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Autore: lewis_alice    30/11/2009    1 recensioni
la notte e la foresta sono fredde e pericolose, ma Lupo sembra cedere al sonno ed al sogno... una song-fic sulle note di "all souls night" di loreena mc kennit. una visione ed un incontro. un po' fantsy, un po'nonsense
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Credits: la canzone che fa da accompagnamento è “all souls night” di loreena mc kennit, vi consiglio di ascoltarla mentre leggete! (o fate un po’ come volete XD)

 

 

 

 ALL SOULS NIGHT

 

La notte a volte non porta consiglio ma ombre, solitudine, paura e freddo.

Lupo si stringe la coperta addosso, inspira l’odore della neve che sta per arrivare e cerca di prendere sonno. Ma tutti i suoi sensi non paiono d’accordo: il suo istinto sente il pericolo.

Il nemico è vicino, aspetta il momento adatto per attaccare, non ha fretta.

Il nemico ha i denti aguzzi ed i muscoli forti, come gli raccontava sua madre quando ancora stava al villaggio.

Mescolava quella zuppa dall’odore inebriante di spezie e calore ed intanto cantava una canzone antica che scacciava la fame ed il freddo dalla piccola stanza fumosa.

Prova a ricordarla e la canta piano per farsi coraggio.

 

Bonfires dot the rolling hillsides.
Figures dance around and around
to drums that pulse out echoes of darkness;
moving to the pagan sound.

 

I rami scricchiolano, ogni scintilla del fuoco che danza in alto e poi sparisce è una persona che si è lasciato alle spalle, un viso amico che un giorno dimenticherà.

Se chiude gli occhi può vedere Isabel ed i suoi ricci ambrati nella luce dorata che filtrava dall’alto. Può sentire il suo respiro leggero e il calore della sua pelle nuda in mezzo al fieno.

Può provare la stordita gioia di certe sere con i suoi compagni, accampati nel bosco a ridere e suonare. Non sembrava così oscuro, allora. Non sembrava così estraneo, non si sentiva così solo.

 

Somewhere in a hidden memory
images float before my eyes
of fragrant nights of straw and of bonfires,
dancing till the next sunrise.

 

Ora chiude gli occhi, si lascia vincere dalla stanchezza. Il buio è pesante, come una coperta di lana molto spessa. Molto spessa, davvero.

Ma in distanza c’è una luce, fioca e tenue, poi abbagliante e totale come lo è solo nei sogni.

C’è odore di castagne ed inverno, c’è un fuoco enorme, una pira diabolica che danza e si contorce a ritmo della musica. Dieci donne e dieci uomini siedono attorno. Sono guerrieri e maghe, sono bambini e madri, sono amanti, sono fratelli e sorelle.

Una pace incredibile lo coglie, si sente leggero e liquido, come fuoco e terra, sente che ad ogni respiro appartiene sempre di più a quella notte già vissuta mille volte in altre vite.

 

I can see the lights in the distance
trembling in the dark cloak of night.
Candles and lanterns are dancing, dancing
a waltz on all souls night.

 

Ora tutti fluttuano attorno a lui, un rito sacro che non capisce ma il cui significato sente essere vitale.

Lui è in centro, è il sacerdote, è il padre, è il Lupo. Ha una corona di rami e bacche e fuma da un corno cavo. L’essenza di questa vita non è a lui sconosciuta, ha visto nelle spire di fumo, nelle onde del mare, nelle gocce di pioggia.

Ha visto e per questo i suoi occhi non gli appartengono più: se li sono divisi con la violenza ed il sangue, li hanno conservati come diamanti ed esposti come stendardi sacri di conoscenza, ma la loro discendenza è stata maledetta ed ora cantano e danzano senza riposo e senza memoria, mentre le notti e gli anni passano senza farsi notare.

 

Figures of cornstalks bend in the shadows
held up tall as the flames leap high.
The Green Knight holds the holly bush
to mark where the old year passes by.

 

Si accuccia accanto al fuoco. È strano, non scotta. Si allunga verso le fiamme, può sentirle sulla pelle come nastri di seta. Fa un passo avanti ed entra.

Ora è fuoco, è la forza che distrugge ogni cosa, è il calore delle sue notti, è la belva che ha bruciato il villaggio e la sua famiglia, è il fiume liquido che romperà gli argini delle vostre vene, è la vita ed è la morte.

Ride delle debolezze umane perché lui spezza le vostre catene e lascia cenere e distruzione. Ride perché è solo una fiamma nella notte, forse vorrebbe piangere, ma non se la sente. Allora ride e danza con voi, spiriti!

 

Bonfires dot the rolling hillsides

Figures dance around and around
To drums that pulse out echoes of darkness
Moving to the pagan sound.

 

Ma tutto questo era un attimo fa. Ora il freddo è tornato, insieme ad un vento da nord, che trasporta voci e pioggia, legati insieme in una matassa ingarbugliata che rende vana ogni promessa di eternità. La radura è sparita, è tornato lui, è di nuovo solo in mezzo all’aria, in mezzo alla vita. Un dolore acuto al petto.

Impossibile, sta sognando. Allora perché questo dolore, perché guaisce come un cane, perché la vita scorre velocissima e vorticosa, perché lui rimane indietro?

Hanno barche dorate e cappucci di velluto che coprono i loro volti, trasportano candele bianche e profumano di incenso e tempo perduto. Vorrebbe rincorre quelle tenui luci, raggiungere le barche ormai lontane, ma sente un bisogno fortissimo di afferrare… sente, sente che è il momento.

 

Standing on the bridge that crosses
the river that goes out to the sea.
The wind is full of a thousand voices;
they pass by the bridge and me.

 

Apre le palpebre di scatto, la sua mano è già stretta attorno al pugnale. Un movimento fluido e preciso, da cacciatore esperto.

La lama penetra tra il pelo grigio e nella carne forte. Di nuovo, ed una terza volta. Non è più uomo in quel momento. Anche lui è Lupo, anche lui uccide.

Rimane a terra, accanto al corpo ancora caldo del nemico, del fratello, sul suolo duro e bagnato dal sangue. Infila le dita tra le ciocche di pelliccia che si muovono al ritmo degli ultimi respiri delicati della morte.

Si alza a guardare il muso del suo predatore diventato preda: gli occhi spalancati della bestia sono fissi nei suoi. In quello sguardo di animale vede la potenza e la forza che non credeva di avere. Vede il falò, le anime ed il sacerdote del suo sogno.

Improvvisamente sente di aver ucciso una parte di sé, e si sente perduto e diverso, più umano. Vorrebbe tornare indietro, o piangere, ma non c’è tempo e non ci sono lacrime.

Chiude gli occhi del lupo, come non aveva potuto fare con quelli dei suoi fratelli, e si sdraia di nuovo sulla terra indifferente.

Chiude anche i suoi occhi e sa che adesso dormirà senza sogni.

 

 

 

   
 
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