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Autore: wari    10/12/2009    21 recensioni
Sasuke trotterellò fuori dalla sua stanza e gli corse incontro.
«Nii-san!» esclamo felice, abbracciandogli le gambe.
Itachi pregò che almeno il fratellino fosse stato risparmiato da quella che - iniziava a pensare - fosse un'ondata di follia dilagante.
[In revisione, all'incirca]
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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04/04/2013: sedicimila anni per revisionare tre capitoli di un cortezza aberrante *si applica una stellina adesiva*.




6.Punizioni e torte nuziali




Ogni coppia desidera che il giorno del proprio matrimonio sia indimenticabile.
Peccato che la parola “indimenticabile” possa assumere un bel numero di sfumature, a seconda delle occasioni.
Quello delle nozze di Kotaro Uchiha fu indubbiamente un giorno che rimase impresso nella memoria di tutti gli invitati: gli Uchiha continuarono a rivangare l'evento per tutti gli anni a venire, in occasione di ogni singola celebrazione, religiosa e non, che coinvolgesse Fugaku (come questi si premurava di ricordare a suon di insulti a figli e nipote dopo ogni festa).
Eppure, Fugaku Uchiha, pur senza essere mai stato una persona paziente, tendeva , di norma, a moderare le sue  reazioni in pubblico. 
Era quindi un gran peccato che:
Uno, non avesse dormito.
Due, si trovasse da quasi due giorni in uno stato di profonda prostrazione nervosa.
Tre, si fosse visto consegnare un'anello lurido e puzzolente dalle mani luride e puzzolenti dell'entusiasta figlio minore appena emerso dalle fogne.
Infine, il dettaglio che quest'ultimo fosse in compagnia del suo primogenito e di suo nipote, entrambi dall'aspetto (e dall'odore) spaventosamente simile a quello di un sacco della spazzatura aperto, non aveva giovato al suo autocontrollo. 
Ma, da qui a convertire in armi da lancio un intero servizio di piatti in porcellana sottratto ai regali di nozze, si scadeva nel drammatico.
Shisui, dopo essere stato colpito dai primi due, era riuscito a rifugiarsi tra le file di sedie per usare gli altri invitati come scudo, Itachi, impegnato a cercare di salvare la vita di suo fratello, oltre che la sua,  fu colpito in pieno da tre ciotole, sei piatti fondi e due vassoi. Per essere onesti, però, bisogna ammettere che, se Sasuke avesse evitato di stargli tra i piedi continuando a chiedere “perché Tou-san non sembra molto contento?”, probabilmente Itachi avrebbe evitato la maggior parte delle stoviglie e ne sarebbe uscito quasi illeso.
Il resto poi, era stato un incidente, un fenomeno di pura tempistica. Sfortuna, insomma.
Mentre il padre della sposa, Mikoto ed un'altra ventina di invitati bloccavano Fugaku per impedirgli di scagliarsi su figli e nipote impugnando la gamba di una sedia, Itachi ne approfittò per arraffare il fratellino e lanciarsi nella direzione opposta, allo scopo di mettere almeno duecento metri di distanza tra sé e la furia cieca di suo padre.
Non era mai stato una persona distratta e probabilmente quello era il momento peggiore per iniziare la sua carriera in  quel senso, eppure, chissà perché, non vide quell'enorme frammento di porcellana a  pochi centimetri dal suo piede. O meglio, dalle suole dei suoi sandali viscidi di melma.
Gli  sembrava impossibile di aver potuto fare una cosa tanto stupida; forse fu per questo che visse quasi con distacco il suo rovinoso scivolone sul coccio ed il conseguente volo d'angelo di Sasuke, che schizzò via dalle sue braccia e, dopo aver sorvolato con grazia l'intero tavolo del buffet, andò a schiantarsi con una fragorosa esplosione di crema e panna montata direttamente nella torta nuziale. 
«Wow, che mira. Tu non ti smentisci mai, eh cugino?»
Dopo questo commento di Shisui, pronunciato nel silenzio più assoluto in tono trionfante, l'unica cosa che ad Itachi parve opportuno fare fu scagliarsi su di lui col palese desiderio di ucciderlo.


Nonostante tutto, nell'economia dell'intera vicenda, la cerimonia si era conclusa piuttosto felicemente. 
Gli sposi, troppo appagati dall'amore per essere scalfiti da inezie come l'episodio di violenza gratuita svoltosi durante le loro nozze, avevano liquidato le prolisse scuse di Fugaku (accompagnate da minacce di morte verso figli e nipote e giuramenti di ammenda tramite seppuku) con un gioioso “si sa, i ragazzi sono sempre ragazzi".
Frase assolutamente innocente per menti poco allenate alle contorte elucubrazioni di Fugaku; ma Itachi sapeva bene che, quelle innocue sette parole, erano risuonate alle orecchie di suo padre come il peggiore degli insulti: sapevano di commiserazione e indulgenza, e lui non era disposto a tollerare nessuna delle due.
Chiaramente lo scotto di queste sue fissazioni personali era ricaduto su Itachi e Shisui, che si erano dovuti scusare con ogni singolo parente recitando la nenia “sono terribilmente spiacente di essere un disonore per il mio clan e spero che prima o poi possiate perdonarmi per essermi comportato come un babbuino mentecatto”, composta da Fugaku per l'occasione.
Poi avevano passato le successive quarantotto ore a riordinare, pulire, rimontare e lustrare ogni singolo centimetro cubo del cortile dove si era tenuto il matrimonio. 
Come se non bastasse, Fugaku aveva inoltre deciso che le spese per i danni, comprese quelle per la ristrutturazione del bagno della residenza principale, sarebbero stati detratti fino all'ultimo centesimo di ryo dai compensi delle missioni svolte da Itachi e Shisui fino al completo risarcimento. Il che, secondo i calcoli di Itachi, significava che avrebbero dovuto lavorare gratuitamente almeno fino alla maggiore età.
E si trattava di una previsione ottimistica.

Era di questo che Shisui si stava lamentando mentre, in compagnia del cugino, si dedicava al noioso compito di imbiancare le pareti e il soffitto del bagno.
«Voglio dire...» brontolò, gesticolando col pennello e schizzando vernice sul naso di Itachi, che però rimase impassibile. « Almeno del servizio di piatti dovrebbe occuparsene Fugaku san. Dopotutto è stato lui a convertirlo in arsenale da guerra».
Itachi fece finta di non sentire, continuando a colpire con violente pennellate il suo quarto di muro, come fosse una missione di vitale importanza.
Erano già sei volte che reprimeva il crescente desiderio di violenza, ripetendosi che uccidere Shisui non era la soluzione ai suoi problemi.
Cercò di mantenere la calma, anche se era un compito davvero difficile, considerato che il cugino, a quanto pareva, riteneva sprecato ogni istante in cui non faceva funzionare le corde vocali.
«E poi che bisogno c'era di arrabbiarsi tanto? Dopotutto abbiamo fatto esattamente quello che ci aveva chiesto».
«Shisui, di preciso, quand'è che mio padre ci avrebbe chiesto di creare un baratro del diametro di tre metri nel suo bagno?» il tono era calmo, ma il modo di agitare il pennello tradiva il profondo desiderio che Itachi aveva di ficcare il suddetto oggetto su per il naso del cugino.
Come di consueto, Shisui ignorò il segnale di pericolo e continuò, imperterrito.
«Dettagli. E poi è il solito esagerato! Certo, non è bello presentarsi coperti di sudiciume ad un matrimonio, ma non c'era bisogno di reagire così. La verità è che lo zio Fugaku è un po' fissato. Un po' tanto!»
«Su questo non ci piove...» borbottò Itachi, intingendo nuovamente il pennello. Shisui rise.
«E poi, se vuoi sapere la mia opinione, alla fine è stato divertente, no?» ridacchiò di nuovo. «I ratti poi... Dovevi vedere la tua faccia!»
Silenzio.
«Mi sono proprio scompisciato! Molto meglio delle solite missioni... Non sei d'accordo, Itachi? I-Itachi...? Tutto bene?»
«Inizia a correre».
A Shisui si gelò il sorriso sulla faccia.
«Corri» scandì Itachi, con voce sepolcrale. «Corri, Shisui, perché se stavolta ti prendo io ti ammazzo. Non sto scherzando, ti ammazzo sul serio».
«Andiamo, Itachi, non dirai sul se... Itachi, posa quel kunai, parliamone... Itachi...!»
Sì: forse uccidere suo cugino non era la soluzione ai problemi di Itachi Uchiha. Ma una cosa era certa: di sicuro lo avrebbe fatto sentire meglio.
                                          


 FINE


Grazie a chiunque sia giunto fin qui ^^
  
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