Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Bel Riose    05/12/2009    0 recensioni
Il detective Mori riceve l'incarico di scoprire l'autore di una serie di minacce di morte ad un misterioso miliardario americano in visita in Giappone e Shinichi, indagando, trova dei collegamenti tra il nuovo cliente di Kogoro e l'Organizzazione degli Uomini in Nero. Collegamenti fin troppo evidenti, però. Chi è realmente McAndrew? Qual'è il vero motivo della chiamata di Kogoro? E, soprattutto, qual'è il suo rapporto con la CIA e l'FBI, che pure sembrano molto interessate a lui?
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Quindi il tuo "mondo perfetto" altro non sarebbe che un mondo dove quelli che tu ritieni maggiormente intelligenti e dotati di raziocinio possono governare ed usare a proprio piacimento tutti gli altri?- Conan manteneva una calma quasi serafica.
- A dirla così sembra davvero qualcosa di orribile.- replicò McAndrew, altrettanto calmo:- Ma possibile che ti sfugga, Shinichi, il vero senso di quello che sto cercando di realizzare? Un mondo dove regni la ragione, dove l'intelletto trionfi su tutto e tutti. Questa è perfezione.-
- Non è perfezione, McAndrew, è follia. L'uomo non è solo ragione.-
- Infatti, ed è per questo che si ostina tanto ad autodistruggersi e a calpestare i propri simili...ma tutto questo finirà molto presto.-
Conan fessurò lo sguardo, penetrante, sull'americano:- Perchè?- disse.
- Perchè cosa? PErchè faccio tutto ciò?- chiese McAndrew:- Qual'è il vero motivo, vuoi dire?-
- Esatto.-
McAndrew si fece improvvisamente cupo:- Perchè io ho visto di persona, l'ho vissuto sulla mia pelle, la crudeltà di cui è capace l'essere umano. Io ho visto come persone che non avevano un decimo della mia intelligenza mi superavano in virtù della forza fisica, o dei soldi...Ho visto come il mondo è destinato ad appartenere a loro, com'è sempre stato, finora.-
- MA ora è cambiata la situazione...tu sei diventato l'uomo più ricco, e forse anche più potente, del mondo. Perchè continuare? Non hai forse già dimostrato la tua superiorità?-
McAndrew ridacchiò:- Si, è vero. Ma io sono solo un mortale. Un giorno morirò anch'io, come tutti. Non si sfugge alla morte. E quando morirò il simbolo che io sono morirà con me, e tutto tornerà come prima. No, non posso accettarlo. Io cambierò l'ordine su cui si regge questo mondo, assicurando per sempre a me, e a quelli come me, il dominio su tutto, e la giustizia.-
McAndrew sembrava si stesse infiammando mentre pronunciava le sue parole. Puntò nuovamente la pistola verso Shinichi:- Tu assisterai, e non potrai fermarmi. E' un vero peccato che uno come te debba perdere il suo tempo, e la sua vita, e difendere gli inferiori.-
Conan non mutò il tono della voce, nè l'espressione del viso, e continuò a fissare il suo interlocutore:- Allora dimmi una cosa, McAndrew...la qui presente Vermouth, non è forse una inferiore? Non è forse vero che non raggiunge il tuo livello di intelligenza?-
McAndrew non proferì parola, mentre la donna si voltò a guardarlo.
- E quello che provi per lei non è forse qualcosa di completamente irrazionale? Che sia passione, o amore, o qualcos'altro...- riprese Conan.
McAndrew ridacchiò:- Bel tentativo, Shinichi. Davvero. Ma Vermouth sa qual'è il suo posto. Mi dispiace, ma la tua è una partita persa in partenza.-
Conan guardò per un attimo il suo orologio, quindi tornò sull'americano:- Io non ne sarei così sicuro.- disse.
- Cosa vuoi dire?-
- Voglio dire- riprese il ragazzino:- Che la tua nave è stata appena dirottata, ed in questo momento sta andando a massima velocità a schiantarsi contro un isolotto qui vicino.-
McAndrew lo fissò:- Cosa vai farneticando? Come può essere una cosa del genere?-
- E' semplice, caro McAndrew..vedi, dipende tutto da quegli "inferiori", come li chiami tu. Mentre noi stavamo qui a parlare comodamente, l'aereo con a bordo gli agenti dell'FBI è tornato, e Shuiichi Akai, dopo aver lasciato i comandi al signor Black, si è paracadutato qui. Sbaglio o avevi dato l'ordine ai tuoi di non badare all'aereo? E inoltre, hai persino diminuito la sorveglianza, nella tua arroganza.-
McAndrew si stava innervosendo:- Un uomo non basterebbe mai a fermare questa nave, anche con equipaggio ridotto.-
- Sicuramente..ma è per questo che Akai ha diffuso nei ponti inferiori un gas e poi è entrato sul ponte comando, prendendo il timone della nave e bloccandolo. Ormai, secondo i miei calcoli, è questione di minuti.-
- Stai mentendo!- urlò l'americano.
- Controlla tu stesso, allora.-
McAndrew si avvicinò ad un interfono, la pistola sempre puntata su Conan, e tentò di mettersi in contatto con il ponte: nessuna risposta.
Ritentò più volte, ma con lo stesso risultato. - Credi che basti questo a fermarmi, Shinichi? Al contrario...ma ora, con questo giochetto, ti sei giocato la vita, ed anche quella di Shiho.- quindi punò la pistola su Ai.
- Mi dispiace, Shiho- disse McAndrew:- Sei così graziosa ed intelligente che mi si spezza il cuore, ma è necessario. Salutami i tuoi genitori. Addio.-
Uno sparo.
Ai sbarrò gli occhi, mentre Conan rimase per qualche attimo come intontito, confuso.
McAndrew ebbe un fremito, mentre si portava la mano libera al petto sanguinante, voltandosi verso Vermouth.
La donna aveva la sua pistola in mano, puntata verso di lui; singhiozzava:- Dunque tu non mi hai mai amata, veramente, Conrad...mi hai solo usata per raggiungere i tuoi scopi...non significavo nulla per te...- disse.
McAndrew la guardò per un attimo:- Tu...- disse, mentre prendeva la mira e sparava a sua volta.
Anche Vermouth sparò.
La donna sia accasciò sulla poltrona, colpita alla testa.
McAndrew cadde a terra.
Conan, ancora stordito, si avvicinò, e controllò le pulsazioni. Guardò Ai:- E' morto.-
La ragazzina annuì:- E anche Vermouth...-
Conan scosse il capo:- E' possibile una cosa del genere? E' possibile che davvero sia finita in questo modo?-
Ai gli si fece accanto:- E' la fine più giusta per uno come McAndrew: aveva dedicato tutto alla ragione, credendo fosse l'unica, vera via per la sopravvivenza dell'umanità. Lui credeva veramente a quello che diceva. Ma non aveva capito la lezione più importante...-
- Quale sarebbe?-
- Tu dovresti saperlo più degli altri, Shinichi. Sono i sentimenti a mandare avanti il mondo, e la nostra vita.-
- Ucciso dalla sua arroganza, e dalla fede nella ragione, quindi.-
- Già....era intelligente,ma troppo chiuso nei suoi orizzonti. Non avrebbe mai potuto pensare anche solo un momento alla reazione di Vermouth. Per lui era tutto semplicemente logico.-
Conan non rispose. Rimase a guardare per un pò il corpo senza vita di Conrad McAndrew.
- Toglimi una curiosità, Shinichi. Akai non si è mai paracadutato a bordo, vero?-
- Vedo che avevi indovinato. Si, in effetti era tutto un bluff per guadagnare tempo. Ho modificato il mio modulatore di voce acchè emetesse della scariche elettrostatiche che interrompevano le comunicazioni nella stanza. Un trucchetto elementare, ma che mi ha permesso di far credere veramente a McAndrew che la nave fosse stata dirottata.-
- E' morto credendo di essere stato intralciato e forse fermato da quegli "inferiori" che odiava tanto.-
- Un'ultima beffa per uno che si era sempre beffato degli altri.- concluse Conan.-





Ed eccoci arrivati alla fine. Spero vi sia piaciuta, essendo questa la mia prima FF. Grazie a tutti quelli che l'hanno letta e la leggeranno, e a tutti coloro che la recensiranno, dandomi modo di migliorarmi sempre più.
P.S.: una nota speciale di ringraziamento a sara85, per avermi seguito con assiduità, ed anzi mi scuso con lei per i lunghi tempi di attesa.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Bel Riose