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Autore: Ransie88219    03/12/2009    2 recensioni
Estratto – Louren ( Studentessa) e Gabriel ( Professore): “Vecchiaccio…” mormoro tra me convulso. “Ma scusi, ma lei non ha già passato la quarantina?” mi parla con un espressione da angioletto. La fisso in procinto di un infarto. “Per tua informazione mocciosetta, il sottoscritto ha appena compiuto i 29 anni!” la fisso come la volessi sbranare. La sento ridere. “Allora è un giovane vecchio…” e riscoppia a ridere. Mi sta coglionando,e sono in procinto di compiere un omicidio. Sento il sangue che sta per darmi alla testa. Non ci posso fare nulla, ma son peggio di una donna in queste cose. Non sopporto chi mi da più anni di quel che ho! E’ più forte di me. Diavolo! Se non la smette di ridere gli ficco la cimosa in bocca. La vedo fissarmi furbescamente, e poggiare la mano con la penna, sotto il mento e farmi un cenno con la mano e proseguire. “Non lo sa che è bene ridere ogni tanto? – fa una pausa – Stira le rughe, non lo sapeva?” la fisso a bocca aperta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prof sei un scassa balle

 

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Prof sei uno scassa balle!...P.S. ma TI AMO!

 

 

Prologo

 

Toc. Toc.

<< Avanti…>> rispondo tutta presa dal libro che sto scrivendo.

Sento l’ombra di alcuni passi leggeri sul parquet della mia camera.

Inconfondibile: mamma.

<< Tesoro, io e tuo padre andiamo alla riunione a scuola. Mi raccomando, essi pronta per quando torniamo, così andiamo subito a cena dagli zii, d’accordo? >> mi ricorda sempre perentoria ma sempre dolce.

Mi giro verso di lei interrompendo il mio passatempo preferito.

La guardo attentamente.

E’ da questa mattina che mi sento un non so chè allo stomaco che non riesco a spiegarmi.

<< Si, mamma…>> la guardo crucciata.

<< Tutto bene tesoro? >> mi si avvicina e mi da un bacio in fronte.

La guardo un po’ più serena.

<< Nulla di che. State attenti tu e papà mi raccomando >> le ricordo.

<< Si, stai tranquilla, tua padre è un guidatore cauto e efficiente,no? >> e mi sorride allontanandosi verso la porta di camera.

Mi guarda ancora per un attimo.

La fisso con una brutta sensazione.

<< Cara vuoi scendere si o no? O devo venirti a prendere in braccio? >> la chiama mio padre dal piano di sotto.

Sbuffiamo divertite.

<< L’hai fatto solo per il nostro matrimonio! Non ti sciuperesti mica a farlo più spesso, sai? >> replica mamma uscendo e facendomi l’occhiolino.

Fisso contrita la porta.

Non appena papà e mamma stanno per uscire mi salutano dal piano di sotto e gli ricambio.

Ritorno composta alla scrivania e provo a scrivere ancora, ma l’ispirazione è sparita e mi rimane dentro, solo un  senso di inquietudine che mi sconcerta.

Mi metto le cuffie dell’mp3 e mi sdraio sul letto stanca.

Perché ho un così brutto presentimento?

 

***

Din dlo!Din dlon!

Il suono del campanello di casa suona furioso e mi sveglia  facendomi prendere un colpo.

Fisso la sveglia allarmata.

Sono le 18! E’ tardissimo!!!

Mi cambio maglietta e pantaloni, zoppico e inciampo, mentre mi dirigo al piano di sotto per aprire la porta.

Questo deve essere papà…sempre di furia è lui.

<< Un attimo! Eccomi, eccomi! >> urlo in modo che di fuori dal portone mi sentano.

Apro la porta senza  guardare e mi ritrovo davanti lo zio che mi guarda con una faccia funerea e spaventosa.

Mi corre un brivido lungo la schiena.

Mi abbraccia di slancio e mi parla all’orecchio, mentre mi a carezza insistemente la testa.

<< Tesoro sta calma…devo dirti una cosa…>> inizia ma lo interrompo chiedendogli dove sono mamma e papà.

In risposta mi stringe più forte.

<< Sono rimasti coinvolti in una sparatoria…tranquilla….respira >> cerca di calmarmi.

Il mio respiro diventa affannoso.

Sento l’aria mancarmi.

<< Dove sono mamma e papà?! Voglio andare da loro! Lasciami! >> mi divincolo urlando, ma mi trattiene.

Urlando mi sembra di ritornare alla realtà anche se inconcepibile e metto a fuoco dietro, alle spalle dello zio, la zia che piange disperatamente, abbracciata a mio cugino maggiore Trevor.

Una consapevolezza dura e immateriale mi invade dentro e sento il mondo crollarmi addosso.

Il peso del dolore diventa macigno sulle mie esili spalle e mi arrendo al peso enorme, facendomi immergere nell’oscurità del dolore, dove unico sottofondo al nero che mi circonda vi è la sinfonia del mio cuore che piange e singhiozza per la perdita delle persone più care al mondo…

 

 

 

--- Angolino Autrice ---

Grazie 1000 per aver letto ^.^

Spero che questo assaggino vi sia piaciuto!

Fatemi sapere cosa ne pensate!!!

BESOS!!!!!^_^

 

  
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