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Autore: Heat    20/12/2009    4 recensioni
Piccola fic senza pretese per augurare a tutti un Buon Natale! –Cosa vorresti avere per Natale?- -Che cosa??Ma non avevi detto che il mio regalo era qui?- -è qui, se quello che vuoi è qui. Buona lettura!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Rufy! Dai smettila di giocare con le palline dell’albero. Se Nami ti vede ti uccide! Ha dovuto sborsare un sacco di soldi per comprare tutti gli addobbi e solo perché tu volevi festeggiare degnamente il Natale!- il piccolo Chopper cercava di salvare la vita al suo capitano, che, in cucina, faceva il giocoliere con le delicate, nuove e costose palline della navigatrice, facendo ridere Usop.

Nel frattempo Zoro dormicchiava in un angolo della cucina, cullato dalle tranquille note della musica di Brook e dal dolce profumo delle leccornie che il cuoco stava preparando per festeggiare.

 Franky  stava girando per la nave appendendo vischi, ghirlande e spruzzando neve finta qua e là, aiutato da Robin, che lo seguiva con uno scatolone pieno di addobbi.

L’unica che mancava all’appello era Nami, che stava disegnando la cartina dell’isola in cui erano approdati da due giorni. Il giorno precedente, mentre il resto dell’equipaggio si occupava dei regali (che lei aveva intelligentemente già fatto), Nami era andata a raccogliere dati sull’isola per poter continuare la sua carta nautica. Era stata una fortuna arrivare su un’isola estiva, così almeno avrebbero festeggiato al caldo, e lei avrebbe potuto prendere il sole sulla sabbia bianca. Erano ormai parecchie ore che lavorava, ed era molto stanca, così decise di prendersi una pausa (almeno il 24 dicembre!). Così la navigatrice afferrò i regali per i suoi compagni, e si diresse in cucina. Passando per i corridoi  poté vedere le splendide decorazioni che davano alla nave un’aura magica. Doveva proprio congratularsi con Franky per l’ottimo lavoro. C’erano rametti di vischio ovunque, ricoperti da un leggero strato di candido bianco e dal soffitto scendevano lunghe strisce argentate che riflettevano la luce ad ogni spostamento.

-Hey Franky sei stato bravissimo. È tutto fantast..- Nami, arrivando in cucina, si interruppe bruscamente quando intravide il suo capitano giocare con la preziosa stella di vetro che doveva invece essere sulla cima dell’albero. Corse velocemente nella direzione di Rufy, gli strappò dalle mani la stella e la rimise al suo posto, poi stese con un pugnazzo il povero malcapitato sul pavimento.

-Riprovaci e ti riduco a gomma da masticare!Babbeo!Sai quanto mi è costata quella stella?Lo sai?Certo che non lo sai!..- la navigatrice continuo alcuni minuti con la sua ramanzina, che entrava da un orecchio e usciva dall’altro del capitano. Poi, ritenutasi soddisfatta del discorso, sistemò i regali di Natale sotto l’albero, assieme a quelli dei compagni. Il suo sguardo si soffermò per pochi ma lunghi secondi su un piccolo pacchetto verde, con su scritto il suo nome. Chissà di chi era.

 Decise di non pensarci più, tanto l’avrebbe scoperto quella sera stessa.

-Ragazzi, io vado a prendere un po’ di sole sulla spiaggia qui di fronte, se decidete di raggiungermi cercate almeno di non combinare guai- e detto questo lanciò a tutti uno sguardo freddo e serio.

-Dolce sirena del mio cuore, bellissimo angelo mio- cominciò subito Sanji –ti seguo!non permetterò a nessun seccatore di avvicinarsi a te- finì la sua dichiarazione con un galante baciamano.

-Grazie Sanji, ma non vorrei mangiare tacchino carbonizzato stasera, perciò è meglio se resti qui a tenere d’occhio il forno, può sempre accompagnarmi qualcun altro..- e fissò lo spadaccino che sonnecchiava tranquillamente –Zorooo?Ti va di accompagnarmi?-

Sentendosi chiamare lo spadaccino alzò lo sguardo sulla navigatrice –No- e ritornò a dormire.

Pochi secondi dopo Zoro camminava verso la spiaggia, con in spalla due lettini e in  testa quattro bernoccoli.

-Ma perché proprio io?- chiese lo spadaccino esasperato, al che la navigatrice rispose semplicemente –Perché non stavi facendo niente e sei quello più tranquillo- e aggiunse fra se “e perché ti comando a bacchetta e ti uccido se non lo fai”.

-Io il più tranquillo??-

-Si-

-Come no-

Arrivati in spiaggia Zoro sistemò i lettini in direzione del sole, si tolse la maglietta (*____*) e si sdravvaccò placidamente su una delle sdraio.

-Fermo li!Prima devi spalmarmi la crema sulla schiena!- la voce squillante di Nami ci mise pochi secondi a farsi sentire.

-Scordatelo-

Inutile dire che pochi secondi dopo Zoro spalmava timidamente la crema sulla schiena a Nami, rosso in viso per il contatto e con un nuovo bernoccolo in testa.

-Fatto- disse una volta completata la sua opera osservando soddisfatto la schiena della ragazza –ora vedi di lasciarmi un po’ stare mocciosa- e si ridistese sulla sdraio.

-Certo, certo, basta che non crei problemi- e Nami cominciò a sonnecchiare.

Zoro, invece, rimase ad osservarla: le pronunciate e invitanti curve del suo corpo erano a malapena coperte dal bikini rosso che indossava, i capelli svolazzavano dolcemente mossi da un filo di vento attorno al suo viso, sul quale era dipinta un’espressione di pace totale.

“Oddio Zoro,cosa stai guardando” si alzò velocemente, corse verso l’acqua tiepida e pulita dell’oceano e ci si tuffò.

Aveva decisamente bisogno di una rinfrescata. Certo, dubitava di essere l’unico a non riuscire a trattenere pensieri impuri sulla navigatrice, ma non voleva nemmeno essere paragonato al cuoco.

Restò a mollo per circa un quarto d’ora, poi quando stava per risalire, si accorse che Nami non era più sul lettino.

-BU­!- Nami era gli era spuntata improvvisamente davanti agli occhi, e lui era talmente sovrappensiero che non si era nemmeno accorto che lei fosse entrata in acqua.

Doveva avere un’espressione scioccata perché la navigatrice gli chiese se si sentiva bene.

-Si, sto bene. Ma come diavolo hai fatto a trattenere il fiato così tanto?- dal punto in cui si trovavano alla spiaggia la distanza era molta, e nemmeno lui era riuscita a percorrerla tutta d’un fiato, e nonostante fosse con la testa fra le nuvole, avrebbe sicuramente notato Nami avvicinarsi, invece non l’aveva proprio vista.

-Merito di molti esercizi di respirazione, yoga, e anche del fatto che sono la navigatrice più brava di tutta la rotta maggiore e amo il mare più di me stessa-

-Ah si? Vediamo se gli esercizi di respirazione ti aiuteranno anche adesso!- e cominciò a nuotare verso di lei, sfruttando la potenza muscolare delle sue braccia.

Dopo pochi secondi  nuotavano l’uno dietro l’altra verso la riva. Fu quando cominciarono a toccare con i piedi in fondale che Zoro cominciò a accorciare le distanze. Si ritrovarono a correre con l’acqua che arrivava loro ormai alle ginocchia. Lo spadaccino, raggiunta una distanza accettabile dalla navigatrice, decise di tentare il tutto per tutto e si lanciò verso di lei, abbracciandola all’altezza della vita e girando su se stesso più volte.

-Ok!ok!Hai vinto Superman!Per oggi mi accontento del primato subacqueo!- e ridendo come pazzi, tornarono ai lettini, si asciugarono e tornarono a prendere il sole.

Un paio di ora dopo stava tornando alla Sunny, scambiandosi battute, sorrisi e sguardi, tanti sguardi.

-Zoro!Nami!Stavamo proprio per venirvi a cercare!Dai vestitevi che fra poco si mangiaaaaaaa!!Siiiiii!!!!!!- e Rufy si allontanò saltellando felice al pensiero della prelibata cenetta che lo attendeva di li a poco. Nami e Zoro si guardarono negli occhi, dove si poteva leggere un messaggio del tipo: “ma che ho fatto di male per avere un capitano simile?” e “non vengo pagata abbastanza per stare nella ciurma di questo pazzo..anzi..non vengo proprio pagata..male..molto male..dovrò rimediare”. Così i due compagni andarono a farsi a turno la doccia, e in uno sfuggente attimo di galanteria Zoro lasciò che andasse prima Nami.

 

Tutti erano ormai pronti per cominciare la festa. Uno alla volta si stavano recando nel salone con la panoramica dell’acquario. Non sembrava neanche più la stessa stanza, tanto era stata addobbata a dovere.

Dopo mezz’ora all’appello mancavano solo i due elementi femminili della ciurma, che ovviamente si stavano ancora preparando. Quando arrivarono, a tutti i ragazzi mancò il fiato.

Robin e Nami sembravano due angeli. La prima indossava dei pantaloni di pelle neri aderenti abbinati a una maglia bianco con scollatura a V che lasciava veramente poco all’immaginazione, e ovviamente scarpe dal tacco vertiginoso.

La seconda vestiva con una minigonna bianca, calze nere,  una maglietta nera senza spalle aderente e stivali con tacco di media altezza. Rufy si avvicinò subito a Robin e con gesto elegante le porse il braccio con un gran sorriso, che Robin ricambiò all’istante. Zoro quasi si strozzò con il rum che stava scolando dalla bottiglia quando vide la navigatrice entrare nella stanza, e si infuriò come una bestia quando vide Sanji andarle incontro e invitarla ad avvicinarsi alla grande tavola imbandita. Si trovarono ben presto tutti seduti attorno al grande tavolo a cenare. Da una parte del tavolo Nami, Zoro, Rufy e Robin, a capotavola Chopper e Sanji, e dal lato opposto Brook, Franky e Usop.

Il tempo passò in fretta ridendo e scherzando come sempre e in un batter d’occhio fu quasi mezzanotte.

La ciurma si spostò sulla spiaggia, dove Franky aveva sistemato una coperta gigantesca, quasi un tappeto, sulla sabbia, e vi aveva posato sopra tutti regali che quel mattino erano sotto l’albero in cucina. Poi ebbe inizio un piccolo spettacolo di fuochi d’artificio proprio allo scattar della mezzanotte e tutti cominciarono ad abbracciarsi e a farsi gli auguri. Zoro, che si limitava a evasive strette di mano, si lasciò abbracciare solo da Rufy, che lo abbraccio velocemente e tornò da Robin,e da Nami, che gli corse incontro sorridendo e gli strinse le braccia attorno al collo per pochi secondi.

-Auguri!- gli sussurrò all’orecchio la navigatrice, poi scivolò lentamente dalle sue braccia per tornare a festeggiare con gli altri. Zoro rimase a fissarla da lontano qualche secondo, poi, vedendo che tutti cominciavano a scartare i regali, raggiunse il gruppo e cominciò a scartare i suoi.

“Dov’è il suo!Dov’è?!” lo spadaccino cercava con foga il regalo della navigatrice, emozionato come un bambino, ma non lo trovava. Eppure era strano che non gli avesse fatto un regalo, visto che agli altri l’aveva fatto.

-Zoro grazie!è un regalo bellissimo!- esclamò la voce di Nami davanti a lui, che alzò lo sguardo e la vide avvicinarsi nuovamente a lui con una nuovo braccialetto al polso, con un ciondolo a forma di cuore con scritto il suo nome –il mio regalo te lo do dopo..- gli sorrise di nuovo contenta di aver scoperto il contenuto misterioso del piccolo pacchetto verde.

Zoro, tranquillizzato del fatto che Nami non si fosse dimenticata di lui, tornò a ridere e scherzare col resto della ciurma, fino a quando non si rese conto che erano circa le 3 di notte ed rimasti svegli sono lui e Nami.

-è il caso che li portiamo nei loro letti?- chiese alla navigatrice.

-no, lasciamoli qui – si alzò e prese un'altra coperta –dai, aiutami –

Una volta coperti i suoi compagni Nami cominciò ad avviarsi verso la Sunny.

-Hey!dove vai?-

-Devo darti il tuo regalo!O hai cambiato idea?-

Zoro ovviamente non aveva cambiato idea, così la seguì in silenzio nel buio della notte.

 

Erano appena saliti sulla nave, quando Nami si fermò davanti a lui –Cosa vorresti avere per Natale?-

-Che cosa??Ma non avevi detto che il mio regalo era qui?-

-è qui, se quello che vuoi è qui. Insomma – continuò appoggiandosi alla porta d’entrata della cucina –non sapevo cosa regalarti, perciò ho pensato di chiedertelo e basta. Spero che accetterai lo stesso il regalo anche se arriverà in ritardo. Il tempo di cercare quello che vuoi –

-Ah- Zoro cominciò a pensare freneticamente –Ci sono dei limiti su quello che posso chiederti?-

-Mmm..non credo, basta che non mi chiedi cose eccessivamente impossibili-

-Capito- disse con voce mogia. La sua idea di poter stare con Nami, di poterla tenere con se per sempre, sembrava eccessivamente impossibile.

-Perché sei triste?-

-Non sono triste-

-Si che sei triste- Nami doveva sempre averla vinta.

-No, è solo che..non so cosa chiederti-

-Non lo sai, o hai paura di chiedermelo?-

-Io non ho paura!- sbottò Zoro rosso in viso.

-Allora chiedimelo!-

Lo spadaccino sospirò e appoggiando la testa sulla porta, guardò in alto.

Vischio. C’era del vischio appeso alla porta.

-Ci tieni alle tradizioni natalizie?- le chiese.

-Dipende, perché?-

Lui con lo sguardo le indicò il piccolo rametto di vischio.

Poi una frase, una frase che lui non avrebbe mai sperato di sentire uscire dalle labbra della navigatrice.

-Beh, dobbiamo rispettare le tradizioni, non credi?- Nami si avvicinò velocemente al viso dello spadaccino e premette con decisione le labbra sulle sue, come se fosse il gesto più naturale del mondo.

-Ora che abbiamo onorato le tradizioni – cominciò Nami, entrando nel corridoio che portava alle camere della ciurma – cosa vorresti per Natale?

 Zoro questa volta aveva la risposta pronta –Vorrei che onorassimo sempre questa tradizione-

Nami alzò un sopracciglio e lo guardò come se stesse scherzando –Che vuoi dire?-

-Guarda in alto-

Nami lo fece, e vide tutti i rametti di vischio appesi da Franky quella stessa mattina. Erano decine e decine, forse centinaia.

 Ora capiva.

-Ti rendi conto che per rispettare questa decisione dovremmo passare tutte le nostre giornate di tutta la nostra vita a baciarci continuamente solo per il vischio del corridoio, vero?- chiese lei maliziosamente.

-Appunto!-  Zoro si avvicinò alla navigatrice, le prese il viso fra le mani, e la baciò.

Cercarono di raggiungere una delle camere da letto senza fermare il bacio (solo per non tradire la loro promessa di mantenere la tradizione U.U lo sanno tutti che per Zoro una promessa è debito).

Arrivati nella stanza della navigatrice si fermarono per riprendere fiato, guardandosi negli occhi.

Dopo qualche istante, Nami guardò in alto e sorrise.

-Zoro?-

-Si?- chiese lui, mentre respirava il dolce profumo del collo della navigatrice.

- C’è dell’altro vischio-

Zoro si girò di scatto verso la stanza, e notò che ne era ricoperta, proprio come il corridoio.

-Ricordami di ringraziare Robin e Franky, domani-

-Franky, forse. Credo che anche Robin sarà molto impegnata con tutto questo vischio appeso alle pareti-

-Che vuoi dire?- chiese lo spadaccino sorpreso.

-Andiamo! Tutti si sono accorti che c’è del tenero fra Robin e Rufy!-

-Ah..AAAAAAH! quella vecchia volpe! Beh a lui ci penserò domani..- dichiarò tornando alle labbra della compagna –anzi..dopodomani..ora abbiamo una promessa da rispettare- proclamò togliendosi la maglietta e gettandola a terra.

-E Dio disse che era cosa buona e giusta!- esclamò Nami saltando in braccio allo spadaccino, accarezzandogli i pettorali perfetti, e unendo le labbra a quelle di Zoro, per sempre.

 

 

 

Questa piccola fic è stata creata appositamente per augurare a TUTTI un buon Natale!

Perciò grazie EFP, MUGIWARA NO USAGI, MIDORI MIKAN, solo per citarne alcuni. Grazie, grazie e grazie ancora!

 

Magari chi passa di qua può lasciare un commentino?

 

BUON NATALE

 

Giady92 (o Giady16)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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