Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: sheswanderlust    23/12/2009    6 recensioni
Comincia così, come ogni volta. Lo sento crescere dentro di me, tento di reprimerlo ma non ce la faccio, è impossibile, non sono abbastanza forte. I miei occhi continuano a guardare Mike e la ragazza. Il mio cuore che fino a pochi istanti fa sembrava sbriciolato comincia a battere veloce,sempre più veloce,sovrapponendosi al ritmo della musica e alle voci attorno a me che adesso sembrano troppo alte e contemporaneamente troppo lontane. I corpi che mi circondano sembrano troppo vicini, come se volessero soffocarmi, come se le loro mani in movimento stessero tentando di buttarmi giù, legarmi a terra, impedirmi di prendere aria. Ne ho un disperato bisogno.
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Panic Attack (Billie/Mike) - oneshot

Tentativo di oneshot angst cominciato qualche tempo fa ma riuscito a finire solo oggi... spero non sia proprio uno schifo completo, non avendo mai avuto un attacco di panico non sono sicura di aver descritto bene la situazione... cercate di capirmi. Comunque, questo è quello che è venuto fuori.

Pairing: Mike/Billie Joe

Disclaimer: Non conosco, non ci guadagno niente, non è la verita (...)

Buona lettura, spero di trovare qualche commento!





Panic Attack

di MarsFreiheit



Le luci del locale lampeggiano furiosamente, stordendomi. Appoggiato al bancone sorseggio una Becks; un Trè eccitato mi sta urlando qualcosa nell'orecchio, tirandomi il braccio, cercando di convincermi ad entrare nella bolgia che occupa la sala del locale. Sospiro, posando la bottiglia di vetro ancora mezza piena sul bancone del locale e seguendo il mio amico. Entro pochi secondi decine di corpi mi circondano, decine di corpi che si scatenano al ritmo monotono sprigionato dalle grosse casse sistemate in ogni angolo. Per l'ennesima volta mi chiedo che ci faccio qui, in questa discoteca super-chic popolata da gente troppo bigotta per prestare attenzione a chi non veste abiti da centinaia di dollari.

Trè al contrario mio si sta divertendo, il suo sguardo azzurro scruta la folla alla ricerca della prossima preda, il suo sorriso si allarga quando localizza una ragazza bionda e formosa che balla scatenata sul cubo. Mi urla qualcosa che non capisco;mi limito ad annuire e lui si dilegua fra la folla, dando inizio alla caccia.

Ora sono solo. Mi guardo attorno,alla ricerca di Mike. E' da qualche minuto che l'ho perso di vista, da quando mi sono allontanato per prendere da bere. Mi sento un po' patetico a cercarlo continuamente, ma non ne posso fare a meno.

Muovo qualche passo tra la moltitudine di gente, sentendomi improvvisamente spossato. Per qualche minuto mi guardo attorno, fino a quando non noto una figura familiare. Mi districo dal caos e faccio per avvicinarmi a Mike, quando mi blocco come se avessi sbattuto contro un muro invisibile ma molto, molto duro.

Qualche metro più avanti il mio bassista è avvinghiato ad una ragazza. Le sue braccia muscolose e tatuate le circondano la vita, le sue mani le carezzano la schiena e i fianchi coperti a malapena da una gonna inguinale; le loro bocche si scontrano affamate, posso quasi vedere la lingua di Mike muoversi con foga, passione e sicurezza, quella sicurezza che mostra in ogni suo gesto, ma che questa volta è quasi violenta, prepotente...

con me non è mai stato così.

Beh, dopotutto non mi ha nemmeno mai baciato in un angolo di una discoteca.

Non ho mai creduto nelle frasi fatte del tipo “mi si è spezzato il cuore”, ma è esattamente quello che sento in questo istante.

I miei occhi non si scollano dalle due figure illuminate a scatti dai neon colorati. E' come se tutto si fosse bloccato all'improvviso, come se l'unico rumore ancora vivido fosse lo sgretolarsi lento e doloroso del mio cuore.

Comincia così,come ogni volta.

Lo sento crescere dentro di me,tento di reprimerlo ma non ce la faccio, è impossibile, non sono abbastanza forte. I miei occhi continuano a guardare Mike e la ragazza. Il mio cuore che fino a pochi istanti fa sembrava sbriciolato comincia a battere veloce,sempre più veloce,sovrapponendosi al ritmo della musica e alle voci attorno a me che adesso sembrano troppo alte e contemporaneamente troppo lontane. I corpi che mi circondano sembrano troppo vicini, come se volessero soffocarmi, come se le loro mani in movimento stessero tentando di buttarmi giù, legarmi a terra, impedirmi di prendere aria. Ne ho un disperato bisogno. Con una forza sconosciuta riesco a staccare gli occhi dalla coppia che ancora continua a pomiciare. Il mio respiro si sta facendo via via più affannato, fatico a respirare, un senso di terrore disumano mi sta facendo perdere il controllo.

Basta... basta... basta...

E' tutto ciò che riesco a pensare mentre cerco l'uscita del locale; appena localizzo la porta tento di raggiungerla, ma c'è troppa gente, troppe persone che mi impediscono di correre, fuggire...

Un ragazzo mi posa una mano sul braccio, dicendomi qualcosa che non riesco ad afferrare. Mi sta guardando con un po' di preoccupazione, deve aver notato che non sto bene, non sto bene affatto. La sua mano sul mio corpo mi irrita ancora di più, mi divincolo ma lui mi riafferra, riesco a distinguere la parola “ambulanza” nel suo discorso. Non mi vuole lasciare andare, mi scappa un urlo a causa della rabbia, con l'altra mano lo spintono, non così forte da allontanarlo ma abbastanza per fare si che mi lasci, sorpreso dalla mia reazione.

Fuggo, spintonando la confusione urlante attorno a me, vedo solo la porta, solo quella dannata porta che devo raggiungere...

Mi lancio contro il maniglione antipanico, spalancando la porta e ritrovandomi in un'altra stanza, per fortuna vuota. Vorrei correre ancora, fuggire all'aria aperta, ma non ce la faccio, le mie forze sono completamente scomparse.

Mi lascio cadere a terra, ansimando pesantemente e rannicchiando le ginocchia al petto.

Non so per quanto rimango li, in iperventilazione, semi-cosciente, avvolto solo da un terrore inspiegabile che mi attanaglia fino a farmi desiderare di morire.

So solo che ad un certo punto la porta si apre violentemente e una figura mi corre accanto. Riconosco immediatamente gli occhi azzurri.

<< Billie! >> esclama Mike posandomi una mano sul volto. Il suo calore mi sa di casa. Di sicurezza. Di dolcezza.

Mi prende per le spalle e mi porta contro il suo petto.

Le sue braccia mi circondano il corpo,una sua mano si muove lenta e rilassante sulla mia schiena, disegnando cerchi ampi e tentando di calmare la mia respirazione.

<< Respira Billie, respira... ci sono io qui, va tutto bene, ci sono io... respira profondamente, calmati... >> mi sussurra.

Fa in modo che la mia testa si appoggi precisamente sul suo cuore. Il suo battito regolare mi entra nelle orecchie. Sa perfettamente come calmarmi, ormai è abituato alle mie crisi di panico. Anche se, a dire il vero, già solo la sua presenza accanto a me serve a tranquillizzarmi.

Lentamente il mio cuore comincia a calmarsi e così anche il mio respiro.

Mi rendo conto solo ora delle lacrime che mi bagnano le guance e che non mi ero accorto di stare versando.

Dopo qualche minuto in cui la sua voce ha continuato a mormorarmi rassicurazioni l'attacco scema fino a svanire. Mi accascio completamente sul suo petto.

<< Bravo Billie,così... respira lentamente, bravo... >> le sue braccia si serrano di più attorno a me, cullandomi; le sue labbra si posano sulla mia fronte, lasciandovi un bacio affettuoso.

Rimaniamo per qualche minuto immersi in un silenzio rotto solo dal mio respiro ancora un po' affannato, fino a quando un suo dito non mi alza il mento e i suoi occhi incontrano i miei, lucidi.

<< Ehi... cosa è successo? Mi hai fatto spaventare... >> mi dice, sinceramente preoccupato.

Rimango a guardarlo, muto. Alle sue parole per un attimo il mio cuore si è riempito di gioia, all'idea di potermi confidare con lui. Ma l'istante dopo mi sono ricordato che... non posso. Rovinerei tutto. Tutto ciò che mi tiene in vita.

Ho già perso la capacità di amare qualcuno che non sia lui... non voglio perdere anche il mio migliore amico.

<< Non lo so >> sussurro, abbassando lo sguardo.

Sospira. Le sue braccia tornano a stringermi, il suo mento si appoggia sopra la mia testa.

E questa volta nonostante lui sia con me non riesce a salvarmi dal mio inferno personale. Non può.

Non potrà mai.




  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: sheswanderlust