo penso mentre segna con le mani frasi formate da parole che l'una accanto all'altra non hanno alcun senso, mentre saltella per la stanza come una bambina piccola e ciò che crea con la pasta e le bacchecolore che Derkhan è andata a comprarle non è più arte... non è più niente, e lo urlo in faccia a Derkhan, le dico che si riprenderà, ma lei non mi crede, ma io non mi credo e non voglio nemmeno pensare a David, a come anche lui gridava che Lub sarebbe tornato in sé... a quando io guardavo lui con aria sconsolata come fa Derkhan con me...
Tempo, le serve solamente del fottutissimo tempo, saliva divina!, quella bestia del cazzo le ha succhiato via mezzo cervello o no? Con calma recupererà, risolveremo ogni cosa...
Ma noi non abbiamo tempo...

Quando quel giorno è venuta al laboratorio ho avuto paura come non mai, e me ne sono vergognato.
Ho guardato nervosamente i volti di David e Lublamai pregando che lei non fosse venuta, facendo ancora finta di ignorare che loro in realtà sapevano, e da tempo. Poi ho visto i suoi occhi, la sua espressione stanca e infelice e non l'ho mai amata come in quel momento.
Oggi darei qualunque cosa perchè mi venisse a cercare in quei luoghi dove la nostra storia darebbe scandalo, vorrei che al mio passaggio la gente si chinasse a sussurrare scopa blatte, passeggerei per la città abbracciandola, lo urlerei al mondo il mio amore per lei... qualunque cosa...
Anche se non dimenticherei mai la paura.
E la vergogna.

Ancora non riesce a mangiare da sola. Devo aiutarla.
Derkhan è frustrata quanto me, anche se cerca di non darlo a vedere. Yagharek invece trascorre più tempo possibile fuori, in giro, quando c'è siede in un angolo, imbarazzato perchè si sente un estraneo in mezzo al nostro dolore, perchè non ha mai conosciuto realmente Lin.
Ed io sto impazzendo, soffocando, chiamo Derkhan silenziosamente, muovendo la mano libera, le passo la mela con cui stavo imboccando Lin e mi alzo. Raccolgo le mie cose, i miei appunti, e mi siedo nell'angolo di Yagharek, a studiare per lui. Penso al motore di crisi. Penso che se lui fosse già tornato dai suoi vagabondaggi forse mi aiuterebbe parlargli di fottutissime stronzate scientifiche.

"Isaac..."
"Isaac..?"
"'Zaac!"
Alzo gli occhi dai miei fogli. Non l'avevo sentita.
"Lin si è addormentata"
"Yag?"
"Non è ancora tornato..."
Annuisco. Guardo fuori dalla finestra, è buio. Guardo il pavimento, la porta. Non guardo Lin, e nemmeno Derkhan.
"Dobbiamo andarcene di qui 'Zaac..."
"Pensi ancora ad Andrej?"
Mi accarezza la testa, va a distendersi anche lei.
Era un sì.

Lin segna.
Khepri... merda... pasta... mela... mela... donna... paura... corpo...
Le prendo delicatamente le mani.
La faccio smettere.

"Dobbiamo andarcene Isaac..."
Ormai lo ripete ogni giorno, con aria colpevole.
Oggi i rumori della città arrivano più attutiti, la strada è più silenziosa del solito.
Improvvisamente fa caldo. Un caldo insopportabile.
Derkhan mi mette qualcosa in mano.
Cibo.
Non mangio da due giorni. Sono troppo impegnato ad imboccare Lin...
"'Zaac..."
"E' Lin, Dee. E' la donna che amo."

[Lin]

... perchè non riesco a resistere alla tentazione, davvero non ci riesco... Cosa potrà mai essere in fondo? Ho voglia di vedere, ho voglia di sapere. Isaac è finalmente venuto a riprendermi e ho voglia di uscire di qui. E di guardare. Solo un' occhiata, poi ce ne andremo. Lui però continua a gridare...
"Vieni qui... E non voltarti a guardare!"
Allunga un braccio verso di me.
Ma io proprio non resisto...

Mi volto a guardare.

   
 
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