Scelta difficile.

Sudi. Non sei mai stato più spaventato in vita tua, e dire che di avventure strane ne hai vissute tante.

La grande fatica per riacquistare il corpo di tuo fratello, Al, che avevi dovuto trasmutare in un'armatura per "salvarlo".

Hai anche dovuto combattere contro gli homuncolus, e il "Padre", che sei riuscito infine a sconfiggere dopo tante difficoltà.

Con la tua Alchimia puoi cambiare la forma degli oggetti, sei uno fra i più bravi, tanto che ti hanno dato il titolo di alchimista di Stato.

Sei l'Alchimista d'Acciaio. Nomignolo affibbiatoti perché avevi al posto di una gamba e un braccio degli auto-mail.

Ecco. Siamo arrivati al punto cruciale.

Auto-mail.

Chi ti ha impiantato gli auto-mail? Ma la zia Pinako, ovvio! Però... Non scordi qualcosa? O, meglio, qualcuno?

Ma certo! La tua migliore amica d'infanzia.

E qui caschi. Perché ti sei perfettamente accorto che migliore amica non è il termine adatto per definirla; e non sai ancora perfettamente che posto darle nella tua vita.

E' un'amica? Certo! Ma... Non solo. E' anche una sorella maggiore... E una sorellina minore, soprattutto quando piange. L'hai vista fin troppe volte piangere, e la cosa ti fa stringere il cuore ogni volta.

Tuo fratello ti ha sempre detto che, secondo lui, tu la am... cioé, ti piac... quella cosa lì, ecco.

Eppure hai sempre negato, negato e negato. Sempre!

Allora perché sei davanti casa sua e stai cercando di trovare il coraggio per suonare quel dannatissimo, maledetto, incredibilmente perfido campanello?

E, per di più, è già mezz'ora che sei lì.

Ok, questo vuol proprio dire che per lei non senti niente.

Sbuffi. Allunghi la mano, poi la ritrai. Il mantello rosso si muove col vento.

Basta! Lo devi fare! Non puoi stare lì a fare il pollo! Non è... non è da uomo! Cadresti troppo in basso...

Oh, no, ti sei detto da solo che sei basso... Però, è un basso metaforico!

Oh, no, stai continuando!

Questa situazione ti sta facendo impazzire. Basta, suona il campanello! Sarà quel che sarà.

Allunghi la mano e suoni.

E si apre il caos.

Vuoi scappare. Devi scappare. Ma... non si muovono le gambe. Sembra che non siano le tue, peggio di quando c'erano malfunzionamenti con l'auto-mail.

Poi, tutto a un tratto, senza capire come, ti calmi. Ti calmi e sospiri.

Sarà quel che sarà. Accadrà ciò che vuole il destino... Buffo, tu che non credi in Dio, ti stai affidando al destino. Ma, in questo caso, non puoi fare altro.