Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: La Evans    02/12/2009    5 recensioni
Sono passati dieci anni da Breaking Dawn ed una nuova vampira imparerà ad amare, ad accendere la sua "Fiamma Blu" e a combattere per qualcosa... Questa è la mia prima fanfiction e spero vi piaccia; mi aspetto tante recensioni. Vostra TanyaCullen.
Genere: Romantico, Triste, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Voglio dedicare un pezzo di questo capitolo a Bad_Mikey che di sicuro capirà. Sorella mia ho esaudito il nostro desiderio di vendetta   

                                    8.Cosa dice il tuo cuore?

 

 

Lui la guardava sempre più attentamente e lei faceva lo stesso,il viso del giovane le si avvicinò,le alitò sulle labbra e Tania… non seppe che fare,la sua mente le mostrava immagini di quello che sarebbe successo di lì a poco e le diceva di non farlo,le gridava di tenere i piedi a terra e di non credere in qualcosa in cui sapeva non poter sperare,invece il cuore si ribellava,scuoteva le catene e si dimenava,pronto,vivo a provare quei sentimenti per cui era rimasto vivo e le sussurrava di crederci,di provarci,perché se aveva promesso di crederci e di provare quello era il momento di dimostrarlo,aveva davanti a sé un futuro,una persona che le diffondeva calore e amore,ma non ci credeva ancora del tutto,troppe emozioni messe insieme,troppi cambiamenti e il tempo e il suo cuore dovevano rendersi conto che non si può cambiare nel giro di poche ore;forse starà sbagliando come le dice il cuore,oppure sarà giusto come le conferma la mente,ma guardiamo aldilà di se stessa, non concentriamoci solo su di lei,come se le colpe fossero solo sue:c’è un passato che le conferma che il mondo non è sempre rose e fiori e che per guadagnarsi un minimo di felicità c’è bisogno di lottare e soffrire prima,ma come può il ghiaccio sciogliersi in un sol secondo? E’ scientificamente provato che non può,e allora consideriamo che una grossa statua fatta del ghiaccio più gelato e impenetrabile si debba sciogliere,non basteranno di certo poche ore per farlo.

Desiderava quel bacio,ma la posta in gioco era troppo alta,puntò i suoi occhi in quelli di Seth e con un gesto fulmineo si allontanò da lui.

Seth rimase impalato,non si era reso conto della vicinanza dei loro volti,ma era consapevole delle sue intenzioni e si rimproverò mentalmente,non poteva farlo,lei non lo amava e forse non lo amerà mai,ma lui aveva tentato troppo.

-Scusami- le disse abbassando la testa;Tania di scatto lo guardò,si impietosì e il suo sguardo si fece più caldo e dolce,come poteva prendersi le sue colpe?

- Seth,tu non devi scusarti di niente sono io l’essere più insensibile del mondo,ma non conosco l’amore,non lo so riconoscere e già affrontare questi cambiamenti per me è un passo enorme,faticato e difficile da mantenere,eppure vorrei farne altri dieci indietro perché è difficile da affrontare adesso-.

-No,Tania,non prenderti colpe inutili e non giustificarmi per il mio comportamento riprovevole,inconsciamente mi sono ritrovato a fare qualcosa che non avrei voluto fare- si affrettò ad apostrofare Seth,ma solo dopo si accorse dell’errore che aveva commesso,gli aveva detto di non voler e invece la verità voleva dimostrare l’esatto contrario;ma forse raccontare una menzogna era la scelta giusta,avrebbe cominciato ad auto convincersi di non poter mai ricevere amore da Tania.

La vampira nel sentire quelle parole non sentì quel senso di conforto perché lui non l’amava,ma bensì era l’esatto contrario,si sentiva amareggiata e si rimproverò mentalmente di aver creduto di poter scaturire un minimo di interesse in Seth,ragazzo bellissimo e oltretutto dolcissimo,dall’animo così puro che giustamente lei non voleva macchiare con le proprie colpe.

-Certo capita a tutti di sbagliarsi e confondersi,forse nel pensare intensamente Clarissa hai compiuto un gesto inconsapevolmente,perché dettato da un forte amore verso quest’ultima- per Tania era difficile pronunciare queste parole,accettare la verità evidente,ma a lei cosa importava? Non doveva importarle,perché dopotutto lei non lo amava,ma come si sa ognuno nasconde dentro di sé un pizzico egoismo e essere rifiutati in maniera così diretta ci ferisce.

-Clarissa? Oh,Tania tu davvero credi che io ancora mi senta con Clarissa? Certo non ne abbiamo parlato,ma volevo dirti che lei è solo una mia amica,ci conosciamo dai tempi delle medie e sinceramente non l’ho vista mai come qualcosa che non fosse un’amica,forse l’avrai sentito dire da Leah che la frequentavo,ma dovevo testare una cosa,far salire a galla una verità che non riconoscevo- Seth gli aprì il cuore e per un attimo perse un battito nel aver creduto che Tania fosse amareggiata per quella sua situazione,ma era stato un attimo,poiché il suo sguardo era sempre fiero e sicuro.

-Va bene,ma queste non sono cose che sei costretto a dirmi,la tua vita privata è tua e sei solo tu quello che la può gestire. Alla fine sei riuscito a trovare la verità che cercavi dentro di te?- gli domandò ingenuamente,senza naturalmente immaginare che la causa era lei;Seth invece lo sapeva bene,ogni volta che la vedeva il cuore correva e per poco non gli dilaniava la carne del petto per poter uscire e gridargli il suo amore,le sue parole e i suoi movimenti lo incantavano,rimaneva lì come un pesce lesso a fissarla per ore e sembrava che solo lei non se ne accorgesse.

Perciò decise di rispondergli in maniera vaga spostando il suo sguardo altrove,per non farle vedere la dura realtà che in realtà vi si leggeva dentro,lui l’amava.

-Si sono riuscito a farla salire a galla,anche se  credo fosse stato meglio non venirne a conoscenza- lui naturalmente non se ne pentiva completamente,ma la consapevolezza di non essere corrisposto gli dilaniava il cuore e l’anima.

-Perché è una cosa così brutta?-gli chiese per la seconda volta ingenuamente.

-No,certo,non è così brutta,ma dura da accettare-.

-Naturalmente,visto che siamo amici,puoi chiedermi aiuto in qualsiasi momento,per quel poco che posso fare-.

Lei voleva aiutarlo? E come poteva dirgli che non c’era cura a tutto ciò e soprattutto  che lei non avrebbe potuto fare assolutamente niente poiché era lei la causa.

-Grazie,anche se dubito la situazione possa cambiare,ma accetto con gioia la tua richiesta-.

- Tania posso domandarti una cosa?- le chiese all’improvviso Seth sfacciato e Tania sulla difensiva rispose:-Si,dimmi-.

-Hai mai amato qualcuno profondamente? Cercato di conquistarlo e di richiamare il suo cuore in maniera così stravolgente,ma quella persona non ti sentiva?- questa volta era lui l’ingenuo.

Lo sguardo di Tania ridivenne freddo e duro e a Seth ciò non scappò,ma attese una sua risposta.

Non voleva aprirsi a nessuno,questa sua decisione non sarebbe mai mutata,il suo passato era il suo e solo lei avrebbe dovuto bruciarvi dentro.

-No Seth,non ho mai amato,non so cosa sia l’amore né materno né tra due persone fatte l’uno per l’altro,l’ho letto solo nei libri,ma sai leggere non è un modo per conoscerlo,ma non mi sono nemmeno impegnata a sognarlo perché non provandolo in nessuno modo mi risultava difficile poterlo fare.

L’odio,l’indifferenza,l’ipocrisia,la superficialità,il narcisismo e il cinismo sono cose che conosco più di ogni altra cosa,anzi sono le uniche cose che conosco,le ho provate sulle mia pelle e tenute nel cuore per un periodo quasi infinito;non è facile cambiare,ma è altrettanto difficile comprendere il mio punto di vista per qualcuno che l’ha solo sentito nominare,non che io stia affermando che voi siate ignoranti o cose del genere,ma le vostre esperienze sono insufficienti a comprendermi-.

-Sai Tania molto probabilmente hai ragione,io ho perso mio padre,ma lo sai qual è il dolore più grande? Non è quello di non conoscere un sentimenti perché come nel tuo caso non puoi provare più che odio e indifferenza,ma se hai amato e ti sei affezionato a una persona e poi l’hai persa allora la sofferenza e il dolore diventano impertinenti e strazianti. Io ero molto unito a mio padre,mi aveva insegnato ogni lato della vita,ogni singolo atto e mi ripeteva di essere sempre solare e estroverso ed è per lui che sono diventato così;Leah non era esattamente come me,ma conosci gli eventi che ha vissuto e vedere mia sorella,persona che amo immensamente,soffrire così tanto è stato uno dei dolori peggiori che potessi provare,poi mio padre è morto nel momento esatto in cui avevamo più bisogno di lui e vedere ogni notte mia madre distesa sul letto con una sua maglia o foto abbracciata al petto su cui scaricava migliaia di lacrime mi lacerava il cuore,ma ero l’uomo della famiglia e dovevo essere forte come mi diceva lui,dovevo farlo per mia sorella e mi madre,poi entrambi siamo diventati quello che siamo oggi e mia madre ci vide più raramente e ciò fa aumentare i miei sensi di colpa,perché non le sono potuta stare vicino proprio quando ne aveva bisogno,ma fortunatamente c’erano Billy e Charlie che c’hanno pensato e per quel poco di tempo che potevo dedicarle gli dimostravo tutto il mio amore. Con tutto ciò non voglio dirti che io abbia sofferto più di tutti,ma bisogna prendere atto delle proprio sofferenze e condividerle con qualcuno aiuta ad essere più forti,ad avere un peso minore,forse sarà la solita frase fatta ma davvero ci si soffre più quando si ama e poi le persone per cui lo provi scompaiono che per un sentimento che non hai provato e per questo ti è difficile credere e provare-.

Tania sgranò gli occhi nel sentire quelle parole,forse era davvero così egoista da non aver mai pensato al mondo esterno?

Si lo era stata. Non aveva mai guardato e dato troppa importanza al mondo,non gli interessava più viverlo e comprenderlo poiché lui non era riuscito a comprendere lei.

Nella vita si è sempre orgogliosi,si è sempre egoisti,a volte sono proprio i sentimenti che manifestati in maniera così intensa ci annebbiano la ragione.

Non ci sono scusanti da dare all’egoismo,ma nemmeno accuse;il mondo va da sé e non saremo noi a fermarlo,non saremo noi a fargli invertire il senso delle cose,poiché siamo noi i loro creatori.

Tania sarà egoista,ma chi non lo è? Chi in vari occasioni si è chiuso in se stesso trascurando tutto il resto,chi ha pensato solo alle proprie ragione senza pensare a quelle altrui,chi non ha addossato colpe agli altri senza rifletterci sopra?

Seth le ha dato la possibilità di pensare e rifletterci sopra.

Seth le stava insegnando tante cose:il perdono e la ragione,quelle cose che aveva abbandonato da tempo.

Tania rammentò a se stessa che tutto quello che Seth gli stava dicendo era vero,tutti soffrivano,chi per una ragione chi per un’altra.

Ma lei era ancora troppo ferma nel sentire il proprio dolore per comprenderne e addossarsene altro.

Non rispose alla domanda di Seth,non lo guardò,ma si limitò a girargli le spalle e dirgli impercettibilmente:-Devo andare,ciao-.

Era stata fredda e scostante,ma quelle parole l’avevano scalfita,l’avevano colpita in profondità,in una maniera così profonda che solo in seguito,forse,comprenderà in pieno.

Corse nel bosco,le foglie e i rami degli alberi le sfioravano la pelle e poiché la sua pelle era mille volte più dura di quest’ultimi sembrava che la stessero accarezzando,quasi la volessero trattenere per pensare,cosa che lei si rifiutava categoricamente di fare,sapeva e era consapevole che se l’avesse fatto le conseguenze sarebbero state per lei amare:avrebbe preso coscienza che trattenersi tutto dentro non serve e che forse Seth le stava entrando troppo nel cuore.

Poco dopo arrivò nei pressi di casa Cullen,sapeva che erano a caccia perciò rimase sorpresa nel vedere Leah seduta sulle scale.

-Ciao Leah,come mai da queste parti?- chiese sorpresa.

-Beh, è da un po’ che non ci vediamo e poi volevo dirti una cosa- le rispose Leah con uno strano luccichio negli occhi,ma Tania non lo notò,troppo sovrappensiero.

-Dimmi- acconsentì Tania sedendosi vicino a lei.

-Dove sei stata?-chiese con calma Leah osservandola.

-Con Seth in un posto-le rispose Tania incurante,senza far trapelare nessun genere di emozione.

-Cosa?- disse Leah sgranando gli occhi e guardando con stupore e paura l’amica.

-Sono stata con tuo fratello in un posto,ma perché mi guardi così?Sembra tu abbia visto un mostro-.

- Tania non lo fare ti prego- le implorò Leah con voce triste e sofferente.

-Cosa stai dicendo Leah?- Tania di tutti quelle domande e affermazioni non ci stava capendo niente.

- Tania,si sincera,provi qualcosa per Seth?-.

-E’ un amico- le rispose Tania spostando lo sguardo,ma Leah vi scovò dentro una menzogna che sapeva l’amica non vedeva.

- Tania,se mi vuoi bene e se gli vuoi un po’ bene ,chiarisci i tuoi sentimenti,fai attenzione a ogni tuo gesto nei suoi confronti-.

-Leah,non riesco a capire cosa tu stia cercando di dirmi-.

-Non sarò io a dirtelo,ma promettimi che farai ciò che ti ho chiesto-.

-Ci proverò- le disse Tania capendo sempre meno quella situazione,perché doveva prendere certe precauzioni?

- Ma tu non aveva una cosa da dirmi?- la rimbeccò Tania curiosa.

-Si è successo una cosa bellissima,ora te la racconto-.

 

                                                                ***

                                                       Inizio Flashback:

Pov. LEAH

Era una solita e normale giornata di sole qui a La Push e io come da consueto girovagavo per casa mia consapevole di essere sola.

Mi capita spesso di restare da sola a casa,libera di pensare e di permettermi uno sguardo triste o un sorriso sincero senza far preoccupare troppo i miei familiari.

Da quando successe tutta quella storia con Sam un mio sorriso era raro quanto impossibile vedere,invece dalla comparsa di Tania,amica di cui mi fidavo e confidavo tutto,con lei un sorriso era naturale e anche se a volte era logorroica e raramente,forse peggio di me,erano pochi i sorrisi che le illuminavano il volto,ma anche finti,ma da un po’ Tania aveva finalmente deciso di concedersi ad avere una famiglia e accettare che qualcuno le entrasse nel cuore e la prima fui io,ma lei non ne è mai stata consapevole.

Sam per me era stato il primo amore,gli avevo concesso di avere tutti i miei sentimenti,ogni pensiero,ogni attimo della mia vita eppure tutto era svanito nei peggiore dei modi. Era raro ormai che mi rimpiangevo addosso,ma si sa che il mio dolore non guarirà mai.

Mangio distrattamente il pancake che mia madre mi aveva preparato.

Mia madre,da molti anni l’avevo trascurata,avevo permesso al dolore di prendermi interamente senza pensare che avrei fatto soffrire anche i miei familiari,ma non mi avevano addossato nessuna colpa e ogni loro parola di conforto a ogni mio tentativo di schivarlo si affievolivano e uno sguardo ormai bastava più di mille parole.

Il telefono di casa iniziò a suonare e svogliatamente risposi:-Pronto?-.

-Ciao Leah sono Emily- nel sentire il nome dell’interlocutore dall’altra parte della cornetta,il sangue mi si gelò nelle vene,erano ormai anni che non parlavo e vedevo Emily,la rabbia che riservavo per lei e il suo fidanzato era immensa e per non affrontare una rissa o una brutta sfuriata mi ero sempre rifiutata di sentirla o vederla,lei insisteva,ma dopo un po’ capì e decise di stare al suo posto.

Era di certo infondata la mia rabbia nei suoi confronti,ma era mia cugina,e si sa che all’amore non si comanda,ma a volte certi torti prodotti da persone a cui vuoi bene e che ti hanno strappato la cosa più preziosa che avessi,neanche più l’amore può giustificare ciò.

-Cosa c’è?-chiesi cercando di essere fredda ma educata.

- Leah,beh,lo so che tu non vuoi né vedermi né sentirmi,ma volevo dirti e chiederti una cosa- Leah era titubante,ma le concesse un’opportunità.

-Dimmi-.

-Beh,la cosa è semplice,Sam mi ha chiesto di sposarlo-mi disse Emily risoluta.

Avrei con piacere chiusa la conversazione senza proferire parola,ma la rabbia scorreva nel sangue in maniera grossolana,come se venisse pompata direttamente dal cuore in quantità abbondante.

-Si Emily di certo per voi è una cosa semplice questa- le dissi con ribrezzo e con tono glaciale:-mi stai per caso chiedendo il permesso?-.

-No,non è questo Leah,solo che mi sembrava giusto dirtelo,ma la mia domanda era un’altra,considerami egoista e cattiva,ma ti volevo come mia testimone-.

- Emily tu sei egoista e con questa domanda l’hai confermato da sola- e dall’altra parte della cornetta si sentirono dei singhiozzi.

-Per piacere Leah,comprendimi,ti voglio un bene dell’anima e sai quanto questa situazione mi laceri, desidero da tempo che tu diventassi la mia testimone-.

-No Emily sei tu che non sai quanto mi logori,ma ti voglio bene anche io e senza troppo esultanza accetto di diventare la tua testimone- capì che non avevo motivo per covare dentro di me ancora questi rancori,li avrei affrontati e solo per lei,a cui volevo ancora bene,decisi di mettere da parte l’egoismo e la rabbia,anche se di certo sapevo che niente sarebbe stato come prima.

-Oh Leah non sai quanto mi rendi felice questa notizia,vorrei che tu venissi adesso qui a casa mia,mi devi aiutare a scegliere il vestito,il buffet ecc…-.

-Arrivo subito-.

Mi guardai intorno e mi soffermai sulla foto di mio padre:”sto facendo la cosa giusta?” gli chiesi e dai suoi occhi capì che era quello che voleva.

Uscì di corsa da casa,per non dar spazio ai ripensamenti,e in poco tempo,grazie alla mia forza di licantropo arrivai a casa di Emily.

Mi incamminai sicura verso casa sua,senza accorgermi che forse qualcuno mi stava fissando.

Emily mi venne ad aprire felice e mi fece accomodare subito sul divano dove iniziammo subito a parlare dei preparativi,prima con imbarazzo,ma poi insieme ci sciogliemmo.

Non mi ero accorta che il tempo stava passando in fretta e all’improvviso la porta di casa di Emily si spalancò e entrò un Sam a torso nudo che senza accorgersi della mia presenza disse:-Amore sono tornat…- ma subito si bloccò sul posto vedendomi ridere e scherzare con Emily,il mio sguardo prima era freddo e impassibile,il solito sguardo che gli concedevo,poi infine mutai la mia espressione trasformandola in sfida.

-Cosa ci fai tu qui?- mi chiese Sam sorpreso.

-Oh,amore non è bellissimo? Leah ha accettato di essere la mia testimone di nozze-.

Sam alternava il suo sguardo da me a Emily,come se non ci credesse davvero.

-Beh Sam puoi crederci,ma ora credo si sia fatto tardi,devo andare da Tania per dirle una cosa- e senza guardarmi indietro salutai Emily e mi avviai fuori dall’abitazione.

Pochi secondi dopo sentì la porta aprirsi,dei rumori di passi e una mano che mi si poggiava sulla spalla.

-Leah- mi senti chiamare e mi girai vedendo un Sam dispiaciuto.

- Leah ti ringrazio per tutto quello che stai facendo per Emily,davvero,e vorrei potermi scusare anche io con te-.

Non gli diedi il tempo di rispondere che mi scostai dalla sua presa e gli risposi finalmente a tono dicendogli quello che provavo:- Sam delle tue scuse mi costruisco un bel castello di sabbia e poi lo distruggo,sono insignificanti e inutili,stando nello stesso branco conosci i miei sentimenti e pensieri nei tuoi confronti e io i tuoi,ma fattelo dire direttamente Sam,ci sono stata male,ho sofferto e ci sto ancora da schifo e tu non potrai mai capirmi,la tua non è stata una decisione autonoma ma dettata dall’imprinting lo so,ma sai una cosa? Neanche questa è una giustificazione razionale e plausibile per perdonarti;quando è successo tutto ciò tu ci sei stato male per poco,hai avuto sensi di colpa e basta,ma hai vissuto la tua vita amorosa e personale come se niente fosse,non mi hai mai degnato di una scusa,non mi hai rivolto uno sguardo se non di pietà e sai cosa me ne faccio anche della tua pietà? Un sacco di spazzatura da gettare,se sei venuto per gettare parole al vento,raccogli di nuovo le tue insignificanti scuse e usale per qualcuno che ti crede.

Ti consideri giusto,buono e razionale,ma nel non parlarmi più non c’hai pensato più di una volta,non hai mai cercato di farmi capire che forse per te ero stata importante e non mi sei stato accanto confidandoti su qualcosa che poteva rendere il mio dolore più leggero,hai  costretto anche mia cugina a non provare risentimenti nei miei confronti perché ero io nel torto. Qui se qualcuno dovrebbe starci male sei tu Sam,perché soffri di personalità multipla e menti a te stesso,io sono stufa di provare tutto questo,non mi prendo nemmeno la briga di starci male,sei per me ormai il niente,un bello e doloroso ricordo,sei il futuro marito di mia cugina,che buona com’è mi ha detto la verità e ha lottato per riconquistare il legame che avevamo,la rabbia che provo verso di te ormai l’ho esternata e per questo non ne è rimasta nemmeno un briciolo,il dolore non lo sento più,per questo per il tuo bene e il mio tieniti per te le tue scuse e pensa che ormai non hai più un peso e che puoi vivere senza provare pietà verso di me,purtroppo ci vedremo spesso,ma te l’ho detto sei per me il passato,un presente non più esistente e nel futuro sei solo il mio capobranco,punto-.

Ce l’avevo fata!!!Ero riuscita a dirgli tutto senza piangere o gridare,era quello che pensavo e finalmente ero riuscita a dirglielo.

Mi incamminai verso casa mia quando infine sentii dei passi avvicinarsi a Sam.

-Sam chi è quella?- chiese la voce sconosciuta.

-E’ Leah- rispose pacato Sam.

-Oh mio Dio ma è bellissima,non saprei definirti come-.

Infastidita da ciò mi girai e vidi un ragazzo alto almeno quanto Sam,dalla carnagione scura,capelli corti e di un castano chiare e sicuramente,percependo il mio sguardo,si girò e mi guardò con i suoi occhi color del cielo.

A quel punto sentii i fili che mi tenevo unita alla Terra spezzarsi e ricongiungere in un solo punto,quel ragazzo,ecco cos’era l’imprinting,una forza incontrollabile e potentissima.

Finalmente potevo amare e essere libera,avevo raggiunto lo scopo della mia vita.

Sam percependo il mio interesse e sicuramente anche la mia situazione mi presentò.

-Peter ti presento Leah- quasi come se fossi spinta da una forza esterna mi avvicinai a lui e gli strinsi la mano calda e possente,quest’ultimo mi guardava come imbambolato.

-Piacere- gli dissi sfoderando un vero sorriso.

-Il piacere è tutto mio,sono Peter il cugino di Sam-.

A quell’affermazione mi scappò una leggera risata che contagiò anche Sam;una cosa giusta tra di noi l’avevamo fatta,ci siamo donati l’amore,io mia cugina e lui suo cugino.

                                                   Fine Flashback

                                                              ***

  

   Tania era rimasta a bocca aperta per tutta la durata del racconto,non sapeva se doveva crederci,ridere o piangere.

-Stai dicendo sul serio?- chiese intimorita,come quando si è consapevoli di aver sognato a occhi aperti.

-Certo Tania,perché non mi credi? Pensi sia impossibile?-le rispose Leah rattristita dal pensiero della sua amica.

-No,assolutamente no, non fraintendermi,ma è talmente difficile accettare questa situazione,forse perché è così bella che sembra impossibile-.

-Eppure è successo- disse Leah spostando lo sguardo e incantandosi e molto probabilmente spostò anche il suo pensiero da Tania a Peter.

-Sai Tania io davvero credevo che ormai l’amore non sarebbe arrivato e poi proprio a me,che nella mia situazione tutto sembravo tranne che predisposta per l’amore,eppure i pensieri e le convinzioni che ognuno di noi ha sono sempre opposte ai nostri sogni,alle possibilità che abbiamo,ma che non accogliamo- affermò Leah con sicurezza guardando di nuovo Tania,con uno strano luccichio negli occhi;le voleva mandare un messaggio che Tania di certo ricevé.

-Si può darsi,ma se la realtà è questa allora i sogni non contano più- le rispose Tania e Leah a quella affermazione non poté  obbiettare,se non limitarsi a credere che davvero qualcosa per lei sarebbe cambiato.

- Va bene adesso io rientro,dovrei proprio farmi una bella doccia-.

Tania sorrise a Leah,incapace di azzardare altri gesti amorevoli,ed entrò in casa trovando Nessie avvinghiata a Jacob sul divano.

Erano ancora vestiti e talmente presi che non si accorsero della presenza di Tania.

-Ehm,Ehm- si schiarì la voce Tania – io vado in camera mia per farmi una doccia e voglio che nessuno mi disturbi,voi continuate quello che stavate facendo-.

Nessie sentendo le prole di Tania cercò di staccarsi da Jacob,ma quest’ultimo non gli e lo permise e insieme arrossirono.

-Va bene Tania,anche se ti chiedo di non dire niente a mio padre- la supplicò sempre più impacciata Nessie.

-Cara lo sai che tuo padre non può leggermi nel pensiero vero? E  di sicuro sto dalla tua parte,anche se credo lui sappia quello che state facendo,ma di sicuro io sarò pronta a coprirti- la rassicurò Tania e Nessie contenta di ciò volò via dalle braccia di Jacob  e si fiondò su Tania abbracciandola,facendole percepire tutta la sua gratitudine e affetto che provava.

-Grazie,grazie e ancora grazie-.

-E di che- rispose Tania ricambiando l’abbraccia con gesto meccanico,non sapeva perché ma la sentiva come una nipote.

-Posso chiamarti zia?- domandò staccandosi Nessie.

-Certo- le disse sorridendo,poi salì in camera sua.

Gli avvenimenti di quel giorno erano stati troppo,ora si sentiva confusa e stanca,certo un vampiro non può provare stanchezza,ma la sua era uno sfinimento mentale,troppi sentimenti e scoperte messe insieme.

Si spogliò e con passo deciso si infilò nella doccia,lasciando cadere su di sé l’acqua calda e rilassante.

Quando finì uscì dalla doccia e si avvolse in un accappatoio candido.

Si asciugò i capelli con cura,ridestando quella cascata di boccoli corvini.

Si recò nella sua camera e aprì un cassetto per scegliere della biancheria intima.

 

                                                              ***

 

Seth si trovava ancora sulla spiaggia e guardava distratto l’orizzonte.

Tania alle sue parole era scappata,ignorandolo e ora si sentiva in colpa,il cuore gridava e gemeva dal dolore,perché sapeva che le aveva fatto male e ora lei sarebbe diventata quella di prima.

Forse era davvero melodrammatico,ma sapere che Tania era fresca di “stesura” con facilità e anche con una sola parola lui avrebbe potuto cancellare e rovinare tutto.

Il mare batteva imperterrito sulla sabbia,quasi a volergli indicare la via,gli si avvicinava lenta e sinuosa e con quello scroscio intenso gli sussurrava parole inesistenti,che invece il suo cuore gli faceva percepire.

Doveva assolutamente chiederle scusa;così si diresse con passo sicuro e veloce verso casa sua.

Quando arrivò davanti alla casa bianca con educazione suonò sapendo che tutti i Cullen  erano a caccia e lei era sola a casa.

All’improvviso la porta si spalancò per mostrare un Jacob estremamente incazzato.

-Steh la smetterai una buona volta di arrivare nei momenti meno opportuni?Sai qui c’è qualcuno che vorrebbe della privacy per godersi la propria vita-.

Seth era rimasto allibito da quelle parole ma soprattutto  dalla sua presenza.

-Jacob che ci fai qui?- chiese con curiosità e fastidio,che lui stesse da solo con Tania?

-Seth sono con Nessie con chi potrei mai stare? Abbiamo approfittato della mancanza dei Cullen e adesso siamo a due,vediamo se questa  situazione possa risolversi-.

Seth rise della frustrazione di Jacob,ma ora aveva una sola cosa in mente.

-Ehm mi faresti entrare?- gli chiese sarcastico e Jacob dubbioso gli rispose:- E tu cosa saresti venuto a fare qui?-.

-Fammi passare- scansò Jacob e si diresse nel salotto.

-Ciao Nessie,sai per caso dove posso trovare Tania?- le domandò ma le sue guancie si imporporarono vedendo Nessie in solo intimo distesa sul divano.

Jacob arrivò e vedendo la scena si arrabbiò ancora di più.

-Sua Grazia ha smesso di guardare?- gli disse con tono sarcastico gettandosi su Nessie,a petto nudo,per nascondere la sua semi nudità.

-Ma che stavate combinando?- chiese Seth scioccato,non poteva crederci che Nessie e Jacob fossero arrivati a quel punto.

-Giocavano a cappuccetto rosso e il lupo cattivo no? Ma Seth ti sembrano domande da fare? Cosa possiamo fare mai conciati così? Comunque tralasciamo,tu ancora non mi hai detto cosa sei venuto a fare qui-.

-Voglio vedere Tania,è di sopra?-.

-Certo,comunque scusami Seth,ciao,anche se in ritardo- intervenne questa volta Nessie  sempre più imbarazzata.

-Va bene io vado-.

-Certo- affermò Nessie,dimenticandosi di qualcosa.

 

                                                              ***

Tania stava agganciando il reggiseno rosa pelle con pizzi neri,e anche i mini slip erano della medesima fantasia,molto provocante e sexy in totale.

E fu in quel momento,troppo immersa nei suoi pensieri per accorgersene,la porta della sua stanza si aprì.

Seth era salito velocemente e senza poter dar tempo alla ragione di tirarsi insieme spalancò la porta,ma ciò che vide gli fece raggelare il sangue nelle vene.

Tania era solo in intimo,molto sensuale e lui la guardava imbambolato;mai aveva visto cosa più bella in vita sua,la perfezione era incastrata sul suo corpo senza dare libertà alle imperfezione che erano del tutte inesistenti.

Tania era rimasta altrettanto imbambolata nel vedere un Seth a petto nudo che la guardava mezza nuda,con gli occhi accessi dall’eccitazione.

-Ehm,visto abbastanza?- disse all’improvviso Tania,spezzando quel silenzio così imbarazzante e pieno di un elettricità a loro sconosciuta.

In pochi secondi,senza far percepire i suoi gesti,si vestì,indossando un vestitino color smeraldo con abbinati stivaletti color panna dal tacco vertiginoso.

Anche adesso era bellissima,ma mai quanto prima pensò Seth.

-Cosa sei venuto a fare qui Seth?-.

Seth si ridestò dalle sue contorte fantasie e rispose:- Beh,ero venuto a chiederti scusa per quello che è successo prima,poi ho incontrato Jacob e Nessie giù,anche lei in intimo,ma vi siete messe d’accordo per caso?-.

Come aveva immaginato Tania,sia Jacob che Nessie,erano troppo impegnati da dimenticarsi della sua raccomandazione,anche se infondo no le dispiaceva.

Quando poi sentì le parole di Seth provò un insensato moto di affettività troppo intensa e quasi spaventosa.

-No non ci siamo messe d’accordo e comunque non devi scusarti di niente,se mi sento così è solo colpa del mio orgoglio ferito-.

Seth era rimasto piacevolmente sorpreso dal suo tono così pacato,gentile e non freddo e arrabbiato,gli si addicevano proprio quei toni,anche meglio se i suoi modi di fare rispecchiassero quel tono,ma si sa bisogna dare tempo al tempo.

-Beh penso che dovremo trovare qualcosa da fare,dopo tutto giù non possiamo metterci piede,le nostre orecchie bastano per capire cosa stiano combinando quei due,vuoi proporre qualcosa?- gli chiese Tania tutt’un tratto allegra e si era ripromessa di  ringraziare Nessie  per non aver rispettato la sua richiesta,eppure non sapeva dare una risposta a quei suoi perché insistenti.

-Beh potrebbe andare una partita a poker?- chiese Seth con tono di sfida.

-Se vuoi proprio perdere- si vantò Tania con evidente aria da superiore e Seth lesse nei suoi occhi che se lo poteva permettere,ma continuò a guardarla con sfida e rispose:- Basta crederci Tania -.

 

                                                              ***

 

Erano passate un paio di ore,avevano perso la cognizione del tempo da quando seduti sul letto di Tania,insieme giocavano a poker,Tania ne aveva vinta 35 su 35.

Seth si irritava sempre più per la sua incapacità di vincere e di possedere una faccia di poker che Tania esibiva senza sforzo e invece a lui uscivano delle smorfie orrende;Tania rideva per la sua faccia cucciolo cresciuto,sentiva verso di lui un innato senso di protezione,ma poi guardava il suo corpo e provava…attrazione? Beh non sapeva cosa provava,ma era strano,esageratamente strano.

-Yuppi!!- esultò Tania vincendo l’ennesima partita,Seth invece si era disteso sul letto distrutto e afflitto,con le mani che coprivano il suo volto.

Tania si ritrovò per la prima volta a poter gridare di gioia,di ridere leggera e felice,di non nascondere ogni suo desiderio e richiesta,e tutto ciò,doveva riconoscere che era avvenuto grazie a Seth.

Lei non ne era pienamente consapevole,ma sapeva che la causa scatenante era lui e l’effetto che le faceva.

Stava condividendo quella fetta di vita così importante e fondamentale della sua vita ed era felice,ma non sapeva certo che forse con Seth avrebbe condiviso anche molto di più.

-Seth visto? Basta crederci e tutto si avvera- lo rimbeccò Tania con assoluto sarcasmo.

Seth gli rispose prima con uno sguardo incredulo poi un lampo attraversò i suoi occhi.

Si lanciò all’improvviso su Tania,prendendola per i fianchi e caricandosela sulle spalle come un sacco di patate e prima che lei potesse metabolizzare quello che stava facendo la portò nel bagno e la mise sotto la doccia,bagnandola tutta e si godette ogni goccia che scendeva su quel corpo da favola e che popolava i suoi sogni,e le ringraziò una per una perché gli davano la possibilità di vedere quelle forme che ancora a stento credeva di aver visto.

-Ma io ti ammazzo- disse Tania con rabbia gettandosi addosso a lui,ma questo non era altro quello che Seth desiderava.

Tania lo gettò a terra con lei a cavalcioni sopra e iniziò a fargli il solletico.

Seth si dimenava e quando lui stava per avere la meglio lei usava il suo potere per bloccarlo.

-Ma tu bari non vale- gridò Seth tra una risata e un’altra.

-Beh,non abbiamo mica deciso di dettare delle regole e poi Seth ti ho pagato con la stessa moneta-.

Lei adesso gli fermava i polsi e stava ancora a cavalcioni su di lui e tutti e due si persero negli occhi degli altri,alla ricerca della stessa cosa.

Tania si riprese solo quando si accorse che qualcosa di duro e grande gli premeva sul bassoventre e solo quando riuscì a capire cosa fosse la porta si spalancò facendo vedere loro un Edward,Alice e Bella del tutto sbalorditi. Li guardavano in quella posizione che non lasciava spazio alla verità,ma a un equivoco che in realtà era sincero e reale.

Vedere Tania tutta bagnata su un Seth a torso nudo,evidentemente eccitato non dava spazio alla razionalità.

-Noi…noi non stavamo facendo niente- cercò di dire Tania,ma fu interrotta dalla risata squillanti degli ultimi arrivati e fu Edward a risponderle:- Certo Tania,basta crederci- e così uscirono dalla sua stanza.

Tania di colpo si alzò dal corpo invitante di Seth arrabbiata e spaesata per quegli eventi accaduti troppo velocemente.

Come poteva Seth oscurare anche i suoi sensi di vampira tanto da non farle accorgere dell’arrivo degli altri?    

Seth se la rideva alla grande e la smise solo quando la vampira gli ringhiò contro.

-Visto Tania? Basta crederci e tutto si avvera- la canzonò quest’ultimo andandosene per non scatenare l’ira di Tania.

 

 

                                                                ***

Tania indossò dei vestiti asciutti e scese giù,vedendo tutti i volti dei vampiri su cui erano stampati dei sorrisi maliziosi,ma lei da brava attrice fece finta di niente,ora aveva un’altra cosa da fare,doveva ringraziare Nessie,ma non poteva perdonarle di aver fatto entrare i suoi parenti sopra.

-Grazie Nessie- le disse avvicinandosi con aria angelica e abbracciandola.

Nessie all’inizio era scettica,ma poi ricambiò l’abbraccio.

-Ah! Hai dimenticato questo sul divano,Jacob!- disse mostrando un boxer blu scuro che odorava di lui.

I volti di Jacob e Nessie si fecero subito una maschera di paura e fu solo allora che Edward,leggendo nei loro pensieri quello che era successo, capì.

Si acquattò in posizione di caccia e ringhiò contro Jacob.

Tania rideva perché quella scena era irrimediabilmente divertente e così tutti gli altri,e ridevano perché sapevano che Edward non gli avrebbe di sicuro strappato nemmeno un pelo.                                              

 

RISPOSTE ALLE RECENSIONI:

 

Beh a prescindere che ho fatto un ritardo mostruoso spero che potiate scusarmi con questo capitolo.

 

X lunadArgento:Tesoro sono felice che l’ultimo capitolo ti sia piaciuto,come Tania e Seth,beh non posso anticiparti niente ma sono sicuro che le tue convinzioni forse diventeranno realtà. Scusami per non aver recensito il tuo ultimo capitolo ma lo studio e la ff mi hanno tolto troppo  tempo.

X IAmAFreeBird:  beh è certo che non te ne voglio perché hai letto solo il primo libro ,ognuno ha i suoi gusti,ma i tuoi complimenti e parole mi hanno emozionata tantissimo davvero,sei molto più brava di me tu certo,ma spero di imparare molto da te!!

A presto, un bacione.

 

X Alchimista: Ah finalmente la mia Chiara è riuscita a leggerla,per tutte le cavallette!!(Ti ricorda qualcosa? Nah) beh sono felice che ti piaccia e poi lo sai ho imparato dalla migliore,un enorme bacio e a presto.

 

X Bad_Mikey: ma tu mi fai piangere sempre sorella mia è mai possibile? E’ normale?

Si è normale =). Beh grazie a te di ogni cosa,di ogni parole e conforto sei per me con Paddy e Moony le mie sorelle di vita.

 

X Bella_kristen: Hey ogni tuo commento mi dà una gioia immensa,sono contenta e fiera di avere il tuo appoggio,beh hai visto com’è andata,ma non essere triste e non mi uccidere,ma non si può affrettare una cosa del genere,ma ho saputo darvi altri momenti belli no?

A presto un bacionone ihihih xD.

 

X Adry91: Amoreeeee mioooooo beh le tue recensioni per poco non le esibisco in un museo e poi le do un bel premio nobel per la loro purità e bellezza,e mi fa piacere che tutta questa situazione e personaggi ti piacciano ne sono davvero contenta. 

X EricaCullen:Sorèèèèè eh vabbè a te le cose basta che te le dica a quattr’occhi,ci vediamo ogni giorno in pratica,ma io ti adoro lo sai?? E sono felice di averti come sorelle e i tuoi complimenti mi riempiono l’anima.

                                                                                     Spero a presto un mega bacio                           a tutte aspetto qualche recensione un bacione vostra TanyaCullen. 

    

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: La Evans