Breath me -Sia. (vi consiglio di ascoltare questa canzone mentre leggete)

Ti ho visto, mentre passeggiavi tranquillamente.

Cerco di non pensarti, ma..è difficile, capisci?

Come se avessi avuto mai il coraggio di parlarti, o fare qualsiasi altra cosa che non fosse arrossire quando gli altri erano stronzi nei tuoi confronti. Mi dispiace  che non la pensino come me sul tuo conto. Credono che tu sia il solito montato secchione che piace alle ragazze, e ti disprezzano per questo. Allo stesso tempo però ti rispettano, per aver battuto Potter l’anno scorso a Quidditch.

Ma adesso, adesso è diverso. Sono seriamente ansiosa, e preoccupata. Di che poi? Oramai non c’è più nulla di cui preoccuparsi, oramai è tutto finito.

Ti rendi conto di quello che hai fatto? Di quanto sia stato pericoloso il tuo gesto? Il Torneo non era uno scherzo, la gente muore partecipando. Ma questo tu lo sapevi bene. E non eri l’unico.

Avevo capito che c’era qualcosa sotto, qualcosa di veramente pericoloso. Forse se ti avessi avvertito.. Meglio non pensarci.

Nel luminoso corridoio risuonano le chiacchiere e le risate dei ragazzi, aumentando la mia stizza e la mia emicrania.

Ma sono false, illusioni e ricordi, che hanno solo l’intenzione di rattristirmi ancora di più, dopo aver pianto per quasi tutto il tempo.

Io che piango. Credo che se qualcuno mi vedesse non crederebbe ai suoi occhi. O comunque non ne avrebbe il tempo, lo avrei fatto fuori prima.

Quando ti vidi al ballo con Cho Chang mi montò una tale rabbia da poter estrarre la bacchetta in quell’esatto istante e puntargliela contro.

Quella sgualdrina. Alla fine della festa l’avevi addirittura accompagnata sulle scale, salutandola con un bacio, scatenando l’ira di quello sfigato di Potter. Davvero non ti eri accorto di quello che provava per lei? Bah, non è importante, non ora, né mai.

Quella sera alla fine non mi sono arrabbiata più di tanto, sapevo di non avere possibilità di essere invitata, sarebbe stato un miracolo, un’utopia per quanto ne so.

Guardai il soffitto, immaginandomi un cielo stellato, le sue mani calde nelle mie.

Mi girai, lui mi guardò con i suoi occhi sinceri avvicinando sempre più il suo viso la mio.

Mancavano pochi centimetri, prima che le nostre labbra si incontrassero. Mi scese una lacrima solitaria sulla guancia.

-Harry!-

Tutto scompari, lasciandomi quegli occhi impressi nella mente. Boccheggiai, i miei occhi cercavano qualcosa che non avrebbero trovato, le mani, a mezz’aria, stringevano l’aria.

Dopo un attimo di spaesamento, mi girai pronta a colpire la gallina che aveva osato svegliarmi dal mio piccolo sogno ad occhi aperti.

Harry Potter. Il suo nome continuava a rimbombarmi in testa.

Anch’o, con i Serpeverde non avevo alzato il calice quando quel vecchio demente di Silente lo aveva acclamato, facendoci presente quanto fosse stato bravo e coraggioso.

Ma  aveva torto. Se fosse stato veramente coraggioso e bravo come diceva lui, a quest’ora Cedric sarebbe vivo, e allora, ma solo per quella particolare circostanza, lo avrei acclamato, lo avrei ringraziatio

Le voce affievolirono fino a scomparire. Altre arrivavano, la partenza era vicina e tutti volevano tornare a casa, dopo quello che era successo.

Delle ragazze di Corvonero si stavano avvicinando. Stavano consolando una di loro, capelli neri, lisci e lunghi. Era la sgualdrina, Cho Chang in persona.

-Ehi, Parkinson! Che combini?- Goyle il solito spaccone seguiva Malfoy. Gli si addiceva proprio a quel cretino il ruolo di cagnolino da compagnia.

Mi rigirai verso Cho senza rispondere, mentre Malfoy mi veniva accanto.

-Mmm..che hai in mente?-

-Ho sempre odiato i Corvonero- risposi semplicemente senza staccare gli occhi dalla ragazza.

-Ci sarà da divertirsi allora- sorridemmo insieme, un sorriso cattivo, pronti a far passare alla ragazza l'inferno.

Ok, che ne pensate?è la èrima fic che scrivo su HP, dat che nn è uno dei miei libri preferiti, ma credo che sia scritto bene e così mi è venuta questa idea. Che ne dite?????????spero vi sia piaciuta!

Francy!