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Autore: miseichan    24/12/2009    1 recensioni
"Saper rivivere con piacere il passato è come vivere due volte" Non sempre è possibile. A volte, anzi è quasi impossibile ricordare il passato senza soffrire, però ci si lascia andare comunque ai ricordi, in fondo errare è umano... e cercare di rivivere momenti della nostra vita degni di essere ricordati, non può mai essere definito del tutto sbagliato. (I ricordi sono quelli della storia "Bacio di mezzanotte")
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Midnight Lovers'
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Flashback

 

“Ciò che è stato non va dimenticato, se quando fu, eri felice.”

“Per quanto forte, potente e indistruttibile tu sia, devi sapere che i ricordi avranno sempre la meglio!”

 

 

Correvo. Correvo con lei.

Lei che continuava solo grazie alla sua forza di volontà, erano passati solo sei minuti ma già era esausta.

Non voleva dare a vedere che non ce la faceva più, ma io la conoscevo troppo bene. Continuai ad osservarla divertito.

Un rivolo di sudore le scendeva lungo la tempia e il respiro le era diventato sconnesso.

Per me quei sei minuti non erano niente. Soprattutto visto che avevo adattato la mia falcata alla sua… e normalmente nello stesso tempo io avrei percorso almeno un chilometro in più. Ma non mi importava, non me ne importava niente. Ero con lei. Solo questo era importante.

Quando con la mano si scostò dal viso una ciocca di capelli ribelle non ce la feci più. Mi fermai di colpo, la presi per mano e la attirai impaziente a me.

Lei. A meno di un respiro da me. Mi guardò sorpresa. Con quei suoi grandi occhi da cucciolo. E io sorrisi.

Innamorato perso sorrisi. Che potevo fare altrimenti? Lei era lì con me. Tra le mie braccia. Solo mia. E mi sorrideva.

La strinsi a me ancora più forte e la baciai. Eravamo entrambi sudati. Lei era esausta, io solo un po’ stanco.

Le strinsi i fianchi e la sollevai un po’. Lei mi passò allora le braccia attorno al collo. Ci staccammo un attimo per guardarci negli occhi. E mi persi nei suoi.

Fu lei questa volta ad attirarmi di nuovo a sé, donandomi un altro dei suoi preziosi baci.

E poi un altro, e un altro ancora, finché non ci dimenticammo completamente di dov’eravamo.

Chi se ne importava, in fondo?

Eravamo nel bel mezzo della strada. Davanti a tutti, a tanti occhi curiosi e invidiosi. Ma non importava. Non contava nient’altro che lei.

Lei fra le mie braccia. Lei mia.

Semplicemente lei.

 

   
 
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