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Autore: ChelseaH    29/11/2009    4 recensioni
[SPOILER QUINTA STAGIONE] Castiel si ritrova appoggiato con malagrazia su di un caminetto, e questa è solo una delle tante disgrazie che gli sono piombate addosso negli ultimi tempi. E ora è lì, ad osservare impotente ciò che gli succede intorno e a meditare sui misfatti dei Winchester. [Castiel, 5x06]
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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DISCLAIMER: Supernatural e i suoi personaggi appartengono alla CW e chi per essi, con questo scritto non intendo avanzare pretese su di loro ne lucrarci sopra.

A toy's tale.

[ Missing Moment introspettivo della 5x06 ]


Castiel non riusciva a capacitarsene.
Insomma, era un angelo lui .
Non un semplice essere umano come Dean o Sam.
Eppure ultimamente gli toccava sempre la sorte più ingrata.
Tanto per incominciare aveva dovuto abbassarsi a comprare un cellulare e imparare ad usarlo, il tutto per poter comunicare con i Winchester; Dean ovviamente, da bravo Dean quale era, non perdeva occasione di deriderlo.
Poi Dean – figuriamoci se non era sempre lui – aveva tentato di condurlo sulla via della perdizione facendolo andare letteralmente a puttane.
Infine Dean era quasi riuscito a costringerlo ad andare da una parte all'altra degli StatiUniti sulla sua Impala, il tutto perché lui e Sam avevano preso strade differenti e si sentiva solo.
Un angelo su una Impala, roba dell'altro mondo.
Non c'era poi da stupirsi se Lucifero camminava fra loro con nonchalance e Raphael sosteneva che Dio fosse morto.
Poi Sam era tornato, risparmiandogli l'incubo.
Come se tutto ciò non bastasse però, ora lui si ritrovava appoggiato su di un caminetto ad osservare Sam e Dean che chiacchieravano con l'anticristo in persona.
Si, appoggiato.
Come un soprammobile.
O per meglio dire, come un angioletto giocattolo, perché in quello era stato trasformato quando aveva tentato di uccidere il bambino.
Questo ovviamente non sarebbe successo se i due fratelli non si fossero opposti con tanta veemenza al suo piano.
Certo, chi era lui se non un banale angelo?
Come poteva aver avuto la presunzione di saperne più dei fratelli Winchester in materia di progenie di demoni?
E quindi forza, Castiel sul caminetto e avanti il prossimo!
Lui che si era messo contro il paradiso al gran completo per aiutarli, ecco come era stato ricompensato.
Perché – non che ci fossero stati dubbi al riguardo – era stato Dean ad appoggiarlo sul caminetto, facendo poi finta di non conoscerlo.
“Sei un supereroe!” stava giusto dicendo Dean al ragazzo.
Ottimo, così magari l'anticristo avrebbe pensato che se con un angelo diventava un supereroe, magari con una schiera di angeli giocattolo più due Winchester sul caminetto sarebbe potuto diventare chissà... magari dio.
Scosse la testa irritato con se stesso, quell'ultimo pensiero era stato inopportunamente blasfemo.
Si irritò ancora di più notando che la testa in realtà l'aveva scossa solo nella sua mente dato che era ridotto ad un giocattolino e, giusto mentre elaborava questo pensiero, la porta di casa si spalancò.
Perfetto, mamma demone, ci mancava giusto questa.
E lui non poteva fare niente di niente.
Ma poi perché doveva prendersela così a cuore quando quei due la scampavano sempre e comunque?
Mica si chiamavano Castiel, loro.
Come volevasi dimostrare, cinque minuti e la battaglia era conclusa.
Doveva però dare atto a Sam che era stato bravo a intortarsi il bambino.
Scrollò nuovamente la testa – sempre e solo mentalmente – questo non sarebbe bastato a risparmiare a Dean e Sam una bella ramanzina quando fosse riuscito a riacquistare la sua forma originaria.
Oh si, stavolta li avrebbe proprio rimessi in riga.
Dean lo prese in mano – un umano che prende in mano un angelo, dove sarebbe finito il mondo? – e finalmente si decise ad ammettere di conoscerlo, chiedendo al bambino di invertire la trasformazione.
“Ha tentato di uccidermi.” ribatté il piccolo anticristo.
Certo, era un'ottima argomentazione, se non fosse che lui era per l'appunto l'anticristo.
“Ma è una brava persona. Era solo confuso.” la risposta di Dean.
Confuso?
Un angelo confuso.
Altroché se li avrebbe rimessi al proprio posto stavolta.
E ora che altro poteva succedere?
Oh certo, che Dean la desse vinta al piccoletto riappoggiandolo sul camino.
Del resto a cosa può servire un angelo vero, quando puoi averne uno giocattolo?!
Il bambino scomparve su per le scale, pessima mossa lasciarlo da solo.
Dieci minuti dopo gli altri due si resero conto che era andato via da troppo tempo e corsero a loro volta di sopra.
Qualche istante dopo lui si ritrovò di nuovo nel suo corpo a grandezza naturale, di nuovo padrone di se stesso.
L'aura del bambino era sparita, se n'era andato.
Dove, non gli era dato saperlo.
Improvvisamente tutta l'indignazione che aveva mentre era un giocattolo svanì.
Tutto sommato i Winchester avevano fatto come al solito un buon lavoro.

 

 

NOTE.
E' doveroso iniziare queste note con un ringraziamento fuori dal normale a Giuly. E' stata lei a trovare l'idea per questa shot, è stata lei a spronarmi a scriverla, parola dopo parola, è stata lei a leggerla alla fine ed è stata lei a credere in me e a sopportarmi e supportami come fa sempre.
Quindi dedico queste righe deliranti sul nostro ormai gioppino Castiel a te e solo a te, Giuly <3

   
 
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