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Autore: LadyGaunt    04/12/2009    2 recensioni
Ecco qui una raccolta di episodi comici. Si tratta di un mio piccolo esperimento, spero che vi piaccia.
Genere: Parodia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                     L’INCONTRO

 

 

Erano passati 2 anni, 2 lunghi ed interminabili anni, ma finalmente quel momento tanto sognato e tanto atteso era giunto.

Sakura e Naruto erano pietrificati, immobili a fissare la figura che dall’alto li scrutava con indifferenza. Il tutto senza dire una parola, come se anche il solo pronunciare il suo nome potesse farlo svanire.

“Sakura … Naruto

I due giovani sussultarono nel sentire quella voce, la sua voce.

Sasuke mantenne un’espressione tranquilla e con fare annoiato aggiunse “ …  Siete proprio 2 piattole!”

I giovani ninja di Konoah corrugarono rispettivamente la fronte, increduli.

Un gelido silenzio scese in quel luogo.

Sai, un po’ più in disparte, guardò Sakura e Naruto per poi tornare a posare lo sguardo su Sasuke.

“Avevano attraversato mille pericoli per farsi dire che erano delle piattole?”

Non riusciva a capire. Portò una mano al mento, con fare pensieroso, cercando di concentrarsi sulle sue conoscenze del regno animale. “Magari, esiste una particolare specie di piattola che manifestandosi particolarmente leale ed affettuosa sia stata presa come simbolo dell’amicizia … ?” ipotizzò, anche perché se si fosse trattato di un insulto, come credeva, i suoi compagni  avrebbero dovuto manifestare anche la più insignificante delle reazioni ...  invece, niente. Ignaro, dunque, che in realtà i suoi compagni stessero avendo un infarto in corso, Sai tirò fuori dal suo zainetto una penna e un taccuino su cui annotò di rivolgersi in futuro a Sakura e a Naruto con un amichevole e sentito “Ciao piattola, cm stai ?”.

Mentre Sasuke aspettava che i neuroni dei suoi vecchi amici analizzassero e traessero una conclusione palesemente ovvia dell’ultimo indizio da lui fornito, il giovane Uchiha prestò attenzione a Sai. Dedusse che il ragazzo dal colorito della ceramica del bagno fosse il nuovo membro della squadra, il suo sostituto e possibilmente … la nuova vittima di quei due. Ad una rapida occhiata, notò  una certa somiglianza con quel ragazzo, anzi, forse gli somigliava anche un po’ troppo. Sembravano fratelli.  Iniziando dunque ad abbracciare l’idea di dover possibilmente uccidere un altro fratello, Sasuke rimase sconcertato nel vederlo scrivere in una situazione del genere. Temendo dunque che potesse trattarsi di una nuova tecnica ninja, estrasse la spada e si mise in posizione di combattimento. 

Quel rapido movimento provocò finalmente una reazione.

Sakura scoppiò in lacrime temendo che Sasuke potesse ferirsi se avesse maneggiato in maniera errata l’arma. Accanto a lei Naruto urlò “Che intenzioni hai Sas… ?”

Troppo veloce.

Naruto non fece in tempo a completare la domanda che Sasuke fece un balzo per poi atterrargli a pochi centimetri di distanza, compiendo un gesto  che dava proprio l’idea di un abbraccio.

Nessuno disse niente.

Sakura, verde dalla gelosia, si morse un labbro.

Naruto, per l’emozione, quasi non respirava. Sentì il vecchio amico e rivale farsi sempre più vicino, finche non gli sussurrò all’orecchio “Naruto, puoi toglierti di mezzo ?”

Con le idee un po’ confuse, Naruto obbedì scambiandosi un rapido sguardo con il maestro Yamato che, capendo che la faccenda sarebbe andata per le lunghe, se ne stava comodamente sdraiato su una panchina di legno di sua invenzione e poi con Sakura, anche lei curiosa, ma non più gelosa, di capire le vere intenzioni di Sasuke. Quest’ultimo, con ancora la spada salda in mano, si diresse verso Sai per poi puntargli la lama alla gola.

“Chi sei?” domandò.

Con la calma e la pacatezza che da sempre lo contraddistingue, Sai mise da parte i suoi affetti personali e facendo attenzione a non farsi mozzare la testa si alzò per guardare fisso negli occhi Sasuke.

Sai…” rispose.

Sasuke ridusse gli occhi a due fessure: “Cosa so? Dimmi il tuo nome!”

Sai… l’ho già detto” rispose l’altro.

“Mi stai prendendo in giro? Io non so proprio un bel niente di te!” aggiunse alterato.

Sai chiuse gli occhi e fece un sospiro, dopo li riaprì e cercò di farsi capire. Allungò un braccio verso il suo interlocutore e indicandolo disse “Tu, Sasuke …” poi indicò se stesso e aggiunse “Io, Sai …”

Sasuke rimase in silenzio. Era imbarazzato, aveva fatto la figura dell’idiota.

“Ah …” riuscì a dire dopo quello che parve un’eternità. Scrutò dall’alto in basso Sai e poi disse:

“Dunque ti chiami Sai …” l’altro annuì e il giovane Uchiha aggiunse “Hai un abbigliamento ridicolo”

L’espressione di Sai non mutò, e rispose “Parli tu che con quel fiocco dietro sembri un pacco regalo?”

Sasuke strabuzzò gli occhi ed arrossì.

Nello stesso momento, nascosto dietro una roccia, Kabuto se la rideva.  Non aveva mai sopportato quel presuntuoso di Sasuke e vedere come si era reso ridicolo non poteva far altro che fargli piacere. Quindi si pulì gli occhiali e continuò a gustarsi la scena da lontano.

 

Continua…

 

 

Come ho già detto nella premessa, questo è un mio piccolo esperimento che se avrà un buon esito continuerò. Ringrazio in anticipo chi leggerà e chi commenterà

LadyGaunt

 

 

 

  
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