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Autore: Lukk    23/12/2009    3 recensioni
Storie oscure, pensieri indecenti, segreti inconfessabili.
Una raccolta di flashfic ispirata alle splendide poesie di Charles Baudelaire, de "I Fiori del Male".
Aggiornerò i personaggi presenti man mano che la raccolta andrà avanti.
1. Al Lettore - Voldemort
2. Elevazione - Severus/Lily
3. La Musa Malata - Bellatrix
4. L'Uomo e il Mare - Sirius
5. La Bellezza - Narcissa
6. Inno alla Bellezza - Lucius/Narcissa
7. T'Amo Come L'Immagine - Lucius/Hermione
8. Impura, Stiperesti - Bellatrix
9. Il Serpente che Danza - Draco/Pansy
10. De Profundis Clamavi - Severus
11. Il Vampiro - Lucius/Hermione
12. Duellum - Albus/Gellert
13. Reversibilità - Lucius
14. Il Tossico - Rodolphus/Bellatrix
15. L'Irreparabile - Severus/Helena
16 - 17. Canto d'Autunno - Tom Riddle e Lucius/Narcissa
18. Canzone Pomeridiana - Rodolphus/Bellatrix
19. Franciscae Meae Laudes - Draco/Hermione
20. Moesta et Errabunda - Lucius/Severus
21. Lo Spettro - Voldemort/Bellatrix
22. Tristezze della luna - Luna/Severus
Genere: Erotico, Introspettivo, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Severus Piton, Sirius Black, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa, Lucius/Severus, Rodolphus/Bellatrix
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più contesti
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AL LETTORE
VOLDEMORT

La stoltezza, l'errore, il peccato, l'avarizia,
abitano i nostri spiriti e agitano i nostri corpi;
noi nutriamo amabili rimorsi
come i mendicanti alimentano i loro insetti.


I nostri peccati sono testardi, vili i nostri pentimenti;
ci facciamo pagare lautamente le nostre confessioni
e ritorniamo gai pel sentiero melmoso,
convinti d'aver lavato con lagrime miserevoli tutte le nostre macchie.

È Satana Trismegisto che culla a lungo
sul cuscino del male il nostro spirito stregato,
svaporando, dotto chimico,
il ricco metallo della nostra volontà.

Il Diavolo regge i fili che ci muovono!
Gli oggetti ripugnanti ci affascinano;
ogni giorno discendiamo d'un passo verso l'Inferno,
senza provare orrore, attraversando tenebre mefitiche.

Come un vizioso povero che bacia e tetta
il seno martoriato d'un'antica puttana,
noi al volo rubiamo un piacere clandestino
e lo spremiamo con forza, quasi fosse una vecchia arancia.

Serrato, brulicante come un milione di vermi,
un popolo di demoni gavazza nei nostri cervelli,
e quando respiriamo, la morte ci scende nei polmoni
quale un fiume invisibile dai cupi lamenti.

Se lo stupro, il veleno, il pugnale, l'incendio,
non hanno ancora ricamato con le loro forme piacevoli
il canovaccio banale dei nostri miseri destini,
è perché non abbiamo, ahimé, un'anima sufficientemente ardita.

Ma in mezzo agli sciacalli, le pantere, le cagne,
le scimmie, gli scorpioni, gli avvoltoi, i serpenti,
fra i mostri che guaiscono, urlano, grugniscono
entro il serraglio infame dei nostri vizi,

uno ve n'è, più laido, più cattivo, più immondo.
Sebbene non faccia grandi gesti, né lanci acute strida,
ridurrebbe volentieri la terra a una rovina
e in un solo sbadiglio ingoierebbe il mondo.

È la Noia! L'occhio gravato da una lagrima involontaria,
sogna patiboli fumando il narghilè.
Tu lo conosci, lettore, questo mostro delicato
- tu, ipocrita lettore - mio simile e fratello!
[1]

 

“Dimmi Tom, perché non ti convinci che ciò che dico è vero?”
“Perché non ho visto niente che possa confermarlo, Silente.”
“Nulla?”
“Nulla. Chi ama, muore.”
“Tutti moriremo prima o poi, Tom.”
“Non necessariamente.”
“No?”
“No. Io posso sconfiggere persino la morte. E la sconfiggerò.”
“Tu finirai per sconfiggere te stesso, Tom Riddle.”

Ipocriti. Tutti quanti. Soltanto ipocriti che hanno troppa paura di affermare quello che pensano davvero. Nessuno desidera la morte – tutti la temono. Ed io ho avuto il coraggio di combatterla. E questo mi rende invincibile.
L’amore. L’amore rende deboli. Quante persone sono morte perché amavano.. Anche mia madre si è lasciata morire per colpa di quello stupido babbano. E mi ha lasciato solo. L’amore, che stupida, enorme ipocrisia, l’amore! Non è altro che il rifugio che cercano negli altri. Chi è forte, chi è potente come me, non ha bisogno di nessuno. Non ha bisogno di amore.
La solitudine è la mia vera forza. Se non ho legami, non ho paura di perdere. Se non ho paura di perdere, rimango lucido. Se rimango lucido, vinco. E la vittoria è quello che la gente mi invidia. Vorrebbero imitarmi, ma non ne hanno la forza. Vorrebbero, anche solo per una volta, sperimentare il mio potere. Provare la magnifica ed inebriante sensazione di avere in pugno la vita di un altro.. Oh, quanti  sono come me e fingono di non esserlo! Persino Silente, ch’io credevo il Paladino della Giustizia, non è che un ipocrita spaventato da se stesso. Debole.
Che noia questa gente! Sono la rovina del mondo - lo uccidono, lentamente, con i loro stupidi ideali. Non sanno approfittare dei piaceri della vita, frenati come sono dalla loro.. etica. Stupidaggini. Se aprissero gli occhi, finalmente, si renderebbero conto che io ho ragione. Che potremmo dominare il mondo, e potremmo renderlo migliore. Perchè lasciarlo in mano ai babbani? Lo stanno distruggendo, con le loro inutili diavolerie. Loro, sono più malvagi di me. E ipocriti, anch'essi. Piccole, stupide pulci! Si credono padroni della terra quando non lo sono affatto! Ma io glielo farò vedere. Gli mostrerò cosa significa essere schiavi. Se solo non mi ostacolassero.. Noiosi, noiosi, noiosi. Tanto li schiaccerò tutti.. E' inutile che si affannano.
Bene e male non esistono. Esistono soltanto il potere e coloro che sono troppo deboli per ricercarlo. [1]

 

----- Note

[1] Al Lettore, I Fiori del Male, Charles Baudelaire

[2] Cit. Harry Potter e la Pietra Filosofale

  
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