enter Sandman.
[ Exit lights
enter night
take my hand
we’re off to never never land. ]
~
Ci fu per
primo il bianco del soffitto ad accoglierla al suo risveglio, poi le fratture
nere sotto la vernice (come le vene
bluastre che correvano sotto le loro pelli in frammenti), infine la voce del
suo capitano che la riportava indietro con il suo tono come fatto di artigli. Dov’era andata?
La sua voce da bambino, in quel corpo da bambino – gli artigli – la gentilezza del mattino, quando il sogno era diventato più invivibile della realtà.
Dov’era stata?
Dov’era stata?
<<
Dormito bene, Matsumoto? >>
Dov’era stata?
Dov’era stata?
[ Take my hand
We're off to
never-never land
]
Ed era stato
un sogno di buio e di freddo: un serpente le era sceso per la gola e aveva
deposto nel suo ventre le uova candide di un mondo nuovo, di una storia già
sentita ( già vissuta). La sua pelle, le sue labbra, il suo respiro
erano come il suo odore: freddi. Ed è il freddo che ricorda, un
sangue freddo come le lacrime dell’aria invernale, uno scivolo del cielo diretto
nelle sue profondità. Dov’era stato? Dove stava andando?
E soprattutto, soprattutto – perché non
[ Dreams of war, dreams of liars
Dreams of dragon's fire
And of things that will bite ]
Conoscerlo, era stato come venire di nuovo alla vita: si era aggrappata al pensiero di lui, e contro il petto di quello stesso pensiero aveva pianto forte, e insieme alle urla c’era stato il respiro, il respiro della vita. La conta dei giorni era iniziata dalle fessure dei suoi occhi: Matsumoto invidiava quei mondi proibiti che giacevano sotto le sue palpebre. Li avrebbe bevuti, se avesse potuto. Per sentire in lei quel freddo osceno, come una lingua di ghiaccio e veleno, congelarle l’anima.
[ Tuck
you in, warm within
Keep you free from sin
Till the Sandman he
comes ]
e soprattutto perché (perchèperchèperchè) non l’aveva portata
con lui?
<< Dormito bene, Matsumoto?
>>
<< … Capitano?
>>
[ Now I lay me down to sleep
Pray the
Lord my soul to keep
If I die before I wake
Pray the Lord my soul to
take ]
Exit light, enter darkness.
Fine.
N.B.
Alla Papera, ovviamente. Ripeto: non posso fare a meno di darti tutti gli elementi possibili per massacrarmi meglio.